30. Passione
Oggi a Windsburg è una bella giornata. Con le temperature in rialzo e il sole caldo a riscaldare la mia pelle, non sembra nemmeno una fredda giornata invernale. E visto il tempo primaverile sono contenta di non dover indossare i miei felponi qui al lavoro, almeno non morirò di caldo.
Il cimitero è pressoché vuoto. Willy mi ha detto che mi avrebbe raggiunta a fine turno perché sarebbe andato a trovare la moglie perciò è tutto il pomeriggio che non faccio altro che spazzare, togliere erbacce e accatastare foglie. Insomma, il classico lavoro da guardiano del cimitero.
Un po' mi è dispiaciuto non poter chiacchierare con Willy, in questi giorni sono successe tante di quelle cose da non aver avuto nemmeno un paio di minuti da passare insieme; tuttavia questo silenzio mi ha dato modo di pensare.
Due giorni fa, dopo che Gwen ci ha fatto notare tutte quelle incongruenze col video di sorveglianza, mi sono chiesta quale fosse il modo migliore di agire. L'innocenza del padre di Axel è fuori discussione, non la metto in dubbio, ma non capisco perché incastrare proprio lui.
Possibile che sia Kyle Haynes che Alexander Haynes Senior fossero di intralcio per i piani di qualcuno? Ho questa folle idea che mi frulla per la testa e ho paura che possa diventare realtà.
E se qualcuno avesse fatto fuori Alexander Haynes Senior solo per impossessarsi dell'azienda? Il padre di Axel sarebbe stato un ostacolo scomodo e per liberarsene ha fatto di tutto per incastrarlo.
Se questo dovesse essere vero, i nostri sospetti potrebbero ricadere su un'unica persona: Jackson Haynes.
La morte del padre ha sicuramente comportato un cambio di gestione all'interno dell'azienda e, geloso del fratello, ha pensato bene di sbarazzarsene.
Il ragionamento non fa una piega, ma sarebbe da pazzi. Fare tutto questo per l'azienda? Essere accecati dai soldi?
Non so, non sono poi così tanto convinta. C'è qualcosa che ci sfugge, ma ancora non sappiamo cosa e il pensiero di Axel che possa soffrire ancora mi fa stare male.
"Hey, spazzino."
Sussulto quando alle mie spalle sento la voce del ragazzo in questione. Axel mi osserva con un sorriso smagliante sul volto, stranamente felice e sereno. Istintivamente sorrido e mi avvicino a lui col cuore che mi batte forte nel petto.
"Che ci fai qui?" gli chiedo osservando la sua figura slanciata e muscolosa. Ha abbandonato i colori tetri per indossare un blue jeans sdrucito e un maglia rossa. Non essendo abituata a vederlo con quei colori così sgargianti addosso mi chiedo perché si sia vestito così.
"Ho deciso di portarti ad un appartamento" infila le mani in tasca e inizia a dondolarsi con le gambe in evidente imbarazzo.
Appuntamento? Io e lui?!
"Mi sono vestito bene per l'occasione" indica il suo outfit e mi viene da sorridere per l'impegno che ci ha messo.
"Finisco di lavorare fra poco, appena torna Willy possiamo andare" annuncio al giovane che mi sorride.
"Dov'è che mi porti?"
"È una sorpresa" afferma, "ma non ti immaginare nulla di troppo romantico, non sono per niente il tipo."
"Sta tranquillo, bad boy. Immaginavo già che non fossi rose e fiori" ridacchio dandogli una leggera spinta.
Vederlo così sereno è un toccasana.
"Riley! Eccomi qui" non troppo lontano, dalle spalle di Axel vedo venirci incontro il capo custode.
Willy sventola la mano in aria, i capelli bianchi sono scompigliati dal vento e sembra felice anche lui.
"Scusa se ho fatto tardi" annuncia, poi sposta lo sguardo sul mio compagno di scuola. Axel non perde tempo e gli tende la mano per presentarsi.
"Buonasera, è un piacere conoscerla. Riley mi ha parlato molto di lei... io sono Axel" il giovane cerca di essere il più educato possibile mentre Willy gli riserva un'occhiata di fuoco.
Lo osserva con attenzione e un po' titubante gli stringe la mano. "Willy, piacere mio, ragazzo..." annuncia. "E dunque sei un suo compagno di scuola?" aggrotta le sopracciglia sospettoso. Axel annuisce, limitandosi solo a quel gesto.
"Mi sembra di averti già visto, possibile?"
Il panico mi assale.
In effetti i due hanno già una pregressa conoscenza quando ci siamo intrufolati di nascosto al cimitero. Ma è possibile che Willy si ricordi di lui? Inizio a sudare mentre le mie mani tremano.
Al contrario Axel sembra così calmo.
"Qualche mese fa abbiamo celebrato il funerale di mio nonno, sarà stata sicuramente in quella occasione."
Tiro un sospiro di sollievo.
In effetti Axel ha passato davvero un bel po' di tempo qui al cimitero, non è poi così assurdo. Il vecchio custode annuisce, lascia una pacca sulla spalla del ragazzo e mi toglie la scopa dalle mani. "Puoi andare Riley, ci vediamo domani."
Sorridente lascio un bacio sulla sua guancia e con Axel al mio fianco ci dirigiamo verso l'uscita.
***
"Cinema?"
"Sì, non ti piace?" Axel si ferma davanti l'ingresso del Multiplex della città con la fronte corrucciata.
"Adoro il cinema!" senza pensarci due volte gli afferro una mano e lo trascino all'interno come se fossimo una coppia felice.
Axel non protesta, stringe le sue dita nelle mie e mi accarezza delicatamente il palmo della mano. Non so cosa sia successo al ragazzo scontroso e perennemente arrabbiato che sono abituata a vedere, ma non sembra nemmeno lui oggi.
"Come mai hai avuto questa idea?" gli domando mentre lui recupera due biglietti per il film. Quando finisce di parlare con la commessa, mi rivolge il suo sguardo. Sembra infastidito delle mie parole, il suo sguardo si assottiglia e sento la sua presa farsi meno salda.
"Volevo passare del tempo con te, ma evidentemente non sei felice" risponde avviandosi a passo svelto verso la sala proiezione.
Batto la palpebre più volte. "Axel!" esclamo facendolo bloccare. Mi da le spalle, ma noto subito la rigidità dei suoi muscoli.
Ma perché fa così?
"Che succede Axel?" domando sfiondandogli la clavicola per farlo girare verso di me. Lui mi guarda dall'alto, con la mascella contratta. "Scusa" sussurra. "Questi giorni sono stati difficili e volevo staccare un po' la spina."
"D'accordo" bisbiglio accennando ad un sorriso. "Ma non scappare mai più da me" ridacchio ammonendolo con un pugnetto sul petto. Il ragazzo ride e stringe nuovamente la sua mano nella mia.
Sto volando.
Quando entriamo in sala, solo poche persone sono già sedute in attesa del film. Ci dirigiamo verso i nostri posti: fila otto, posti dieci e dodici.
Axel mi fa accomodare per prima e solo dopo che mi sono seduta, prende posto di fianco a me. Le luci diventano sempre più soffuse, fin quando l'oscurità non ci avvolge e veniamo illuminati solo dal grande schermo che abbiamo di fronte.
Il film è un crime-thriller. Uno di quelli in cui c'è sempre un serial killer da arrestare e qualche scena di pestaggio e inseguimento in auto. Nonostante sia una ragazza e, luogo comune vuole che i generi rosa siano più adatti, non mi dispiace per niente un film del genere. Quando vado a New York, guardo sempre qualche film d'azione con mio padre e Sam. È un modo per passare del tempo tutti insieme e non cambierei quel passatempo con nient'altro al mondo.
Per un attimo però vengo presa dalla curiosità di osservare Axel. Di sbieco, cercando di non essere scoperta, mi volto per osservare il viso del ragazzo.
Tuttavia le sue iridi verdi mi stanno già fissando.
"Che c'è?" bisbiglio ridacchiando.
Lui scuote la testa, abbozza un sorriso e io devo ammettere di non averlo mai visto così belli. La luce soffusa rende i suoi lineamenti meno marcati, i suoi tatuaggi sembrano sparire a contatto con l'oscurità. Il ciuffo alzato è leggermente scompigliato, ma gli dona un look che in qualche modo è assolutamente perfetto per lui.
"Mi trasferisco" dice alla fine.
Spalanco gli occhi e per poco non soffoco con la mia stessa saliva. "Cosa?" esclamo soffocando il tono di voce.
Non vorrei disturbare nessuno.
"Mi trasferisco da mia mamma e mio zio Jackson."
Non so bene come interpretare questa notizia. Dovrei essere felice? Triste? Cosa dovrei dirgli? Cambierà scuola?
"S-sono contenta Axel... avete ricucito i rapporti" sussurro facendo scivolare le mani sul mio grembo.
"Si è incazzata per la festa, ci vado solo perché ha minacciato di denunciare mio padre per qualche stronzata affidataria" vedo la mascella contrarsi e la sua mano si stringe in un pugno nello stesso istante.
"Noi ci vedremo?" mi sento quasi una stupida a chiederglielo, ma il cuore mi batte forte nel petto. Ho paura che non riuscirò più a passare del tempo con lui. Axel mi guarda un po' interdetto. Lentamente allunga una mano sul mio viso, sfiorandomi la guancia con le sue dita. Avvicina il viso al mio naso, adesso siamo davvero a un centimetro di distanza.
"Tutti i giorni a scuola e tutti i pomeriggi al cimitero" afferma sorridendomi. "Credimi Riley, non vorrei mai separarmi da te."
Ok, adesso sto svenendo.
Un timido sorriso mi compare sul volto e non riesco a trattenermi dal mordere il labbro inferiore per l'imbarazzo che mi provocano le sue parole. "Ti credo Axel, vale lo stesso per me" non so con quale coraggio sono riuscita a pronunciare certe parole. Vedo i suoi occhi verdi luccicare, illuminati dallo schermo.
I suoi occhi saettano da destra a sinistra per controllare che nessuno ci stia osservando e poi annulla qualsiasi distanza ci fosse tra noi.
Mi bacia dolcemente facendo scivolare la sua mano possente fra i miei capelli. Le mie dita si allungano verso il suo viso liscio, gli accarezzo i lineamenti marcati e poi scivolo fino all'orlo della maglia con cui inizio a giocare. Gli sfioro anche il collo mentre continuiamo a baciarci silenziosamente.
Non so cosa provi Axel durante questi nostri momenti, ma dal modo in cui mi tocca capisco che sia sulla stessa lunghezza d'onda. La pelle brucia nell'esatto posto in cui Axel mi sfiora ed io voglio di più che un semplice bacio. Quando ci stacchiamo per riprendere fiato nei suoi occhi noto una scintilla di desiderio.
In quel momento mi sento in balìa dei miei sentimenti. Afferro la mano di Axel e lo trascino fuori dalla sala. Raggiungo un angolo appartato, lontano da occhi indiscreti e Axel sembra leggermi nella mente perché, non appena siamo lontani da tutti, mi incastra al muro per baciarmi di nuovo. Con più foga di prima.
Le gambe diventano improvvisamente gelatina, ma Axel mi sorregge attirandomi a sé ancora di più. Io mi aggrappo a lui come se ne valesse della mia stessa vita.
Quindi ci baciamo, come solo una coppia innamorata può fare. Non voglio dare un'etichetta al nostro rapporto, non voglio darla ai nostri baci. Mi va bene vivere il momento così come me, stretta a lui con le nostre menti collegate indissolubilmente.
Non c'è più traccia di umido e appiccicoso.
I suoi baci sono esattamente come dovrebbero essere: destabilizzanti e tremendamente belli.
Mancava questo con Scott.
La passione.
Angolo autrice!
Ciao a tutti ragazzi! Scusate l'attesa, ma ci ho messo un po' a scrivere questo capitolo.
Che ve ne pare? Vi piace? 😍
Io sono innamorata di Axel, lo ammetto. Così tenebroso, ma al tempo stesso dolce come un marshmallow. 🥺
C'è una sorta di evoluzione in atto nel suo personaggio. È più fiducioso, consapevole dei propri sentimenti.
Voi che ne dite? Vi piace questa versione di lui o preferite quando mette il muso? 😂
Visto che da domani saranno possibili le visite ai congiunti sicuramente mi prenderò un paio di giorni per stare con i miei parenti, quindi è possibile che il prossimo aggiornamento avvenga in ritardo.
Ci sentiamo al prossimo capitolo, baciux a tutti! ❤
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