DOV'È MIO FRATELLO? (CLAIRE REDFIELD VS JILL VALENTINE)/// RESIDENT EVIL

Il ring era silenzioso, a creare quel clima tombale era l'ambiente circostante: un enorme tempio antico in stile Azteco o Maya, la cosa buffa era che si trovava in Africa lo scenario dell'imminente scontro.

Claire, con i capelli castani scuro, quasi sul nero, legati con una coda sottile, snella ma con un filo di robustezza, con guantoni rossi che coprivano le mani, i pantaloncini erano dello stesso colore mentre il top era fucsia.

"Dov'è mio fratello?"

Chiese per l'ennesima volta a quella che a breve sarebbe stata la sua avversaria, quest'ultima non rispose e non ci fu nessun gesto da parte sua se non respirare.

Lei invece era Jill, ma era totalmente cambiata: i capelli castani a caschetto erano diventati biondi lunghi e legati con una coda di media lunghezza, indossava l'intera attrezzatura viola e il suo sguardo era diverso...quasi omicida, tutto era collegato a quell'oggetto di metallo di colore viola che come una zecca era attaccato poco sopra il petto.

Oltre a rubarle la volontà le aveva anche sottratto i ricordi: Villa Spencer, Raccon City, il Nemesis, i suoi compagni caduti...tutto sparito.

Il timer era quasi scaduto, sembrava quello di una bomba innescata con tanto di numeri digitali colorati di rosso.

Claire strinse le corde con i guantoni, quel verme di Wesker era stato chiaro...quattro round non di più.

Quattro luci verdi erano situate sotto il timer, sarebbero rimaste accese per quindici minuti: dodici per i tre minuti di ogni ripresa e tre per gli altrettanti break, quello era il tempo limite per battere Jill e di conseguenza sapere dove suo fratello, Chris, fosse finito.

Il timer scese sotto i quindici secondi e le donne si alzarono in piedi per poi indossare i paradenti, Claire lo aveva rosso mentre Jill viola.

"Dov'è mio fratello?"

Altra domanda altro silenzio.

3,2,1...DING.

Claire si portò al centro del ring con l'intenzione di studiare l'avversaria ma Jill non era dello stesso parere, colpì con un dritto la faccia di Claire e poi con un altro e un altro ancora, un pugile si teneva a riposo all'inizio del match per poi dare sé stesso nel nocciolo di esso ma la bionda era diventata una furia scatenata sin dai primi secondi, guantoni viola oscuravano la vista della castana che indietreggiò senza possibilità di reazione.

La sua schiena toccò le corde nere che dovettero resistere al suo peso, Jill aveva cambiato bersaglio e centrò più volte la sua pancia mentre il paradenti rosso usciva leggermente dalla bocca come se fosse timido.

DING.

Jill tornò al suo angolo con la sua espressione immutata mentre Claire si sedette al suo sfinita.

È solo il primo round.

Pensò afflitta da un lato ma motivata dall'altro, prese dal ghiaccio trovato nel borsone nero non molto lontano da lei e la poggiò sulla guancia sinistra che si era gonfiata, lo tenne lì mentre fissava la bionda che ricambiava quello sguardo con più ferocia.

DING.

Claire si portò nuovamente al centro del ring ma stavolta prima ancora che Jill potesse fare la sua mossa strinse la bionda in un abbraccio, la sua faccia poggiò sulla spalla sinistra dell'avversaria.

"Dov'è mio fratello?"

Stavolta ci fu una risposta, un pugno sul fianco destro seguito da altri nello stesso punto, poco dopo un fischio metallico fermò la bionda che si staccò dalla castana per poi allontanarsi di qualche passo, un altro fischio fece riprendere l'incontro.

Un guantone rosso centrò il naso di Jill che indietreggiò, di poco, con gli occhi chiusi e il punto centrato dell'avversaria totalmente rosso, il paradenti viola si mostrò al di fuori della bocca quando lo stomaco venne pressato da un pugno e infine gli occhi dal tappeto bianco fissarono la luce filtrata dalla luce del giorno tramite un foro sul soffitto, tutto causato da un montante.

L'offesa di Claire cessò quando un guantone viola le premette con ferocia sull'occhio sinistro che le pulsò segno che avrebbe iniziato a chiudersi, arretrò e alzò la guardia che fermò un secondo dritto ma il pugno in pancia che seguì lo sentì e lo diimostro piegandosi,poco dopo Jill dovette fare lo stesso la sua pancia aveva assaggiato un altro pugno della castana.

DING.

Due round andati, metà del percorso era crollato...almeno era stato dimostrato che la bionda non era invincibile.

Questi pensieri percorrevano come treni la mentre della castana che intanto si dissetava con una borraccia colma d'acqua, la bionda invece poggiò il ghiaccio sul naso e il tutto senza perdere il contatto visivo sull'avversaria.

DING.

Claire tornò per la terza volta al centro del ring più decisa che mai...ma dovette arretrare, un'altra scarica di dritto centrò più volte la sua faccia già ammaccata, sembrava una replica del primo round ma i pugni erano più forti...Jill era arrabbiata e poco dopo centrò con un gancio la guancia sinistra della castana che si ritrovò sul tappeto bianco, vedeva solo metà di esso il resto della visuale era totalmente buio segno che l'occhio sinistro fosse andato a dormire con addosso una coperta rossa colore che aveva colorato le palpebre.

Jill andò verso l'angolo neutro mentre un fischio riecheggiò nella sala, poi un altro e un altro ancora e il rumore cresceva...era il conteggio ed era arrivato ormai al quattro, i guantoni rossi appoggiarono sul tappeto per fare da molla e grazie alla forza di volontà Claire si rimise in posizione eretta fra il sesto e il settimo fischio, un suono piatto fece riprendere Il match.

Claire era in piedi ma stordita e non fu difficile per l'avversaria colpirle la pancia un paio di volte, un montante la fece indietreggiare e un dritto sul labbro la mandò con la schiena alle corde, la serie di dritti riprese mentre le braccia della castana si sostenevano sulle corde alle sue spalle, dalla bocca fuoriuscì una linea rossa mentre il sopracciglio destro venne leggermente oscurato da un taglio poco sopra di esso.

Un montante e Claire si ritrovò seduta sul tappeto con la schiena poggiata alle corde, Jill, sempre fredda sia fisicamente che moralmente, tornò all'angolo neutro, non si mosse neanche un po' quando l'avversaria tornò in piedi poco prima del nono fischio.

Un'altra scarica così e vado giù.

Pensò abbastanza preoccupata mentre respirava affannosamente per cercare di recuperare, quando il match riprese la bionda tornò alla carica come un toro insaziabile ma il suo guantone viola si fermò a un soffio dal naso ancora immacolato della ragazza malconcia.

Poco prima un DING era riecheggiato nelle orecchie di Jill e poco dopo tornò al suo angolo, tre luci erano rosse e solo una ormai era verde, mentre Claire si disinfettava il sopracciglio e apriva di poco il suo occhio ormai chiuso a chiave pensava a un'idea, ormai tutto era sul punto di essere perso e quindi era il momento di un'idea folle, a rendere più difficile ciò era il pensiero di Jill nell'angolo neutro mentre lei sul tap...angolo neutro? L'idea folle era appena apparsa come per magia nella testa della ragazza.

DING.

Ora o mai più.

Jill fu una saetta e fece chinare Claire con un montante poco sotto il petto, la castana spalancò gli occhi mentre gonfiava le guance per trattenere l'espulsione del suo paradenti, un montante rese tutto vano e il paradenti rosso come il sangue attorno ad esso cadde sul tappeto bianco, la serie di dritti tornò per la quarta volta e come le altre costrinse la ragazza alle corde...l'offesa durò per circa dieci secondi ma ogni pungo sembrava valerne dieci, un altro montante nello stesso punto di prima fece piegare Claire che infine cadde con la faccia sul tappeto bianco, l'altro occhio si avviava alla chiusura mentre entrambe le guance sembravano palloncini a causa del gonfiore forzato dai guantoni viola.

La stanchezza era ormai il demone che si era impossessato della castana, Jill nel frattempo si posizionò sull'angolo neutro e Claire sorrise..ora o mai più.

Si alzò come una saetta nonostante il dolore prima ancora del secondo fischio e con un'agilità quasi sovrumana raggiunse la bionda che trattenne il paradenti quando lo stomaco venne compresso da un guantone rosso e un montante la spiazzò tanto da farla finire con le braccia dietro le corde, questo era il suo piano: Jill era troppo forte da mandare all'angolo, doveva farla andare di sua spontanea volontà e l'unica strada era finire giù, il dolore percorreva Claire ma non si sarebbe fermata, mancava poco meno di un minuto alla fine di tutto, i guantoni rossi sfrecciavano con diverse destinazioni: volto, guance, naso, pancia e fianchi.

Venti secondi.

Un pugno fece sputare saliva alla bionda mentre un dritto le procurò un taglio sul naso proprio sulla parte rossa.

Quindici secondi.

Claire restituì all'avversaria i montanti sotto il petto e il paradenti viola scivolò fino al tappeto.

Dieci.

Montante.

Otto.

Dritto sul labbro.

Sei.

Gancio.

Quando mancarono tre secondi la bionda finì sul tappeto, poco dopo suonò la campana ma come il regolamento era chiaro: se un pugile finisce giù all'ultimo round non può essere salvato dalla campana.

Come se fossero ciliegie i fischi si tirarono l'un l'altro fino al decimo e ultimo che decretò la vittoria di Claire.

"Dov'è mio fratello?"

Chiese con la voce ovattata a causa delle guance gonfie e del sangue nella bocca, ma anche stavolta non ci fu risposta, Jill era priva di sensi, con il labbro rotto e un occhio chiuso, la zecca metallica si staccò e smise di funzionare, Claire tornò al suo angolo e si sedette con fatica e dolorante ma sorridente perché la prossima volta che avrebbe fatto la sua domanda avrebbe ricevuto risposta.

La copertina la metto prossimamente.

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