Capitolo VI

Ma che cavolo le prende?

Cioè... ammetto di aver esagerato, ma c'era bisogno di mandarmi a casa di un'altra?

In più... delusa?

Che cazzo pensa che voglio farci con Lincey?

Sono offeso.

Ha davvero una bassissima considerazione di me.

Però... anche se offeso voglio far pace.

Odio litigare con Nashi.

Dovrei smettere di ribeccarla sempre, però le sue reazioni sono epiche.

Uhm... devo comunque trovare un modo per farmi perdonare.

Mica bastano delle scuse.

Le prenderebbe come balle.

Ah, ci sono!

Da piccola Nashi andava pazza per i waffle di una pasticceria della zona.

Se riesco a trovarla forse ho qualche chance perché non mi cacci via a suon di calci.

Nel mentre che giro in cerca del negozio ne approfitto per fare qualche ricerca.

In confronto a questo pomeriggio è andata meglio.

Ho scoperto un dettaglio, anche se non ho ben capito.

A quanto pare, le ragazze che sono riuscite a scappare, hanno riferito che i tizi ripetevano cose del tipo "merce rara" oppure "merce preziosa".

A quanto pare devono avere un qualcosa per cui decidono chi prendere e chi no.

Però... cosa sarà che le rende merce rara?

Soprattutto... mi preoccupa quel "merce".

Per chi?

Una vendita di schiave?

Le strade sembrano piuttosto tranquille, strano per un paese turistico.

Come dargli torto però... chi vorrebbe venire qui col rischio di venir rapiti o molestati?

Ora però torno un attimo al Resort a portare i waffle e poi ricomincio la ronda.

Tanto non credo che Nashi sia in camera.

Aveva detto che sarebbe andata a controllare in giro e di certo lo avrà fatto.

Maledizione.

Mi mette ansia sapere che è da sola.

Si può sapere per quale assurdo motivo pensa che io non la consideri una ragazza?

Questa crescente irrequietezza è la prova del contrario.

Spero di trovarla così mi metto il cuore in pace, odio stare così.

Quando la becco altro che scuse.. gliela faccio pagare.

È sempre così impulsiva.

Mi farà morire di crepacuore.

Io cerco di tenerla al sicuro, ma lei vede sempre il peggio quando si tratta di me.

Che la vedo debole, non donna, che sono un dongiovanni senza speranza, che se potessi mi farei anche un albero.

Sono stufo di questa situazione.

Più cerco di farle capire quanto tengo a lei più lei pensa il contrario.

Sto iniziando a credere che abbia il traduttore, del mio linguaggio, settato su "il contrario di ciò che dice Storm".

Altrimenti non si spiega.

- Storm? -

Voltandomi vedo una ragazza bionda che mi si avvicina.

3... 2... 1... oh!

Tania!

La cameriera che ci ha serviti a pranzo.

- Ciao Tania. Che coincidenza. -

- Non c'è la tua amica? - si guarda attorno.

- Uhm... no... -

Perché mi sento così a disagio?

Forse per il biglietto che mi ha lasciato.

C'era scritto il suo indirizzo, con l'aggiunta di "vieni a trovarmi quando vuoi".

Ci tengo a precisare che usciti dal ristorante ho gettato tale biglietto.

Non avevo motivo per tenerlo.

- Uh! Quindi sei libero? - mi sorprende mettendosi sottobraccio.

Ehm... cos'è tutta questa confidenza?

- Veramente no. Sto controllando la zona. Per la missione, ricordi? -

- Oh, già! Ho appena finito il turno e sono cooosì spaventata. Arrivi provvidenzialmente. Potresti accompagnarmi? Farai il tuo lavoro cercando lungo la strada che porta a casa mia. -

Nashi aveva ragione.

Incredibile.

Questa davvero non ha un minimo di paura, è preoccupata solo di rimorchiare.

- Ho già controllato la zona dalle tue parti, è sicura. -

Sta praticamente in centro.

Il posto più difficile per attaccare tranquilli delle ragazze.

Nessuno, nemmeno il più stupido, lo sceglierebbe.

- Sei sicuro? Io ho davvero molta paura. Mi sentirei molto più tranquilla se mi accompagnassi. Ci mettiamo poco. - stringe il mio braccio per farmi sentire bene le sue tette.

Sembro così idiota?

Pensano davvero che mi basti una cosa del genere per perdere la testa?

Mi spiace, ma se non è la ragazza che mi piace questi trucchetti non mi fanno effetto.

Fosse stata Nashi avrei dato di matto.

Cerco sempre di non darlo a vedere però ogni giorno che passa si fa sempre più difficile.

Quando a cena ha detto che ho un bel fisico... mi ci è voluto un autocontrollo micidiale per non mostrare quanto ero scioccato e felice.

Però commentare il mio corpo non è chissà cosa.

Caratterialmente mi detesta.

E io voglio essere apprezzato per quello.

- Allora, Storm? - chiede giuliva Tania.

Oh... mi ero scordato che era ancora qui.

- Davvero, scusami. Devo controllare il resto della zona. Se apparissero devo essere sul posto. - la stacco gentilmente.

Però... ne fa di resistenza.

- Nooo! Ti prego! Sono terrorizzata! Non riuscirò a tornare a casa se non vengo accompagnata! -

Che scocciatura.

Se l'accompagno poi riesco a liberarmene?

Non credo, ci proverebbe con più insistenza.

Ora ho capito la sua natura.

La pantera aggressiva.

- Il mio datore di lavoro abita qui vicino. Può accompagnarti lui. - sgancio la palla al piede ad un altro.

- Eh? Ma... -

- Vieni, è a due passi. Ne sarà felice. - insisto.

- N-No... io... -

- Non vuoi più? -

- Ecco... posso tornare da sola. -

- Non dicevi di essere terrorizzata? -

- Mi sento più incoraggiata. Dopotutto hai controllato per me, no? -

Guarda come ritratta.

Beh, buon per me.

- Certamente. Sei al sicuro. -

- A-Allora... vado. - cerca ancora di fare la parte della spaventata.

- Ok. Sbrigati finché ci sono ancora tutte queste persone in giro. -

L'attimo dopo riesco finalmente a liberarmi di lei.

Accidenti.

Mi ha fatto perdere un sacco di tempo.

Devo muovermi ad andare al Resort e proseguire i controlli.

- Nashi? Ci sei? Vengo in pace. - faccio entrare, per prima, in stanza la scatola coi dolci.

Nessuna reazione.

Via libera.

Ma che cazzo...?!

Appena entro nella camera noto cuscini e coperte all'aria e a terra ci sta una bottiglia di sake... vuota!

Non ci credo!

Ha bevuto?!

Una bottiglia intera?!

E adesso è in giro a far la ronda?

Ma è fuori di testa?!

Ho detto che mi farà morire di crepacuore?

Non succederà!

Prima devo ammazzarla con le mie mani.

Con i fumi che escono dalle orecchie mi dirigo alla reception.

- Scusi, ha per caso visto una ragazza dai capelli fucsia... ubriaca, passare per di qui? -

- Penso fosse la ragazza barcollante che è passata dieci minuti fa. È andata verso il sentiero alberato qui accanto. -

- La ringrazio. - corro subito fuori.

Dove cazzo si è cacciata?

Non dovrebbe essere molto lontana se è uscita solo da dieci minuti.

Appena la trovo la strozzo.

Poi la lego in camera e da li non uscirà per il resto della settimana.

- Nashi?! Nashi!!! - inizio ad urlare in giro.

Merda... sto cazzo di viale è praticamente deserto.

Non mi piace.

Ho un brutto presentimento.

Ad un certo punto vedo in lontananza un tizio.

Un tizio sospetto aggiungerei.

Tempestivamente mi nascondo dietro ad una siepe e il tipo s'inginocchia raccogliendo...

Cazzo!!

Non è il foulard che portava Nashi?!

- Quegli idioti! Lasciano sempre prove in giro. Se non ci fossi io. - s'intasca il pezzo di stoffa.

Cosa?

Di che parla?

- Però hanno fatto un buon lavoro. Sono riusciti a prendere una maga, davvero carina. Penso che il capo sarà davvero felice di questa caccia grossa. Ora meglio tornare. - ride tra sé.

Io non ragionando più mi scaravento sul tizio atterrandolo.

- Di che cazzo parlavi?! - ringhio tenendolo giù con tutto il peso.

- Ahia!! Chi diavolo sei e cosa vuoi?! -

- Non fingere! Chi è il tuo capo? Dove sta? Soprattutto... dove cazzo avete portato Nashi? -

- Eh? Nashi? E chi è?! E capo? Sono solo un passante. -

- Ti ho detto di non prendermi per il culo! Ti ho sentito! Hai detto che i suoi compari hanno preso una maga! -

- Devi aver sentito ma... AHIA!! Così mi spezzi il braccio!! -

- Il braccio? Sarà solo l'inizio! Ti romperò ogni singolo osso che hai in corpo se non mi porti subito dove sta Nashi! E posso farlo senza magia, così avrò pure più soddisfazione sapendo che sono state le mie stesse mani a ridurti così! -

Il tipo cerca di trattenersi dall'urlare, ma appena sento il "crack" dell'osso cede.

- Ok, ok, ok, ok!!!! Te lo dirò... solo... smettila! -

- Solo se la troverò! -

Creando delle manette di ghiaccio magico lo tiro su a forza.

- Dove? -

- D...Davvero credi che te lo... urgh...!! - grugnisce piegandosi in due quando gli stringo il braccio rotto.

- Allora?! Non lo chiederò di nuovo! -

- La... base sta... nella foresta sopra la scogliera di Akane Beach! -

- Un incantesimo di camuffamento? -

- Ovvio, non siamo... odioti! -

- Ma comunque non abbastanza furbi per fregarmi. Andiamo. -

- N...Non ti seguirò! -

- È inutile che provi a liberarti dalle manette. Il mio non è normale ghiaccio, non sperare che si rompa o sciolga così facilmente. - lo strattono per il braccio dolente.

Al diavolo la gentilezza.

Potessi lo metterei K.O. all'istante, ma ho bisogno di questo pezzo di merda.

- Andiamo! -

Dopo due cazzo di ore interminabili arriviamo a destinazione.

Anche correndo ci ho messo troppo.

Se avessi potuto avrei usato una macchina magica o un carro.

Lungo il tragitto ho pensato a tutto.

Tutto ciò che non avrei dovuto pensare.

E se le hanno fatto del male?

Dannazione... è ubriaca!

Non sarà di certo in sé.

Probabilmente nemmeno riesce ad usare la magia o è fuori controllo.

Davanti agli occhi mi erano apparse mille scene, una peggio dall'altra.

Tipi che la picchiano.

Gente che la spoglia.

E... la toccano.

Fanculo.

Ucciderò ogni singola persona che sta in questa merda di fortino.

- Pensi davvero di poter sconfiggerci tutti? Non puoi battere un'intera gilda! -

Solo in quel momento mi rendo conto di un marchio sul collo del tizio.

Il simbolo della Dark Shadow!

Una gilda oscura.

Bene... motivo in più per fare il culo a sti bastardi.

- Avete sbagliato a rapire quella ragazza. Fairy Tail non perdona un affronto del genere. -

Al nome della nostra gilda vedo il tizio sbiancare.

- Fairy... Tail...? -

Gettando via la maglia mostro fiero il mio marchio sul petto.

- Ti mostrerò quanto la mia ira possa essere distruttiva. Ice Make... Cannon! - sfondo il portone della loro base.

Trascinando il tizio per il colletto entro.

- È permesso? -

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