Capitolo 2

Pov's Nico

Will esce dalla stanza rosso in viso.

Ammettilo che sei diventato geloso quando a detto che gli piaceva Piper. *faccina pervy*

E tu chi cazzo saresti?

La tua stupenda vocina...che ti scassa i boccini d'oro.

Lascia stare Harry Potter! Solo io posso fare riferimenti al fandom!

Sono te geniaccio!

....

Um! Ora tocca a te.

Vidi Jason chedermi: obbligo o verità?
-Obbligo!- risposi senza pensare.
Jason fece una faccia strana. Non premetteva niente di buono.

-Bacia il mio bro! Bacia Percy!- dissi soghignando.
-Jason Grace ti spacco la faccia!- urlai con guance rosse.
Mi alzai di scatto con i pugni chiusi.

Non fai paura a nessuno! Guardati: guance rosse, corpo mingherlino, magliatta più grande di due taglie.
Sei troppo puccioso!

Z-i-t-t-a!

-Dai Nico, sappiamo tutti che ti piacciono i ragazzi.- disse Jason. -O almeno lo sanno ora!- continuò aggiustandosi gli occhiali.
-Grace domani te la farò pagare!
Preparati Superman.- dissi con gli occhi fiammeggianti ed uscì dalla stanza.
Fuori dalla porta sentii Leo gridare qualcosa simile a 'Allora non sono solo io a chiamarti Superman!'.

Andai a casa e trovai mio padre Ade steso sul divano a dormire.
Facendo il meno rumore possibile andai di sopra in camera mia.
Mi buttai sul letto e mi misi le cuffie, alscoltai gli Imagine Dragons a tutto volume e mi addormentai.

****
-Su ragazzo, si va a scuola.- senti dire alla mia matrigna Persefone.
Mugulai qualcosa e mi misi il cuscino sulla testa.
-Oggi a colazione i cereali che ti piacciono tanto!- sentii gridare dal piano di sotto.
Odio quei  ceriali. Tutta colpa della mia nonna adottiva.
Mi tolsi la felpa della sera prima e mi misi una maglietta nera a maniche lunghe con un teschio rosso.
Scesi di sotto e trovai mio padre Ade a litigare con Persefone.
Sopirai e presi lo zaino da vicino all'ingresso.
-Io sto andando! Non ho fame!- prima di ricevere una risposta uscii di casa e andai a scuola a piedi.
Entrai nell'atrio e cercai di farmi spazio tra i tanti corpi ammassatti con gli zaini sulle spalle.
Arrivai al mio armadietto che era di fianco all'infermeria della scuola.
Presi il libro di scienze e feci per andare in classe.
Ma venni fermato da Will Solace che usciva dall'infermeria.
-Che brutta cera, Nico- disse prendendomi il viso.
Gli tolsi le mani con forza odiavo il contatto fisico.
-Hai mangiato?- chiese vedendomi con la sua faccia da cucciolo.
Allora lo ammetti che è un cucciolo.... ;)
-Non ti interessa niente, di quel che faccio e non faccio, Solace.- borbottai.
-Io sono il dottore della scuola. Quindi ora vieni in infermeria e mangi qualcosa.- disse autoritario.
-Non puoi costringermi!- dissi stringendo i pugni.
- Ordini del dottore, Di Angelo. E gli ordini del tuo dottore non si discutono.- disse sorridendo spingendomi in infermeria.

****
Spazio autrice:

Mi scuso tantissimo per avervi fatto aspettare più di un mese.
Spero vi sia piaciuto. :)

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