La mattina inizia benissimo. Mi sono addormentata e mi sento benissimo, ho riposato un sacco. La solita routine di tutte le mattine. Mi metto sul divano con gli altri e decidono Marco e Mowgly di imitare la maestra Celentano e Rafael. Sono unici. Si imbottiscono e sono bravissimi a imitarli e noi ci mettiamo a ridere. Ad un certo punto arriva una comunicazione e la legge Giordana, dove dice che i professori, Pepparini e Timor, sceglieranno 3 / 4 persone che sono insostituibili. Noi iniziamo a pensare chi sono quelli insostituibili, anche in base ai pareri e i voti che hanno su di noi i professori. Io e Arianna ci allontaniamo raggiungiamo Giordi

G: ragazze tutto apposto?

M: no, ho ansia.

A: abbiamo ansia.

Arianna esce e va a provare e io rimango con Giordana, poi entra Alberto però vengo chiamata a provare. Mi fa tenerezza, perché vorrebbe parlarmi e non riusciamo, la sfortuna e con lui. Poverino.

Arrivo in sala e inizio a ballare. Voglio dare il massimo.

Torno in sala e andiamo a pranzare.

G: appena finiamo di mangiare vai a parlare con Alberto

M: ok

Finiamo e mi avvicino a lui

M: possiamo parlare

Al: si

M: dimmi tutto

Entra una persona dello staff che lo chiama per provare

M: vai tranquillo

Al: scusami, ma non è destino

M: buone prove

Al: grazie mille

Torno dalle mie amiche

G: poverini

M: la sfortuna è con noi

A: Poverini

Ci mettiamo a ridere.

Le ore passano velocemente e veniamo chiamati in base alle squadre a provare in studio. Prima andiamo noi e io provo la mia coreografia e poi ci sono i cantanti e gli altri ballerini. Finiamo e torniamo in sala e diamo in cambio altra squadra. Noi vediamo le prove dal televisore, canta Alessandro che è in ansia, canta un po' male, ma so cosa sta passando in questo momento. Appena finiscono tornano in sala e dopo un po' arriva il professore Rudy che ci fa vedere le prove di Alessandro facendoci notare che ha stonato. Lo rimprovera, anche se non mi sembra giusto perché poverino a mille cose nella testa.

Appena il professore noi ci facciamo forza ad Alessandro, perché non uscirà lui. È troppo bravo per uscire.