Capitolo 7
Quando torno nella sala, Kyle è ancora seduto sullo sgabello e la bionda di poco prima sta accarezzando il suo braccio in maniera morbosa. Mi avvicino al bancone in un punto quanto più lontano possibile da lui e Jenna mi porge uno shortino.
Mi fa l' occhiolino e butto giù tutto in una volta.
Dopo aver poggiato il bicchierino sul bancone, mi avvicino alla pista improvvisata, adesso gremita, e inizio a muovermi seguendo il ritmo della musica.
Faccio ondeggiare i capelli, muovo fianchi e braccia, lasciandomi finalmente andare.
Qualcuno da dietro poggia le mani sui miei fianchi e mi volto di scatto.
Davanti a me c'è Bill il bullo, evidentemente già ubriaco.
Prendo una delle due mani che circondano i miei fianchi e giro il suo polso in una posa poco naturale che lo fa gemere di dolore.
Questa è anche per l'altro giorno.
- Non toccarmi mai più, idiota.
Lo lascio andare e mi allontano da lui, avvicinandomi al bancone e chiedendo un altro shortino. Poi riprendo a ballare.
-Al povero Bill il braccio serve. Gioca a football.
Mi volto di scatto e mi ritrovo Kyle davanti.
Gli dedico una rapida occhiata, poi ricomincio a ballare.
-Che fine ha fatto la biondina di poco fa? - gli chiedo.
Noto un guizzo negli occhi di Kyle. Adesso che non c'è più il bancone a separarci, siamo veramente troppo vicini.
-Sei gelosa?
Alzo gli occhi al cielo.
-Sei uno di quei tipi egocentrici che pensano che tutte le ragazze sbaveranno dietro di lui. Volevo solo sapere perché, invece di stare insieme ad una tua fan, rompi le scatole a me - rispondo.
Percepisco la testa farsi più leggera.
- Mi piacciono le sfide. Che gusto c'è nello stare con chi mi segue già? Mi piacciono le conquiste. E tu sei... particolare.
-Dio, odio le classiche frasi per flirtare. "Tu sei diversa dalle altre", la prossima volta cosa mi dirai, "ti sei fatta male cadendo dal cielo"?
Kyle mi osserva divertito.
-Sono Kyle - mi dice.
-Sono annoiata - rispondo allontanandomi.
Ma Kyle continua a seguirmi in mezzo alla folla.
- Tu non ti arrendi proprio, eh?
-Mai arrendersi.
-Odio le persone che si impicciano negli affari miei.
-Su Annoiata, rilassati! È solo una festa.
Inizia a ballare in maniera appositamente goffa, muovendo le ginocchia in maniera buffa.
Mi sfugge una breve risata e Kyle sembra soddisfatto.
L'alcol inizia a fare il suo effetto ed inizio ad imitare Kyle. Sembriamo due idioti, ma al momento è divertente.
Almeno finché Kyle non diventa improvvisamente teso.
Seguendo il suo sguardo, noto che sta osservando qualcuno in mezzo alla folla.
-Mia cara Annoiata, è stato un piacere conoscerti, ma devo dileguarmi il più rapidamente possibile.
Mi rivolge un finto cenno galante prima di voltarsi e scomparire rapidamente tra la folla.
Resto per un istante spiazzata.
È proprio un idiota. Scuoto la testa cercando di cancellarlo dalla mia mente e riprendo a ballare, stavolta con un altro ragazzo dalle spalle larghe e le braccia forse troppo muscolose.
Decido di lasciarmi definitivamente andare, ma non appena il tizio prova a palparmi il sedere lo allontano rapidamente. Solo che lui è molto più forte del caro Bill.
Scocciata mi allontano, ma ho come l'impressione che il tizio continui a seguirmi. Mi faccio largo tra la folla finché una mano non afferra il mio polso e mi attira verso di sé. Kyle.
-Seguimi senza uccidere il mio braccio, grazie - sussurra al mio orecchio.
Ci troviamo sul lato opposto rispetto all'entrata e raggiungerla senza incappare in quel tipo, evidentemente lo stesso dal quale fugge Kyle, è complicato.
Kyle trova la porta di uno sgabuzzino, la apre e, dopo avermi spinto al suo interno, entra e la chiude alle sue spalle.
Tasto la parete per trovare un interruttore, ma fallendo attivo la torcia del cellulare. Lo sgabuzzino è piccolo, probabilmente troppo.
-Chi è quel tizio? - chiedo a Kyle.
- Un nemico di vecchia data. Stai bene?
-Certo che sto bene.
-Meglio così, perché ci toccherà rimanere qui dentro per un bel po' - dice malizioso.
Sbuffo, ma mi siedo poggiando la schiena alla parete fredda.
Dopo qualche istante, Kyle mi imita, sedendosi di fronte a me.
A causa del poco spazio, le punte dei nostri piedi si toccano.
Abbraccio le ginocchia e chiudo un istante gli occhi.
Poi penso al fatto che mi trovo qui, con Kyle, e che dovrei tornare in stanza prima di lui o potrebbe scoprire che in realtà sono il suo mitico compagno di stanza.
-Devo andare - dico con una certa urgenza.
-Vuoi essere stuprata da quel tipo?
-Tra i due c'è più possibilità che provi tu a stuprarmi, chiusi in questo sgabuzzino.
Kyle scoppia a ridere.
- Solo sesso consenziente. Dopotutto è raro che venga rifiutato.
Alzo gli occhi al cielo.
-Rieccolo, l'egocentrico...
Kyle fa spallucce.
-So di avere charm.
-Il tuo charm non mi colpisce.
-Fingi solo che sia così.
-Devo andare. Sono certa che quel tizio avrà trovato un'altra ragazza da scocciare.
Faccio per alzarmi, ma Kyle si allunga in avanti e mi blocca.
-Se esci da qui, il tizio scoprirà dove sono nascosto io.
Lo fisso dritto negli occhi, la luce della torcia come unica fonte di illuminazione.
-E cosa vuoi che me ne importi? – Chiedo semplicemente.
-Ormai siamo partner in crime, mia cara Annoiata.
-Smettila di chiamarmi così.
-E allora come dovrei chiamarti?
-Scarlett. Sono Scarlett. Te l'ha detto la mia collega poco fa, ricordi?
Prima che Kyle possa rispondere, sentiamo un rumore e notiamo che qualcuno sta provando ad aprire la porta dello sgabuzzino.
Io e Kyle ci alziamo in piedi contemporaneamente mentre la porta viene aperta ed entra qualcuno.
L'unica cosa che sentiamo sono dei respiri affannosi e...
Kyle prende il cellulare dalle mie mani, illuminando i due nuovi arrivati, quindi si schiarisce la voce.
I due ragazzi si staccano di colpo l'uno dall'altra, osservandoci.
In fretta, Kyle si avvicina maggiormente a me, circondando i miei fianchi con un braccio.
-Mi dispiace ragazzi, ma la location è già occupata – dice, per poi poggiare le sue labbra calde sul mio collo.
Freno l'impulso di scansarlo e al tempo stesso cerco di ignorare i brividi che mi ha provocato il contatto delle sue labbra con la mia pelle.
Dopo un istante di esitazione, i nuovi arrivati escono, richiudendo la porta.
Mi allontano rapidamente da Kyle.
-Era proprio necessario?! – Domando.
-Cosa, cacciarli via? Beh, se preferivi...
-Non parlo di quello.
-Non mi sembri una ragazza pudica, Scarlett.
-Io non sono pudica.
Riprendo il cellulare dalle sue mani.
-Sono certa che tu sia bello quanto scaltro. Riuscirai ad affrontare il tuo amichetto, ne sono certa – dico aprendo la porta dello sgabuzzino.
-E' stato un piacere conoscerti, Scarlett – mi dice.
-Già, il piacere è tutto tuo.
Lo sento sbuffare divertito, ma non mi giro una seconda volta e mi allontano. Continuando a sperare che, grazie al buio, non abbia fatto alcun collegamento tra me e Fabian.
Angolo autrice
Quanti shippano la Kylett?
Siamo ancora al capitolo 7 e siamo quasi a 100k letture. Vi amo!
Instagram: Freya_Dakets
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