ᥴhᥱmιstrყ
Il giorno dopo mi svegliai.
Mi misi una maglia nera che lasciava le spalle scoperte, dei jeans verdi militari e le Fila bianche.
Misi anche una giacca di jeans poichè faceva freddo.
Presi lo zaino e andai a scuola.
Appena arrivati c'erano Veronica e Kevin che mi stavano aspettando.
<<ASHLEY>> disse Veronica, urlando.
Io mi avvicinai a loro, nonostante non fossi felice.
<<Domani andiamo in biblioteca, vuoi venire>> mi chiese Kevin.
<<Certo>> dissi io, fingendo di essere contenta.
<<Posso venire anch'io?>> disse una voce alle mie spalle.
Era Dylan.
<<No>> rispose Kevin, freddo.
<<Dylan, non è il caso>> dissi io.
<<Ok...ci tenevo a venire>> disse triste.
<<Perchè vuoi venire con noi?>> rispose Veronica.
<<Amo i libri e non so con chi andare>>disse Dylan.
Veronica girò i tacchi e fece per andarsene ma Dylan la bloccò prendendola per il polso.
<<Veronica, ascoltami>> disse Dylan per poi continuare <<Non puoi odiarmi ancora. È passato un anno e mezzo>>
Non capivo. Guardai Veronica in cerca di una risposta ma lei evitava qualsiasi contatto visivo con me.
<<Smettila Dylan. Non è il momento di parlarne. Puoi venire, se vuoi. Domani pomeriggio alle 16:00>> disse Veronica per poi andarsene.
Kevin andò a seguire le lezioni del corso di Inglese,Veronica in quello di Arte e io in quello di Chimica.
Quel giorno dovevamo fare un ""esperimento"" quindi il professore ci divise in gruppi.
Speravo soltanto di non finire nel gruppo con Jughead.Sarebbe stato un pò imbarazzante.
Ma dato che la fortuna, OVVIAMENTE, era sempre dalla mia parte, il professore collegò il mio cognome con quello di Jughead.
E quindi dovevo fare l'esperiento con lui.
Il professore ci spiegò quello che dovevamo fare e poi cominciammo a lavorare.
Feci l'esperimento da sola dato che Jughead non faceva altro che guardare fuori o guardare come lavoravo.
<<Puoi fare qualcosa?>> dissi io, arrabbiata.
Odiavo il fatto che dovevo fare tutto io.
<<Prende fuoco se metti quello.>> mi disse, sempre con tono freddo.
<<Puoi evitare di fare il freddo e collaborare?>> dissi io, posando tutti gli strumenti di chimica sul tavolo.
<<Che cosa vuoi che faccia? Che mi metta a ridere ogni volta che fai qualcosa?>>mi disse con un filo di rabbia.
<<Finisci l'esperimento da solo>> dissi io, per poi prendere lo zaino e rivolgermi al professore.
<<Professore, posso continuare il mio esperimento da sola? Lui non vuole collaborare>> dissi arrabbiata.
Tutta la classe mi stava guardando.
<<Certo, signorina White. Si metta lì, nel banco vicino ad Ethel>> mi disse il professore.
Non poteva andare peggio.
Prima con Jughead e ora con Ethel.
Iniziai nuovamente il mio esperimento quando sentii qualcuno che mi parlava.
Era Ethel, ovviamente
<<Ciao Ashley. Come va?>>
<<Benissimo, Ethel>> dissi senza guardarla.
<<Come va con Jughead? Siete ancora amici? Tra me e lui va tutto bene, sai>>
Lasciai tutto quello che stavo facendo e la guardai in faccia.
<<Puoi evitare di parlarmi? Grazie>> dissi io per poi tornare al mio esperimento.
Anche lei tornò al suo esperimento, ma rovesciò sulla mia mano un composto che bruciava.
Sentii un bruciore attraversarmi tutta la mano.
<<CHE CAZZO FAI?>> dissi io, senza preoccuparmi della mia volgarità.
Jughead si avvicinò a me ed "esaminò" la mia mano che stava diventando rossa.
Il contatto con la sua mano fredda alleviò il dolore, ma per pochissimo tempo.
Ethel scoppiò in lacrime e disse:
<<Mi dispiace. Non l'ho fatto apposta. Non volevo>>
La guardai male. Quanto poteva essere falsa!
<<Professore...bisogna portare Ashley in infermeria.>>disse Jughead rivolgendosi al professore.
<<Vada pure, signorina White>> disse il professore.
<<Posso accompagnarla?>> intervenne Jughead.
<<Vado da sola>> dissi io con un filo di voce.
<<Certo che può,Jones. Andate ragazzi>> disse il professore.
Uscimmo insieme dalla classe.
La mano continuava a farmi male, a bruciare.
<<L'ha fatto apposta, non è vero?>> mi disse Jughead, senza guardarmi.
<<Anche se ti dicessi che l'ha fatto apposta,
non mi crederesti, anche perchè lei è la tua fidanzata adesso>> dissi io, guardando a terra.
<<Voglio sapere se l'ha fatto apposta, White>> mi disse, guardandomi negli occhi.
<<Si, l'ha fatto apposta.>>dissi io, guardandolo in faccia per poi continuare a camminare.
Arrivato in infermeria, spiegai all'infermiera cosa mi fosse successo e, dopo avermi messo diverse bende, mi consigliò di tornarmene a casa.
Presi lo zaino e uscì fuori dalla scuola.
Sentii però la voce di Jughead che diceva.
<<Ciao Ashley...>>
Io mi limitai a guardarlo, e poi tornai a casa.
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Appena arrivata a casa, mia madre mi corse incontro vedendo le bende sulla mano.
<<CHE COSA È SUCCESSO, ASHLEY?>>
<<Un piccolo incidente durante la lezione di Chimica.>>
<<Andiamo in ospedale, Ashley.>>
<<No, mamma. Sto bene, tranquilla>> dissi ridendo.
Dopodichè salii in camera e iniziai a studiare.
Verso le 21:00, qualcuno bussò alla porta di casa mia.
Andai ad aprire ed era...
Veronica.
<<Ashley. Ho appena saputo cosa è successo.Sono passata a vedere come stavi.>>
<<Sto bene. Grazie di esserti preoccupata di me, V>>dissi io.
Sentii squillare il suo cellulare.
<<Oh..è mia madre. Devo tornare a casa.>> mi disse tristemente Veronica.
<<Tranquilla. Ci vediamo domani a scuola>> dissi io, sorridendo.
<<Ah...domani non ci sarò. Ci vediamo domani pomeriggio in biblioteca>> mi disse.
<<Okay. Allora, notte>>
<<Notte>> mi disse Veronica per poi abbracciarmi.
Poi chiusi la porta.
Cenai con del riso e un'insalata, anche perchè non avevo fame.
Salii in camera e sul mio cellulare c'era una notifica da parte di Dylan.
<<Hey Ash..ho appena saputo cosa è successo. Spero tu stia bene!>>
Gli risposi che stavo bene,spensi il cellulare e andai a dormire.
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