Casa Stark/Rogers

Tony Stark era tutto quello che un uomo avrebbe voluto essere: un genio, playboy, miliardario e filantropo ma a lui mancava qualcosa. Era passato da una donna all'altra, neanche la relazione con Pepper Potts aveva colmato il vuoto che sentiva e poi durante le varie battaglie aveva capito cosa gli mancava: Steve. il loro rapporto era sempre stato complicato, pieno di litigi, battutine e tensione sessuale. Anche loro come Thor e Loki c'è ne avevano messo molto per capire i loro sentimenti e dichiararsi. Erano stati tutti e due nervosi e Tony aveva fatto le cose in grandi anche per il loro matrimonio. I litigi e le battutine non scomparirono dal loro rapporto, erano sempre Tony Stark e Steve Rogers e nessuno dei due avrebbe voluto diverso l'altro. Dopo il matrimonio, avevano deciso di adottare un bambino rimasto orfano da una delle tante battaglie e fu così che Peter Parker entrò nella loro vita. La loro vita da genitori supereroi non era facile ma non l'avrebbero cambiata per nulla al mondo. Gli altri avengers o a Pepper facevano da basysitter a volte, spesso l'avevano lasciato anche a Loki e si divertiva tanto con lui. Altre volte invece uno dei due stava a casa con Peter e l'altro andava a combattere. Peter era cresciuto sano e forte, tutti lo adoravano perché aveva due padri fighissimi e si facevano invitare alla torre Stark. In un altro universo invece era sfigato e non calcolato e poi era diventato spider-man. Anche in quest'universo era Spider-man, anche se i suoi genitori erano molto iperprotettivi e spesso non gli davano modo di fare molto. Questo era quando avevi due genitori supereroi.
Tony si svegliò e trovò il letto vuoto senza Steve.
- Dov'è andato? - si chiese lui guardandosi intorno. - F.R.I.D.A.Y-, trova mio marito -
F.R.I.D.A.Y: il signor Stark Rogers era uscito qualche minuto
- Dov'è andato? - chiese Tony andando a prepararsi. - abbiamo una riunione e dobbiamo accompagnare anche Peter -
F.R.I.D.A.Y: non posso dirlo
- sai che potrei staccarti, F.R.I.D.A.Y- disse Tony minacciando. - mio marito non ti potrà riattivare -
- povera F.R.I.D.A.Y, la minacci così - disse Steve entrando. - devi essere più gentile. Potrebbe rivoltarsi contro di te un giorno -
- Dov'eri?- chiese Tony serio in accappatoio.
- ero un attimo da tu sai chi - disse Steve sincero.
Tony era geloso del rapporto tra suo marito e Bucky/Il soldato d'inverno e neanche che Peter passasse tempo con quest'ultimo.
- a far cosa? Se lo rivedi alla riunione - chiese lui geloso.
- non può fare sempre il geloso ogni volta. Bucky non vuole portare me e Peter lontani da te, devi mettertelo in testa - replicò Steve stufo di quella gelosia.
- io non temo nulla. Figurati se tu e Peter scegliereste lui a me. E' ridicolo - disse Tony mettendo la sua corazza. - ora vado a svegliare Peter -
- Non abbiamo fin... -
Non terminò di parlare che Tony era già uscito dalla camera. Steve aveva ragione, lui aveva paura di perderli perché un giorno si sarebbero svegliati e avrebbero scelto l'altro.
Entrò nella camera di Peter e lui si stava masturbando. Appena lo vide, smise e si copri.
- Papà, potresti bussare - disse Peter imbarazzato.
- Non devi vergognarti. Lo faccio anch'io o me lo faccio fare da papi - disse suo padre parlando tranquillante.
- Oddio. Ti prego, non farmi pensare a voi che fate sesso - disse Peter volendo sprofondare.
- Molti sarebbero onorati di sapere dettagli piccanti su di noi - disse Tony vantandosi. - A chi pensavi? A Liz Allen? -
- Liz è partita, sai la storia di suo padre - rispose Peter cercando di rimettere le mutante.
- Oh vero. Allora a Gwen Stacy o a Mary Jean - disse Tony sapendo tutto del figlio.
O quasi. Non sapeva che nelle fantasie erotiche di Peter c'era una figura maschile. Non era il problema che era un maschio perché aveva due papà, la questione era che questa persona era grande. I suoi non glielo avrebbero permesso proprio.
- Papà, mi dovrei vestire - disse lui cercando di evitare il tutto. - potresti andare da papi -
Tony si guardò intorno, il suo sguardo si fermò sulla scrivania e trovò un foglietto con una scritta ' Spell Heartmate'. Lo prese incuriosito.
- cosa vuoi dire ' incantesimo Heartmate'? - chiese Tony al figlio. - qualcuno ti ha dato una missione? -
Peter arrossi e riprese il foglio da suo padre. - Non è nulla. Solo una ricerca per la scuola -
- oh giusto perché adesso fate stregoneria a scuola - disse Tony sarcastico. - in che buco ti stai ficcando? -
- Papi! Papi! Lo chiamo a papà, non mi fa vestire e faremo tardi così - disse Peter gridando in corridoio.
Steve arrivò da loro e guardò Tony.
- Tony, lo vuoi far andare a vestire - disse Steve il genitore responsabile.
- stavo solo cercando di capire delle cose ma come al solito nostro figlio ti frega sul tuo senso del dovere - disse Tony al marito.
- Ma non è vero. Se tu non mi mettessi in imbarazzo - disse Peter alla scena di prima.
- Peter caro, vai a vestirti - disse Steve dolce e poi duro. - ci penso io a tuo padre -
Peter schizzò in bagno e Steve guardò Tony.
- Gliele dai sempre vinte - disse Tony all'altro. - e poi sarei io il genitore tanto permissivo -
- vatti a vestire anche tu se ancora in accappatoio e poi abbiamo una discussione da finire - disse Steve duro.
Appena Peter e Tony furono pronti, tutti e tre uscirono con la macchina nuova e fiammante di Tony che aveva comprato giusto ieri.
- Quella di prima non andava bene? Hai tante auto ma ne compri sempre di più - disse Steve facendo riferimento al grande garage.
- perché mi piace - rispose lui con il suo modo di fare.
Erano alle solite. I suoi genitori battibeccavano spesso ma sua zia Natasha diceva che era naturale e che le coppie di solito litigavano ma poi facevano pace. Peter gli venne in mente una cosa così fece smettere i suoi di litigare.
- uso la scorciatoia visto che è tutto bloccato - disse Peter aprendo lo sportello.
- Peter! Dove vai... -
Peter era corso via e aveva messo il costume nel vicolo per saltare da un palazzo all'altro e Tony mise il pilota automatico. La macchina sarebbe tornata a casa da sola, usci anche lui alla ricerca di Peter e Steve lo raggiunse nel vicolo.
- Dobbiamo trovarlo - disse Steve subito.
- F.R.I.D.A.Y. cerca Peter - disse Tony trasformandosi in Ironman. - Ci penso io. Tu vai a casa -
- Non ti lascio cercare nostro figlio da solo - disse Steve fermandolo. - lo faremo insieme come facciamo ogni cosa -
- come sei smielato - disse Tony aprendo la faccia dell'armatura.
- Mi ami anche per questo - disse Steve avvicinandosi.
I due si baciarono e poi Steve andò a prendere in costume nella macchina per cambiarsi nel vicolo.
- è stata una buona idea mettere un costume di scorta nella macchina - disse Steve al marito.
- io sono sempre geniale - disse Tony vantandosi.
Steve lo guardò come a dire 'è sempre il solito'
Il duo dei superpapà si mise alla ricerca di Peter e scoprirono che era a casa di Thor e Loki. I due si guardarono confusi.
Che cosa ci era andato a fare?
Quando Loki apri la porta, si trovò Peter vestito da Spider-Man e subito pensò al pericolo.
- Quale la minaccia stavolta? - chiese lui cambiandosi gli abiti da comune mortale a dio degli inganni.
- oooh, mi sono scordato di togliere il costume - disse Peter imbarazzato.
Loki lo guardò con una faccia e ritornò agli abiti di prima.
- Se non è per una minaccia, perché sei qui? - chiese Loki facendolo entrare.
- Volevo vedere il mio zio preferito - rispose Peter di nuovo con vestiti da studente e zaino nelle spalle.
- Ruffiano, cosa ti serve? - chiese Loki conoscendolo.
- Mi hai beccato, Zio Loki ma è vero che sei uno tra i miei preferiti - disse Peter sinceri. - dove sono gli altri? -
- In quella prigione per bambini - rispose Loki irritato.
- Si chiama scuola ma non hai tutti i torti, sembra una prigione - disse Peter concordando e non volendo aumentare il pessimo umore dello zio. - comunque io avrei bisogno del tuo aiuto, zietto caro. Tu sei uno dei più potenti stregoni... -
Loki lo guardò male.
- Non puoi negare che Doctor Strange e zia Wanda sono potenti -
- Si loro mi piacciono stranamente - disse Loki facendo il prezioso. - a differenza di Stark -
Peter rise.
- Lo chiami ancora Stark ma se lo adori - disse Peter allo zio.
- Io adorare Stark? Ma non dire eresie - disse Loki mentendo. - comunque le mie conoscenze infinite sulla magia e non solo come ti possono essere utili? -
- che cosa sai dello spell heartmate? E' possibile che si possa sbagliare? - chiese Peter con molto interesse. - per esempio se volessero richiamare o resuscitare la moglie di una persona e invece apparsi io, non può essere che sia andato storto qualcosa? -
-Chi sarebbe il tuo heartmate? - chiese Loki interessato.
- Non posso dirtelo - rispose Peter arrossendo.
Loki lo prese sotto braccio e disse: - Non sono il tuo zio preferito. Non lo dirò a Stark o a Steve -
- Sai come convincere le persone - disse Peter a quel suo tono ed espressione.
- Non sono chiamato il dio degli inganni per nulla - disse Loki portandolo nella sua camera di stregoneria.
- Nessuno lo deve sapere, zio. E' una persona che i miei non approverebbero mai e poi devo ancora capire delle cose - disse Peter sedendosi sul divano.
- Peter, sputa questo nome - disse Loki esasperato.
- Dealpool - rispose Peter arrossendo.
- oooo, mi piace. Lui è così diverso, irriverente e l'antieroe - disse Loki approvando. - i tuoi non approverebbero mai ma hai me, il tuo zietto e io ti aiuterò. Posso anche essere il tuo alibi -
- non voglio uscire con lui - disse Peter mentendo. - ma grazie per il tuo aiuto -
- guarda che la vita è una sola, Peter. Io e Thor e i tuoi papà ci abbiamo messo molto per capire ciò che sentivamo e se tu hai l'opportunità di avere quell'amore subito, prendilo. Non aspettare - disse Loki a cuore aperto con Peter.
Peter abbracciò Loki per ringraziarlo e arrivarono i suoi due papà.
- Che cosa state combinando qui?- chiese Iron Man facendo un buco.
- Io ti uccido, Stark - disse Loki vedendo il disastro fatto dall'altro. - Peter, chiudi gli occhi. Non sarà uno bello spettacolo -
- Tu vorresti uccidermi, Loki - disse Iron Man avanzando. - non lo faresti mai. Tieni troppo a Peter per privarlo di un padre -
Era vero e poi Loki sotto sotto adoravo Tony. Steve e Peter assistettero alla loro solita scenetta e si divertivano ogni volta. Alla fine finiva sempre che che lasciavano perdere per una cosa o un'altra. Finalmente Peter andò a scuola, entrò a seconda ora ma la professoressa gli mise la presenza dalla prima ora visto che si fece fare un autografo da Tony. Gli altri studenti dissero:- che fortunato, Peter -. Peter guardò suo papi portar via l'altro per la gelosia e lui rise. La sua famiglia era figa, imbarazzante e assurda a volte ma si volevano bene. Lui ringraziava sempre che loro due lo avevano preso con sé.

Di notte...

Tony e Steve tornavano da una serata tutta per loro, il primo stava palpando e baciando quasi sulla porta di casa.
- Tony, dobbiamo entrare - disse lui fermandolo.
- oh che noioso - disse Tony riprendendo a palpargli il sedere.
Steve riusci a fuggire e subito entrò in casa e poi Tony vide qualcosa, precisamente dalla finestra di Peter uscì qualcuno.
- io lo uccido - disse Tony raggiungendo la stanza di Peter.
Steve non capiva e segui il marito.
- Peter, perché Dealpool era in camera tua? -
- eh? Dealpool? Ma papà, qui non c'era nessuno - disse Peter facendo il finto innocente.
- non mentire a tuo padre - disse Tony alterandosi e poi andò alla finestra. - Dealpool!!! Se metti un dito su mio figlio, non vedrai il giorno -
- Tony, calmati. Non c'è nessuno - disse Steve intervenendo. - sei solo un po ubriaco. Andiamo a letto -
Peter diede la buonanotte ai suoi papà e sperava che suo papi riusciva a calmare l'altro intanto andò alla finestra e c'era Dealpool che da lontano gli mandò un bacio.

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