Capitolo VII
Mentre percorriamo il bosco, diretti alla villa, non posso non pensare allo sguardo di Natsu.
Sembrava stranamente tormentato.
Forse... no... non può essere.
O forse sì?
Era preoccupato per me?
Non potendo uscire alla luce del sole non può venire a salvarmi se ne avessi bisogno.
Era questo che lo agitava?
Mi ha pure detto di stare vicina a Gray, cosa davvero strana per lui.
Beh, ma in fondo, anche se litigano sempre lui si fida di Gray.
Sono così immersa nel mio ragionamento che sussulto quando sento urlare - Duchessina!! Vi abbiamo trovata! -
Alzato lo sguardo mi trovo uno squadrone avanzare verso di noi.
- Siete riusciti a fuggire da quella bestia?! - chiede a Gray il capo.
- Non è una bestia. - mi paro avanti io.
- Duchessina, vi ha plagiata? -
- No... Natsu non è un mostro. Non eravamo prigionieri. Abbiamo potuto uscire tranquillamente. -
- Siete stata stregata? Quale folle magia ha utilizzato su di voi? Lo sapete... i vampiri sono creature malefiche senza un briciolo di umanità. -
- No, vi sto... -
- Torniamo a casa, Duchessina. - mi afferra per un polso.
Maledizione.
Sono proprio ottusi.
E va bene... ne discuterò con mio padre.
Essendo a capo di questo paese dovrebbe riuscire a convincere gli abitanti.
Però funzionerà solo se riesco a convincerlo.
Appena varchiamo la soglia della villa - Portatemi da mio padre. -
- Il Duca sta lavorando in questo momento. -
- E non ha tempo per vedere la figlia ritrovata? Portatemi da mio padre. - ribatto seccamente.
Eseguendo mi conducono da lui mentre Gray deve spiegare la situazione alla madre di Juvia.
- Pad... - non termino che l'uomo mi stringe tra le sue braccia.
- Figlia mia! Ero così preoccupato!! -
- Papà... non ero in pericolo. - inizio subito.
- Che dici? Capisco tu abbia fiducia in Fullbuster, ma... siete stati rapiti tutti e tre. -
- No, non è andata così. - lo squadro.
- Che vuoi dire? -
- Natsu non ci ha rapiti. Lo abbiamo seguito spontaneamente. -
- Natsu?! Chiami quel mostro per nome? -
- Sì, lui non è come credi. -
- Sei impazzita? Ti ha fatto il lavaggio del cervello?! -
- No. Natsu è un mio amico. -
- Amico?! - mi guarda allucinato.
- Questo "amico", insieme ai suoi compagni, ha decimato il nostro popolo! -
- Si può scendere a patto coi vampiri! Invece di combattere gli uni contro gli altri... perché non ci accordiamo? -
- È bello che tu sogni un mondo pacifico, ma finché esisteranno quei mostri non sarà possibile. -
- Ti dico che non è così! - urlo esasperata.
- Come si può convivere con delle bestie che per sopravvivere devono uccidere? -
- Non funziona così. Uccidono se non riescono a controllare la loro sete, ma sono creature intelligenti. Riuscirebbero a tener a bada il tutto. -
- E che vorresti fare? Offrire il popolo come grande cestino del pranzo? -
- No! Possono sempre nutrirsi di sangue animale. -
- Oh, certo. - ribatte sarcastico.
- Perché non vuoi nemmeno provare? Non sei stanco di tutto questo? Temere di uscire al calar del sole, continuare a mettermi le scorte e le continue lotte. -
- Sì, per questo voglio sterminarli tutti. Così non importerà più giorno o notte. Saremo sempre al sicuro. -
- Lo possiamo essere anche ora. Basta discutere con loro civilmente. Anche Natsu sta parlando coi suoi vampiri, vuole che questa assurda guerra termini. -
- Cara... - mi accarezza una guancia.
- Sì? -
- I vampiri sono bravi a mentire... sei stata ingannata. - sospira.
Arretrando - No!! -
- Sì, ascoltati. Stai facendo dei ragionamenti assurdi. -
- Non sono assurdi! Possono diventare realtà! Abbi fede! -
- Proprio perché ne ho so che loro vanno sterminati. Sono nemici di Dio. Adoratori del diavolo, per questo sono stati maledetti con quella "vita" piena di sangue. Nemmeno il loro cuore batte. -
- Questo non vuol dire che non abbiano sentimenti... - stringo le braccia al petto.
Il ricordo di Natsu spaventato torna a far capolino.
- Hanno perso i sentimenti nel momento stesso in cui sono diventati bestie. -
- Natsu non è così. - serro i denti.
- Credo che tu sia incorsa nella sindrome di Stoccolma... -
Non comprende proprio.
Come posso fare per convincerlo?
- Papà! Fidati di me. -
- Io mi fido di te, tesoro. -
- No, altrimenti mi ascolteresti. -
- Credo tu abbia bisogno di riposo, è stata una vicenda stressante. Ne riparliamo stasera a cena, che dici? - mi accarezza i capelli.
- Sto bene. Ho dormito al castello di Natsu, in piena tranquillità. - borbotto.
Beh, non è propriamente vero.
C'è stato un incidente durante la notte, ma per il resto è andato tutto liscio.
- Che cosa?!?! - mi afferra per le spalle agitato.
- Che ti prende?! -
- Sei stata al castello dei vampiri? -
- E con questo? -
- Sapresti dirci dov'è? Se lo troviamo potremo sbarazzarci di loro una volta per tutte! -
Scappando dalla sua presa - No!! Non ti dirò mai dove sta! Non ti permetterò di fare del male a Natsu! -
- Che stai dicendo? È la nostra occasione! Col tuo aiuto... -
- Non se ne parla! Non ti avvicinerai a Natsu! Lo proteggerò! - ringhio furente.
- Proteggerlo?! Vuoi proteggere quel mostro? Che ti ha fatto per renderti così? - mi afferra nuovamente.
- Niente! Natsu non mi ha fatto nulla e mai me ne farebbe! -
Scostando i miei capelli dal viso lo vedo sbiancare.
E ora che gli prende?
- E questi cosa sono?! - sfiora il mio collo.
Subito capisco ciò che intende e copro i segni del morso con una mano - Niente. -
- Non mentirmi Lucy!! - tuona facendomi sussultare.
- Non sto mentendo. -
- Sì, invece. È il segno di un morso! Il morso di un vampiro! -
- Non è vero. -
- Conosco tali segni. Sono gli stessi trovati in molti cadaveri recuperati nei vicoli del paese. - mi fissa con sguardo grave.
- Io sono viva. Vedi che non è lo stesso? -
- Sei riuscita a scappare prima che accadesse il peggio! Come fai a non rendertene conto?! -
- Non è così! Ti sbagli! Natsu... -
- Quindi è stato quel bastardo di un Re vampiro?! -
Oddio... e ora che faccio?
Cosa dico?
È pure più convinto di prima.
- Papà, sono stata io a dirgli di mordermi! Lui non voleva! - vado per la sincerità.
- Che cavolo dici? Quale pazzo si farebbe mordere di proposito? -
- Io! E sono viva! È la prova che possono avere autocontrollo! -
- Perché diavolo lo avresti lasciato fare? -
- Perché stava soffrendo. -
- Stava certamente mentendo. -
- No, non Natsu. -
- Oddio... ODDIO!! - urla poi all'improvviso.
- Ora ho capito! Ti ha fatto credere di... di essere innamorata di lui! È un incantesimo! Lucy... figlia mia, torna in te! - mi scuote.
- Sono in me!! - sbraito.
- No, tu... devi riposare! Chiameremo uno specialista di incantesimi! Romperemo tutto questo casino! -
Non riesco a ribattere che si avvia alla porta.
Lo sento solo borbottare qualcosa prima che due guardie mi prendano di peso.
- C-Che diavolo state facendo?! - urlo quando mi sollevano da terra.
- Ci è stato dato l'ordine di portarvi alle vostre stanze. -
- Voglio vedere Juvia e Gray! - urlo mentre iniziano ad avviarsi.
Avere accanto volti a me familiari mi farà sentire meglio.
E di certo mi sarà più facile fuggire.
- I tuoi amici sono stati messi in cella. Stavano dando uno strano spettacolo, come te. - mi comunica mio padre.
- Cosa?! Ma Juvia è solo una bambina!! - urlo sbiancando.
- Portatela via, ora. - ordina ai due uomini.
- Sì, Duca. -
Anche agitandomi come una pazza non riesco a liberarmi e finisco per essere rinchiusa in camera.
- Maledetti!! Aprite questa porta!! - sbatto i pugni contro lo spesso legno.
Non ricevendo risposta do un calcio alla porta prima di gettarmi sul letto.
Dannazione!!
E ora che faccio?
La finestra!
Correndo, fino ad essa, cerco di aprirla, ma... porca vacca! L'hanno serrata.
Potrei romperla però.
Sì, farò così.
Afferrando una sedia la scaravento contro il vetro, ma... che cazz...?!
Non si è nemmeno incrinato.
Che cavolo di finestre sono?
Non è possibile!
Presa la lampada da comodino la lancio, ma ancora nulla.
Di cosa diavolo sono fatte per essere così resistenti?
Guardando fuori sento l'ansia crescere.
Devo uscire di qui.
Liberare Juvia e Gray, ma soprattutto andare da Natsu.
Accidenti!
Avrei dovuto farlo bere stamattina.
Lo sapevo.
Poggiando le mani sul vetro inizio a picchiarlo disperatamente.
Voglio uscire di qui.
Il mio è solo uno sfogo causato dalla frustrazione perché, se non si è rotto con una sedia, cosa possono fare i miei pugni?
Vedendo le mie mani rosse mi rendo conto del dolore, ma non è tanto quello fisico a far male quanto quello psicologico.
Strisciando fino a terra scoppio a piangere.
- Natsu... -
All'ora di cena entra nella stanza una cameriera col cibo.
Vedendomi accucciata accanto alla finestra mi si avvicina.
- Duchessina? Cielo! Che avete fatto alle mani? - s'inginocchia accanto a me.
L'attimo dopo corre fuori per tornare con il necessario per medicarmi.
- Come vi siete fatta queste ferite? - chiede mentre mi medica.
- Brucerà un po'. Vi chiedo scusa... - aggiunge passando il disinfettante.
Anche se brucia davvero, non sento il bisogno di lamentarmi.
Anzi... quel dolore mi aiuta a capire che sono ancora qui e non ho trovato una soluzione.
Al termine se ne va incerta, solo dopo avermi avvisata della cena poggiata sul comodino.
Lucy!
Non puoi arrenderti così.
Pensa, usa il cervello.
Sta pure calando il sole.
Natsu di certo sarà preoccupato.
Oddio!!
Dopo il discorso con mio padre, Natsu è seriamente in pericolo.
E se lo stanno aspettando?
Se gli hanno preparato una trappola per prenderlo?
Devo fare qualcosa.
Correndo alla porta inizio a batterci i pugni sopra - Fatemi uscire di qui!!! -
- Duchessina, non abbiamo l'autorità per eseguire. - mi comunica una guardia.
- Devo uscire di... - non termino la frase perché sento uno scoppio alle mie spalle.
Voltandomi trovo il vetro della finestra in frantumi e Natsu appollaiato sul davanzale.
Il suo sorriso sbarazzino mi scalda il cuore - Yo, Lucy. -
- Natsu... Natsu! - gli corro incontro.
- Avevi detto che saresti tornata presto. Quando non ti ho vista arrivare ho capito che era successo qualcosa. - mi tende una mano che subito accetto sorridendo.
- Duchessina! Cos'era quel rumore? - sento le guardie armeggiare con la serratura.
Lasciando la mano di Natsu corro a spingere la cassapanca accanto alla porta.
Voglio bloccarla per aver più tempo.
- Ohi, lascia fare a me. - con un semplice gesto Natsu sposta quel pesantissimo mobile.
- Come ci sei... -
- Forza di vampiro. Dopo aver bevuto il tuo sangue mi sono sentito rinvigorito non poco. Però non durerà ancora per molto, mi sono scatenato poco fa. - mi fa la linguaccia.
- Duchessina!! Che sta succedendo? - sbattono contro la porta per ribaltare il mobile.
- Meglio filarcela. - mi prende in braccio Natsu.
- Non sono riuscita a convincerli. - sospiro.
- Hanno anche preso Gray e Juvia! - aggiungo agitata.
- Me ne sono già occupato. - sorride trionfante.
- Che vuoi dire? Ghyaaaa!! - urlo quando si butta giù dalla finestra.
- Voglio dire che... li ho già liberati. Oplà, tutto ok? - mi sistema a terra per un attimo.
- Sì, ma... liberati? Quando? -
- Appena sono arrivato ho sentito una donna lamentarsi che le avevano rinchiuso la figlia. Capito che si trattava di Juvia ho fatto un calcolo. Mi sono intrufolato nella villa e dopo averli trovati li ho fatti evadere. Sono già al mio castello. -
- Meno male. -
- Ora è davvero meglio se... - le parole di Natsu vengono fermate dall'arrivo delle guardie.
- Fermo là! Maledetto vampiro! Come hai fatto ad entrare? -
- Restituiscici la Duchessina! -
- Togli le tue luride grinfie da lei!! -
- Ghiahaha! Ci hanno raggiunti. -
- Non credo sia il momento migliore per ridere! - mi agito.
- Va tutto bene. -
Però, subito dopo quella rassicurazione, lo vedo barcollare.
Sorreggendolo - Che succede?! - vado nel panico.
- Credo di aver esagerato prima. Mi sono pure corsi dietro con l'acqua santa. Forse ho perso un po' di energie per rigenerarmi. - poggia una mano sulla fronte.
Le guardie iniziano a sparanci addosso con delle strane pistole.
- Che cavolo?! Brucia! - urla Natsu dietro di me.
Acqua santa?
Fanculo!
E quella balestra?
Vogliono davvero far fuori Natsu.
Parandomi davanti a lui allargo le braccia.
- Non vi lascerò toccarlo! Dovrete uccidere me per uccidere lui! - urlo.
- Duchessina, si sposti! Quella bestia è pericolosa!! -
- Natsu... come ti senti? - appoggio la schiena al suo petto.
- Mi gira un po' la testa. Ti sei ferita per caso? Sento un forte odore del tuo sangue. -
- Ah... le mani... - ricordo le bende.
- Lucy!! Che stai facendo?! Non puoi prendere le difese di una simile creatura del demonio!! - urla mio padre.
- Lo difenderò con la mia stessa vita se sarà necessario! -
- Natsu? - lo chiamo.
- Uhm? - mugugna sofferente.
- Bevi il mio sangue. -
- Cosa?! - scatta agitato.
- Bevi. Il. Mio. Sangue!! -
- No!! Sto bene! -
- Balle! Ti reggi a malapena in piedi! Sbrigati! Stanno avanzando! - arretro con lui.
Vogliono farci finire con le spalle al muro e, se vanno avanti così, potrebbero riuscirci.
- Natsu!! Dobbiamo scappare, non lo dico solo per farti star meglio!! - ringhio.
- Ti sei già controllato, puoi farlo anche ora! Bevi ciò che serve per fuggire! -
- Lucy... mi spiace... - sussurra prima di spostare il mio volto da un lato.
- Guardie!! Fate qualcosa!! Sta per mordere mia figlia!! - urla mio padre.
Però non sono abbastanza veloci e Natsu incide la mia pelle iniziando a bere.
Le sue braccia che mi stringono mi rassicurano.
- Maledetta bestia!! Fermatelo! Uccidetelo! -
- Grazie Lucy, sto molto meglio ora! Sono tutto un fuoco! - sento il sorriso di Natsu sul mio collo.
Dopo aver catturato, con la lingua, le ultime gocce mi prende in braccio.
Sorridendo lo abbraccio - Andiamo. -
- Subito, Duchessina. - mi sorride divertito.
L'istante dopo fa un salto da record superando tutti e con una rapidità fulminea fuggiamo nel bosco.
Arrivati al castello mi fa stendere sul letto - Scusami, credo di aver bevuto troppo. -
- Starò bene finché tu starai bene. - gli sorrido per poi sbadigliare.
- Lo stesso vale per me. - mi accarezza i capelli.
- Ah!! Mi sono informato! Il succo di ribes aiuta le persone anemiche! - afferra una bottiglia contenente un liquido rosso per poi versarmene un bicchiere.
- Per aiutare la carenza di sangue devo bere un succo che sembra sangue. - ridacchio sedendomi sul letto.
- Già... -
- Che dobbiamo fare ora? - sospiro.
- Non hanno voluto ascoltarmi e ora ti vogliono più morto di prima... - aggiungo facendo roteare il liquido rosso.
- Troveremo un modo. I vampiri sono un po' restii a collaborare, ma non osano opporsi a me. -
Poggiando la testa sulla sua spalla - Quanto durerà ancora tutto questo? -
- Non lo so, ma riusciremo a superarlo. Abbiamo affrontato di peggio. -
- Questo è vero... - sorrido mestamente.
Forse dovrei davvero pensare all'idea di Juvia.
Ormai non ci resta altro.
Però, come mi ha consigliato, voglio rendere tutto reale.
Non mi dichiarerò per la storia, ma perché lo voglio.
Alzando la testa incastro i nostri sguardi - Natsu io... - le mie parole vengono bloccate da un'irruzione nella stanza.
- Lucy!! Meno male, stai bene! -
- Lucy-san, Natsu-san è riuscito a prenderti! -
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