•30. Bad-boy's Weakness•

*Ariana pov's*
J: "Allora?"
Io: "Il vostro punto debole, è che, appena qualcuno tenta solo, anche vagamente, di fare la bad-girl, e di rispondervi, voi cadete dal vostro piedistallo, e finite a terra. E non ci risalite piú." sorrido. Lui no.
J: "Questo non è vero. Sappiamo risalire sempre."
Io: "Dite tutti cosí, poi rimanete a terra."
J: "Dite tutte cosí, poi ci rialziamo."
Io: "Seh. Comunque. Devo cercare di farmi vedere, di attirare la sua attenzione, e appena lui prova a fare qualcosa... AH, fregato. Tiro fuori le peggio risposte, e... Boom."
J: "E tu credi funzionerà?"
Io: "Just, stai diventando troppo maturo, per i miei gusti... succede qualcosa?"
J: "Oh, emh... No, no. Che dici. Io? No, nulla." la sua risata é troppo nervosa, per credergli.
Gli lancio un'occhiata dubbiosa, sospiro, e dico: "Oh, beh. Se lo dici tu. Ok."
Mi alzo, e Justin fa lo stesso.
Andiamo a pagare il Frappuccino che abbiamo preso, e usciamo dalla Starbucks.
Uscendo, vedo Stiven con Clara. È davvero caduto in basso, eh.
Justin lo guarda male.
Io e lui (Stiven), ci scambiamo un'occhiata, mista fra desiderio e disgusto (ma piú disgusto).
Guardo Just, e gli dico: "Andiamo?"
J: "Oh, emh... si, si. Andiamo." la rabbia sul suo volto fa quasi paura.
Passiamo accanto a quell'oca, e a quel figo... emh, stronzo. Sto per superarli, ma Stiven inizia: "Oh, guarda chi si vede. La piccola Ariana, col suo amichetto, emh... ah, sí. Justin."
J: "Problemi se siamo amici? Almeno io non vado con tutte e poi torno da lei." oh, pesa.
Io: "Ti stai divertendo col tuo nuovo giochino?" rivolgo uno sguardo a Clara.
S: "No. Perchè non è un giochino. Io e Clara stiamo insieme." provo quasi pena per lei.
Insomma, poverina.
J: "Allora ti consiglio di stare attenta, Clara. Certe persone, non meritano."
S: "Le AutoDescrizioni a dopo, grazie."
J: "Fai finta che io sia uno specchio... capirai poi. Sempre se hai i mezzi (cervello) per capire."
Io: "Justin. Non merira nulla. Andiamo. Quanto a te..." dico a Stiven.
S: "Ah, ora mi parli." ghigna, ma i suoi occhi si mettono a brillare.
Io: "Ecco, appunto. Quanto a te, non ti parlerei neanche per insultarti."

Si avvicina pericolosamente a me. Pfh, come seh ioh avessih paurah.
Stringe gli occhi a fessura.
Io: "Senti, tu. Coso. O ti levi, o ti levi. Okay?"
S: "Prima stammi a sentire. Hai detto che mi avresti fatto passare 4 mesi orribili? Ecco, quelli li passerai tu. Andiamo amore?"
Io: "Oh, andiamo amore... Haha, pa-te-ti-co. Ai livelli estremi, eh."
C: "Mai come te."
Io: "Sempre meglio di te, tesora."

C: "Si, credici." mi vuole sfidare? Eh, viecce! Okay, allora rispondo. E stavolta male.
Io: "Eccerto che ci credo. Per esempio... se dico che sei un'oca, come faccio a non crederci?!" oh, pesa.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top