ᥲgᥲιᥒ

Il giorno dopo mi svegliai e mi preparai per andare a scuola. Mi avviai verso scuola e, prima di andare in classe  raggiunsi il mio armadietto per poter prendere il libro di Letteratura.
<<Hey Ashley, come va?>>
Sentii una voce da dietro l'armadietto.
Vidi i riccioli d'oro di una ragazza. Era Ethel.
<<Benissimo,sai, adesso che Jughead non mi parla più>> dissi io,con ironia.
<<Tu l'hai trattato malissimo>> disse lei, ridendo.
<<Tu mi hai minacciata.E adesso vai via>> dissi io. Non avevo voglia di ascoltare le sue cavolate.
<<Uhh..se non me ne vado, che succede?>>
A quell'ultima frase, sbattei l'armadietto così forte da far cadere alcuni dei libri all'interno.
Me ne andai ma dopo pochi passi, sentii nuovamente la voce di Ethel.
<<Lui ha scelto me. Tu non lo meriti. Non vedi che fai altamente schifo. Chi mai ti prenderebbe, Pel di Carota?>>
Tornai su i miei passi. Ero distrutta moralmente, ma avevo comunque la forza di prenderla a pugni.
Stavo per "prenderla a pugni", quando qualcuno mi strinse le braccia attorno alla mia pancia.
Riconoscevo quelle braccia. Era Jughead.
Cercai di liberarmi dalla sua presa, ma lui era più forte di me. Mi tirò indietro, in modo che non potessi aggreddire Ethel.
Scoppiai in lacrime per la rabbia e la tristezza.
Mi liberai dalla sua presa e mi rivolsi a Ethel.
<< BRAVA. HAI VINTO TU. SEI FELICE DI AVER ROVINATO TUTTO? SEI FELICE CHE LUI PER COLPA TUA MI ABBIA IGNORATA? NO PERCHÈ SAI IO MI FAREI SCHIFO, MI SENTIREI UN MOSTRO AD AVER FATTO NASCERE SUL VOLTO DI UNA RAGAZZA DELLE LACRIME INVECE CHE UN SORRISO.
VAI A FANCULO.>>gridai.
Dato che non potevo prendermela più di cosi con Ethel, me la presi con Jughead
<<TU INVECE MI FAI SCHIFO. TI ODIO CON TUTTA ME STESSA. MI HAI DISTRUTTA. MA COSA MI ASPETTAVO DA TE?>> dissi io, "prendendolo a pugni", per poi continuare<<HAI DIMOSTRATO IN TUTTI I MODI CHE NON TE NE FREGA NIENTE DI ME.GUARDAMI, SEI TU CHE MI HAI RIDOTTA COSÌ.NON DOVEVI FARMI QUESTO>> dissi con le lacrime agli occhi.
Lui mi prese i polsi, dato che lo stavo ancora prendendo a pugni e mi tirò verso di lui.
Mi lasciai stringere forte, abbandonandomi al suo corpo, acquisendo la sicurezza persa negli ultimi mesi. Mi tremavano le gambe. In quel momento mi sentii un pò felice. Non importava se mi sentissi orribile quel giorno. Non mi importava delle persone attorno a noi.
---
Alle 21:15 mi arrivò un messaggio. Era da parte di Jughead.
"Ciao Ashley.Vorrei dirti che ho voglia di vederti, che mi mancano da morire i tuoi baci e la tua voce, che starti distante non è facile come credevo e che infondo sei tu tutto quello che ho sempre voluto. Mi trovi al parco"
Decisi di andare al parco.
Lo trovai seduto in una panchina. Faceva molto freddo quella sera.
Quando mi vide arrivare, si alzò in piedi e mi venne incontro.
<<Ash..ciao>> mi disse sorridendo.
<<Ciao>> dissi io con un misto di tristezza e rabbia <<Perchè mi hai mandato quel messaggio?Adesso stai con Ethel da quanto ho capito>> chiesi io, con rabbia.
Ero arrabbiata con lui.
L'unico errore che feci nuovamente fu quello di mettere da parte l'amore per dare spazio all'orgoglio.
<<Ashley..mi dispiace..i-io non s-so..>>
<<Jughead, non posso dimenticare quello che hai fatto, lo sai questo, vero?>> dissi io per poi continuare <<HAI ABBRACCIATO ETHEL COME ABBRACCIAVI ME. QUESTO MI FA CAPIRE CHE IO ERO UNA COME TANTE ALTRE>> dissi gridando. Mi tornarono in mente le immagini di lui con Ethel.
<<TU MI HAI LASCIATO COME UN CRETINO.FAI TANTO LA VITTIMA, MA NON SAI CHE IO CI SONO RIMASTO MALISSIMO!PRIMA MI ABBANDONI E POI DIVENTI GELOSA.VAI A FANCULO ASHLEY> mi disse, urlandomi contro, per poi andarsene.
Sentì che il mio viso era bagnato dalle lacrime. Stavo piangendo.
Lo vidi allontanarsi e fin quando i miei occhi non lo videro più, restai lì, nel silenzio della notte.
Avevo sbagliato, di nuovo.
Tornai a casa, ma sulla strada del ritorno incontrai Veronica e Kevin che mi corsero incontro.
<<Ashleey, che ti è successo?>> mi disse Veronica, preoccupata.
<<Qualcuno ti ha fatto del male?>> mi chiese Kevin,
anche lui preoccupato.
<<Perchè piangi?>> mi chiese Veronica.
<<No, non è niente. Anzi guarda non sto neanche piangendo. Ho solo qualcosa nell'occhio. Un ciglio,forse,ma non è nulla, davvero>> dissi io, cercando di convincerli che non avessi niente, ma non sapevo mentire.
<<Hey, riconosco una persona quando piange>> mi disse Veronica.
<<Ti sbagli>> mentii per poi continuare<<Io..devo andare a casa...ciao>>e corsi verso casa.
Benissimo.
Avevo lasciato i miei migliori amici lì, proprio come avevo fatto con Jughead.
Tornai a casa e, non riuscivo a piangere.
Avevo il vuoto dentro di me.
Mi addormentai senza farci caso.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top