Capitolo XII

Ma che cazzo.

Fissandomi le bende tinte di rosso non riesco a non imprecare.

Ero così dannatamente vicino.

Stavo... oh cazzo!!

Ma che stavo per fare?!

Sono forse impazzito?!

Stavo... stavo per baciarla!!

Mi è dato di volta il cervello?

È colpa della febbre?

Sì... dev'essere per forza colpa della febbre perché altrimenti non avrei fatto una cosa del genere.

Non così almeno.

Volevo tanto uccidere il tizio che stava per baciare con la forza Nashi e poi stavo per fare la medesima cosa.

Ma che cazzo mi è preso?!

Beh... dalla mia posso dire che lei non si stava nemmeno ribellando più di tanto, anzi...

Sembrava quasi che lo aspettasse.

Sono abbastanza sicuro di aver notato i giusti segnali.

O forse è ancora causa della febbre?

Mi immagino le cose?

Ah!!!

Non dovevo comunque farlo così.

Se l'avessi baciata non sarebbe stato come darle la conferma che da sempre cercava?

Quella che dice che sono solo un pezzo di merda che usa le donne solo per piacere.

Però cazzo...

Credo di essere davvero arrivato al limite.

Quando ho tirato fuori il discorso del ragazzo ideale mi sono maledetto da solo.

Il suo sguardo si era illuminato descrivendolo.

Può aver pure detto che mi sono immaginato tutto, ma so che non è così.

Però... se non è Akio chi diavolo è?

Insomma... Gavin lo escludo a priori.

Dopotutto è innamorato perso di mia sorella.

Sarebbe masochismo amarlo.

Oddio... e se fosse proprio così invece?

Ma... Gavin?

Davvero?

Non so, ma non mi convince.

Però alla gilda non ci sono altri della nostra generazione.

Beh... a parte me e Nihal.

Non è che ha qualche strano e malato complesso nei confronti del fratello?

L'immagine della ragazza che prende a pugni il fratello solo perché le aveva mangiato i biscotti mi fa scuotere il capo.

Nah... sto fantasticando troppo.

Decisamente.

Resto io, ma... uhm...

E se fossi io?

Scherzo!

Lo so da me che pure questa è impossibile.

Andiamo... passa la maggior parte del tempo ad insultarmi e quello che resta a picchiarmi.

Se l'avessi baciata di certo poi avrei ricevuto una valanga di botte, altro che chiedermi se mi ero fatto male.

- Storm! Accidenti!! - entrano preoccupati il signor Grape e Lincey.

A seguito Nashi tutta agitata.

- Glielo avevo detto di non sedersi. Ha fatto troppi movimenti. -

L'uomo inizia ad armeggiare con la benda.

- Uhm... non è male come credevo. Ti si sono levati un paio di punti, ma posso risolvere io senza bisogno di un dottore. Lincey puoi passarmi il necessario? -

- Certo papà. -

Con cura estrema e pazienza sistemano la ferita per poi cambiarmi la benda.

- Come stai, ragazzo? -

- Uhm... bene dai. Ma avrebbe potuto andare meglio. - lancio un'occhiata furtiva a Nashi.

Incrociato il mio sguardo lo distoglie subito e arrossisce.

Dio... quanto è carina!!

- Beh, direi che è andata anche troppo bene considerando come eri ridotto quando sei arrivato qui. - mi rimprovera l'uomo.

- Sono un tipo resistente. -

- Lo vedo. Con una ferita del genere dovresti essere ancora bello che in letargo. -

- Nah, dormire troppo è noioso. -

- A proposito... non hai fame? - scatta Lincey.

Riflettendoci... parecchia.

- Sì, molta. -

- Nashi, andiamo. Mi aiuti in cucina? - la prende sotto braccio la ragazza.

Da quando sono così in confidenza quelle due?

Beh... mica è un male.

Nashi fa fatica a socializzare con le ragazze al di fuori della gilda.

Questo perché ha un carattere troppo forte per la maggior parte di loro.

È come una fiera leonessa e per tutte quelle gazzelle spaventate è troppo da sopportare.

Se Lincey ne è diventata amica vuol dire che è più forte di quel che pensavo.

- Ehm... veramente io... - mugugna Nashi lasciandomi delle occhiate.

Mi sa che è troppo preoccupata per lasciarmi.

- Tranquilla. Quando tornerai sarà più sano di prima, te lo prometto. - le sorride il signor Grape.

L'attimo dopo Lincey riesce a portarla via.

- Si può sapere che hai fatto per aprirti i punti? -

- Nulla di che. - distolgo lo sguardo imbarazzato.

- Uhm... sai... è un bene che tu sia pieno d'energia. Ma per certe cose dovresti aspettare di guarire completamente. - ridacchia.

- C-Certe cose?! -

- In più anche la bella Nashi deve rimettersi del tutto. Ma lei solo di spirito magico. Fisicamente sta alla grande. -

- No! Sbaglia. Io e Nashi... noi non... non siamo una coppia. -

- Oh, beh! Io nemmeno avevo nominato la cosa. Qui qualcuno è innamorato. -

E che cavolo!

- Mica è un crimine. - ammetto.

- Mai detto il contrario. -

- E poi è una cosa a senso unico. -

- Ecco fatto! Finito di bendarti. Vedi di non muoverti troppo di nuovo. Poi... che vuoi dire con senso unico? -

- Voglio dire che sono l'unico a provare certi sentimenti. Nashi mi detesta sentimentalmente. -

- Perché lo pensi? -

- È sempre stato così. Ogni volta finiamo per litigare di brutto. Non mi può sopportare. -

- Uhm... sarà... eppure era tuo il nome che continuava a chiamare nel sonno. - ragiona mettendo via le cose avanzate dalla medicazione.

- Se davvero non ti sopporta non dovrebbe averti in mente anche nel mondo dei sogni. -

Per un attimo il mio cuore si apre pieno di speranza, ma una vocina stronza sopprime il tutto.

- Forse stava facendo degli incubi. -

- Convinto tu. Vado a vedere a che punto sono le due belle fanciulle. Hai bisogno di un pasto sostanzioso. Tu intanto riposa. -

Rimango così solo.

Sbuffando mi distendo.

Che palle, odio star a riposo.

Ricordo quella volta che sono stato ferito alla spalla e avevo il livello di magia quasi a zero.

Dovetti stare a letto per due intere settimane.

Mai annoiato così tanto.

Gli unici momenti divertenti erano stati quelli di visita.

Soprattutto quando era passata Nashi a trovarmi.

Fu l'unica a non dirmi "poverino".

Al contrario!

Prese in giro la mia stupidità nell'essermi cacciato in quel guaio per colpa del mio tic di spogliarello.

Ero in missione con Nihal e Akio.

La prima missione da soli, senza nessun adulto.

Ero così emozionato e gasato.

Fu il mio errore.

Troppo sicuro di me finii per distrarmi e il nemico, un mostro succhia energia, mi colpì prendendo pure quasi tutta la mia magia.

Nashi mi urlò contro per quasi un'ora per poi venir buttata fuori a forza da Mizu.

Peccato... le sue urla erano davvero un toccasana.

Tutti i giorni precedenti erano stati un insieme di premure eccessive da parte di tutti.

Mi sentivo come uno a cui è morto qualcuno, i quali amici e parenti non fanno che essere dolci ed educati come stessero camminando su dei bicchieri di cristallo.

Così snervante.

Sapevo di aver fatto una cazzata e sentirmi dire che andava tutto bene mi dava solo il nervoso.

- Accidenti!! Porca di una vacca! - sento imprecare al mio fianco.

Aprendo gli occhi vedo Nashi poggiare un piatto sul comodino prima di pulire il legno.

Quando è arrivata?

Ah... mi devo essere addormentato ricordando la missione con Nihal e Akio.

Dopo aver sistemato il caos fatto si volta verso di me e mi trova a fissarla.

- Oh, sei sveglio. Ti ho svegliato io? -

- No, tranquilla. Avevo parecchia fame. Sento che mi hai portato roba buona. - annuso l'aria.

Mm... - È ciò che credo? - drizzo le orecchie.

- Sì, omurice. - ridacchia.

L'omelette di riso è uno dei miei piatti preferiti.

- Trattamento speciale per il malato? -

- Già. E solo perché la febbre è scesa. Dovresti mangiare roba più leggera, ma calcolando che non metti nulla nello stomaco da tre giorni facciamo un'eccezione. -

- Tre giorni?! - scatto sconvolto.

- Ah, già! Non te l'avevo detto. -

- "Ah, già"? Non è una cosa che dovresti eclissare così facilmente. -

- Mi spiace, avevo altre priorità. Dai, ti aiuto a metterti a sedere. -

- Ce la faccio. - sbuffo poggiando le mani sul materasso.

Lei però mi blocca - I punti. Fatti aiutare. -

La lascio fare.

Le sue mani sono così piccine e delicate.

E il suo seno... sta premendo sulla mia spalla.

No!

Storm, non devi pensare a quello!!

Come può pensare che non la vedo come una ragazza?!

- Tutto ok, Storm? -

- Eh? Sì!! Perché dici?! - scatto fin troppo rigido.

- Sei tutto rosso. Ti si è alzata di nuovo la febbre? - poggia una mano sulla mia fronte e una sulla sua.

- Uhm... no. Non mi sembra. - commenta tra sé.

- Sto bene. Tranquilla. -

- Oh, ok. Su, ora è bene se mangi qualcosa. - mi porge il piatto.

Guardandolo, teatralmente, sospettoso - Non l'hai preparato tu, vero? -

Ma che cazzo dico?

Non posso essere sincero per una volta?

Avrei voluto dirle che desideravo mangiare qualcosa preparato da lei non prenderla in giro.

È più forte di me...

Maledetta la mia boccaccia.

- Tranquillo, la qui presente aspetterà un'altra occasione per avvelenarti a tradimento. Non ero nemmeno vicina a Lincey mentre cucinava. Ho aiutato il signor Grape a preparare i tavoli. - sbuffa.

- Scherzavo. Dai, so che te la cavi in cucina. -

Ritratto.

Devo davvero iniziare a dire ciò che penso.

Guardandola la vedo distogliere lo sguardo in imbarazzo.

Starà ancora pensando a prima?

Onestamente lo spero.

Anche se stavo per fare una cazzata voglio che lo ricordi.

La renderà più consapevole di me.

Ora che ci penso...

Al Resort si lamentava di essere sola in stanza con me.

Forse consapevole, in fondo, lo era già.

- Whaaaa!! Ma è delizioso! - m'illumino mettendo in bocca il primo cucchiaio.

L'attimo dopo mi butto a capofitto nello strafogamento di quel delizioso pasto.

Boccone dopo boccone mi rendo conto di un paio di cose.

Questa omurice è fatta con riso e carne di manzo benché la ricetta tipica richieda il pollo.

Di solito solo mia madre le fa con la carne di manzo perché sa che le preferisco così.

- Che c'è? Qualcosa non va? - scatta agitata Nashi.

- Uhm? No, perché? - la guardo confuso.

- Ti sei bloccato di colpo. Hai mangiato troppo in fretta?! -

- No, c'è carne di manzo in questo piatto, vero? -

- Sì, a te piace così, no? - mi guarda confusa.

Un attimo...

Se l'ha fatta Lincey come faceva a sapere questa cosa?

Gliel'ha detta Nashi?

Ma io non ho mai detto nemmeno a lei la mia preferenza.

- Sì, non è questo il punto. Come faceva Lincey a saperlo? Gliel'hai detto tu? -

- Mica è una veggente. Ovvio. -

- Eh... ma tu invece come facevi a saperlo? - la squadro.

No... non mi arrossire!

Non è corretto!

- Che importa? Lo so e basta. -

- Ma io non te l'ho detto. -

- Uffa! Quanto sei insistente. Lo so perché quando andiamo in missione e ci fermiamo a mangiare in qualche locale l'ordini sempre col manzo al posto del pollo. - sbuffa.

Oh... l'ha notato.

Quindi mi osserva.

Felice della scoperta torno a mangiare, ma c'è un altro dettaglio che m'incuriosisce.

Il sedano.

Sono certo al mille per cento che ci sia il sedano.

Da quel retrogusto di liquirizia inconfondibile.

Però... il sedano è un vizio di Nashi.

Lo adora e lo mette su tutto.

Ricordo quella volta che, mentre eravamo accampati in un bosco, ha cotto del pesce col sedano.

Nihal per la prima volta da quando lo conosco non ha finito il cibo nel piatto.

In questo caso però non ci sta male, anzi.

Però questo non vuol dire che ha cucinato Nashi?

- C'è il sedano in questa omurice. -

- Manzo, sedano! Cosa sei? Un degustatore di omurice? Manco fossi un sommelier. -

- Questa omurice ha un leggero retrogusto di liquirizia che dà quel tocco deciso al piatto, la carne di manzo risalta il sapore del riso scelto e... - non so più che dire.

Però è stato divertente fare la voce da saccente che se la tira infatti, Nashi scoppia a ridere.

- Ma dai, che scemo che sei. - si copre la bocca per non ridere troppo forte.

In quel momento noto un cerottino sull'indice destro.

- Che ti sei fatta al dito? - scatto.

Di getto nasconde la mano dietro alla schiena.

- Nulla! -

- Hai cucinato tu questa, vero? - commento continuando a mangiare.

Tanto ormai l'ho capito.

- Ti ho detto che è stata Lincey. -

- Bugiarda! Ci sta il sedano. -

- E che vuol dire? -

- Andiamo. Lo sai di avere una fissa per il sedano. -

Anche se nega non mi frega.

Tanto sono felice lo stesso, ha cucinato per me.

Solo per me.

- Ci sta bene nell'omurice, Lincey l'avrà messo per quello. -

- Guarda che se ammetti di aver cucinato tu non cambierò il giudizio. Mi piace un sacco. -

Forse non le sono così antipatico.

La speranza che prima si era soppressa ora sta riemergendo con molta insistenza.

Posso sperare, vero?

Ora ho raggiunto il limite e non so cosa potrà succedere d'ora in poi.

La prossima volta potrei non riuscire e nemmeno voler fermarmi.

- Significherebbe, però, prendersi il merito di un altro. E non sono il tipo. -

- No, sei il tipo che da i propri meriti agli altri. Va beh... tanto so che sei stata tu. Che tu neghi o meno non cambierà ciò che penso. -

Sbuffando gira la testa - Sei davvero fastidioso quando fai così. - borbotta.

- Pure tu, Nashi. -

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