Una scelta difficile


Titolo: Una Scelta Difficile

Autore: Manuele9

Fandom: Marvel 

Lunghezza: 916 parole

Genere: Fantasy

Personaggi principali: Spiderman

Coppia: Nessuna

Note sulla storia: What if

Avvertimenti: Nessuno


Da un grande potere derivano grandi responsabilità

Quelle parole erano marchiate a fuoco nella mente di Peter Parker ma in quel momento il suo potere non era sufficiente per reggere la responsabilità che gravava sulle sue spalle.

"Goblin" strinse i denti mentre sfrecciava fra gli edifici illuminati di New York.

Era appena tramontato il sole quando scoprì che il supercriminale aveva rapito zia May e Mary Jane ordinandogli di incontrarsi al ponte di Brooklyn fra due ore.

"Perché proprio lì?" il ricordo di ciò che successe lì lo tormentava ancora.

Scosse la testa lanciando una ragnatela. Non aveva tempo per pensare al passato e non poteva permettere che altre persone a lui care morissero. Aveva già perso suo zio, Gwen Stacy e il signor Stark, non poteva sopportare un altro lutto.

Tuttavia era conscio che con i suoi attuali poteri sarebbe finita come tutti i loro precedenti combattimenti, con la sua vittoria e la fuga di Goblin.

"Se continuiamo così, mi tormenterà all'infinito. Devo porre fine a questa storia una volta per tutte" pensò atterrando su un tetto.

Alzò gli occhi al cielo e contemplò uno dei famosi grattacieli di New York. "Sono costretto a chiedere il loro aiuto"

Iniziò ad arrampicarsi sul grande edificio stando attento a non farsi vedere.

"Peter è davvero necessario? Secondo i miei calcoli dovremmo avere più del settanta per cento di probabilità di vincere" gli chiese Edith.

Dopo la rivelazione della sua identità causata da Quentin Beck soprannominato Mysterio, grazie all'aiuto Edith, l'intelligenza artificiale donatagli da Tony Stark, e a una messinscena in cui sia lui sia Spiderman comparvero l'uno accanto all'altro, Peter era riuscito a salvare la sua identità e a dimostrare che il video era stato manomesso e quindi considerato falso.

Da quel giorno si era sottoposto a un intenso allenamento progettato da Edith, riuscendo ad attingere a tutto il potere di ragno assopito dentro di lui. Il suo corpo riuscì a produrre autonomamente le ragnatele, poteva stare in piedi in qualsiasi superfice solida sia orizzontale, verticale o capovolta e tutte le sue caratteristiche fisiche erano aumentate notevolmente.

Insieme all'intelligenza artificiale aveva costruito un nuovo costume altamente tecnologico tornando alla vecchia colorazione blu e rossa e ingrandendo il simbolo del ragno sul petto e sulla schiena. L'avevano anche reso capace di ospitare Edith pur mantenendo tutte le caratteristiche di una normale uniforme.

"È passato molto tempo dall'ultimo combattimento che ho avuto con Goblin. Sono sicuro che anche lui si sia allenato e abbia aggiornato la sua attrezzatura. È sempre stato cosi, se uno di noi due migliora l'altro fa lo stesso. Abbiamo bisogno di qualcosa che spezzi questa parità" spiegò il ragazzo togliendo la grata a un condotto di areazione e infiltrandosi nell'edificio.

"Il tuo ragionamento è plausibile. In base alle mie ricerche non sono stati riportati alcuni danni o azioni criminali collegabili a Green Goblin. Cosa abbia fatto dalla sua ultima apparizione fino a oggi è sconosciuto. Spero tu sappia cosa stai facendo. Tony non mi ha creato e affidato a te per commettere azioni illegali" lo informò Edith.

"Lo so che entrare di nascosto in un edificio è contro la legge ma non abbiamo scelta. Gli Avengers e lo Shield sono fuori città per una missione e la polizia non può fare granché. Io non sono potente come Hulk, non ho armi divine e poteri come Thor e non sono minimamente intelligente come il signor Stark e non possiedo le sue risorse. L'unica speranza è trovare loro e dobbiamo fare in fretta" lo informò Spiderman controllando ogni stanza attraverso le grate che incrociava.

Dopo quasi mezzora l'intelligenza artificiale disse. "Peter i miei sensori indicano che qualcosa si muove dentro quei contenitori"

"Puoi fare una scansione accurata?" domandò il ragazzo.

"Sono protetti da diversi programmi di protezione che mi impediscono di agire. Servirà del tempo per sbloccarli tutti" rispose Edith.

"Non abbiamo tempo" Spiderman esaminò attentamente la stanza notando delle telecamere di sorveglianza. "Riesci a disabilitarle?"

"Certamente ma il personale dell'edificio capirà che sta succedendo qualcosa di strano" spiegò l'intelligenza artificiale.

"Non importa fallo!" più il tempo passava e più la sua ansia aumentava.

Una volta che le telecamere furono spente, Spiderman si calò nella stanza e con un paio di pugni il dispositivo di sicurezza si ruppe e si aprì mostrando tre contenitori cilindrici di vetro. All'interno di essi c'era una strana sostanza che si muoveva, come se fossero vive. Le creature avevano colori diversi e sul vetro erano incisi quelli che sembravano nomi in codice. La sostanza bianca era chiamata Anti-Venom, quella rossa Carnage e quella nera Venom.

"Peter...sei sicuro di farlo? Hai già rischiato molto con un solo simbionte" gli chiese Edith.

"Sì" la paura nella sua voce lo tradì. "Per quanto mi duole ammetterlo, loro sono gli unici che mi possono aiutare. Tu tieniti pronta ad attivare la funzione elettroshock del costume nel caso perdessi il controllo di me stesso"

Spiderman premette il pulsante di apertura dei contenitori e infilò la mano destra nel simbionte Venom e la mano sinistra nell'alieno Carnage. Le due creature si avvolsero velocemente attorno ai due arti, estendendosi al resto del suo corpo e penetrando all'interno di esso ma il ragazzo non sentì alcun dolore. Stava per prendere anche Anti-Venom ma essa si lanciò sul suo petto e fece lo stesso. Gli alieni emisero una specie di urlo acuto quando si incontrarono ma dopo pochi secondi continuarono ad avvolgere il loro ospite.

Spidermanchiuse gli occhi quando anche la sua testa venne coperta e poi tutto divennebuio.

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