Capitolo VIII [Ultimo]

- Quindi possiamo tornare sulla terra, davvero? Senza alcun problema? - Natsu fissa sua maestà Tentei con sguardo diffidente.

- Certo e non vi verranno nemmeno cancellati i ricordi. - risponde Orihime, di nuovo padrona del suo corpo.

Grazie a suo padre siamo tornati ognuno al proprio posto e, di ciò, Natsu è il più felice di tutti.

Non sentire più altre voci in testa l'ha reso decisamente più leggero.

- Ci voleva così tanto, per arrivare a questa conclusione? Serviva che tua figlia scappasse col marito? Ti sarebbe bastato ascoltarla e pensare ad una soluzione. - il ragazzo comincia a battere una mano sulla schiena della divinità.

- N-N-Natsu!!! - lo allontano subito - Che diavolo fai?! -

Non può comportarsi in questo modo... non con lui!

- Eh? Che c'è? Faccio amicizia col boss. È forse un problema? Le cose si sono finalmente risolte. - mi fissa con sguardo confuso.

- Sì, ma... -

- Non preoccuparti. - mi blocca lo stesso Tentei - Oltre che testardo sono pure coriaceo. -

- Eddai! Padre! Ce l'hai ancora per quello? Non ti facevo anche permaloso. - scatta Kannon, in imbarazzo.

- Oh, su su. Perché discutere, in una giornata così bella? È la prima volta che festeggiamo tutti assieme. Sembriamo quasi una famiglia. - Hikoboshi porge ai due da bere.

- Ma che stai dicendo? Sembriamo? Noi siamo una famiglia. - gli sorride la cognata, mentre Orihime s'illumina realizzando la cosa.

Sono davvero felice per lei.

Finalmente ha trovato un po' di pace.

Se la meritava proprio.

- Oh, beh! Ragazzi? Mi sono divertito molto a stare qua con voi, ma dovremmo andare. Sulla terra c'è Happy ad aspettarci, dev'essere molto preoccupato per noi. - Natsu comincia a guardarsi attorno, come in cerca di un magico ascensore diretto verso casa.

Uhm... no, forse non proprio un ascensore.

Natsu probabilmente si sentirebbe male pure con quello.

- Già... credo anch'io sia meglio tornare. E a tal proposito... anche da voi il tempo scorre in maniera diversa dal nostro? - comincio a sudare freddo.

Non rischiamo di tornare e scoprire di aver perso un anno o peggio, vero?

- Sì, ma non temere. Nostro padre può rimandarvi più o meno al momento in cui siete scomparsi. - Kannon mi rincuora.

- Magnifico! Allora... che stiamo aspettando? - Natsu si gasa.

Non vede proprio l'ora di andare a casa e come dargli torto.

Questo luogo è meraviglioso, ma come diceva sua maestà è pure incredibilmente pesante per noi.

Da un'oretta sento addosso una gran stanchezza.

- Oh, io... Lucy! Puoi aspettare un attimo? - Orihime scappa via piantandoci tutti in asso.

- Ma che le è preso? - Natsu la fissa storto.

- Non lo so. -

Poco dopo, però, torna di corsa.

Tra le braccia una gigantesca scatola.

- Questo è per te, per ringraziarti per tutto ciò che hai fatto per noi. Non sarei mai arrivata fin qui senza di te. - mi porge il pacco.

- Ma... non ce n'era bisogno. A me basta sapere che ora siete felici. - il cuore mi si riempie di tenerezza.

All'inizio non ero affatto contenta della "possessione", ma vedendo la gioia che c'è ora nel suo sguardo... rifarei tutto questo altre mille volte.

- Ogni volta che avrai bisogno di consiglio o conforto... guarda in cielo. Io sarò lì a vegliare su di te. Non importa se non potremo più vederci come adesso, ti considererò per sempre come una preziosa amica. - mi abbraccia con le lacrime agli occhi - Grazie, davvero. -

- Così però... mi fai piangere... - ribatto con la voce già rotta dal pianto.

- Orihime, so che questo momento è difficile, ma ora dovrebbero proprio andare. I loro livelli energetici stanno risentendo pesantemente l'atmosfera del luogo. - il marito l'attira a sé.

- Ok, solo un'ultima cosa... - mi afferra per una mano, trascinandomi lontana dal gruppo.

Nel mentre, Hikoboshi, fa lo stesso con Natsu.

- Lucy, voglio dirti questo prima di salutarti... - scruta nel profondo della mia anima, coi suoi sinceri occhi - Nel tuo cuore hai già il coraggio che ti serve per dichiararti a Natsu. Non frenarti per paura di un rifiuto. Non sono stata con voi per molto tempo, ma da ciò che ho visto non credo di sbagliare a dirti che il tuo sentimento è ricambiato. Inoltre... sei stata tu a dimostrarmi, oggi, che per le cose importanti bisogna lottare. E lottare ancora, fino al raggiungimento della felicità. -

A tali parole il mio corpo si muove istintivamente, abbracciandola.

- Avevo già deciso di fare il grande passo, ma il tuo discorso mi ha rincuorata ancora di più. Grazie. -

- Grazie a te. - ridacchia dolcemente.

- Ohi, Lucyyy!! Dobbiamo andare! - Natsu comincia a sbracciarsi.

- Ora va Lucy, tocca a te catturare la felicità. -

Ed è così che ci ritroviamo nuovamente sulla terra.

Il mondo è esattamente come l'avevamo lasciato.

Le persone che camminano tranquille per le stradine, un uccellino che beve dalla fontana, il sole che fa capolino da una soffice nuvola...

Tutto procede come al solito. Senza la consapevolezza di nessuno riguardo ciò che ci è capitato.

Beh... non proprio nessuno.

Su una panchina, davanti a noi, ci sta Happy in preda ai singhiozzi.

- Ohi, amico! Che fai? - Natsu gli si piazza davanti sorridendogli.

Al che il gatto alza lo sguardo vedendoci.

Subito i suoi occhi s'illuminano - Natsu!!! Lucy!! State bene!! - ci salta addosso in lacrime - Sapevo che sareste tornati! Ho sempre creduto in voi! -

- Happy, va tutto bene adesso. Non preoccuparti e... grazie per la fiducia. - lo stringo a me commossa.

- Lo sai? La questione si è risolta per merito di Lucy. Ha urlato contro il boss delle divinità. - Natsu scoppia a ridere.

- Ma... non è esattamente così! - cominciamo quindi a raccontare la storia al nostro amico, facendogli tornare il sorriso.

La fuga dalle nostre prigioni, la discussione con Tentei, il riappropriamento dei nostri corpi, la festa...

Solo in un secondo momento, risolta la questione padre e figlia, abbiamo scoperto alcune cose.

Come la verità sui due mastini che ci avevano catturati. Si erano fatti sentire, scesi sulla terra, per avvertire Orihime. Affinché potesse tentare di correre ai ripari, in qualche modo.

E pure il resto del loro comportamento sospetto era dovuto ad un impacciato tentativo di aiutarli.

E la strana reazione di Kannon?

Quella era dovuta al fatto che lei sapeva tutto.

- Pazzesco! Tutto questo quando, di fatto, siete stati via per poco più di un'ora. - scuote il capo sorpreso.

- In quel mondo saranno passate almeno sei o sette ore. Infatti... - mi sfugge uno sbadiglio - Potendo tornerei già a casa a dormire. Mi sento davvero molto assonata. -

- Già, è vero. - sbadiglia pure Natsu.

- Se volete possiamo pure tornare a Magnolia. Io ho pranzato... mi sono mangiato otto pesci, in attesa. A causa della vostra scomparsa mi è venuta un'assurda fame nervosa. -

- Sì... a causa della fame nervosa... - fingo di credergli.

- Comunque, Natsu. È da prima che non riesco a togliermi un dubbio. - lo fisso curiosa.

- Cosa? -

- Orihime mi aveva detto che, attraversare la corrente della Via Lattea, era pressoché impossibile. Come sei riuscito ad andare sull'altra sponda? -

- Hai presente la leggenda? Ricordi come, giunto il Tanabata, i due riuscivano a raggiungersi? -

- Parli delle gazze? Ho sempre sentito dire che, per farli incontrare, creavano un ponte. Hai forse costretto delle bestie divine a ricreare la cosa, per te? -

- Certo che no, per chi mi hai preso? Però ne ho trovata una e l'ho cavalcata come fosse un cucciolo di drago. - mi fa con gioia il segno della vittoria.

- Oddio... poveretta! Devi averla distrutta! -
- Sarebbe stato peggio se avesse dovuto trasportare te. Lo dico per esperien... Ahia, Lucy!! - lascio cadere il gatto, che stava tra le mie braccia.

- So cosa stavi per dire. Maleducato. - li precedo fingendomi irritata.

C'è poco da dire... questa solita routine mi mancava.

Ed ora che tutto è tornato alla normalità... che faccio?

Quando e come dovrei dichiararmi?

Ah... non ne ho idea!!

Al solo pensiero mi sale l'ansia.

E dire che pensavo di averla superata...

- Lucy... a proposito... non hai ancora aperto il regalo di Orihime, vero? - Natsu mi si affianca, facendomi tornare al presente.

- No, pensavo di farlo a casa con calma. -

- Eeeh?? Ma non sei curiosa? - scatta il gatto.

- Ovvio che sì, ma non vorrei che si rovinasse. -

- E va bene, però... che noia. - brontola il ragazzo.

- Tu invece? Prima ho visto Hikoboshi prenderti in disparte. Ti ha forse dato qualcosa? -

O detto?

Questo mi incuriosisce molto più del regalo della mia amica, lo ammetto.

- Uhm... no. Solo discorsi tra uomini. - ci supera con aria sospetta.

C'è qualcosa che mi nasconde.

Lo sento.

Purtroppo però non riesco a saperne di più, nemmeno raggiunta casa mia.

Stanchi come non mai crolliamo subito, io sul letto e Natsu sul divano, perché più vicino.

Quando riapro gli occhi è oramai sera inoltrata.

- Ah... mi sento come nuova. - mi stiracchio avviandomi verso la cucina.

Ho voglia di un bel tea fresco.

Natsu, ancora dormiente sul sofà, è un vero amore.

Come una sciocca mi fermo ad osservarlo, con occhi pieni d'amore.

Sembra un bambino che sta facendo un bel sogno.

Il sorriso che gli aleggia sulle labbra è qualcosa di incredibilmente adorabile.

Ah... quanto lo amo.

- Se Orihime fosse ancora dentro di me ora sarei vittima di una bella ramanzina. - ridacchio accarezzando i capelli del ragazzo.

- Uhm... - socchiude gli occhi.

Ops...

L'ho svegliato.

- Lucy? - mi guarda ancora mezzo addormentato, facendo fare una capriola al mio povero cuore.

- Ecco... stavo per aprire il regalo di Orihime. Pensavo volessi saperlo. - mento.

- Oh, sì. Tu vai avanti. Io ti raggiungo. - si mette a sedere sbadigliando.

- Ok. Dopo ti preparo la cena. Sto cominciando ad avere fame, quindi... chissà come ti senti tu. - avanzo sorridendo.

Forse potrei dirglielo a tavola.

"Tieni, questo è per te. Assieme al mio amore."

Ah!!!

Ma che diavolo vado a pensare?

Potrei essere più melensa?

Una scena del genere non è affatto da me.

Io non sono così.

Forse, allora, potrei pensare di dichiararmi durante una passeggiata serale.

Sotto il chiarore delle stelle potrebbe essere più facile.

Orihime sarebbe lì a vegliare su di me.

No... neanche così va bene.

Mi sentirei osservata.

Lo so.

Sospirando poggio sul letto la scatola contenente il mio dono - Meglio pensare a questo, per il momento. -

Aperta scopro essere un kimono.

Un meraviglioso, raffinato, sensazionale... kimono.

Il più bello mai visto.

Senza togliere nulla a quello fatto da Mira, ma... questo ha qualcosa di diverso.

È come se fosse intriso di tutte le speranze di Orihime.

Lo sento... è una sua creazione.

Trovandomi letteralmente affascinata dall'indumento corro al bagno per indossarlo.

Non è affatto un abito da portare così tanto per, ma... non sono riuscita a resistergli.

- Accidenti... questo è più complicato da mettere da soli... - mi ritrovo a litigare con l'obi.

- Hime, lasci fare a me. - Virgo appare dal nulla.

- Oh... ok. - scuoto il capo senza dir altro.

Lo fa apposta a farmi venire gli infarti.

Inutile discuterci ancora.

Inoltre... non vedo l'ora di mostrare a Natsu il dono di Orihime.

- Siete meravigliosa. Sembrate una Principessa e, si sa, le nobili affrontano a testa alta le sfide. Pure quelle amorose. -

- Virgo!! - avvampo di botto.

- Alla prossima, Hime. Buona fortuna. - ridacchia sparendo.

- Ah... cavoli... ora sono di nuovo in ansia. - mi afferro il viso, uscendo dal bagno.

- Oh... Lucy... - Natsu è di fronte al mio letto, con lo sguardo fisso su di me.

Cacchio...

Speravo di avere qualche attimo per calmarmi.

- S-Sì? - sento il cuore in gola.

- Ora capisco... - sussurra come incantato.

- Eh? Cos'è che capisci? -

Forse sono strana.

Che questo abito non mi doni?

In realtà è più probabile che sia io a non donare allo splendido kimono.

- Una cosa naturale... che potrebbe capire anche un bambino... - non risponde, continuando per la sua tangente.

Intanto, a passi lenti e cadenzati, avanza verso di me.

- Natsu? - sussulto, non appena una delle sue mani si poggia delicatamente sulla mia guancia sinistra.

- Lucy, ho finalmente capito cos'era. - mi sorride.

- D-Di cosa stai parlando? - il mio cuore è oramai andato, perso, sciolto come burro.

- Ho compreso le parole di Hiko-coso. Aveva provato a spiegarmi una cosa sul mio cuore, ma... solo ora ci sono arrivato. Io sono innamorato di te, da molto tempo. Solo... non sapevo dar un nome a questo sentimento. Almeno fino ad ora. -

Il fiato mi si mozza in gola.

Il tempo si ferma.

Le stelle brillano in cielo, come a volermi incoraggiare.

Questo non è un sogno.

Natsu l'ha davvero detto.

Mi ama...

Seriamente.

- Oh, Natsu... - gli occhi mi si inumidiscono - Anch'io... anch'io sono innamorata di te. - le parole mi escono in un sussurro.

Quanto ho atteso per poterglielo dire.

Ed ora eccomi qui, di fronte a lui.

Occhi negli occhi.

Cuori sulla stessa lunghezza d'onda.

- Eh? Davvero? - s'illumina d'un colpo.

- Sì. Io... ti amo. - mi getto tra le sue braccia, per nascondere il rossore sul mio viso, ma anche perché...

Sono felice.

Come non mai.

Natsu mi ama.

- Whaaa! Ma è meraviglioso! - mi stringe a sua volta - Quindi... ora siamo una coppia, giusto? - domanda con tono confuso.

- Eh? Beh... ecco... - vado completamente nel pallone - Sì... di solito è così che va, quando ci si ama. -

- Io ti amo. - mi allontana un poco, per potermelo dire mentre mi guarda negli occhi.

- A-Anch'io ti a... - non riesco a terminare che le sue labbra si poggiano sulle mie.

Un dolce bacio rubato.

Il mio primo... bacio.

- Scusa, forse avrei dovuto chiederti il permesso. Solo... è stato istintivo. Come il rivelarti il mio amore. -

Cielo!!!

Possibile che... riesca ad uscirsene così facilmente con certe frasi?

Io non ci riuscirei mai.

Però... è stato così dolce!

- Natsu... è tutto ok. Tranquillo. - affondo il volto nel suo petto, beandomi del suono del suo cuore.

Con i battiti a mille, proprio come il mio.

Quindi è così che ci si sente quando si è ricambiati?

Questa sensazione è davvero spettacolare.

A saperlo mi sarei dichiarata molto prima.

Orihime aveva ragione.

Non ha senso perdere tempo a causa di sciocchezze.

Insispirando a fondo il profumo di Natsu mi lascio cullare dal suo abbraccio, mentre sbircio fuori dalla finestra.

Nel cielo notturno due stelle brillano più delle altre, come a voler festeggiare il coronamento del nostro amore.

Altair e Vega, le stelle innamorate.

Orihime ed Hikoboshi che, ora, potranno star assieme come desideravano da molto.

Proprio come me e Natsu.

♡♡♡Ohayou minna♡♡♡
Lo so, nemmeno a me sembra vero, ma siamo realmente giunti all'ultimo capitolo (๑>ᴗ<๑)
Questa conclusione mi ha lasciato addosso un piacevole senso di felicità. Dopotutto ben due coppie sono riuscite a raggiungere il loro lieto fine ♡
Per questo... spero vivamente di essere riuscita ad intrattenervi e divertirvi, lungo questa bella avventura vissuta assieme (∩˃o˂∩)♡
Ed è con queste dolci emozioni nel cuore che vorrei ringraziarvi profondamente, per avermi seguita fin qua. Mi auguro di tornare presto con un nuovo scritto, ma intanto...
♡♡♡Arigatou gozaimasu♡♡♡
♡♡♡Mata nee, alla prossima♡♡♡

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