Troubles

Mai avuta quella sensazione di panico, proprio che ti blocca e non puoi muoverti? Che ti lascia senza parole, senza il respiro. Quella sensazione che ti confonde, ti lascia a boccheggiare, non riuscendo neanche a seguire i tuoi stessi pensieri, vai nel pallone, tutto diventa un grosso vortice di confusione pura.

"Ti ho chiesto: che cazzo ci fai qui? Calum potrebbe vederti ed a meno che il tuo scopo non sia quello di spezzargli il cuore di nuovo, cosa che non ti lascerò fare, ti consiglio vivamente di andartene. O con le buone o con le cattive." dice duro, un'espressione così dura non l'avevo mai vista sul suo volto, ma non dovrei stupirmi, anche se un tempo eravamo amici, era più che ovvio che adesso non lo potessimo più essere. Provo a trovare le parole giuste per spiegargli la situazione, ma continuo a rimanere nel mio stato di trance. Sento il tempo scorrere troppo velocemente e so di star perdendo tempo, so che da un momento all'altro potrebbe apparire Matt o Michael o, peggio ancora, Calum, ma non riesco a muovermi, rimango ferma davanti a lui. Sta per parlare di nuovo, ma la porta dietro di me che viene sbattuta lo fa bloccare e mi fa sbloccare.

"Senti Maggie, mi dispiace per prima io non vol- Ash! Che ci fai tu qui?" posso notare dal tono di voce che è sia stupito sia spaventato dalla presenza del suo amico, anche perché dovrà spiegargli per filo e per segno cosa sta accadendo ed onestamente non lo invidio per niente, anche perché Ashton sembra essere molto confuso e, potrei azzardare a dire, arrabbiato. Lo deduco dalle braccia conserte e dalla linea dura delle sue labbra.

"La domanda la dovrei fare io: cosa ci fa lei qui? Luke, quale stronzata stai combinando?" esclama puntandomi un dito contro. Lo ammetto mi sono leggermente offesa per il tono di voce e lo sguardo che mi ha riservato, ma devo anche dire che non potrei aspettarmi di meglio. Luke lo guarda e non sa cosa dirgli, forse non sa se gli altri possono essere al corrente di questa 'bellissima' messa in scena, in fin dei conti Matt non ci ha detto nulla a riguardo.

"Credo che ti abbia bisogno di sederti e di calmarti, perché quello che stiamo per dirti non sarà affatto piacevole." trovo la voce ed il coraggio per formulare una semplice frase e per catturare l'attenzione di Ashton su di me. I suoi occhi furiosi mi squadrano come se volesse incenerirmi e riesco a vedere i suoi pensieri viaggiare per la testa. A mio parere, passa un'eternità prima che ci dia una risposta e fortunatamente decide di seguirci dentro la stanza. Per nostra modesta fortuna, nessuno ci ha visti, al momento. Il pensiero che Calum potrebbe entrare da un momento all'altro mi terrorizza un po'.

"Ciò che ti stiamo per dire potrebbe shockarti, ma devi prometterci che non lo dirai ad anima viva e che-" interrompo malamente la lunga ed insopportabile premessa di Luke e potrei giurare di aver visto un pizzico di gratitudine negli occhi di Ashton. Inizio a spiegargli per filo e per segno tutto quello che ci è capitato e che ci sta capitando. Rimane impassibile per tutta la durata del racconto, neanche un po' di sorpresa, di shock, di stupore. Niente di niente. Rimane lì, seduto sul divano con le gambe accavallate, mentre sbatte ripetutamente lo stivale contro il pavimento ed ogni tanto si rinvia i capelli indietro. Avrei potuto dire che fosse nervoso in un'altra situazione, ma i suoi occhi non esprimono assolutamente nulla.

"... E quindi eccoci qui, tutti e tre seduti." finisco con la gola secca, ma non ho intenzione di alzarmi per prendere un bicchiere d'acqua, non credo avrei le forze per farlo ed inoltre sono troppo ansiosa di vedere la reazione di Ashton a ciò. Il biondo cenere si morde il labbro inferiore, rilasciando un sospiro, che sembrava aver trattenuto per tutta la durata del racconto. Lo fisso così intensamente che probabilmente sembrerei una pazza, se non fosse ben chiaro il motivo per cui lo sto facendo.

"Ash, amico, dì qualcosa..." sussurra insicuro Luke, a cui non ho dedicato neanche mezz'occhiata da quando ho iniziato a parlare. Onestamente il parere di Ashton è l'ultimo dei nostri problemi, perché rimarrebbe sempre il più grande: far funzionare questa messa in scena tra me e Luke. Dal momento che non credo ci siano altre vie d'uscita. Ci rimane solamente accettare il nostro triste futuro e provare ad andare d'accordo, senza pensare a ciò che accadrà quando anche gli altri membri della band ne saranno al corrente. Non sono pronta neanche a vedere Calum in cartolina, figuriamoci a raccontargli questa pazzia.

"Come farete con Calum? Insomma Luke, sai che non la prenderà affatto bene." è l'unica cosa che dice e mi riscalderebbe il cuore sapere che gli importa così tanto del suo migliore amico, se solo io non fossi in questa orrenda situazione. Il biondo al mio fianco deglutisce e riesco a vedere il pomo d'Adamo fare su e giù e per un millesimo di secondo i miei pensieri vagano su qualcos'altro, ma riacquisto di nuovo la lucidità ed evito di picchiarmi una mano, solamente perché apparirei fuori di testa.

"Non lo so... Non possiamo fare molto, prima o poi lo scoprirà, anche perché Matt non vuole che sia una relazione privata, tutt'altro... Spero solo che non la prenda così male, alla fine sono passati tre anni, dovrebbe esser andato avanti, no? Poi non stava uscendo con Nia, quella..." Luke parla, ma Ashton lo interrompe con uno sguardo agghiacciante e potrei osare a dire che lo abbia fatto per me. Corruccio la fronte, confusa dalle informazioni appena captate: quindi Calum sta di nuovo con qualcuna? Cioè non che mi aspettassi che rimanesse solo a vita, però ad essere sincera sono un po' infastidita. Ma d'altronde sono passati tre anni, solo io posso essere così stupida da stare dietro a qualcuno per così tanto tempo. Fingo di non essere stata toccata da quelle parole e mi sistemo meglio sulla poltrona, facendo vagare il mio sguardo per la stanza. Chissà com'è fatta questa Nia, magari è una bionda, tutta seno e sedere senza cervello. Oppure è intelligentissima, dolcissima e molto più simpatica di me. E se invece...

"Comunque come mai ha scelto proprio lei? Nel senso, ci sono tante altre ragazze più famose e più idonee al 'posto'. Senza offesa ovviamente." continua a parlare Ashton, per poi lanciarmi uno sguardo di scuse a cui io rispondo con un'alzata di spalle. Alla fine non ha tutti i torti e lo so bene, solamente Matt è un sadico ed odia i membri della sua stessa band. Anche se non ha molto senso è l'unica spiegazione.

"Non lo sappiamo e non credo abbia intenzione di dircelo. Credo che l'unica opzione sia sperare che questo 'tempo indeterminato' sia più breve ed indolore possibile." sospiro chiudendo gli occhi e beandomi il silenzio per pochi secondi, quando poi la porta viene spalancata e fa saltare tutti e tre sul posto. Apro subito gli occhi e noto un Michael Clifford in canotta e mutande, mentre mangia un lecca-lecca decisamente più grande della sua stessa faccia e guarda qualcosa sul telefono. Non pensavo che avrei mai assistito ad una scena del genere, ma ormai devo sentirmi pronta a tutto. Tutti e tre siamo confusi e non sappiamo neanche cosa dire, immaginavo che almeno Luke ed Ashton avessero visto già cosa del genere, ma dallo sguardo sui loro volti posso dire che non si sono ancora abituati.

"Yo, avete saputo di Jessica Alba e- Maggie, cosa ci fai tu qui?!" urla staccando gli occhi dallo schermo del telefono e posandolo su di me, balza sul posto e mi sento leggermente offesa, non mi ricordavo così brutta e spaventosa, forse dovrei cominciare a guardarmi allo specchio prima di uscire di casa. Sento Luke sospirare ed alzarsi, avvicinandosi al tinto, sono sicura che non sia pronto a rispiegare da capo tutta la storia, ma il peggio deve arrivare. Mentre casualmente il mio sguardo finisce sulle lunghe gambe di Luke fasciate dai skinny, pensando a quanto possano misurare, Ashton mi riporta alla realtà.

"Spero che non sia un tuo modo malsano per tornare con Calum, perché non accadrà. Primo perché il tuo piano farebbe schifo e secondo perché ormai gli è passata." non ricordavo un Ashton così stronzo ed altezzoso. Sbuffo, volendo solamente colpirlo violentemente in pieno volto, sebbene sappia che non sia possibile e decido di mantenere la calma interiore, altrimenti finirebbe male, ma molto male.

"Caro Ashton, che ovviamente di tutta questa storia non ci ha capito un cazzo, peggio di me con la chimica. Se per il tuo piccolo e, a quanto pare, non abbastanza sviluppato cervello io sono qui per tornare con Calum, allora devo dire che ti ricordava molto più intelligente, ma tutti cambiano col tempo. E giusto per smontare le tue credenze: no, non sono tornata per Calum e non ho rischiato di far licenziare mio padre per uno stupido capriccio. Secondo quale legge sarebbe una scelta sveglia mettermi col suo migliore amico per riavere lui? Andiamo! Tra voi quattro ti pensavo il più furbo e sveglio." dico ed ammetto di aver forse esagerato con le parole, ma sono stanca di questa situazione e so che non è nemmeno iniziata l'agonia. Ash mi guarda ancora scettico per poi sospirare ed adagiarsi contro il divano, non proferendo parole. Lo imito, mentre sento i sensi di colpa, ho decisamente esagerato, ma ha insinuato che avrei fatto tutto ciò solo per un ex ragazzo. Nel frattempo Luke ha finito di parlare con Michael, lo capisco dalla sua espressione sconvolta.  Ci manca solamente che anche lui inizi col suo interrogatorio. Devo andarmene da qui, prima che arrivi il quarto ed ultimo componente, e lì sarà più complicato spiegare la situazione. Afferro la borsa che avevo adagiato a terra e chiudo il cappotto, mi alzo ed attiro l'attenzione di tutti, ma solo Luke si avvicina.

"Dove stai andando? Matt ha detto che dobbiamo trovare un accordo, non puoi andartene adesso. Se venisse a sapere che non abbiamo ancora discusso nulla, ci ucciderebbe. Ed in tutta onestà ci tengo a rimanere vivo." dice con un tono di voce piuttosto basso, forse non vuole che gli altri sappiano o magari non vuole che qualcuno senta da fuori. Fisso il suo anellino al labbro con la speranza che mi aiuti a trovare una soluzione a tutto questo casino. Luke non ha torto: Matt che ucciderebbe e, come lui, non ho tanta voglia di morire. Ma non ho neanche voglia di rimanere qui con la paura che Calum entri e mi vedi, in realtà sono io a non volerlo vedere, non credo di essere pronta, anche dopo tre anni.

"Domani, alle tre a casa tua. Dammi il braccio— afferro il suo polso e cerco una penna nella mia tracolla, trovando solamente un pennarello indelebile rosa fosforescente, non mio. Scrivo rapidamente il mio numero sul suo braccio— Questo è il mio numero, scrivimi l'indirizzo. Ora devo andare." Non aspetto neanche che mi risponda, anche perché dalla sua espressione facciale deduco che ci avrebbe messo tanto a farlo, e corro via dalla stanza, non saluto neanche i due malcapitati. Mentre corro verso l'ascensore, con la speranza che Matt non mi abbia visto, non posso far altro che posticipare l'arrivo dei stupidi pensieri che mi occuperanno la mente.
Entro dentro e spero che le porte si chiudano il prima possibile, vorrei evitare di essere beccata da quell'imbecille. Mi adagio contro il muro, mentre l'ascensore scende rapidamente i piani.
Ma che cazzo ho in testa? Secondo quale legge matematica posso solamente pensare di riuscire a far funzionare tutto? È un fallimento assicurato. Se solo potessi rifiutare e non far perdere il lavoro a mio padre...
Esco dall'edificio finalmente libera e il gelo invernale mi colpisce in faccia come uno di quegli schiaffi che ti dava tua madre quando combinavi marachelle. Afferro velocemente e tremolante il cellulare e controllo l'orario, è tardi: sono le otto di sera e sono abbastanza sicura che se non avessi la modalità aereo probabilmente il mio cellulare scoppierebbe. Mi incammino verso la fermata della metro e scendo, sperando di tornare a casa il prima possibile. Non ho voglia di vedere nessuno né di parlare con nessuno. Vorrei poter non pensare, ma il pensiero che Calum sarebbe potuto entrare da un momento all'altro nella sala mi mette i brividi. Ho rischiato molto e non voglio che riaccada, quindi spero che Luke abbia capito che non ho intenzione di affrontare quel problema finché non mi capiterà davanti. La questione Calum è il mio taboo.

Spazio Me!
Scusatemi immensamente per il ritardo, ma sono partita per una settimana e quando sono tornata ero più che devastata. Prometto di aggiornare più spesso d'ora in avanti.
Spero che vi sia piaciuto, lasciate una stellina e un bel commentino per favoree
Byee

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