•2. My Best Friend, Just•

*Ariana pov's*
Okay, okay. Dopo essermi presentata, e avervi annoiato, passiamo ad altro.
La scuola è già iniziata da un po'... siamo già quasi a Natale. Io e Just, siamo sempre vicini, e se la profe ci scambia i posti, noi ci rimettiamo insieme lo stesso. È come separare due gemelli: inutile...

*During the lessons*

J: "Hey, Ary. Sai... per Natale..."
Io: "Ah, sí. Che facciamo?" lo interrompo io.
J: "Emh, vedi, i miei hanno deciso di tornare due settimane in Canada." rimango un po' spiazzata. Non avevamo MAI fatto un Natale, separati...
Io: "Oh, beh. D'accordo. Salutami casa, allora." eravamo anche vicini di casa. Sempre se quelle specie di rifugi, si possono definire case.

*Allora, questa è l'autrice che parla. Non voglio offendere NESSUNO. Magari un Canadese sta leggendo e...
Io AMO il Canada, secondo me è un posto bellissimo. Ma, in questa Teen Fiction, voglio un po' modificarlo. Okay? Non per offendere. Grazie per l'attenzione 👑*

J: "Ok" mi sorride, poi aggiunge: "Hey, ti va di fare uno scherzo alla profe di Storia?"
Io: "Basta che poi i tuoi non ti facciano saltare la "vacanza"."
J: "Se... posso anche andare in galera, che tanto a loro non frega nulla." ogni volta che mi parla cosí, rimango male. Ripeto, ho un bel caratterino io, ma se si tratta del mio migliore amico...
Io: "Dai, su. Dimmi il piano."
J: "Allora... adesso noi facciamo casino. Poi la profe ci butterà fuori dall'aula. Usciremo dalla scuola, e andremo dove c'è la finestra dietro alla profe (in questa scuola, le finestre sono dietro alla cattedra, e non di lato), iniziamo a picchiare sul vetro. Appena si gira, "poveretta", si prenderà un infarto..."
Mi metto a ridere, e dico: "Ci sto" ci diamo il pugno, come fanno i buoni Americani, e iniziamo col piano.
J: "PROFE, LO SA CHE OGGI ANDRÒ AL BAR, A SBOCCIARE, COME I VERI AMERICANI?" si mette a urlare.
Prof: "MA COSA TI È PRESO? E POI GLI AMERICANI NON POSSONO BERE FINO AI 21."
J: "In Canada sí può iniziare anche a 17" (data inventata dall'autrice). Sembra che la prof si sia calmata. Abbassa la voce, ma comunque risponde.
Prof: "Qua siamo in Italia. Se vuoi bere, tornatene in Canada."
J: "Per Natale ci torno."
Prof: "Scusa se te lo dico cosí chiaramente, ma... NON MI IMPORTA. SE VUOI CONTINUARE COSÍ, FINISCI DALLA PRESIDE" ho un po' paura che Just finisca nei guai con i suoi.
È vero che un po' se ne fregano del figlio, da quando Hann (la mamma di Just) ha iniziato a soffrire di depressione, per la morte della sorella, e a Stekh (suo padre), hanno diagnosticato un tumore al rene, anche se ora è guarito. Ma, comunque un rene non ce l'ha piú, e ogni tanto, deve andare a fare qualche controllo. Però, gli vogliono bene. Tutti e due. Nonostante tutto.
Lui magari non se ne accorge, ma io ho visto gli occhi di sua madre quando parla di lui. E l'espressione di suo padre.
Lo amano, anche se non glielo dimostrano come vorrebbe.
Riprendiamo il discorso.
Intanto, nella "discussione" tra la prof e Just, mi ci sono messa anche io. Io non perdo nessun viaggio. Sono tornata solo una volta in Canada, da quando non vivo piú lí. E mi manca.
Io: "Prof, può mandare anche me? Ci tenevo a fare alla Dirigente gli Auguri di Natale."
Prof: "ADESSO BASTA! FUORI!"
Usciamo, e ci diamo il pugno.
J: "E adesso usciamo dalla scuola."
Io: "Sii, non vedo l'ora di fare il primo, bello, scherzo. Fino ad ora, facevano tutti cagare."
J: "Lo so, erano belli solo perchè fatti da te."
Io: "What did you say to me? One second ago?"
J: "I know that you love me."
Io: "But you aren't normal." ci mettiamo a ridere. Ma dentro di me pensavo alla frase di Just "I know that you love me". But what the f**k?
Boh, è strano da un po' di tempo a questa parte. Io faccio finta di niente, ma uno di questi giorni dovrò parlargli.

C[osc(i)enza]: Magari prima che se ne vada sarebbe l'ideale.

Zitta, scema. E poi, anche se va in Canada, poi torna qua. Non pensare di fregarmi.

J: "Quindi, adesso ci arrampichiamo e facciamo quello che dobbiamo fare. Ti ricordi il piano?"
Io: "Yess. I always remember everything, and I never-ever forget nothing."
J: "Mmh, I'm not so sure." dice lui, con tono dubitante. Ridiamo e saliamo sulla finestra, e...

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