Vestito Rosso
- Mira-nee, ancora non ti sei alzata? Ti sei presa tardi? - sento bussare alla porta della mia camera.
- Arrivo, Lisanna. - sbadiglio mettendomi a sedere.
Solitamente sono io la prima a svegliarmi, ma ieri sera ho proprio fatto fatica a prendere sonno.
Tutta colpa di Erza che se n'è uscita con strani discorsi, mentre si chiacchierava tra ragazze.
A volte la sua fantasia è in grado di galoppare molto più della mia, ma con ieri si è decisamente superata.
- Scusate ragazzi, stavolta è toccato a voi preparare la colazione. - raggiungo i miei fratelli in cucina, ancora mezza addormentata.
- Ragazzi? Qui ci siamo solo noi, tre vere donne. - una voce familiare, ma al tempo stesso stranamente femminile, mi fa bloccare.
Alzando lo sguardo al rallentatore mi ritrovo a vedere una scena estremamente... diversa dal solito.
Anzi no... ad essere diverso è uno dei miei fratelli.
Davanti a me c'è Lisanna che mi sorride come suo solito, ma... al suo fianco...
- E-Elfman? - non mi capacito di ciò che stanno vedendo i miei occhi.
Quello che, fino al giorno precedente, era il mio amato fratellino ora è... una donna!
I capelli lunghi fino alle spalle, il vestito rosa pallido e... le tette!
Sul serio!
Mio fratello ha il seno!
L'unica cosa rimasta come sempre è la sua stazza molto robusta, caratteristica che mi fa comprendere di non essermi sbagliata.
Quello affianco a Lisanna deve per forza essere Elfman.
- Mira-nee!! Ma che ti prende? Perché hai chiamato Elfy col suo nome completo? Lo sai che lo detesta! - Lisanna scatta agitata mentre mio fratello comincia a piangere.
Per davvero.
- Ecco, l'hai fatta piangere. Accidenti, non è da te fare certi errori. - sospira - Elfy, Mira-nee non l'ha fatto di proposito. Calmati. Lo so che non ti piace il tuo nome, ma papà e mamma... erano così convinti che avrebbero avuto un maschio. Anche se è pure vero che, poi, avrebbero potuto sceglierne un altro di nome, realizzata la realtà. -
Cielo... che sta succedendo?
Non è così che dovrebbe essere.
Elfman era... mio fratello.
Oddio non è che... Erza!!
Stavolta sì che la faccio secca!
- S-Scusate, mi spiace lasciarvi così, ma devo uscire un attimo. La colazione la mangio al mio ritorno, non preoccupatevi. - mi fermo un attimo davanti alla porta - E-Elfy scusami, davvero tanto. Non volevo farti star male. - esco quindi in cerca della rossa.
Che diavolo avrà combinato?
Che magia avrà usato?
Maledizione!
Non poteva limitarsi ad immaginare un mondo con Elfman in versione femmina? Doveva pure giocarci su?
Dove sta il rispetto per mio fratello?
Eppure lo sa come sono fatta.
Se si fa qualcosa ai miei fratelli, divento una belva.
- ERZA!! - la scuoto bruscamente, entrata nella sua stanza del dormitorio.
Se pensava che l'avrei lasciata dormire beatamente sbagliava di grosso.
- Eh... che?! Mira? Che diavolo ci fai qua? Come sei entrata? E... lasciami! - mi allontana confusa.
- Che hai fatto ad Elfman? - la guardo furente.
- Eh? Ad Elfy? Si può sapere che ti prende? Perché dovrei aver fatto qualcosa a tua sorella? -
- Vorrai dire: tuo fratello. -
- Mira... stai iniziando a preoccuparmi. - si alza sbadigliando - Tu non hai fratelli, solo due sorelle. Sei per caso ancora addormentata? Sei pure in pigiama. Oppure... sono io ad essere ancora nel mondo dei sogni? - barcolla verso il bagno.
- Mi stai prendendo in giro, lo so! Ieri ti sei messa a fantasticare su una possibile versione femminile di mio fratello ed ora me lo trovo davvero donna! Che gli hai fatto? Non è divertente! Quando tornerà normale si deprimerà al ricordo di questa strana esperienza! -
- Senti Mirajane, io non ho davvero idea di cosa tu stia dicendo. - si piazza di fronte a me con sguardo serio - Da quando ti conosco ti ho sempre vista assieme alle tue due sorelle, senza alcun fratello. -
- Ma cosa... - mi blocco sul posto.
Non sta mentendo.
Glielo leggo negli occhi, ma...
Elfman era davvero... o forse no?
Al che i ricordi cominciano improvvisamente a tornare a galla, tutti con Elfy al fianco mio e di Lisanna.
Elfy... mia sorella.
- Mira? Che hai ora? - Erza sventola una mano davanti alla mia faccia - Posso andare in bagno, adesso? -
- Scusa il disturbo. Credo di essermi svegliata col piede storto. - mi avvio placidamente verso la finestra aperta, punto da cui sono entrata.
- La prossima volta cerca di aspettare un attimo prima di far irruzione a casa degli altri, in questa maniera. Mi hai fatto venire un colpo. - sbuffa infastidita.
- Hai ragione, scusa. Ci vediamo alla gilda. - salto fuori di umore migliore.
Come ho potuto pensare che Elfy fosse in realtà un uomo?
Lei è la mia dolce sorellina.
Da sempre femmina.
- Mira-nee, eccoti finalmente! Ma dov'eri finita? - Lisanna mi accoglie, appena rientro a casa.
- Ci hai fatte preoccupare in sacco. Eri così strana e sei pure uscita in pigiama... - Elfy mi si avvicina - Non sono arrabbiata per come mi hai chiamata, mi dispiace averti agitata. -
- Scusa tu, non so cosa mi sia preso. - l'abbraccio.
- Far pace è da vere donne! -
- E da vere sorelle. - ridacchia Lisanna aggiungendosi all'abbraccio.
Quanto voglio bene a queste due, le mie amate sorelle.
È una fortuna che io mi sia ripresa.
Lo schizzo di prima è stato davvero folle, devo averle agitate terribilmente tanto.
In ogni caso... ora è tutto a posto.
Pronto per far cominciare un'altra magica giornata.
- Elfy, mi andresti a prendere un sacco di farina? - domando, non appena giungiamo nella cucina della gilda.
- Certo che sì, Mira-nee. Aiutarsi a vicenda è da vere donne. - sorride avviandosi al magazzino.
- Grazie. - comincio a canticchiare, come mio solito.
- Mira-nee, per caso bisogno di altro? Altrimenti andrei a recuperare le tre torte che Erza ha ordinato in pasticceria. - Lisanna mi osserva sorridente - Non capisco perché le ordina per mangiarle qui alla gilda. Non sarebbe più comoda a tenersele a casa? -
- Ne tiene anche a casa, ma le fa comodo avere una scorta pure alla locanda. Visto che sta più qui che non al suo appartamento. Comunque... grazie, ma sono a posto così per adesso. -
- Uhm... capisco. - si fa stranamente dubbiosa - Prima di andare vorrei però farti una domanda. -
- Ovvero? -
- Come mai stamattina hai chiamato Elfy col suo nome intero? -
- Oh... è stato un errore. Probabilmente devo aver fatto qualche strano sogno. -
Anche se... una parte della mia testa sta ancora cercando di farmi credere che Elfy non sia una donna, ma un uomo.
- Ok, se lo dici tu. - fa spallucce.
- In che senso? -
- Stamattina eri davvero strana, quasi sembravi pazza. Spero sia stato davvero un problema passeggero, causato dalla confusione tra realtà e sogno. -
- Tranquilla, tranquilla. È tutto ok. - la spingo verso la porta - Meglio che tu ti muova, Erza potrebbe lamentarsi se arrivasse prima dei suoi dolci. -
- Ok... - mi squadra attentamente, per poi andarsene - Ci vediamo tra poco. -
- Fa attenzione, a dopo. - la saluto rimanendo quindi sola nel silenzio della cucina.
L'unico suono che si erge nella stanza è causato da me, intenta a recuperare ciotole ed ingredienti.
Ieri mi sono preparata l'impasto per i biscotti, motivo per cui ora c'è solo da tagliare le forme ed infornarle.
Poi... che altro potrei preparare?
Presto arriveranno i nostri compagni, per far colazione.
- Ohi, donna? Quanto hai da fare? Vorrei qualcosa da mangiare. - compare Laxus sulla soglia della porta.
Ecco appunto.
- Ho appena cominciato, oggi dovrai aspettare. Mi spiace. -
- Che due scatole. -
- Su, porta pazienza. Se vuoi ti preparo uova e bacon. - gli propongo.
Effettivamente, considerando il soggetto, non ha molto senso domandargli pazienza.
- Come vuoi, mi basta poter mettere qualcosa nello stomaco. - sbuffa.
- Mira-nee, dove vuoi che ti metta la farina? Whaaa! L-Laxus! - mi volto di scatto, all'urlo di mia sorella.
Un attimo...
Perché Elfy è arrossita?
Non sarà per... Laxus?
Vero?!?!
E poi... prima non aveva un altro abito?
Questo rosso da dov'è spuntato?
- Buongiorno anche a te. - la guarda appena lui - Allora, io aspetto di là. Vedi di non metterci troppo. - mi scompiglia i capelli, avviandosi verso la sala.
- Ah... Mira-nee. Potevi dirmelo che c'era Laxus. Non mi sono sporcata il vestito di farina, vero? - Elfy comincia a guardarsi ovunque.
- E-Elfy... - mi avvicino a lei con mani tremanti.
- Che c'è? Sono davvero sporca? Questo non è da vera donna! - scatta agitata.
- Elfy... non è che a te... piace... Laxus? - sento del gelido sudore scorrermi sul viso.
- Eh? Ma che stai dicendo? - avvampa in un istante - Così mi metti in imbarazzo ed a disagio! No che non mi piace Laxus, lui è il tuo ragazzo, solo... mi mette sempre in soggezione... - punta lo sguardo a terra.
- Sul serio? È solo questo? - il cuore mi batte nel petto a mille.
Una rivelazione diversa sarebbe troppo da sopportare.
- Certo! Come ti è saltato in mente di chiedermi se mi piace? Sai bene com'è Laxus, è così... uomo. Ogni volta che è nei paraggi mi fa sentire piccola, così tanto da agitarmi. Nulla più, ma... questo tu dovresti già saperlo. - sbuffa poggiando sul tavolo il sacco di farina.
- Oh beh... io... -
Davvero lo sapevo?
- Comunque, parlando d'altro... da dove arriva il vestito che indossi? Prima ne avevi uno color rosa pallido. - mi ritrovo nuovamente ad osservare l'abito.
Non so perché, ma questo rosso sgargiante è quasi magnetico.
- Ti piace? L'ho comprato poco fa. - sorride facendo una piroetta per mostrarlo meglio.
- Poco fa? Ma non eri nel magazzino? -
- Esatto, l'ho acquistato dalla tartaruga viola? -
- La che? -
Sta forse impazzendo?
- Sì, il fiore millenario dietro casa. -
- Elfy, ti senti male? - poggio una mano sulla sua spalla ed è in quel momento che... il suo volto mi appare... offuscato.
L'attimo dopo tutto si fa nero. Vuoto.
- Elfy? - sbarro gli occhi trovandomi ad osservare il soffitto della mia camera.
- Che diavolo...? - mi metto a sedere confusa, mentre per la testa ho ancora l'abito rosso di mia sorella.
- Mira-nee, chi è Elfy? -
- Elfman? - mi sorprendo alla vista di mio... fratello?
- Elfy sarei io? - inarca un sopracciglio.
- Che sta succedendo? -
Era tutto un sogno? O lo è questo?
Non ci sto capendo più nulla...
- Questo vorrei saperlo io. Stavo per svegliarti quando hai quasi urlato "Elfy". -
- Un attimo... ho bisogno di un attimo. - tiro un profondo respiro.
Pian piano la mente torna lucida mentre la realtà va al suo posto.
Che poi... a pensarci, nel sogno ho avuto un momento come questo eppure... stavolta sono sicura.
Al cento per cento.
- Mira-nee? - Elfman mi si avvicina con aria preoccupata.
- Che ore sono? - gli sorrido alzandomi.
- Le sette. -
- Uh, dobbiamo avviarci alla gilda. -
Elfman donna, che assurdità.
Ora tutto mi è tornato alla mente.
Ieri sera mi sono ubriacata con le ragazze.
Ad un certo punto Erza ha cominciato ad impazzire, cercando di farci immaginare tutti i ragazzi della gilda in versione femminile.
Tutti, compreso mio fratello.
Ed è a causa di ciò, unito all'alcool assunto, che è nato il sogno appena terminato.
Che vicenda pazzesca.
Al solo pensiero non posso che sorridere.
Mio fratello è decisamente meglio così com'è.
Eppure... ancora non riesco a togliermi dalla mente una cosa.
Quel cavolo di vestito rosso.
♡Ohayou minna♡
Con questa postilla ci terrei a rivelarvi una piccola curiosità, riguardante questo capitolo X3
L'idea per tale sogno mi è venuta dopo aver letto un commento su una mia storia, di Gretacritelli (๑>ᴗ<๑)
Non ricordo precisamente le sue parole (e nemmeno in che racconto fosse il commento), ma era una battuta su un ipotetico Elfman donna. Cosa che subito mi fece pensare "Un giorno scriverò un capitolo di Sogni Fatati, col nostro amato "vero uomo" trasformato in donzella" ( >ω<)
E insomma... eccoci qui. Il giorno è giunto, assieme alla giusta idea X3
Detto ciò mi dileguo, ma non prima di aver ringraziato Greta per avermi dato quest'idea. Grazie davvero. Mi sono divertita molto a scrivere questa One-shot ^^
E grazie anche a tutti voi per averla letta, spero vi sia piaciuta ♡♡♡
♡♡♡Arigatou gozaimasu♡♡♡
♡♡♡Mata nee, alla prossima♡♡♡
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