ᥕhყ?
Il giorno dopo mi svegliai.
Stavo male e sinceramente non ce la facevo più.Stavo andando a pezzi e non mi riconoscevo più. Non ero più quella di una volta è tutto ciò mi preoccupava perché una volta ero molto più forte e ora non lo sono più.
Mi alzai e mi preparai per andare a scuola.
Mi guardai allo specchio.
Avevo gli occhi di chi ci aveva creduto, ancora.
Sapevo solo una cosa: non meritavo tutto il male che avevo ricevuto.
Infondo mi ero trasferita e pensavo di continuare la mia vita come una normale 16enne. Ma non era così
Presi lo zaino e uscii di casa. Andai in un bar e lì, seduti in un tavolo, c'erano Veronica e Kevin. Quando entrai non mi guardarono neanche in faccia.
Presi una tazza di caffè e mi avvicinai al loro tavolo.
<<Posso sedermi?>> dissi a bassa voce.
Mi fecero spazio senza neanche dirmi una parola.
Mi sedetti accanto a Veronica.
Il silenzio che c'era fra noi era imbarazzante quindi decisi di iniziare parlare.
<<Mi dispiace ragazzi. Per ieri e per tutto. Mi dispiace di darvi fastidio con la mia storia. Mi dispiace di non essere l'amica perfetta.>> Ma fui interrotta da Veronica che mi abbracciò e mi disse:
<<Non fa niente A. Tutto passerà>>.
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Arrivai a scuola insieme a Veronica e a Kevin.
Loro andarono al corso di Arte e io in quello di Scienze.
Prima che potessi entrare in classe, qualcuno mi chiamò.
<<Ashley..aspetta>>
Era Dylan.
Che cosa voleva? Non ero dell'umore adatto per sopportare le sue cavolate.
<<Che vuoi Dylan?>> gli chiesi acida, fermandomi sulla soglia della porta dell'aula di Scienze.
<<Ho sentito che hai litigato con Jughead...mi dispiace>> mi disse.
<<Vai a fanculo>> gli dissi. Era il "mi dispiace" più falso che avevo mai sentito.
Mi affrettai ad entrare in classe e andai verso il mio banco.
<<Mi siedo qui>> disse Dylan sedendosi accanto a me e sorridendomi.
Guardai Jughead per un secondo e notai che non era d'accordo sul fatto che Dylan si fosse seduto accanto a me.
Non avevo intenzione di parlare con Dylan.
<<Posso sapere cosa è successo tra te e Jughead?>> mi chiese mentre prendevo il libro di Scienze.
Mi fermai e lo guardai.
<<Non sono fatti tuoi, e adesso smettila di farmi questa domanda>>dissi io, disturbata.
Non volevo che si parlasse di Jughead..
<<Oh scusa. Non volevo parlare di un argomento cosi delicato.>> mi disse sorridendo.
Non avevo le forze per litigare.
<<Fa niente. Perchè me l'hai chiesto?>>dissi io.
<<Perchè non vi vedo più insieme, e a dire la verità, eravate una bella coppia. Ora sta con quella ritardata e poi la notte soffre>>
Mi fermai sull'ultima frase.
<<La notte soffre?>>dissi io, ripetendo l'ultima frase che aveva detto.
<<Ehm..forse questo non dovevo dirlo ahah>> rise per poi continuare <<Comunque si. Penso che tu sia il primo amore. Sei l'unica persona che riesce a tenergli testa.Ha avuto tante fidanzate, ma nessuna di quelle è riuscita a farlo stare a suo agio. È un tipo difficile.>> mi disse Dylan.
Lo stavo guardando. Volevo saperne ancora.
<<Comunque, mi dispiace per la prima volta che ci siamo incontrati..>>
<<Ti stai scusando solo adesso? A Febbraio?>> dissi in modo ironico.
<<Si ahhaha. Sono perdonato?>> mi chiese ridendo.
<<Si ahhah>>dissi anch'io ridendo.
Non volevo avere rancori anche con altre persone.
<<Comunque st->> mi disse Dylan, ma fu interotto da una voce che arrivava dall'ultimo banco dell'aula.
<<Adesso che avete fatto conversazione, potete stare zitti?>>
Era Jughead a parlare.
Che cosa aveva?
Prima mi mandava a fanculo e poi diventava geloso?!
<<Oppure?>> disse Dylan e andò verso la fine dell'aula per parlare da più vicino con Jughead.
Lo stesso fece Jughead.
In classe non c'era ancora nessuno, apparte altre 3 persone che studiavano.
<<Non posso essere amico delle tue ex? Ti da fastidio?>> continuò Dylan.
<<Vi ho chiesto di fare silenzio. Non ti ho detto di non essere amico delle mie ex>> disse Jughead.
<<Allora possiamo parlare quanto vogliamo. Non diamo fastidio a nessuno. Tornatene a stare con quella che definisci "fidanzata">> disse Dylan, senza preoccuparsi del fatto che lì, dietro Jughead, c'era Ethel.
<<Hai finito, Dylan?>> disse Jughead con rabbia.
<<La prossima volta sta zitto. Almeno io le persone non le ferisco talmente tanto che la mattina vengono a scuola con gli occhi rossi>> disse Dylan, lanciandomi diversi sguardi.
Jughead afferrò la sua maglia e gli ringhiò contro dicendogli:
<<SENTI, PEZZO DI MERDA, SE NON SAI LE COSE NON PARLARE. QUELLO CHE SUCCEDE TRA ME E ASHLEY NON È QUALCOSA CHE TI RIGUARDA. QUINDI FATTI I CAZZI TUOI>>
Poi uscii dall'aula ed Ethel lo seguì.
Io tornai a sedermi, dato che mi ero alzata anche io.
<<Scusa..mi dispiace nuovamente>> mi disse Dylan.
<<Fa niente>> risposi io, sorridendogli.
Ed iniziò la lezione.
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Appena la lezione finì, io uscì dall'aula e andai a casa,senza aspettare Veronica e Kevin.
Non ne avevo le forze.
Ero stanca mentalmente e fisicamente.
Arrivata a casa, vidi mia mamma seduta sul divano.
<<Ashley. Come va?>> mi chiese allegramente.
<<Bene, perchè me lo chiedi>>
Stavo mentendo di nuovo.
<<Non ti facevo questa domanda da tanto. Sul tavolo c'è il pranzo>>
<<Mamma..mi dispiace. Non ho fame. Ho tante cose da studiare. Vado di sopra. A dopo>> dissi per poi correre di sopra.
Presi il telefono e vidi che avevo una nuova notifica.
<<Hey Ashley. Sono Dylan, questo è il mio numero>>
Memorizzai il numero e poi presi i libri per studiare.
Studiai tutto il pomeriggio perchè volevo essere pronta sul test di matematica del giorno dopo.
La sera andai a dormire stanchissima dato che avevo studiato tanto
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