Capitolo III

- Storm! STORM!!!! Mi vuoi rispondere? - urlo scazzata.

- Di cosa parli? -

- Come "di cosa"?! Ti ho chiesto che missione hai scelto! -

- Non hai detto che era lo stesso? Perché ora vuoi saperlo? -

Superandolo mi piazzo davanti a lui.

Dopo avergli detto che poteva scegliere la missione mi ha presa in parola e preso l'incarico mi ha trascinata fuori dalla gilda.

Peccato però che non abbia voluto dirmi di cosa si tratta.

- Perché odio andare alla cieca. Dimmi l'incarico. - sbuffo.

- Sorpresa! Sarà una sorpresa cara signorina Dragneel. -

- Sorpresa un corno! Dimmelo. Non posso trovarmi a destinazione senza avere la più pallida idea di cosa bisogna fare. -

- E perché? Non è più emozionante così? - ridacchia.

- Uhm... che palle! Non vuoi dirlo? Ok. Me ne torno alla gilda. Sbrigatela da solo. - mi volto avanzando della direzione contraria alla sua.

Subito il mio polso viene afferrato.

- Ehi, non fare così. Vorresti mandarmi da solo? E se mi capitasse qualcosa? Mi avresti sulla coscienza. - usa il tono da cucciolo ferito.

- Non attacca. Tu che temi un pericolo è tanto ridicolo come l'idea che tuo padre possa perdere il suo vizio da spogliarellista inconsapevole. -

- Beh... non posso dire di non averci provato. - ridacchia indietreggiando.

- Però davvero... non tornare alla gilda. È noioso andare in missione da soli. -

- Non andrò alla gilda. A patto che tu mi dica in cosa consiste la missione. - incrocio le braccia attendendo.

- Uffa! Certo che sei proprio testarda. Volevo farti una sorpresa. - si gratta la nuca sospirando.

- Guarda che stiamo andando in missione non in vacanza. -

- Beh... ma dopo la missione si può anche fare una pausa vacanza, no? -

- La smetti con tutto questo mistero? -

- Ok, ok. Non sei divertente. Mi hai rovinato il piano. Dobbiamo andare in missione ad Akane Beach. -

- Figo! Ma perché volevi tenermelo nascosto? -

- Oh, beh... ma perché ho questi. - estrae dalla tasca due biglietti che riconosco subito.

Illuminandomi - Alloggeremo all'Akane Resort?! -

- Aye! Contenta?! - mi fa l'occhiolino.

Uhm... infame.

Questo cavolo di ragazzo riesce sempre a scombussolarmi.

Ovvio Nashi... dopotutto tu sei...

Kyaaa!!!

No! Fanculo!

Vocina del cavolo, sta zitta!

Lo so senza bisogno che me lo ricordi ogni volta.

Ci pensa già questo stra maledetto batticuore e il rossore incontrollabile.

Però anche sapendo l'evidente non lo ammetterò al qui presente.

Storm è troppo sicuro di sé perché io possa anche solo pensare di dichiararmi.

Kyaaa!

D-Dichiararmi?!

Come mi è uscita questa?!

- Ohi?! Non ti piace? Eppure l'ho scelta apposta. Dobbiamo catturare dei molestatori, un lavoretto facile così poi possiamo divertirci in spiaggia. Tu adoravi Akane Beach. Hai forse cambiato gusti?! - mi agita una mano davanti il viso guardandomi curioso.

Uhm... è sleale tutto questo.

Ha scelto la missione apposta perché piacesse anche a me.

- Aspetta! Se hai scelto ora la missione, come fai ad avere già i biglietti? - scatto realizzando il dettaglio.

- Eh eh. - fa un sorriso tirato voltandosi.

- Storm! Perché hai distolto lo sguardo?! Ah!! È stata una di quelle tizie che ti vengono dietro, vero?! - ribatto cercando di non lasciar trasparire la crescente rabbia.

È questo il motivo per cui non mi dichiarerò.

Storm è un dongiovanni idiota.

- N-No! Sbagli! - scatta con voce rigida.

- Bugiardo! Sei peggio di Loki. Pensavo che non ci fosse un casanova peggiore di lui, ma tu lo superi. - sbuffo infastidita.

- Dimmi poi... che avresti fatto se fossimo andati tutti insieme in missione? I biglietti sono due. - aggiungo.

- Ma infatti fossimo stati tutti non avremo scelto questa missione. Non ci sarebbe stato il problema. -

Ok... ora sto per raggiungere livelli record di rabbia perché... questa frase porta ad una conclusione.

- Quindi la tua idea era di utilizzare i biglietti con una di quelle oche! Voi due soli! Beh... scusa se al suo posto devi portarci quella rompi della tua amica! - sbraito isterica.

So che tutta questa rabbia è ridicola, ma non posso farne a meno.

Mi sento come la scelta di ripiego.

Di certo anche il fatto di essere in missione soli lo scoccia.

- Ti libero della scocciatura. Andiamo a scegliere un'altra missione. - mi avvio nuovamente verso la gilda.

Stavolta quando tenta di afferrare il mio polso lo levo di scatto fulminandolo - Non mi toccare. -

- Nashi! Ma che ti prende?! Chi ha detto che sei una rompi ed una scocciatura?! -

- Vuoi forse dirmi che anche in altre circostanze non saresti andato con altri all'Akane Resort?! Io odio rovinare i piani alla gente. Se vuoi utilizzarli in maniera più divertente liberissimo. - sputo acida.

Odio di più l'idea che possa andare con un'altra o anche solo pensarlo.

Dovrei prendere la palla al balzo ed essere felice di avergli rovinato il piano, però sono troppo incazzata.

Sbuffando si scompiglia i capelli.

- Accidenti... non è mai facile con te. -

Che... che cazzo!!

- Scusa sai. Sono una scocciatura, rompi e difficile. Mi spiace, sono fatta così e se non ti sta bene potevi dirlo subito. Chi ha voglia di andare in missione in queste condizioni? -

Perché la situazione ha preso questa piega?

Io non voglio litigare eppure non riesco a non urlargli contro.

È irritante e frustrante questa situazione.

Non sono mai riuscita a capire i pensieri di questo stupido ragazzo.

È mai stato serio con una ragazza?

Potrà mai esserlo?

E se sì... potrò essere io?

Quante domande inutili.

Lui non mi vede certo in quel modo.

Ho l'età di Mizu e sono cresciuta con lei perciò mi vede come una sorellina.

- Non hai capito. - sbuffa grattandosi il capo.

- Cosa non ho capito? Sono pure stupida?! -

- Se magari taci un attimo e mi ascolti te lo dico. - ringhia zittendomi.

Non mi aspettavo questa reazione.

Anche se indispettita mi silenzio.

- Non sei stupita, rompi o fastidiosa. Però difficile si, perché parti all'attacco senza ascoltare ciò che hanno da dire le persone. Non ho preso i biglietti da una delle "mie" oche. Li ho vinti alla lotteria organizzata nel negozio dove lavora una di queste, non volevo dirlo perché sapevo che saresti ugualmente giunta alla stessa conclusione. In più appena mi hanno detto il premio ho pensato a te. Missione da soli o meno e questo perché so che adori quel posto. Pensavo di offrirti i biglietti per andarci con Miki o chi volevi, ma vedendo una missione ad Akane Beach non ho potuto non approfittarne. Ora... se vuoi non credermi sei libera di farlo, ma ho detto la verità e non ho intenzione di cambiare missione. Anche perché abbiamo dato la nostra parola. -

Parola dopo parola mi sentivo sempre più piccola e stupida.

Gli sono saltata addosso come un mastino quando non aveva fatto nulla.

È anche vero che potrebbe essere tutta una bella bugia, ma so che non è così.

Ho visto Storm così serio poche volte.

E questo mi basta per credergli.

Strisciando un piede a terra sospiro.

- Mi... mi dispiace... - mugugno a denti stretti.

Detesto scusarmi.

Soprattutto dopo sfuriate del genere.

Mi fa sentire ancora più idiota.

Però ho esagerato e le scuse ci volevano.

- Ti va di andare ora? - mi porge la mano.

Sto per accettarla quando, alzato lo sguardo, lo trovo a sorridere sornione.

- Che c'è? - chiedo con la mano a mezz'aria.

- Oh, nulla. - afferra la mia mano facendomi sussultare.

- Storm? Che c'è? Perché sorridi? - cerco di scivolare via dalla sua presa.

Il mio cuore batte così velocemente che rischio lo senta solo tenendomi la mano.

- Non posso sorridere? -

- Non intendevo questo. È un sorriso strano. -

Accidenti... non molla.

Devo almeno calmarmi.

- Grazie eh! Non sorrido in maniera strana. -

- Storm... non mi freghi. Che hai? Cosa nascondi? Siamo cresciuti insieme, credi che non noti quando nascondi qualcosa? -

- Davvero... non è nulla. - sorride ancor di più sotto i baffi.

- Uff... - sbuffo voltando la testa.

- Sei carina quando ti scusi imbarazzata... - borbotta all'improvviso.

Il cuore mi salta un battito e mi blocco sul posto costringendolo a fermarsi.

- T-T-T-Tu sei impossibile! Ridevi per quello! Ti diverte il mio imbarazzo! -

Sorridendo raggiante mi picchietta un dito sul naso.

- Devi ammettere che vederti in queste condizioni non è cosa di tutti i giorni. Come posso non trovarti adorabile? -

Finalmente riesco a liberarmi dalla sua presa e lo supero.

Possibile che ogni volta che mi sembra di fare un passo avanti poi ne faccio due indietro?

Tanto più che quel tono...

Non sono una bambina.

- Vai a definire Mizu adorabile. Non me. - sbuffo.

- Mizu?! Lei è tutto fuorché adorabile. Spero che Miyuki non prenda da lei. Prendesse da te sarei più felice. -

Ecco... una pugnalata dritta al cuore.

Sono solo una sorellina acquisita per lui.

- Andiamo... c'è un treno tra meno di venti minuti... sbrighiamoci o dovremo aspettare un'ora. - sospiro.

- Eh? Ok... ma com'è che ti sei calmata di botto tutto d'un tratto? - mi affianca curioso.

- Voglio finire in fretta la missione. -

Così da poter tornare a casa il prima possibile.

- Ah, lo sapevo che non vedevi l'ora di andare in spiaggia! -

- Se se... muoviti. -

Dovrei solo rinunciare a questi sentimenti irrealizzabili.

Continuare così mi fa solo male.

Però non è facile nemmeno chiudere tutto così.

Non sono così isterica come sembro, è colpa sua e delle sue cazzate se il mio cervello fa quello che vuole.

Vorrei così tanto avere più potere sulla mia testa e sul mio cuore, ma vanno per i cazzi loro.

Perché dovevo prendere l'impulsività di papà?

Mi scaldo sempre per un nulla e reagisco in maniera eccessiva.

E ho pure la testardaggine di mamma il che fa si che, anche sapendo di aver sbagliato, sono troppo orgogliosa per ammetterlo.

Almeno... il più delle volte.

Non potevo prendere i lati positivi di quei due?

Come la spensieratezza di papà o la dolcezza di mamma.

Mi sa che hanno dato i pregi a Nihal-nii e i difetti a me. Che palle.

Saliti sul treno inizio a sentire un leggero senso di nausea.

Ecco un'altra cosa brutta presa da papà.

Il suo problema coi mezzi, ma almeno a me è andata bene.

Mi sento solo leggermente scombussolata, mentre mio fratello è la fotocopia di papà con tanto di scene drammatiche quando sta davanti ad un mezzo.

- Va tutto bene? - irrompe la voce di Storm nelle mie riflessioni.

- Eh? Ah... sì... mi basterà guardare fuori, concentrarmi sul paesaggio mi aiuta. -

- Bene... se volevi andare a piedi bastava dirlo, dopotutto non è poi così lontano. -

- No, davvero. In più voglio che ci sbrighiamo. -

- La fretta non è mai cosa buona. - sbadiglia poggiandosi bene sul sedile.

- Se hai sonno dormi, ti sveglio quando arriviamo. -

- Nah... sto... bene... - altro grande sbadiglio.

- Dormi. Ti si stanno chiudendo gli occhi... prometto di non farti scherzi durante il sonno. - sospiro.

- Oh, ma non sono preoccupato. Mi fido di te, Nashi. - parla ad occhi chiusi.

Il che è un bene o vedrebbe quanto sono arrossita.

- Già... dopotutto sono la tua amica sorellina. - sospiro distogliendo amaramente lo sguardo.

- No... tu non sei mia sorella e poi... è perché... sei tu e solo tu... mi fido di Nashi... -

- Eh? C-Che vuoi dire? Storm?! -

Maledizione!

Dovevi addormentarti proprio ora?!

Stupido idiota!

Non mi considera come una sorella?

Oh, perfetto!

Sono appena un'amica allora.

Credo...

Ah!!!!!! Che nervi!!!

Come posso rinunciare quando mi fa questi attacchi a tradimento?!

Certo che... è proprio coccoloso quando dorme.

Così indifeso e carino.

Sospirando mi rimetto a guardare fuori.

Sarà una missione anche per i miei nervi.

Come andrà?

Io e Storm da soli.

Uhm... giuro che gliela faccio pagare a quel traditore di Nihal-nii.

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