Falling on Love
Marinette stava chiacchierando scherzosamente con la sua amica Alya all'uscita della scuola ed erano in cima agli scalini, poco dopo Nino -che era al fianco della mora- si aggiunse alla discussione che riguardava le ultime gesta dei due super-eroi parigini; ogni qualvolta che qualcuno faceva un commento positivo su Ladybug, Marinette sorrideva istintivamente come se si stessero complimentando con lei, in effetti era così, anche se gli altri non lo sapevano. La corvina ridacchiava quando l'amica raccontava tutto d'un fiato l'ultimo scontro con l'akuma e in men che non si dica anche Adrien si aggiunse al trio, sorridendo intenerito dalla risata della ragazza con i codini, che sorrise nervosamente quando si accorse della presenza del modello, salutandolo con un gesto della mano. Era inverno e in quei giorni aveva nevicato un po', ricoprendo leggermente le strade e i tetti di bianco ma, per di più, ghiacciando le superfici lisce e bagnate; Marinette era avvolta nel suo grosso cappotto nero, indossando stivali, para-orecchie e aveva al collo una sciarpa rosa; Alya aveva un semplice maglione con una sciarpa rossa e Nino indossava un giubbotto blu dello stesso colore della sua sciarpa, mentre Adrien aveva un cappotto beige e quella morbida sciarpa azzurra che gli aveva regalato Marinette qualche mese prima -al suo compleanno- anche se il biondo credeva fosse un regalo di suo padre.
La ragazza dagli occhi azzurri fece un passo avanti intenta a scendere le scale, non badando a guardare i suoi piedi e scivolò poiché lo scalino -che era umido- si era ghiacciato a causa delle temperature sottozero. Marinette sgranó gli occhi per la paura di finire a gambe all'aria con la faccia spiaccicata sull'asfalto e fece un gridolino spaventato mentre si sentiva cadere nel vuoto, con la vergogna che iniziava già a divorarla sapendo che stava facendo una figuraccia tremenda davanti al ragazzo che le piace.
《Marinette!》 Esclamò la mora smettendo di parlare e distogliendo lo sguardo dal ragazzo con il berretto, girando di scatto la testa e allungando una mano verso l'amica per cercare di prenderla, ma era troppo in alto. Adrien -che era alcuni scalini più in basso- d'istinto si sporse il più possibile verso la ragazza e fortunatamente le acchiappó al volo il polso, facendo presa con i piedi per terra e prendendo la corvina anche con l'altra mano, tirandola poi verso di sé, ma perse l'equilibrio e scivolò anche lui finendo per portarsi dietro Marinette nella caduta, esattamente la stessa cosa da cui stava cercando di salvarla. I due si lamentarono per l'impatto col terreno e si mossero leggermente con fatica, entrambi avevano chiuso gli occhi per la paura di quello che sarebbe successo e Adrien fu il primo a riaprirli, almeno era atterrato su qualcosa di morbido, o meglio, qualcuno.
Marinette aveva strizzato gli occhi sentendosi un peso addosso e li aprì a stento, non volendo sapere cosa fosse successo, ma fu costretta a farsi coraggio e aprire gli occhi poiché doveva alzarsi il più presto possibile per cercare di sviare alla figura che aveva fatto in presenza di Adrien, ma quando aprí gli occhi non poté fare a meno di ritrovarsi a bocca aperta per lo stupore, quando vide a pochi centimetri due occhi verdi che luccicavano imbarazzati, sentendo un respiro caldo e irregolare sulle sue labbra e vedendo alcune sfumature rosse su quelle guance che sembravano così morbide e delicate. È la stessa cosa che pensò Adrien, che era appoggiato con i gomiti per terra e guardava il viso completamente rosso e gli occhi azzurri sgranati della corvina sotto di lui. Nessuno osava dire una parola.
《Ragazzi, state bene?》 Domandò Alya scendendo gli scalini seguita da Nino e avvicinandosi ai due, chinandosi per prendere la mano di Marinette e aiutandola ad alzarsi una volta che Adrien si fu spostato, aiutando subito dopo la corvina a scrollare la neve che era attaccata al retro del cappotto scuro. 《Tutto bene, bro? Avete fatto un bel volo!》 Chiese il moro all'amico che aveva un' espressione assente sul volto, cercando di rielaborare l'accaduto.
《Credo di sì...》 Rispose a voce bassa il modello guardando le scale e rendendosi conto di esser caduto dall'altezza di circa quattro o cinque scalini e non erano di certo pochi centimetri. Il biondo e la corvina si diedero un'ultima occhiata imbarazzata, incolpando sé stessi per quell'evento e non riuscendo ancora a parlare per la vergogna.
《Scusa...》 Bisbigliarono all'unisono con la voce abbastanza alta da essere sentita, ridacchiando divertiti dopo essersi scambiati un sorrisetto quando si accorsero di aver detto la stessa cosa insieme e eliminando un po' di imbarazzo.
《A domani》 Disse allora il modello sorridendo dolcemente a Marinette, capendo di aver risolto la situazione.
《Ciao》 Salutò semplicemente lei, un po' più tranquilla.
I due ragazzi non sapevano però che si sarebbero rincontrati quello stesso pomeriggio, anche se nella loro forma da eroi e non conoscendo naturalmente l'identità l'uno dell'altra. Per quanto le tute fossero comode c'erano periodi in cui erano davvero inadatte: di estate erano troppo strette e soffocati per il caldo e l'afa estiva, mentre in inverno avrebbero accettato volentieri qualche strato di tessuto in più per non gelare con le temperature che scendevano sotto lo zero.
Era abbastanza faticoso sconfiggere akuma con il freddo e il ghiaccio per terra, scivolare era scontato: quando Chat andò incontro alla sua compagna, quel pomeriggio stesso stava per finire per terra, visto che era arrivato correndo e sveva slittato con gli stivali, venendo salvato dalla ragazza che lo prese per un braccio prima che perdesse l'equilibrio, lui la ringraziò mentre lei ridacchiava immaginandosi la scena della caduta. Fu poi lui a ridere quando dopo la battaglia -in cui c'erano state parecchie scivolate- la ragazza gli stava correndo incontro per battere il pugno come sempre ma slittò con i piedi, cercando di mantenere l'equilibrio per non finire per terra.
《Woah!》 Aveva esclamato quando nel correre stava per scivolare e finire con la pancia a terra, cercando di muovere i piedi come per riprendere il passo e sentendo di star perdendo l'equilibrio sporgendosi sempre più in avanti, quando sollevò un piede da terra e scivolò con l'altro, allungó le braccia per cercare un appoggio e Chat Noir, che era abbastanza vicino, le si parò davanti allargando le braccia come se dovesse abbracciarla, riuscendo così a prenderla e salvarla dal suolo, mettendo le sue braccia sotto quelle della ragazza e racchiudendola in una specie di abbraccio, mentre lei si raddrizzava.
《Grazie》 Questa volta fu lei a ringraziarlo con un sorriso.
《Non sei molto calda... Non senti freddo?》 Domandò il ragazzo quando strinse a sé la ragazza aspettandosi che si sarebbe staccata subito, ma a quanto pare questa volta quell'abbraccio non le dispiaceva così tanto.
《E tu invece come fai ad essere così caldo con il freddo che c'è qui fuori?》 Chiese a sua volta la ragazza-coccinella socchiudendo gli occhi, sorridendo beatamente e appoggiando il suo viso contro il petto dell'eroe, circondandogli la vita con le braccia e stringendolo leggermente.
《Sei così tiepido... e morbido》 Aggiunse accoccolandosi maggiormente contro di lui e sentendo le guance fredde che iniziavano a riscaldarsi, stava arrossendo. Lui stava godendo così tanto di quel momento di attenzione da parte della sua lady e stava benedicendo mentalmente il ghiaccio che la stava facendo scivolare.
《Chissà, magari potrei anche abituarmi a ricevere un abbraccio dopo ogni battaglia al posto di quel battito di pugni》 Ridacchiò il biondo facendo ridere anche la corvina.
《Non viziarti, gattino. È solo che oggi fa freddo e mi sto solo scaldando》 Disse lei in risposta con un sorrisetto stampato sul viso.
《A me sembra più che ti stia coccolando tra le mie braccia, ma se lo dici tu》 La canzonò Chat con un sorrisetto malizioso, ridendo tra una parola e l'altra, mentre Ladybug fece finta di non sentire, troppo testarda per ammettere che era vero.
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