Capitolo 1
Sto sdraiata nel letto della mia stanza a fissare un punto indefinito del soffitto senza riuscire a smettere di pensare ai miei genitori che ora stanno rischiando la loro vita per salvare una nazione che non conoscono nemmeno.
Perché cazzo devono essere loro gli eroi? Non potevo nascere in una famiglia normale senza dover preoccuparmi ogni singolo giorno di rimanere orfana?
Questi pensieri vengono interrotti quando sento odore di bruciato.
Merda ho bruciato la cena.
Mi alzo di scatto dal letto e mi dirigo verso la cucina per chiudere il fuoco e addio al mio bel piatto di carne.
Che vita di merda.
Penso afferrando la pentola bollente e buttando tutto nel cestino della spazzatura.
Un altro giorno senza cena,fantastico.
Decido di prendere una mela dal frigo e di recarmi nel divano del salotto e accendere la tv come ogni sera quando i miei genitori partono per una qualche missione.
"Gli Avengers sono riusciti a salvare questa nazione,grazie a tutti." dice la giornalista alla tv.
Sembrano tutti felici in quella città e forse dovrei esserlo pure io per loro eppure non lo sono affatto,anzi,sono ancora più preoccupata che uno di loro non ce l'abbia fatta.
Visto che hanno terminato la missione ora staranno festeggiando quindi se chiamo mi risponderanno giusto?
Chiedo a me stessa sinceramente preoccupata.
Senza attendere oltre afferro il mio cellulare e compongo il numero di mio padre.
Dopo diversi squilli sento una voce familiare rispondere.
"Pronto?" chiede Clint dall'altra parte del telefono.
"Papà! Sono io Kat,ho visto al telegiornale che avete finito la missione. Come state tu e la mamma? Non sai l'ansia mio dio,sono felice che tu mi abbia risposto per di più ho pure bruciato la cena per la terza volta questa settimana e..." inizio a parlare senza riprendere fiato finché mio padre non mi interrompe.
"Tesoro calmati qui va tutto bene anche se siamo parecchio distrutti,questa missione é durata più del previsto ed io e Nat abbiamo bisogno di una bella dormita." dice lui seguito da uno sbadiglio.
"Quando tornate?" chiedo intrecciando con l'indice una ciocca di capelli rossi.
"Molto probabilmente domani alle 6:00 del mattino saremo a casa. Comunque non hai fatto mega feste con adolescenti in giro per la casa in questi nostri giorni di assenza vero?" chiede Clint con tono divertito.
"No tranquillo papà sai che non lo farei mai." dico ridendo a mia volta.
"Lo dicesti anche quando trovammo l'interno della casa distrutta a causa di quei tuoi amici nerd che invitasti per giocare alla play e poi invece vi siete messi a giocare nel mondo reale come faceste parte di un videogioco. Assurdo." dice mio padre.
"É successo molto tempo fa e poi quelle pistole laser erano davvero fighe." dico ridendo ripensando a quel giorno di 1 anno fa.
"Aspetta,tua madre vuole parlarti." dice dopodiché risponde una voce femminile.
"Kat come stai?" chiede Natasha con voce sinceramente preoccupata.
"Tutto bene mamma anche se si sente la vostra mancanza qui dentro. É difficile passare una notte senza sentire il vostro letto cigolare." dico ridendo.
"Tutto questo é davvero imbarazzante." dice mia madre divertita.
"Ho 18 anni posso capire i vostri bisogni serali." dico scoppiando in una risata frenetica.
"Sei davvero una stronza Kat. Comunque ora io e tuo padre andiamo a dormire che siamo distrutti,buona notte." dice aspettando una mia risposta.
"Buonanotte mamma,saluta papà." dico dopodiché spengo la chiamata.
Mi accorgo solo ora che ho lasciato la tv accesa e cosí decido di guardarmi una serie tv tanto per passare un po' il tempo.
Siamo in vacanza quindi che senso ha andare a letto presto? Soprattutto se passati questi 3 mesi dovrò andare in un'accademia speciale all'interno dello shield per diventare agente e quindi addio vita tranquilla.
Sono le 4:00 del mattino quando le palpebre iniziano a chiudersi da sole e quindi decido di spegnere e di coricarmi a letto senza togliermi i vestiti,troppo stanca per tale fatica.
Mi addormento quasi subito e dormo in un sonno senza sogni fino al suono della sveglia posta sul mio comodino.
"Perché cazzo ho messo la sveglia se posso dormire quanto mi pare?" inizio tra uno sbadiglio e l'altro ancora con gli occhi chiusi.
"In realtà l'ho messa io perché hai un colloquio con l'agente Culson quindi muovi quel culetto e va a prepararti." dice una voce maschile familiare davanti la porta della mia stanza.
Tutto ad un tratto il sonno sparisce e con uno scatto mi alzo e mi lancio tra le sue braccia come fossi una bambina nonostante i miei 18 anni.
"Mio dio papà quanto mi sei mancato." dico stringendolo forte mentre lui ricambia l'abbraccio.
"Anche tu tesoro." dice lasciandomi un bacio a stampo sulla fronte.
"Comunque sei dimagrita moltissimo quindi ora vai a fare una colazione decente." dice sciogliendo l'abbraccio e spingendomi leggermente verso l'uscita.
Oh cazzo finalmente si mangia.
Penso mentre mi dirigo verso la cucina sentendo profumo di bacon e uova strapazzate.
"Non pensavo sapessi cucinare mamma." dico fermandomi ad osservarla mentre cucina.
Come posso essere sua figlia? Lei é cosí perfetta mentre io sono il contrario di lei nonché bassa,magra,capelli color carota e porto soltanto una terza.
Che schifo la vita.
"Diciamo che quando sei l'unica donna in mezzo a dei maschi devi imparare a mettere nei fornelli qualcosa,anche se di solito era più commestibile una pizza." dice sorridendo.
"Mi stai dicendo che potrei morire avvelenata?" chiedo guardando il piatto con finto disgusto.
"Forse." dice dopodiché mi circonda in un abbraccio.
"Mi sei mancata anche tu mamma." dico sorridendo.
"Mi dispiace interrompervi ma Kat tra meno di mezz'ora devi essere al colloquio." dice mio padre apparso all'improvviso nella stanza.
"Si,giusto. Che palle però se me lo dicevi prima sarei andata a letto prima stanotte." dico sbuffando afferrando una fetta di bacon assaggiandone il delizioso gusto.
"Non male mamma." dico dopodiché mi dirigo verso il bagno e dopo essermi fatta una doccia fredda indosso i miei amatissimi jeans ed una t-shirt nera.
Si lo so di solito ai colloqui bisognerebbe mettersi qualcosa di più appariscente ma avanti devo fare un colloquio allo shield e i miei genitori sono degli Avengers che senso ha vestirsi come se dovessi fare una sfilata di moda? Nessuno.
"Kat ti sei annegata nella doccia per caso?" sento chiedere da Clint.
"Eccomi." dico uscendo dal bagno.
"Wow già pronta per il combattimento?" dice ridendo prendendo le chiavi della macchina.
"Certo. Avevi dubbi? Potrebbe apparire un mostro alieno dal nulla nel tragitto." dico ridendo.
"Ci vediamo dopo Nat." dice mio padre lasciando un bacio nelle labbra a mia madre.
"Tranquillo papà sopravviverai senza di lei per qualche ora. Al massimo dopo vi farete una bella scopata per recuperare il tempo perso." dico intromettendomi tra i due.
"Sempre delicata Kat." dice mio padre aprendo la porta e dirigendosi verso l'uscita.
Io lo seguo e salgo nella nostra Skoda Octavia Wagon bianca che adoro.
"Siamo già in ritardo di 15 minuti,un perfetto inizio." dice mio padre partendo a tutta velocità.
"Tranquillo sanno che sono tua figlia." dico sorridendo.
"Lo so che parli in questo modo solo perché te la stai facendo sotto dall'ansia." dice mio padre.
"Non é vero." dico con una nota di irritazione nella voce.
"Solo un po'" aggiungo sincera.
Mio padre si volta verso di me e mi sorride sincero.
Come potrei mai desiderare un'altra famiglia? Loro sono i genitori che qualunque ragazza vorrebbe eppure pensare che dovrò lasciarli per 3 anni beh non sono pronta.
Spero vivamente che questo shield ne valga la pena.
Buona notte gente!
Ed eccomi già tornata
Si,lo so,l'ora in cui aggiornare non é il massimo ma si insomma sto capitolo l'ho scritto oggi e beh non vedevo l'ora di pubblicarlo e sapere cosa ne pensate.
Beh buona lettura!
Notte :3
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