Capitolo VIII
- Lucy!! Meno male, stai bene! -
- Lucy-san, Natsu-san è riuscito a prenderti! -
Sono appena entrati nella stanza Gray e Juvia.
Non potevano scegliere momento peggiore.
Per una volta che mi ero decisa a parlare.
Sorridendo loro - Sto bene e sono felice che sia così anche per voi. -
- Natsu-san! Che ti sei fatto alla gamba?! - sbianca all'improvviso Juvia.
Abbassando lo sguardo sbianco pure io.
Dalla caviglia di Natsu fino a metà polpaccio si estende una scottatura terrificante.
La pelle è tutta rossa e piena di bolle, sento il dolore solo a guardarla.
- Ah, non è nulla. Sta già guarendo. - fa spallucce.
- Ma... quando è... - mi trema la voce.
Subito ricordo il salto.
Quando ha superato le guardie, queste hanno sparato a raffica, ma ero convinta che non l'avessero colpito.
- Sto bene. Non vedete? -
Sotto al nostro sguardo vediamo le bolle riassorbirsi, le piaghe chiudersi e la pelle tornare di un colore normale.
- Whoaaa! Figa sta cosa! - commenta Gray.
- Già! Sarebbe utile succedesse così anche in battaglia. -
- Poi Wendy-san si sentirebbe inutile. - ragiona Juvia.
- Già, Wendy... - sospiro.
Mi manca, come mi mancano tutti i nostri amici di Fairy Tail.
- Qual è la prossima mossa? - si siede su una poltrona Gray.
- Hai parlato coi tuoi "sudditi", Natsu? - aggiunge.
- Sì, non sono del tutto convinti. Non capiscono perché io voglia seppellire l'ascia di guerra. -
- Tanto... anche se fossero stati d'accordo, ci sono gli umani che stanno sul piede di guerra più che mai. - sospiro.
- Ti ho detto che risolveremo tutto. - mi scompiglia i capelli.
- Dopo, va bene, se vi presento gli altri? Bisogna iniziare a far dialogare vampiri e umani, no? - ci chiede.
- Già. Se stiamo nascosti in camera tua per tutto il tempo gli daremo una brutta impressione. - concorda Gray.
Se andassero così d'accordo anche quando le cose non vanno male.
Quello sarebbe un bel sogno.
- Per ora che si fa? Juvia inizia ad aver fame. - arrossisce la bimba.
- Vi faccio portare qualcosa. - salta in piedi Natsu tutto pimpante.
- Noi non beviamo sangue. - gli fa una faccia schifata Gray.
- Lo so, si da il caso che per i vampiri possano nutrirsi anche di cibo normale. Solo che è davvero deprimente, non si sente il gusto e non sazia per nulla. - borbotta.
Sapendo quanto ama mangiare ci credo che questa cosa gli dia fastidio.
- Comunque era per dirvi che abbiamo cibo normale. A quanto pare ai vampiri piace mangiare solo per farsi vedere, non li ho capiti sinceramente. Bah. - fa spallucce.
Detto ciò si fa portare un carrello di cibo e, con lui che guarda, mangiamo.
- Ehm... vuoi? - chiedo notando il suo sguardo.
Sta fissando il mio pollo con quasi la bava alla bocca.
- Non avrebbe senso. Sarebbe come mangiare un foglio di carta. - sbuffa buttandosi triste sul letto.
Dopo cena Natsu ci conduce fuori dalle camere.
E lì, in cima alle scale, chiama a raccolta tutti i suoi sottoposti.
Una folla di vampiri punta lo sguardo su di noi e mi fanno rabbrividire.
Non stanno guardando tutti noi, ma solo me.
- Popolo vampiresco! - urla a braccia aperte.
Ho come la sensazione che lo diverta essere il Re di questo gruppo.
- Sono qui per presentarvi gli ospiti del nostro castello. Costoro sono miei cari amici, non vi è quindi permesso torcergli nemmeno mezzo capello. -
- Cosa?! Vuole tenerli solo per sé? - sbotta uno tra la folla.
- Loro non sono cibo, sono amici. Come già vi ho detto stiamo cercando di appianare le divergenze tra i nostri due popoli. -
- Gli umani non vogliono far pace! Ci attaccheranno a vista! - urla un altro.
- Non sono tutti così. -
- Re Dragneel! Pensate che se ne staranno buoni ora che avete rapito la figlia del Duca?! -
- Io non sono stata rapita. - intervengo.
- Come se vostro padre potesse crederci. - sbuffa.
Uhm... non ha tutti i torti.
- Non gli permetterò di farvi del male a causa mia. -
- E come vorreste fermarli? -
- Non lo so, ma è certo che non soffrirete per colpe che non avete. - ribatto secca.
- Tante belle parole. Un tempo eravamo umani anche noi, sappiamo quanto siete bravi a mentire. -
- Lucy non è una bugiarda! - scatta irritato Natsu.
- Non siamo d'accordo a pieno con la vostra idea, sire. -
- Vi lascerò il vostro tempo per rifletterci, ma nel mentre sappiate che loro tre sono intoccabili. Se scopro che gli avete torto anche solo mezzo capello... - li fulmina con lo sguardo.
Al che tutti s'irrigidiscono.
Sono venuti i brividi pure a me.
Quello sguardo rosso è terrificante.
Tornando alle stanze - Beh, è andata meglio di quando gli ho parlato questo pomeriggio! - scoppia a ridere.
- Quindi prima era andata da cani. - esordisco.
- Ah! Che palle! - si scompiglia i capelli Gray all'improvviso.
- Che ti prende? - lo fissa storto Natsu.
- Siamo finiti in un vicolo cieco. Gli umani stanno praticamente dichiarando guerra e i vampiri non sono per niente d'accordo con la tua idea. -
- Ma almeno siamo in un posto sicuro. -
- Natsu, siamo al sicuro solo perché li hai minacciati. Questo posto è quasi come una bomba ad orologeria. -
- Cosa dici? -
- Anche se non possono farci nulla non vuol dire che gli faccia piacere averci qui. Dobbiamo aspettarci sguardi pieni d'odio o bramosi del nostro sangue. -
- Non sarà facile, ma qui possiamo stare tutti insieme. Alla villa non sarebbe stato possibile. - sospiro.
- Juvia è dispiaciuta per la donna che fa la parte di sua madre. Era davvero preoccupata quando Juvia è stata portata in cella con Gray-sama. -
- Già... mio "padre" è stato un idiota. - sbuffo.
- Se non riusciamo a mettere pace tra i due popoli come possiamo risolvere tutto questo? Non ne posso più. Voglio tornare a casa. - sbuffa Gray.
- Dovresti rilassarti di più. A pensarci troppo ti stanchi e basta. La soluzione arriverà da sé. - si distende sul letto Natsu.
- Sei sempre troppo tranquillo. -
- Che altro possiamo fare? Sterminare tutti i vampiri o tutti gli umani? Ovviamente no. Aspettiamo e vediamo come vanno le cose. -
- Mi dà fastidio sapere che non possiamo fare nulla. - sbuffa Gray.
- Nel mentre vi va di fare un giro del castello? Giusto per far qualcosa. - salta in piedi Natsu.
- Io passo, ho bisogno di riposare. - sospira Gray avviandosi alla camera affianco.
- Anche Juvia ha sonno. Gray-sama, aspetta Juvia! - scambetta seguendolo.
- Non dormiremo insieme. Tu dormi con Lucy stanotte. -
- Ma Lucy-san vuole vedere il castello con Natsu-san, vero? - si volta verso di me.
Oh... e va bene.
Voglio aiutare Juvia - Già. - mi alzo affiancandomi a Natsu.
- Non mi sentirei tranquilla a lasciar Juvia sola in camera, può stare con te? - aggiungo.
- Io da un lato e tu dall'altro. Sarà come essere in due stanze separate. - avverte la piccola.
- Vaaaa beeeneee! - trilla felice seguendolo.
- Vogliamo andare, Lucy? - mi tende una mano.
Accettandola m'imbarazzo leggermente e sento il rossore crescere.
Durante la visita ricevo fin troppi sguardi rabbiosi da parte degli altri vampiri, ma il peggio viene verso la fine.
Mentre ci troviamo in un salottino arriva una vampira dai capelli viola e gli occhi bordeaux.
Però... ad attirare l'attenzione è il seno esagerato.
E se lo dico io, consapevole di averne uno generoso, è tutto dire.
Ad ogni passo sobbalza incredibilmente e quando si piazza di fronte a noi mi fissa con sguardo sprezzante.
Passa poi a fare gli occhioni dolci a Natsu.
- Sire, non comprendo perché siate così cordiale con questa sporca umana. -
- Non chiamare così Lucy. - la guarda storto.
- Chiedo venia, ma a mio parere siete troppo coinvolto. Eppure dal suo odore percepisco che il suo sangue non è un granché. Potreste avere di meglio. -
- Io non voglio qui Lucy per il suo sangue. E la smetti di parlare come se lei non fosse qui? -
- Vi chiedo scusa, però mi risulta difficile accettare la sua presenza. Da quando avete iniziato a cacciarla ve ne siete ossessionato. Che ha di così speciale? -
- Adesso basta. Non mi piace che tu continui a parlare così, se hai qualche problema con me dimmelo in faccia! - sbotto.
Finalmente mi guarda negli occhi - Che tono. Porta rispetto, ragazzina. Sei ancora incolume solo perché il nostro Re ti vuole viva. -
Natsu subito para un braccio di fronte a me per proteggermi - Bada a ciò che dici. - la fulmina.
Fa strano sentire Natsu parlare così, ma in fondo non è poi così stupido come sembra.
- Lucy è più speciale di quel che credi, ma qualunque cosa dicessi non basterebbe per fartelo capire. -
- Non è giusto! Tutto questo è davvero scorretto! - stringe i pugni lungo i fianchi.
- Cosa? -
- Perché tutte queste attenzioni ad una misera umana? Avete così tante vampire che anelano un po' del vostro tempo eppure pensate e parlate solo di lei. Io sono meglio di questa ragazzina. - gli si avvicina lasciva.
Cingendo il collo di Natsu con le braccia - Io posso soddisfare ogni vostro più oscuro desiderio. - gli sussurra.
Questa scena è troppo da sopportare.
Le mie mani si muovono da sole e stringo a me il braccio di Natsu tirandolo via dalle grinfie di quella donna cocomero.
- Che accidenti fai, ragazzina? - mi ringhia contro.
- Tu cosa fai! Non toccare così Natsu! - sostengo il suo sguardo.
- Brutta insolente! Non comportarti come se fosse tuo! -
- Non farlo nemmeno tu. In più lo conosco meglio di te. -
- Che vai dicendo? Lascia il nostro Re! -
- E tu vattene. -
Lasciando Natsu mi piazzo davanti a questa tizia irritante.
- Questa è casa nostra, sei tu l'intrusa. - sibila.
- Sono ospite del vostro Re e si da il caso che sia un mio amico. -
- Solo perché è stato ingannato dal tuo faccino falsamente innocente. -
- Ohi, ohi! Basta ragazze! - mi tira a sé Natsu.
- Sire!! Vede? Questa è solo una bambina immatura. Avete bisogno di molto più di questo. - mi indica quasi disgustata.
- In più... pensate davvero che possa soddisfare le vostre fantasie? -
- Ah? Che fantasie? - la fissa confuso.
Beata l'ingenuità di Natsu.
Lo amo anche perché è così tonto.
- Re Dragneel... lo sapete. I vostri desideri più nascosti. -
- Cosa c'entra la mia voglia di sconfiggere Erza, Laxus e Gildarts? -
A quelle parole trattengo a stento una risata.
Non sono desideri nascosti.
Sappiamo tutti che desidera sconfiggerli.
- E chi sarebbero? - lo fissa perplessa la tizia.
- In più parlavo di desideri carnali. - aggiunge lasciva.
- Carnali? Effettivamente vorrei sentire nuovamente il sapore della carne. -
- Natsu... non intendeva il cibo... - sussurro cercando in tutti i modi di non ridere.
- No? E cosa? Non capisco. -
La donna lo fissa allucinata - Sire... è folle! Come potete non aver compreso? -
- Se non capisco non capisco. - sbuffa infastidito.
- Mi sembrava di essere stata chiara. I desideri sessuali. -
- Oh! - sbarra gli occhi sorpreso.
- Ora che avete capito... vi rendete conto che questa ragazzina non può... - non la lascia terminare.
- Perché mai dovrei voler fare qualcosa del genere con te? - aggrotta la fronte confuso.
- C-Come... io... -
- Nemmeno ti conosco. E poi scusa, ma non sei il mio tipo. - scuote la testa.
Solo Natsu poteva dire una cosa del genere.
Una tizia del genere è il tipo di tutti.
Però Natsu non è come tutti.
Chinando il capo cerco di reprimere il sorrisetto soddisfatto che sta per far capolino.
L'espressione della vampira è unica e pazzesca, da foto.
- N-Non sono il vostro tipo? Voi dovete avere davvero qualche problema! Io sono il tipo di chiunque! - sbraita incazzata.
- Non il mio, mi spiace. In più certe cose si fanno solo con la persona che si ama, non dovresti offrirti a tutti. - la rimprovera.
Posso dire che non sono mai stata più orgogliosa di così di Natsu?
Ho una gran voglia di abbracciarlo.
In fondo però già lo sapevo, ancora quando è entrata in questa stanza.
Natsu non guarda le apparenze.
La signorina cocomero, nera di rabbia, urla qualche insulto prima di scappare fuori.
- Non ho capito cos'ho fatto per farla arrabbiare. Ho sbagliato a dire qualcosa? - mi osserva confuso.
È così tenero.
- Affatto, hai detto cose giustissime! Solo che... hai ferito il suo orgoglio di donna. Penso che nessuno prima d'ora le abbia mai dato un due di picche. - ridacchio.
- Beh, ma mica potevo dire altro. Non mi sta antipatica, ma nemmeno mi piace. - fa spallucce.
- A proposito... - scatto.
Il cuore inizia ad accelerare già al pensiero di ciò che sto per chiedere.
- Sì? -
- Hai detto che non era il tuo tipo... -
- L'ho detto. -
- Sì, ma... vuol dire che hai un tuo tipo, no? -
- Direi di sì. - ragiona.
- Oh... e qual è il tuo tipo? - avvampo subito dopo aver posto la domanda.
- Uhm... tu. - riflette attentamente.
Kyaaaaaaa!!
Il cuore mi schizza in gola e batte come un folle.
- C-Che? - avvampo, tremo, sudo... tutto.
Oddio!!
Che ha detto?
Io?! Davvero?
Forse non ha capito.
Stiamo parlando di tipo riferito al settore romantico non di amicizia.
Vorrei farglielo presente, ma il mio cervello si è scollegato dalla bocca.
- Bah, comunque era una tipa strana. Forse sarà meglio scusarsi domani. Ora si è fatto tardi. Andiamo a dormire, Lucy? - sorride innocente.
Maledetto!
Mi hai mandato in gloria cervello e cuore e stai così pacifico?
Però non ho la forza nemmeno di dire questo, riesco solo ad accettare nuovamente la sua mano e avviarmi al piano superiore.
Sto davvero dando di matto.
Devo risolvere questa situazione presto o il mio cuore non reggerà.
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