Capitolo V
Stamattina, mentre mi avvio alla gilda, mi sento un pochino meglio.
Forse mi sto abituando a questi sogni o forse è perché questo pomeriggio andrò da quello specialista, ma sono leggermente più serena.
La mia serenità però crolla quando, entrata nella locanda, sento urlarmi contro.
- Maledizione Lucy!! Ti stavo giusto aspettando! - mi punta un dito contro Natsu.
- Eh? Perché? - lo fisso confusa.
- Ghiiiiiii!! Lo sai il perché!! - ringhia avanzando.
- No, se no non lo chiedevo. Che succede? -
- Natsu, lascia stare Lucy. - lo riprende sbuffando Erza.
- No! Al diavolo!! Non avete idea di che mi ha combinato ieri! -
Oddio... ieri!
- Ah!! Ho sentito delle voci di un ragazzo nudo che volava via con un gatto azzurro! - scatta Levy-chan.
- Vero. L'ho sentito pure io. Ne parlava il panettiere. - ci fissa curiosa Kinana.
- Che avete combinato?! - indaga curiosa Mirajane.
Al suo sguardo fin troppo curioso avvampo facendole venire idee di ogni genere.
- Ieri Lucy mi ha sbattuto fuori casa nudo!!! - inizia ad urlare il ragazzo.
Tutta la gilda sbarra gli occhi facendomi avvampare ancor di più.
- Aspetta!! Detto così suona equivoco sotto una marea di punti!! - urlo di rimando.
- Perché, non lo è?! - chiede già con gli occhi a cuore Mirajane.
- No!!! Natsu si è fatto la doccia in casa mia mentre dormivo. Quando mi sono svegliata stava con solo un asciugamano addosso. Ero così infastidita che l'ho cacciato senza lasciarlo vestirsi!! -
- Ti avevo chiesto di aspettare che i miei vestiti si asciugassero. - ribatte.
- Non puoi utilizzare il bagno d'altri così liberamente!! -
- Ma siamo compagni!! -
- E cosa diavolo c'entra?! -
- Non dovresti arrabbiarti così!! -
- Natsu, ha ragione Lucy. - annuisce il master.
- Eh?!?! -
- È inutile che fai quella faccia. Se avessi provato ad usare il mio bagno altro che andare in giro nudo... saresti stato sotterrato. - sbuffa Erza.
- Uffa! Io speravo di sentire una storia più succulenta. Però è più sensata questa trattandosi di Natsu. - sospira Mira.
- Ghiiiiiii!!! Non capite!! Sono stato inseguito da una vecchia che mi lanciava dietro la borsa!! - urla nervoso Natsu.
Al che tutta la gilda scoppia a ridere, me compresa.
- Lucy!!!! Non ridere!! Non ridete tutti!! -
- S-Stamattina la signora mi ha fermata... mi ha raccomandato di uscire con almeno qualche arma con me perché ci stava un maniaco in giro. - scoppio di nuovo a ridere al ricordo.
Mi ci è voluta molta resistenza per non riderle in faccia quando mi ha fermata tutta preoccupata.
- Maledetta!! È tua la colpa se sono passato per un maniaco!! -
- Beh, ti si può definire tale dato che eri mezzo nudo in casa di Lucy!! -
- Non voglio sentirmelo dire da uno che sta in mutande per quasi tutto il giorno! Pure adesso! - ringhia Natsu.
- Whoaaa!! I miei vestiti! -
- Gray-sama, li ha Juvia. - gli sorride la ragazza.
Ecco, sono momenti come questi che mi mancavano.
A causa dei sogni avevo iniziato ad allontanarmi da tutti evitando questi momenti di pazza "normalità".
Tra le risate di tutti c'è Natsu che infastidito mi afferra per le spalle.
- Adesso basta!! -
Con i suoi occhi piantati nei miei però mi blocco.
La risata mi si smorza di botto - N-Natsu lasciami! -
- Hai riso di me. - mi fissa serio.
- N-Non sono stata l'unica. -
- Ma è colpa tua ciò che è successo. -
- Dai Natsu, lascia stare Lucy. Ti sei cacciato da solo in quella situazione. - sbuffa Erza.
Lui però non molla e inizia a squadrarmi.
Il suo sguardo è così intenso che sento l'imbarazzo crescere.
In più tutto questo mi ricorda il sogno fatto stanotte.
Era ambientato proprio qui alla gilda e Natsu mi portava in un angolo isolato bloccandomi con le spalle contro il muro.
Tutto era partito a causa di una scena molto simile e dopo avermi afferrata per le spalle, come ora, diceva - Vieni con me. -
Mi ci vuole un attimo per comprendere che quelle parole non sono un ricordo, ma le ha appena dette il vero Natsu.
- Lucy, ho detto... - cerca di ripetere, ma riesco a schizzare via dalla sua presa.
- N-Non se ne parla!!!! - urlo scappando fuori.
- Ohi!! Lucy!! Credi che te la farò passare liscia così?! -
Ghyaaaa!!!
Mi sta correndo dietro!!
- Natsu!! Lasciami stare!! Va via! -
- Nemmeno per idea!! Mi devo vendicare! -
- Mi rifiuto!! -
Inizio così a correre a zig zag scegliendo strade a caso.
Se non conoscessi Magnolia mi sarei già persa.
Questa tecnica però non è molto efficace.
Accidenti!
Dovevano proprio avere un olfatto straordinario i Dragon Slayer?
Non poteva essere... che so... la vista?
Nascosta non mi avrebbe trovata nemmeno con uno sguardo eccezionale.
Invece no, doveva seguirmi peggio di un segugio.
- Dannazione Lucy!! Fermati!! Tanto prima o poi ti prendo! - urla.
Voltandomi mi si drizzano i capelli vedendo che mi ha quasi raggiunta.
Sono spacciata, lo sento!
- Ancora tu?! Sei quello di ieri!! - sento poi una voce familiare.
- Eh? S-Signora... che vuole fare con quella borsa?! -
Girandomi vedo la mia vicina andare verso Natsu agitando la borsa.
- Tu invece! Che volevi fare a Lucy-chan? -
- M-Ma... Lucy è mia amica! Vero? Diglielo Lucy!! -
La donna si volta verso di me.
Se dico alla donna che Natsu è mio amico lo lascia e lui verrà a prendermi.
Però se nego lo farò arrabbiare di più e, anche se fuggirà ora, poi mi farà a pezzi.
- Lucy-chan? -
- E-Ecco... -
- Signora!! Come potrei sapere il suo nome se non fosse mia amica?! -
- Sei il suo stalker! Ecco perché eri nei pressi delle nostre case ieri!! - si innervosisce ancor di più la donna.
- No!! Io sono un suo amico!! Lucy fa parte del mio stesso team! -
- Bugiardo! Un amico non va in giro nudo a casa degli altri! -
- Lucy!!! Vuoi aiutarmi?! - ringhia esasperato.
- Non puoi farti aiutare spaventando le dolci e innocenti ragazze! - inizia a picchiarlo con la borsa.
- Ahi! Ahia, signora!! - para le mani avanti.
Senza Happy non può nemmeno scappare in volo.
Questa scena è esilarante tanto quella di ieri, ma non posso lasciarlo così.
Mi sacrifico ora.
- Signora, per favore... è vero, è un mio amico. - fermo la donna.
Questa si volta confusa - Davvero? -
- Sì, è un amico che si prende troppe libertà, ma non sta mentendo. -
La donna riflette sulle mie parole per poi girarsi con sguardo di fuoco verso Natsu.
- Disgraziato!! Sei uno di quei libertini che sfruttano una donna solo per il loro corpo e poi le lasciano senza cuore!! Quasi ti preferivo quando pensavo fossi uno stalker!! - ricomincia a colpirlo.
Oddio!!
A che conclusione è arrivata?!
- AHIA!!! La smetta, la prego!! - si fa picchiare il Dragon Slayer.
Per quanto scapestrato, Natsu non farebbe mai del male ad una signora.
Ha anche lui i suoi principi.
- Lucy!!! Aiuto!! -
- Signora! Non ha capito! Non quel genere di libertà! Natsu è quel genere di amico che usa casa tua come fosse sua! Ma non ha mai alzato un dito su di me! - strillo per farmi sentire oltre gli insulti che gli sta urlando.
Bloccandosi si volta verso di me - E perché ieri era nudo fuori casa? -
- Aveva utilizzato la mia doccia senza permesso e l'ho buttato fuori... è stata colpa mia, me ne scuso. So che a causa di ciò si è preoccupata molto. - m'inchino.
- Mm... quindi è così? Non è un maniaco? - sento la diffidenza nella sua voce.
Senza alzare lo sguardo inizio a ricordare varie occasioni.
La volta in cui si è introdotto nel bagno femminile, ma quella volta era stata Erza a chiamarlo.
E la volta che abbiamo finito per fare il bagno insieme? Anche lì è stata Erza a dire a Natsu e Gray di rimanere.
Le volte in cui mi ha vista nuda.. ma non è mai stato lui a spogliarmi.
Però più di una volta mi ha quasi ordinato di spogliarmi per dare a lui i vestiti.
Aspetta!
Quella volta in cui la città era stata invasa dal virus Ichiya è stata colpa sua se sono rimasta senza abiti!
Però poi mi ha prestato i suoi...
Quando ai giochi magici il drago di giada mi ha spogliata... lì non si può usare nessuna scusa!
Col corno voleva coprirmi, mi ha palpata alla grande!!
- Lucy!! Perché diavolo non rispondi?! - sbraita Natsu.
Ah, che cavolo.
Anche se lo si potrebbe benissimo definire un maniaco non posso lasciarlo così.
- Non è un maniaco. Solo uno stupido. - sbuffo.
A quel punto la donna sembra convincersi e abbassa l'arma.
- Mm... va bene. Per stavolta passi, ma se succede qualcosa non esitare a dirmelo Lucy-chan. - mi fissa seria.
- Sarà fatto, la ringrazio. -
- E tu! - si volta verso Natsu puntandogli un dito contro.
- Sì? -
- Ti terrò d'occhio. Quindi vedi di rigare dritto. Intesi? -
- S-Sì signora! -
Detto ciò se ne va.
Appena rimaniamo soli serro gli occhi pronta al suo attacco.
- Ah! Grazie dell'aiuto. Avresti dovuto parlare prima, ma grazie lo stesso. - sbuffa.
Confusa apro gli occhi.
- Non vuoi più vendicarti? -
- E perché? In fine hai risolto la cosa! Quella vecchia mi terrorizza, mi sa che mi vedrà per sempre come un maniaco. -
- Non ha tutti i torti, mica sei un santo. -
- Sei cattiva! Comunque... quando hai intenzione di andare in missione? Stiamo aspettando solo te. - si scompiglia i capelli.
- Devo... sistemare una cosa poi spero di poter ricominciare da capo. - sospiro.
- Parli della tua amica con problemi di sonno? -
- Quindi avevo ragione! Il volantino lo avete lasciato tu ed Happy?! - lo fisso sorpresa.
- Mica è arrivato lì da solo. -
- G-Grazie... - mugugno intenerita.
- Figurati. Siamo compagni. - mi sorride.
Uh! Colpo al cuore diretto!
- O-Ora è meglio che vada. Non ho ancora avvisato la mia amica della presenza in città di questo tizio. -
- A proposito, chi è? Non ti ho vista quasi mai con gente fuori dalla gilda. -
Ugh!
- Ehm... -
- Oh, beh. Poco importa. Vado da Happy, gli avevo promesso di pescare qualche bel pesce per il pranzo. - fa spallucce.
Quanto ringrazio questo suo lato.
Gli basta poco per cambiare argomento, come i bambini.
È fastidioso quando vuoi che si concentri su qualcosa, ma davvero utile per evitare i discorsi che ti sono scomodi.
- Ok. Buona pesca. - lo saluto sentendomi davvero sollevata.
Odio tutta questa situazione.
Non mi piace mentire ai miei amici.
Però non posso mica parlare di questi sogni.
Mirajane già pensa che i sogni siano desideri, se sapesse cosa combina la mia testa mentre dormo... no, non voglio pensarci!
Comunque oggi andrò da quel tizio e spero proprio di arrivare ad una soluzione.
Non importa come, ma tutto questo deve terminare.
Non posso scappare ogni volta che Natsu mi si avvicina.
E devo davvero ricominciare a lavorare.
Se vado avanti così finirò sul serio ad avere difficoltà a pagare l'affitto di questo mese.
- Lu-chan! Eccoti, ti cercavo! - corre verso di me Levy-chan.
- Eh? Come mai? Avevi bisogno? -
- Non particolarmente. Volevo solo chiederti a che punto sei con i libri che hai noleggiato. Io ne ho già terminati tre. -
- Ehm... diciamo che sono un po' indietro con la lettura. - faccio un sorrido tirato.
Diciamo piuttosto che non li ho più aperti dopo aver scoperto il genere, devo anzi riportarli in biblioteca.
- Davvero? Eppure di solito sei piuttosto veloce a leggere. -
- Eh... ho cercato di liberarmi del blocco dello scrittore. -
- Sono certa che se ne andrà presto. Ho fiducia in te, Lu-chan. -
Commossa l'abbraccio - Grazie, Levy-chan. -
- Ah, dimenticavo! Volevo anche chiederti se ti va di pranzare insieme? Hanno aperto un nuovo ristorante. -
- Sì, l'ho sentito. Ed ero davvero curiosa di provarlo. -
- Perfetto, allora andiamo subito. - mi prende sottobraccio partendo.
- Lu-chan, in questi giorni non sei in ottima forma. - salta fuori durante il pranzo.
Sospirando - È vero... -
- Lo sai vero che con me puoi parlare di qualunque cosa, vero? - mi guarda preoccupata.
- Sì, lo so... - sospiro nuovamente.
Ho bisogno di dirlo a qualcuno.
Qualcuno di amico, non solo ad un tizio sconosciuto ed esperto di sogni.
- Non dormo bene in questo periodo... no... diciamo che ho il sonno... tormentato... - valuto bene come metterla.
- Oh, sogni? -
- Già... -
- Sai che ho sentito che è arrivato in città un esperto? Perché non provi... -
- Sì, pensavo di andarci questo pomeriggio. -
- Vuoi che ti accompagni? Ma... che genere di sogni sono? - mi fissa già con la mente attiva in cerca di una soluzione per aiutarmi.
- Sogni... imbarazzanti... -
No, non posso!!
Mi vergogno troppo a dirlo, tanto più che siamo pure in un ristorante.
- Levy-chan... possiamo parlarne dopo che sarò andata da questo tizio? - arrossisco.
- Oh... certo. Scusami, non ho riflettuto sul luogo. C'è troppa gente. -
- Grazie... -
- Figurati. Siamo amiche. - sorride allegra.
Dopo un saluto mi avvio già verso il luogo dove si trova il signor Yume.
Da ciò che dice il volantino dovrebbe essere più o meno in piazza.
Dev'essere roba grossa se il sindaco ha permesso di stazionare al centro della città.
Arrivata sbarro gli occhi davanti a ciò che vedo.
Oddio, sembra quasi il tendone di un circo.
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