•20. We Must To Talk•

*Ariana pov's*
Chiamo Just, ho bisogno di parlare con lui.

Chiamata:

Hello, Just. That's me!

Oh, so happy to listen to u 💚. Come va?

Bene, dai... emh, ti volevo chiedere...

Si?

Possiamo incontrarci al parco, per parlare?

Emh... va bene. Quando?

Va bene adesso?

Oke! Arrivo!!

Fine chiamata.

Adesso non so come vestirmi.
Metto la solita maglietta a maniche corte, e dei jeans neri.

Al Parco

Sono al parco. Seduta su una panchina.
Intanto che aspetto Just, guardo il cellulare.
Improvvisamente sento delle braccia, che mi abbracciano (?) da dietro...
Mi giro, dicendo: "Ciao Just." ma rimango "sconvolta" da quello che vedo...
Stiven.

Mi alzo in piedi, e gli urlo: "Senti, signorino. Tu la devi smettere di fare quello che vuoi. Ok? Io non ti sopporto..."
S: "Ssh, parli sempre, tu...?!" ma come si permette questo...
Però c'è da dire che è davvero bello, e ha degli occhi... emh, si... dicevamo?

Io: "Ascolta, coso..." sto imparando troppo da Just: "tu non puoi arrivare qua, a spaventarmi, mentre..."
S: "Hey, hey, hey... quindi anche la mia piccola Ariana, si spaventa." colpo basso.
Io: "È che mi stavo facendo i fatti miei, in Santa Pace, e sei arrivato tu di colpo... e comunque non sono la tua piccola." gli dico puntandogli un dito contro.
Mi prende la mano e se la porta al petto, all'altezza del cuore. Il mio che va come un treno, e il suo bello calmo...

S: "Va bene, piccola. Ma... quando pensavi che ero Justin, non ti sei spaventata." colpo basso n°2.
Io: "Geloso per caso?"
S: "Può darsi..." COSAA?
Io: "Ma che...?"
Mi mette le mani sui fianchi, e avvicina la sua faccia alla mia. Non so che fare. Anche se voglio baciarlo, decido di tenergli testa...

Io: "Senti, io non so cosa ti stia passando per quel cervelletto che ti ritrovi. Ma devi starmi lontano, ok? È chiaro, o te lo devo far capire a suon di pugni?" VOGLIO BACIARLO...
S: "Hey, piccola. Calma... scusami, neh." mi lascia. E io me ne vado. VOGLIO BACIARLO...

Vedo Justin, gli corro incontro, e gli salto in braccio.

*Stiven pov's*
Lascio Ariana, che vede Justin, gli corre incontro, e gli salta in braccio.

Stai calmo, Stiven. Non devi arrabbiarti per cosí poco...

Io non sono arrabbiato, sta' zitta.

Ah, già. Tu sei geloso...

NON sono geloso. Adesso taci.

Mi avvicino ai due innamorati, anche se so che sono solo migliori amici.
Mi nascondo dietro a un albero, e facendo finta di messaggiare con qualcuno, ascolto tutto quello che si dicono.

A: "Ciao Just, come va?"
J: "Emh, bene... ma perchè mi hai chiesto di venire qui?"
A: "Perchè... beh, vedi... dobbiamo parlare."
J: "Sí...?"
A: "Sai quando mi hai chiesto se... mi piaceva... emh, Stiven?" spalanco gli occhi, e alzo la testa.
J: "Si... e quindi?" la sua voce sembra abbattuta.
A: "E quindi sono sempre piú sicura che mi piaccia. Mi piace il fatto che mi tratta male, ma in fondo so che è dolce..."
J: "Ti tratta male? Cosa ti ha fatto?" si sente la rabbia.
A: "Non è che proprio mi tratta male... Ma... una volta è dolce, una volta no, poi ancora sí, poi ancora no..." ancora con sta dolcezza...
J: "Se fa qualcosa, dimmelo."
A: "Si, si."
J: "Beh, altro da dirmi?"
A: "No, era solo questo."
J: "Allora io torno a casa." le dà un bacio sulla fronte e se ne va.

Io non so che fare.

Vedo Ary alzarsi.

Da quando la chiami con il suo soprannome?

Da quando c'ho voglia io.

La seguo, la raggiungo, e, prima che si possa voltare, la abbraccio da dietro.
A: "Justin, non te n'eri andato?" dice ridendo.
Io: "E se non fossi Justin?" rido anche io.
Si gira.
A: "Ancora tu... Cosa non ti è chiaro, della frase: STAMMI LONTANO?"
Io: "Beh, non mi è chiaro il perchè..." il sorriso beffardo stavolta non lo manderà via nessuno.
A: "Perchè..."

*Ariana pov's*
Io: "Perchè..." già... perchè?
Non so cosa rispondere.
S: "Quindi?"
Io: "Non lo so."
S: "Lo so che non lo sai, e so anche altro..." oh, no. Ha sentito tutto quello che ho detto a Just.
Io: "Cos'hai sentito?" mi guarda e ghigna.
S: "Beh... tutto."
Non ci posso credere. Cosa faccio adesso.

Da una parte, meglio. Perchè almeno ora sa, ciò che provo. Dall'altra peggio, perchè ora si comporterà diversamente.

S: "Stai tranquilla, piccola. Se vuoi, continuerò a trattarti male." oh, ma anche lui legge nel pensiero?

Io: "Non voglio, che mi tratti male. Voglio che mi tratti come prima." ecco, sistemato.

S: "Quindi..." si innterrompe, mi mette nuovamente le mani sui fianchi, mi spinge contro un albero (che schifo le formiche...), e mi dice: "Posso riprovare a trattarti come prima."
Io: "Quindi anche io." che voglia di baciarlo.

S: "So che mi vuoi baciare... fallo."
Io: "Non è vero che ti voglio baciare."
Eccolo che arriva lui, che mi mette una mano fra i capelli, mi tira la testa a sè, e mi bacia.

Ricambio? Lo respingo? Oh mio Dio. Non lo so.
Oh, che palle sto orgoglio.
Lo voglio baciare e lo bacio...

S: "Allora, non volevi baciarmi?"
Io: "Sí, infatti. Ciao." e me ne vado.
Questo orgoglio... lo odio.

Lui è ancora lí

E dopo la figura che ho fatto, secondo te ci torno? Noh.

Ecco #orgoglioalwayshere

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