Capitolo VI
- Alla fine, anche se è stato un lavoro noioso, siamo stati pagati parecchio. Che ne dite di festeggiare andando a mangiarci una bella grigliata? - propongo ai miei amici.
- Di pesce? - Happy s'illumina.
- In questi giorni abbiamo mangiato quasi sempre pesce, voglio della carne. - sbuffo affamato.
- Eddai ragazzi, smettetela di discutere su cose del genere. Tanto va sempre nello stesso modo, con Happy che ordina pesce e tu carne. - Lucy ci divide, per poi avviarsi in cerca di una locanda dove fermarci.
"Ma tu pensi sempre e solo al cibo?" Hiko-coso mi parla nella testa.
- No, ci sono anche le risse. Problemi? Ci metto un attimo a sfrattarti dal mio corpo, se non ti va bene il mio modo di fare. -
- Natsu, già te l'ho detto. - Lucy poggia una mano sulla mia spalla - Quando Hikoboshi parla solo con te, puoi rispondergli senza usare la voce. Sente i tuoi pensieri. Perciò... evita di discutere col "nulla". -
- Che due scatole... non lo faccio apposta, mi viene istintivo. -
- Questo perché sei abituato a dar fiato alla bocca in ogni momento, piuttosto di riflettere sulle cose. -
- Happy!! Io non sono stupido! -
Perché tutti non fanno altro che uscirsene con cattiverie del genere?
Anche io penso!
Tipo... adesso!
"Sei uno che si scalda troppo facilmente. Sarà colpa del tuo tipo di magia?"
Ghiiiii!!!! Chiudi il becco, grillo parlante!
"Non riesco affatto a capire per quale motivo siamo finiti proprio nei vostri corpi, non mi sembra che tu sia molto affine a me. Anzi..."
- Per quanto mi riguarda puoi pure uscirtene fuori, per me sarebbe solo una liberazione! - urlo in mezzo alla strada.
Non ne posso più.
Avere una voce che continua a rimbombarmi in testa è estremamente fastidioso.
- Natsu... di nuovo... - sospira Lucy.
- Oh, al diavolo! È lui che mi irrita, non posso farci nulla! - li supero sbuffando.
"Questa povera ragazza deve avere una pazienza infinita. Dovresti trattarla un po' meglio, non credi?"
- Adesso mi accusi pure di star a trattare male Lucy? Ma chi ti credi d'essere?! -
Maledetto!
Lucy è un'importante amica.
Non le farei mai nulla di brutto!
Mai!!
- Ehi, Natsu! Calmati! - mi blocco venendo afferrato per le spalle da Lucy.
Il suo sguardo, così profondo nel mio, quasi subito riesce a placare il mio crescente nervoso.
Come per magia.
- Hikoboshi, non so cosa tu gli abbia detto, precisamente. Però... Natsu è un prezioso membro della mia famiglia. Non farebbe mai nulla in grado di nuocermi. Mi fido di lui più di chiunque altro, quindi... per favore, non accusarlo di cose a caso senza conoscere i veri fatti. - sorride guardandomi dolcemente.
"Oh... capisco. Chiedo scusa, ad entrambi."
- Ok, l'importante è che tu abbia compreso. - le si allarga il sorriso - E tu, Natsu. Davvero, smetti di urlare in mezzo alla strada. So da me che tipo di persona sei, per questo non c'è bisogno di scaldarsi tanto. -
- Hai ragione, in fin dei conti non importa cosa pensano gli altri. Mi basta che sia tu a sapere le cose che davvero contano. - cingo le sue spalle con un braccio - Dove si va a mangiare? -
- Ah, Lucy... io te l'avevo detto che ti sarebbe servito il mio supporto. - Happy scuote il capo, sospirando - Ormai però hai perso il treno. -
- Treno? Io non ci salgo senza un altro di quei magici sonniferi. - già mi metto sull'attenti.
Perché già si parla di ciò?
Stavamo decidendo dove mangiare.
Non sono ancora pronto per salire nuovamente su un mezzo di trasporto.
- Happy... credo che nemmeno col supporto di tutta la gilda si riuscirebbe a cavarci un ragno dal buco. - sospira pure lei, ma...
- Lucy, perché guardi me mentre parli con Happy? -
- Oh, nulla. Non preoccuparti, Natsu. Guarda, laggiù c'è una locanda. Ci fermiamo lì? - ci precede di qualche passo.
Certo che con questi vestiti siamo davvero appariscenti.
Riuscirei ad individuarla anche se fosse a molti metri di distanza.
E la sua lunga coda... mi appare quasi ipnotica, mentre oscilla sulla sua schiena.
"Lo sai... prima, quando ti ha sorriso, il tuo cuore ha sussultato."
- Di che stai parlando? -
- Eh? Io non ho detto nulla. Ah... stai discutendo ancora col tuo amico parassita? - Happy mi fissa storto.
- Scusa, scusa. Non devo parlarci ad alta voce, ho capito. - sbuffo.
Mi farai davvero diventare matto.
"Pensare invece di parlare non è una cosa così complicata."
Io sono più una persona che agisce, pensare troppo alle cose ci fa solo far fare mille giri inutili.
"Non sempre, a volte aiuta proprio ad evitare questi mille giri. Riflettere sulle cose può portarci prima al raggiungimento di un obbiettivo. Andando a tentoni a caso, dettati dall'istinto, si può rischiare di perdere un sacco di tempo."
Punti di vista.
Comunque... che intendevi poco fa?
"Nulla più di ciò che ho detto. Vedendo il suo sorriso il tuo cuore ha fatto una capriola."
A volte mi capita, anche se non ne capisco il motivo.
"Davvero?"
Davvero, cosa?
"Seriamente non ne comprendi l'origine?"
Perché, tu sì?
"Certo, anche i bambini saprebbero rispondere alla tua domanda."
Ehi!!
"Non volevo offenderti, sono solo sorpreso... il sentimento che provi per Lucy è qualcosa di così naturale e conosciuto che... è davvero pazzesco tu non l'abbia individuato. Facciamo così: prova a chiamarla. Poi guardala attentamente e dimmi che cosa senti."
La tua proposta mi sembra senza senso.
"Tentare, però, non ti costerà nulla. No?"
Ah... e va bene.
- Ohi, Lucy! -
Subito, sentendo la mia voce, si volta.
Un allegro sorriso le sboccia sul viso mentre sento il cuore stringermi nel petto - Sembra esserci posto. - mi indica il locale, di fronte a lei.
"Ancora non ti è chiaro? Riesco quasi a sentirti. Il cuore in subbuglio, il respiro mozzato, un senso di agitazione misto a pace che cresce... tutto solo grazie ad un suo sguardo."
- Io... forse... - sto arrivando ad una risposta, ma... è lì che tutto si blocca.
Come sospeso nel tempo.
Un tempo che sta scorrendo per tutti in maniera normale, a parte che per noi.
Affianco a Lucy sono comparsi due tizi in kimono, dall'aria truce e con delle folte orecchie da lupo in testa.
- Ghyaaaa!! - urla appena viene afferrata per un polso e la vita.
- Finalmente vi abbiamo trovata, Principessa. - uno dei due se la carica in spalla.
- Lasciatela, bastardi!! - ringhio scattando in avanti, ma ecco che il rapitore di Lucy svanisce nel nulla.
Impedendomi di fare qualunque cosa e lasciando nell'aria le parole "Lascio a te il resto." al suo compare.
- Lucy!!! - urla Happy, al mio fianco.
- Dove diavolo l'ha portata il tuo amico? - avanzo furente.
Io questi li uccido.
"Orihime... Lucy... non doveva succedere."
Tu sta zitto, devo spaccare la faccia a questo tipo.
Poi vedrai come parlerà.
"No!! Non farlo! Anche contro alle nostre previsioni, devono averle riportate nel nostro mondo. Con lui fuori gioco non riusciremo mai a raggiungerle."
Questo lo vedremo!
"Ma Lucy... ti aveva chiesto di utilizzare la violenza solo come ultima spiaggia."
Piantala!
Come fai ad essere così calmo?!
Hanno tua moglie e te ne esci con puttanate del genere?
Non è il momento per pensare a certe cose.
- Ti ho chiesto... Dove. Hai. Portato. LUCY?! - ringhio contro il tizio che mi sta fissando con espressione assolutamente impassibile.
- Gli umani sono davvero diventati insolenti. Un tempo non si sarebbero mai permessi di usare un tale tono con delle creature divine. Ora, però, vedi di star buono. Devi venire con me. - d'improvviso me lo ritrovo davanti alla faccia.
La sua mano che stringe il mio braccio.
Neanche a dirlo finisco così per venir trascinato chissà dove, mentre il mio povero amico urla il mio nome con preoccupazione.
L'istante dopo... tutto diventa nero.
"Lo sapevo... siamo di nuovo qui." sento la voce ovattata di Hiko-coso.
- Come mi pulsano le tempie... - mi metto a sedere, con gli occhi ancora chiusi - Qui... dove? Un attimo! -
Ricordando l'accaduto mi alzo di scatto - Dove siamo? Dov'è Lucy?! Maledetto!! Sei ancora qua?! Dimmi dov'è Lucy!! - afferro per il colletto il mastino, ancora di guardia.
"Natsu, siamo nel mio mondo. Precisamente nel campo dove governavo i miei buoi."
- E da qui non te ne andrai, mai più. - ghigna il tizio, scollandosi le mie mani di dosso - Dovrai far ammenda per i tuoi molteplici peccati, preparati quindi a passare l'eternità qui. Senza mai più poter rivedere Orihime-sama. -
- Al diavolo! Se pensi che me ne starò qua con Hiko-coso hai sbagliato di grosso! Troverò Lucy e torneremo assieme alla gilda! - sbuffo avviandomi chissà dove.
Cerca di guidarmi per questi campi.
Non conosco sto posto e Lucy dev'essere piuttosto lontana perché non sento da nessuna parte il suo odore.
"Non sarà facile raggiungerle."
Magnifico, non mi diverto con le sfide troppo semplici.
- Fossi in te gongolerei ben poco. Nemmeno tu puoi lasciare questo luogo, fino al momento in cui potremo dividere le vostre coscenze da quelle di Hikoboshi ed Orihime-sama. Poi non temere, vi rimanderemo sulla terra, anche se privi di questi superflui ricordi. - il lupacchiotto umano si materializza nuovamente di fronte a me.
- Rifiuto l'offerta. Hikoboshi? Da che parte devo andare? -
"Ehm... verso il ponte che si intravede a destra."
- Non andrete da nessuna parte. Siete sotto mia supervisione. -
- Che palle!! La vuoi piantare di sbucarmi davanti? Cosa sei, un fungo?! - lo aggiro per l'ennesima volta.
Mi sta stufando.
Alla prossima lo atterro.
Senza pensarci un secondo di più.
Mi sono trattenuto fin troppo.
Ho altro da fare che giocare con sto tizio.
- Certo che sei un umano davvero insistente oltre che insole... - trovandomelo ancora di fronte finisco davvero per piazzargli un pugno in faccia, spalmandolo a terra, senza lasciargli terminare la frase.
Uhm... deboluccio il tipo.
Per essere una divinità me l'aspettavo più coriaceo.
Comunque...
- Io ti avevo avvisato. - sbuffo proseguendo per il mio percorso.
"Veramente l'avevi solo pensato..."
- Oh. - osservo il lupacchiotto privo di sensi - Colpa di sta storia con te e tua moglie. Non capisco più la differenza tra pensiero e parlato. -
"Ecco... ok, non commento. Questo è troppo pure per me." lo percepisco sospirare.
- Poche storie e dimmi la strada. Dobbiamo recuperare Lucy e tua moglie. -
"Una domanda... la chiami così perché non ricordi il nome?"
- Ghiahahaha! Mi hai beccato! -
"Non è così difficile da tener a mente, in ogni caso... da qua comincia il vero problema. Questo è il fiume della Via Lattea ovvero... ciò che tiene me ed Orihime divisi."
Osservando la zona posso notare cosa intendesse prima, dicendo che non sarebbe stato facile andare da loro.
Il ponte che mi aveva indicato è stato fatto a pezzi, su questa riva ne resta solo un moncone.
E la corrente di stelle? Troppo impetuosa per poterla attraversare a nuoto od in barca.
"Già... negli anni ne ho provate tante per andare da Orihime, ma nulla ha mai funzionato."
- Oh, beh... poco male. - ghigno battendo pugno contro pugno - Vincere contro condizioni assurde è la mia specialità. -
Sentendomi tutto un fuoco mi preparo a trionfare pure in questa sfida.
Non ho paura, so di potercela fare.
Perché lei crede in me. Lo so.
- Lucy, aspettami! Sto arrivando! -
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