*Justin pov's*
Io: "Su sorellina, dimmi tutto."
A: "Chiamami ancora cosí, che vedi... noi non siamo fratelli."
Io: "Tecnicamente..."
A: "E da quando ti frega la Tecnicità?! Comunque... cosa pensi di Thomas?"
Io: "Che sinceramente lo odio. Non si abbandonano i figli."
A: "Farci credere di non essere fratelli... di essere "semplici" migliori amici... di essere... io li odio."
Io: "Ma tua... nostra... madre, l'ha fatto solo per proteggermi. Ha detto che Thomas mi avrebbe ucciso. Però ca**o, io ti amo Ariana."
A: "Anche io, Justin... ma... cioè, non si può. È finita. Dobbiamo farcelo andare bene. Scusa per la franchezza, ma è cosí."
Io: "Si, lo so... ma... è odioso. È odioso sapere che è sbagliato, impossibile, contro tutto."

Ariana si alza, e viene verso di me. Si siede sulle mie gambe, e dice a bassa voce: "Justin, dobbiamo ricominciare. Il piú presto possibile." faccio per ribattere, ma Ariana aggiunge svelta: "Lo so, che sarà difficile... ma è cosí. Fine. Oggi lo passiamo sciallo, ma da domani..." si vede chiaramente, che le si bloccano le parole in gola. Ma raccoglie tutto il coraggio, e ne ha tanto, e le sputa come se fossero veleno: "Da domani migliori amici/fratelli. D'accordo?"

Esito un attimo, e abbasso lo sguardo. Questa situazione fa davvero schifo...
Rispondo in un sussurro, che quasi non sento manco io: "D'accordo."
Ariana fa una faccia semi-compiaciuta, e mi da un piccolo bacio a stampo.
La guardo interrogativo, e lei prontamente come sempre, risponde: "Io ho detto da domani. E oggi sciallo."

Rido.
Io: "Almeno ho la certezza che siamo Canadesi. In un'altra zona del mondo, non l'avrebbero mai detto." ridiamo.

A: "Eh, già. Viva la Patria (Canada)."

1 hour later

A: "Un po' mi mancherà..."
Io: "Cosa?"
A: "Casa. Sembra stupido da dire, ma io non sono la tipa che dice 'Mi mancherà la mia famiglia' oppure 'Oddio, come farò senza di loro?'. A me manca la mia casa, come oggetto materiale."
Io: "Non mi sarei aspettato altro." affermo, affibbiandole un piccolo bacio.
Sapere che da domani, basta baci, basta tutto, e vita di prima, mi deprime.

A: "Domani scuola... che palle."
Io: "Ti sei portata i quaderni?" chiedo, ma forse un po' troppo preoccupato.
A: "Va beh, dinne un'altra. Magari piú divertente." risponde, scoppiando a ridere.

Io: "Ary..." azzardo.
A: "Sí?"
Io: "Thomas... ti ha... ti ha detto qualcosa? Di me? Prima di andartene?"
A: "Come fai a sapere che c'era quello sgorbio umano, se, per fortuna tua, te ne sei andato prima?"
Io: "Mentre me ne andavo, mi sono girato un attimo e l'ho visto entrare in casa."
A: "Ah, beh... sí. C'è un'altra cosa, oltre a quello che ti ho detto, che lui mi ha detto... but what the fuck. Anyway, appunto, c'è un'altra cosa..."
Io: "Mii, Ariana. Muoviti, o mi fai preoccupare."
A: "Oh, Giustino che si preoccupa." accenna un sorrisetto.
Io: "Ora mi spieghi, cosa diamine è Giustino."
A: "È il tuo nome in Italiano."
Io: "Oh, ma che merda a livello di nomi."
A: "Sí, ma la pizza è ottima. Comunque... la cosa che non sai è che ha detto che, in passato, fece una scommessa con i suoi amici, dicendo che Millie avrebbe avuto solo un figlio in tutta la sua vita. Dato che dalla parte di mio padre, nessuno aveva mai avuto dei gemelli, lui accettò... non sapendo però, che evidentemente, dalla parte di nostra madre gemelli ci furono. Quindi... in poche parole...
Fece questa merda di scommessa, e scommesse ben 150€. Accortosi che la scommessa era persa, ti mando via. Per far finta, poi, davanti ai suoi amici, di avere solo me come figlia."

Mi alzo in piedi di scatto, e do un calcio all'armadio della mia camera. Con una passata, butto a terra tutti gli oggetti sulla scrivania, e poi esclamo: "HA PREFERITO 150 CA**O DI EURO, A SUO FIGLIO?! A UNA VITA UMANA?!" sento il collo pulsare.
Mi porto una mano alla gola, e sento tutte le vene fuoriuscire. Cerco di calmarmi, ma non riesco. Urlo, urlo, e ancora urlo.

Ariana non cerca di fermarmi. E le sono grato per questo.
Perchè so, che non è che non lo fa per paura; non lo fa, semplicemente, perchè è la prima a sapere che sfogarsi è meglio che calmarsi e tenere tutto dentro.

Mi ha detto tutto. Forse troppo. Non avrebbe dovuto. Perchè ora sto male.
Troppo male.