•38. I'd Like To Try To Be Another•
*Ariana pov's*
Sto passeggiando con Stiv. Mio padre ci ha dato il permesso di andare a fare un giro nel centro di London.
Sto anche portando in giro la mia cagnolina, Leah. È dolcissima, e ha un fiocchetto rosa che le circonda la testolina. Il collare è violaceo, e il guinzaglio varia tra il fucsia e il rosa pesca.
In Canada mancano un po' le sfumature rosee.
Qui, i colori principali, sono il bianco, tutte le sfumature tra il dark blue e il light blue, e il rosso.
Sono una delle poche ragazze che va in giro con qualcosa di rosa.
*Justin pov's*
Sono in stanza con lei. Per quei 10 minuti in cui posso vederla. E poi deve entrare lui... il coso.
Sua madre é a casa con la mia, a deprimersi a vicenda.
Suo padre, è afflitto dai sensi di colpa.
E poi c'è il ragazzo che l'ha investita.
Anche se non è stata colpa sua, ogni volta che penso a lui mi vengono i brividi.
Prendo una mano di Ary, cosí fredda e debole, nelle mie, e parlo. È una cosa inutile, ma: "Hey, Ary. Lo so che non puoi sentirmi, ma... ti ricordi quando, in 2° Media, mi hai detto di, qualsiasi cosa ti sarebbe successa, continuare a parlarti? Ecco, lo sto facendo. Ary, io... io ti amo, e non voglio perderti. Per favore, resisti. Resisti, piccola bad-girl. Devi riprenderti, e dobbiamo farci sospendere. Dobbiamo rubarci baci tra i corridoi della scuola. Dobbiamo andare a sciare a Vancouver. Dobbiamo guardare gli Horror, stravaccati sul divano. I film romantici, tu tra le mie braccia, anche se saranno solo baci, perchè di quei film non ne voglio sapere. Ary, ti prego. Risvegliati."
Ecco che mi alzo, per il mio turno finito, che sento una voce. Proprio dietro di me.
Un sussurro, Ary: "Ti a..."
Io: "Ary, Ary.." quasi urlando dalla gioia.
A: "Ti amo." dice, muovendo delicatamente la testa.
Io: "Oddio, ti sei svegliata. Aspetta che vado a chiamare il dottore."
Mi metto a urlare: "DOTTORE, DOTTORE." per i corridoi. Il dottore mi viene incontro, e preoccupato esclama: "Cosa c'è? È successo qualcosa in mia assenza?" quasi con aria di rimprovero. Ma io me ne stra frego, di cosa pensa lui, e gli dico: "Ha parlato."
D: "Ma è magnifico."
Stiv: "Chi ha parlato?" è arrivato...
Io: "Ary." seccamente.
Stiven corre nella stanza di Ary, e io lo seguo a ruota.
S: "Ary... emh, Ariana... stai bene?"
Io: "Non è sveglia, imbecille. Ha solo parlato."
Ancora quel bisbiglio, che fa venire la pelle d'oca.
A: "Am... ore." Stiven si volta di scatto a guardarla, e gli si illuminano gli occhi. MA CHE VUOLE QUESTO DALLA MIA ARY...?!
Stai calmo, Justin...
Facile sai... prima fa lo stronzo, e adesso che lei sta male fa finta di esserci... E IO DEVO STARE CALMO... mi sembra molto logico, no?
JUSTIN...
NO.
Intanto è entrato anche il ragazzo che l'ha investita, ma subito dopo entra il dottore, che era andato a dare ordini alle infermiere, e ci dice di uscire.
S: "Perchè dovremmo?"
D(ott): "Vuoi rivedere la tua amica viva? Allora, smamma."
Io: "Ma cosa ha? Quando si risveglierà?" dico con voce quasi isterica.
D: "Non si sa ancora... se si risveglierà." abbassando lo sguardo.
D: "MA ORA FUORI!" COME FACCIO A NON AVERE NOTIZIE DI LEI?!
La cosa mi urta forte...
*Autrice pov's*
Ma intanto, nessuno sapeva cosa stava succedendo nel mondo di Ariana. Solo lei.
*Ariana pov's*
Io e Stivy, siamo alla Starbucks a prenderci un caffè. Dopo un po' di insistenza, vince la "lotta" e lo paga lui.
Non mi piace farmi offrire le cose, ma neanche essere troppo scortese.
Delle volte, il mio carattere mi salva, da certe situazioni.
Ma altre volte, vorrei avere un carattere piú forte, e riuscire a "litigare" e a dire le cose in faccia senza paura di quello che potrebbe succedere.
S: "Hey, ti vedo pensierosa. Cos'hai tesoro?"
Io: "Oh, no. Nulla. Stavo pensando alla scuola. Domani ho il compito di Inglese."
S: "Ah, hai ragione. Me l'avevi anche detto. Sono stato uno stupido a chiederti di uscire; hai solo perso tempo. Se vuoi ti do una mano?"
Io: "Stivy, tranquillo. E grazie, comunque. Sai che alla scuola ci tengo, e fai tutto per farmi andare bene." adoro Stiven per questo motivo.
Lui è diverso, responsabile.
Non come quelli che non sanno manco per sbaglio da che parte sono girati. Fanno scherzi, si fanno sospendere.
Eppure, mi piacerebbe una volta, provare a sentire cosa si prova e essere in punizione.
Sono sempre stata una figlia modello. Non che questo non mi piacesse, e non mi piaccia tuttora.
Io adoro studiare e portare a casa bei voti.
Ma... vorrei provare, una volta, a fare l'irresponsabile.
Una volta sola. Per vedere se ci cavi qualche ragno dal buco.
Ma non succederà mai. E poi ho paura, che sciocchezza attiri sciocchezza.
Quindi, meglio non rischiare.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top