DUELLO MAGICO (BAYONETTA VS EDO) /// BAYONETTA // OWL HOUSE

Magia.

Questa era la parola d'ordine quel giorno, dei fuochi bianchi ardevano sulle pareti di una stanza circolare con le mura in stile segrete da castello medievale.

Al centro della stanza un tappeto della forma rotonda di colore bianco ospitava due donne: la prima portava i capelli neri e così lunghi da essere raccolti in una lunga coda, portava degli orecchini rotondi e di dimensioni notevoli, dei guantoni neri le coprivano le mani ma il corpo invece di accogliere un top e dei pantaloncini mostrava un costume a pezzo unico totalmente nero ma sicuramente colpiva di più la scelta di non avere una protezione orale.

La seconda invece era poco più bassa della mora, i suoi capelli erano grigi e portati come il manto di un lupo, aveva delle orecchie a punta, i suoi guantoni erano rossi mentre top e pantaloncini di un grigio mischiato a una tonalità scura e sbiadita di marrone con un paradenti bianco come i denti stessi.

Erano, rispettivamente, Bayonetta e Edo.

La mora era una strega cacciatrice di angeli, demoni e tutto il seguito mentre la grigia era una maga bandita per i suoi poteri esagerati.

Quello che si sarebbe svolto fra poco era un duello magico ma com uno stile umano.

Infatti tutta l'attrezzatura da pugilato dava un tocco di strappo alle regole, cosa amate dalle donne, ma allo stesso tempo avrebbero seguito il regolamento di un normale duello di magia.

Era abbastanza semplice: sarebbe stato uno scontro al primo sangue senza pugni fisici ma attacchi magici sferrati dai guantoni, inoltre secondo le loro usanze se una delle contendenti non rispondeva all'attacco entro sette secondi sarebbe stata dichiarata sconfitta.

Tuttavia, spinte dallo sport umano al quale si erano affidate, decisero di mischiare nel duello la regola del K.O. che però sarebbe stato confermato dopo sette secondi e non dieci, non avrebbe contato la donna in piedi ma le fiamme sulle pareti.

Quest'ultime avrebbero assunto sette diversi colori, erano stati scelti quelli dell'arcobaleno ma per rendere più serio il K.O. sarebbe stato invertito l'ordine dei colori stessi perciò il viola avrebbe iniziato e il rosso avrebbe chiuso il match.

"Quando vuoi cara".

Bayonetta avanzò fino al centro del tappeto seguita dall'imminente avversaria.

"Pronta!"

Ribatté a voce ferma mentre sbatteva i suoi guantoni su quelli neri, non appena gli oggetti entrarono in contatto una barriera bianca avvolse il tappeto.

Il ring era stato creato e solo quando una delle due sarebbe stata dichiarata sconfitta la barriera a forma di cupola sarebbe scomparsa.

FUUU!

Le fiamme bianche si alzarono fino al soffitto e diedero inizio al match.

Edo coprì i guanti con delle fiamme e li poggiò diverse volte sulla pancia nemica, il fuoco tuttavia non aveva il suo effetto naturale in quanto le ustioni erano proibite nei duelli, un montante allontanò Bayonetta che sorridente schivò il dritto successivo.

"Ci vuole più di un qualche stupida fiammella per battermi".

Un guantone composto di energia spiritica uscì dal guanto destro della strega e si schiantò sulla guancia destra della maga che venne sbattuta contro la barriera dove lo stesso guantone, con l'aiuto di un suo gemello, la centrò più volte sulla pancia aiutata dal secondo.

Nonostante l'offesa avesse messo alle strette Edo quest'ultima tese il braccio destro e una luce rossa impattò sulla guancia sinistra della mora che perse la concentrazione e quindi l'offesa, oltre che qualche accenno di saliva, la maga si liberò e si diede uno sprint tramite un'energia grigia.

Raggiunta l'avversaria le bombardò la faccia con ganci coperti di metallo ma meno duri dell'elemento dimostrato, l'ennesimo pugno colpì la faccia di Bayonetta che aprì gli occhi e reagì con un montante dato a una velocità letteralmente magica che portò l'avversaria a volare come un uccello almeno finché non cadde sul tappeto.

I fuochi iniziarono a mostrare i colori.

FUUU!

Dopo il verde tornò il bianco che portò le due a mettersi agli angoli opposti di quel ring mischiato fra le due razze.

FUUU!

Tre guantoni di energia spiritica si abbatterono su Edo che perse sangue dal labbro ma la sua volontà restò all'interno del suo spirito e lanciò un altro raggio rosso che penetrò lo stomaco della strega, quest'ultima chiuse un occhio e un sospiro evase dalla bocca mentre il rosso strisciò dalla pancia al mento come un topolino dotato di una velocità supersonica e di una forza impressionante che le fecero spruzzare saliva dalla bocca serrata.

All'inizio pensava che Edo fosse un'avversaria facile da mandare giù ma iniziava a ricredersi.

Scostò la testa e schivò un dritto di metallo.

"Troppo lenta e impulsiva".

Era ovvio che non avrebbe mai ammesso l'ultimo pensiero, colpì la faccia nemica con un dritto veloce come il montante dato alla fine del precedente round.

Il colpo era diverso ma il risultato fu lo stesso, la maga finì distesa sul tappeto con il naso arrossato e sanguinante.

I fuochi cessarono di cambiare colore quando raggiunsero il giallo, ma la boxer magica per la stanchezza e il respiro difficoltoso dovuto al naso otturato dal liquido scarlatto restò poggiata alla barriera.

"Se non continui lo faccio io".

Bayonetta richiamò i guanti spiritici che colpirono stomaco e intestino della maga più volte per poi perforare il plesso solare e costringere la proprietaria a chinarsi senza fiato e con le guance gonfie.

La strega fissò sorridente il risultato del suo operato ma un montante di luce rossa la spedì contro la barriera.

Ma...?!"

Non finì la frase in quanto la bocca venne coperta da un guantone ricoperto di terra, con lo sprint Edo era arrivata di fronte all'avversaria.

L'energia grigia che rendeva veloci le sue gambe si trasferì alle braccia come facevano le vene  con il sangue.

Una serie di dritti veloci coprirono la faccia della mora.

FUUU!

Una linea rossa colava dal labbro della strega mentre un livido rosso spuntava dal lato della bocca, d'istinto la grigia si mise a ridere.

"Le fiammelle non ti fanno nulla ma qualche pugnetto ti ferisce".

Senza dire nulla Bayonetta raggiunse il suo punto di riposo e tramite la magia fermò il colare del sangue.

Infatti l'arte magica poteva essere usata per medicare purché si restasse in risultati "umani", ovvero una cura mediocre agli occhi delle due...ma le regole restavano le regole.

Edo fermò il sangue che scappava dalle narici e si raffreddò il bruciore causato dal labbro spaccato.

FUUU!

Un montante lanciato a distanza, tramite un guantone spirituale, fece tornare la grigia contro la barriera totalmente stordita.

"Sei mia!"

Decretò la mora come se la vita dell'avversaria fosse nei suoi guantoni, quest'ultimi raggiunsero il loro bersaglio e la martellarono su faccia e ventre.

La scarica si concluse con un montante che fece perdere il paradenti alla maga, ma l'equilibrio restò al suo posto e con uno sprint eluse ancora la strega che troppo tardi si accorse della presenza nemica sotto di lei.

Un montante di fuoco la fece indietreggiare mentre tre pugni in pancia di metallo piegarono la schiena, un alto montante la fece tornare eretta ma si piegò dopo che una densa luce rossa le perforò il plesso solare, infine tre dritti dati con lo sprint la spedirono sul tappeto con il guantone sinistro a  contatto con il naso rosso e dolorante.

I fuochi iniziarono lo spettacolo di colori ancora una volta, superarono il blu e poi sorpassarono il verde...ma la strega allungò i capelli sulla parte più alta della barriera e tramite essi tornò eretta.

Non era contro le regole e i fuochi da arancioni tornarono bianchi, purtroppo la maga era sfinita e bastò un dritto dato dall'energia viola dell'altra donna a sbatterla sul tappeto bianco.

I fuochi infine raggiunsero il rosso e la barriera si dissolse, gli occhi di Edo erano sempre più stanchi ma prima di chiudersi assistettero a un'ultima scena.

"Quel colpo che ti ho dato è stato un segno di rispetto, solo agli avversari più forti concedo questo onore".

Detto questo gli occhi della grigia si chiusero per la stanchezza accumulata.

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