Rimani Al Mio Fianco
La lotta contro i draghi si è conclusa.
Eclipse è stato distrutto e il mondo è salvo.
Le gilde e gli abitanti sono salvi.
Natsu è salvo.
Dovrebbe essere tutto a posto, ma sono ancora un po' scombussolata.
È stato tutto così terrificante.
Abbiamo rischiato di perdere davvero troppo.
Devo però rendermi conto che, per fortuna, è tutto passato.
Anche la me del futuro è tornata al suo tempo e lo sento, è felice.
Qui invece, anche se stiamo tutti relativamente bene, c'è ancora una strana atmosfera.
Ci stiamo leccando le ferite e, anche se vorremo festeggiare, siamo tutti sottosopra.
Per oggi staremo calmi, ma domani sera siamo stati tutti invitati al castello per una grande festa.
- Ah! Chi se lo aspettava che bastasse fare a pezzi quel cavolo di portale per risolvere il casino? - sbuffa Gray.
- Già, ci saremmo risparmiati un bel po' di guai, ferite e danni. - si accoda Erza.
- Gray-sama!!!! - Juvia si attacca, in lacrime, addosso a Gray.
- Ohi! Che ti prende Juvia?! -
- Sei un idiota se non ci arrivi. - schiocca la lingua infastidito, Lyon.
- Tu che ci fai qui? Non è la locanda adibita alla tua gilda. - ribatte Gray.
- La nostra è mezza distrutta, vuoi forse buttarci in una strada? - sbuffa indicando dietro di lui Cheria e Jura.
- Lyon, non è così che si chiede ospitalità. - lo rimprovera Jura.
- Siamo ben lieti di darvi un rifugio. - interviene il master.
Beh... avrebbe dovuto dirlo il proprietario della locanda, ma dopo ciò che è successo non c'è nessuno che non abbia messo a disposizione ciò che può per aiutare.
- Juvia-chan. Ti va di andare a bere qualcosa? - le si avvicina Lyon con fare civettuolo.
Lei però sta ancora avvinghiata a Gray e alza appena lo sguardo verso colui che le ha rivolto la parola.
- Juvia, va tutto bene? - chiede ancora Gray.
Non so cosa sia successo, ma non è come al solito.
Sembra quasi sotto shock.
Infatti, alla domanda di Gray, scoppia nuovamente a piangere.
- Ma... - sbianca Gray.
- Juvia-chan, che succede? - le si accuccia affianco Cana.
- Juvia-san, Gray sta bene. È affianco a te. - interviene Cheria.
Finalmente la ragazza sembra reagire e alza lo sguardo verso Cheria.
- È vivo, lo senti? Anche se è un mago del ghiaccio... senti che è caldo? Il suo cuore batte ed è tutto passato. - insiste.
I singhiozzi di Juvia si fanno più tenui.
Lyon a quel punto afferra Gray per il braccio libero e lo fa alzare.
- Va a far prendere una boccata d'aria a Juvia-chan. E non dirmi che non hai capito che ha. -
Gray non se lo fa ripetere ed esegue.
Davvero insolito.
Mi sa che durante la battaglia è capitato qualcosa di davvero tremendo, ma non credo sia il miglior momento per indagare.
- Erza-san, Gerard-san ha già lasciato la città? - chiede in un sussurro Wendy.
- Già... - le fa un sorriso tirato.
- Wendy, non dovresti fare certe domande. E dire che solitamente hai tatto. - la riprende Charle.
- Whaaa... m-ma io... - si agita la ragazza.
- Quanto sei carina Wendy. Non preoccuparti, sto bene. Mi basta sapere che tutte le persone a me care sono al sicuro. Per questo non importa dove lui sia finché so sta bene. Quindi non preoccuparti, piccola e dolce Wendy. - l'abbraccia Erza.
A quella scena mi scappa un sorriso.
Stiamo davvero tutti bene.
Non importa quale sia il nemico che ci si para davanti, noi non ci faremo abbattere.
- Ah! Hai finalmente sorriso! -
Mi volto di scatto sentendo la frase.
- Eh? Cosa, Levy-chan? - la guardo confusa.
- Da quando ci siamo riuniti qui non ti ho mai vista sorridere. -
- Davvero? Non ho mai sorriso? - chiedo sorpresa.
Non me n'ero accorta.
- No, nemmeno una volta. -
- Uhm... sto cercando di riprendermi... -
- Stiamo tutti bene, Lu-chan. Natsu compreso. - mi abbraccia.
Ricambiando l'abbraccio sbircio intorno.
- È da un po' che non vedo Natsu... - commento.
Era entrato con me nella locanda, dove sarà finito?
- Ha detto che voleva star solo... - sospira triste Happy.
Levy-chan si stacca da me - Dovresti andare a cercarlo. - mi sorride.
- Ma Happy ha detto... - il gatto stesso mi blocca.
- Non credo volesse star davvero solo, ma non sono io quello che può risollevargli il morale. -
- Su, vai Lu-chan. - inizia a spingermi Levy-chan.
- E se poi mi manda via? - chiedo titubante.
- Tralasciando il fatto che la trovo una cosa davvero improbabile... basta che tu rifiuti di andartene. -
- Facile a dirsi... - sospiro.
- Lu-chan! Vuoi forse lasciare solo Natsu? Pur sapendo che potrebbe essere da qualche parte a pensare a chissà cosa? -
Riflettendoci - No, vado. - mi convinco.
- Stava andando verso i giardini del castello. - mi avvisa Happy.
Il momento dopo sono fuori a cercare il ragazzo.
Che strada avrà preso?
Crocus è grande. E se non lo trovo?
No... da quando mi do per vinta così in fretta? Dopo tutto quello che è appena successo poi?!
Correndo di qua e di là riesco a trovarlo.
Sta camminando per una strada vuota e dalla sua postura si capisce chiaramente che c'è qualcosa che non va.
È come se portasse sulle spalle un grosso macigno.
Perché?
Lui ha appena salvato tutti.
- Natsu! - urlo per farlo fermare.
Sussultando si volta - Lucy! Che ci fai qui? -
Avvicinandomi - Ti cercavo. -
- Ho detto ad Happy che sarei andato a fare un giro da solo, avevi bisogno di qualcosa? -
Il suo modo di parlare è troppo placido.
Sembra che gli abbiano prosciugato il suo solito entusiasmo.
- No, volevo solo vederti... - calcio un sassolino a terra.
- Ora mi hai visto, ci vediamo dopo alla locanda, va bene? -
- No, non va bene. Perché vuoi star solo? -
- Ho solo bisogno di pensare... - sospira.
Quella frase mi fa scendere un brivido gelido lungo la spina dorsale.
- A te non piace pensare! -
- Ma si può sapere perché tutti la pensano così?! -
- Perché ti conosciamo. - mi avvicino.
- Sarà, ma... anche se non mi piace pensare non vuol dire che non sia capace di farlo. - sbuffa.
- A cosa devi pensare? -
- Varie cose... - punta lo sguardo sulla luna.
Sono vicina a lui, mi basterebbe allungare una mano per toccarlo eppure sembra così distante.
Cosa lo turba?
- È stata una battaglia sfibrante... - sospiro.
- Già... -
- Però ne siamo usciti, vivi... insieme. - gli stringo una mano.
Voglio annullare il prima possibile questo sentore di distanza.
Abbassando lo sguardo fissa la mia mano prima di stringerla a sua volta.
- Ti va di fare una passeggiata? - alza lo sguardo sul mio.
Sorridendo - Sì. -
Iniziamo così a camminare verso le vie silenziose come noi.
Le nostre mani si stringono forte come temendo di perderci se ci separassimo.
Ci sono arrivata.
Ho capito qual è il tormento di Natsu.
Io.
O meglio... la me del futuro.
Anche se in fine è riuscito a salvare tutti, non ha potuto evitare che quel colpo la colpisse.
Però... ha senso tormentarsi così?
Lei sta bene ora, ha raggiunto il Natsu del suo tempo.
In più io sto bene e sono qui con il Natsu di questo momento.
Perché allora, anche se sente la mia mano, si sta punendo così tanto?
Dove sta il sorriso che mi ha dato così tanta forza anche nei momenti peggiori?
Stavolta è il mio turno.
Devo essere io la sua forza.
- È davvero finita... - si ferma all'improvviso fissando la città.
- Sì e stiamo tutti bene. - stringo di più la sua mano.
- Non ci sono riuscito... - serra i denti guardando duramente un punto davanti a sé.
- A fare cosa? - chiedo, ma credo di conoscere già la risposta.
- A proteggervi, a sconfiggere i draghi... a proteggere te... - risponde con un tale dolore lancinante nella voce da farmi venire voglia di piangere.
- Natsu... sono qui e sto bene. Grazie a te. - lo faccio voltare verso di me.
- No... tu, per colpa mia... - mi guarda vuoto.
- Natsu!! Guardami! Non sono un'illusione!! - lo scuoto.
- Lo so... -
- No, non lo capisci come dovresti! Io sono qui, viva! Siamo tutti qui grazie a te! Se tu non avessi distrutto il portale... noi... devi capirlo! Tu hai salvato sia il presente che il futuro! Dobbiamo tutto a te! -
Il suo sguardo è ancora nel vuoto.
Questo mi spaventa, dov'è il ragazzo che conosco?
Quello che riesce sempre a rialzarsi anche dopo una lotta tremenda?
- Natsu!! Guardami negli occhi! - gli afferro il viso tra le mani.
- Lucy... - sospira mettendomi finalmente a fuoco.
- Le senti le mie mani? Sono calde, lo sono perché sono viva. Smettila d'incolparti... hai fatto tutto il possibile e sei riuscito a salvare il mondo. Quindi, davvero, basta fare così! -
- No... avrei potuto fare di più! Avrei dovuto! - poggia le mani sulle mie.
- Che stai dicendo? Hai fatto tutto alla perfezione. -
Il suo sguardo mi dice che le mie parole non gli stanno arrivando.
Perché non lo capisce?
- Non è vero... tu... tu sei morta... e se non si fosse messa in mezzo la te del futuro... vi avrei perse entrambe... - i suoi occhi diventano pericolosamente lucidi.
- Natsu... ma io sono viva... sono davanti a te... e ti ripeto che, se non avessi fatto ciò che hai fatto, non avresti perso solo noi due, ma tutti! Se possiamo guardarci e stare così come ora lo dobbiamo sia a te che a lei, cioè me... insomma... non devi fare tutto tu... siamo in due a lottare, anzi... tutta la gilda lotta insieme quindi smetti di addossarti tutti i problemi sulle tue spalle! Non sei solo! - ribatto con foga.
In alcuni tratti mi sono inceppata, ma questa storia è stata così strana e contorta che non può non essere confusionaria.
- Sei viva... sei qui davanti a me... - inizia ad accarezzarmi le guance come in trance.
È come se avesse capito solo quello del discorso, ma è già qualcosa.
- Sì, sono qui! Viva! - confermo.
Il momento dopo vedo il suo viso rigarsi di lacrime.
- N-Natsu...? - scatto agitata.
- Non ti è permesso! - sbotta all'improvviso.
- Eh? Cosa?! - lo fisso confusa.
- Non ti è permesso sparire di nuovo, né se lontana né davanti ai miei occhi. - ribatte serissimo.
- Io ho ancora molte avventure da vivere con tutti voi, con te... non ci penso nemmeno di morire. - gli sorrido.
- Ti conviene perché non lascerò che accada di nuovo!! - quasi mi urla in faccia.
- Lo so... - poggio le mani sulle sue.
- Lucy... - sussurra il mio nome mentre ancora piange.
- Sono qui... - sento gli occhi pungere a mia volta.
Prima di crollare, con lui, lo abbraccio.
- Va tutto bene, Natsu. Davvero. - lo stringo forte.
Ricambiando la mia stretta lo sento sussultare scosso dai singhiozzi.
Riesco solo a tenerlo stretto mentre versa un sacco di lacrime e io faccio lo stesso.
Le parole mi muoiono in gola e sento che in questo momento non ha bisogno di chissà quale gran discorso, ma solo di sapere che non sono un'allucinazione.
Sono reale.
Quando finalmente si calma alza lo sguardo su di me.
Con un dolcissimo gesto cattura l'ultima mia lacrima - Scusami, non volevo rattristarti. - sussurra con voce roca.
- Prima eravamo troppo occupati a sopravvivere per sfogare come dovevamo questi sentimenti... -
- Già... mi sento meglio ora. - fa un tenue sorriso che mi fa sciogliere.
- Abbiamo superato anche questa, siamo inarrestabili... dopotutto siamo Fairy Tail. - gli sorrido.
- La gilda che non sa cosa vuol dire arrendersi. - gli si allarga il sorriso.
Ora finalmente sembra star a tornare il solito Natsu.
Meno male.
Vederlo così giù di corda stava facendo soffrire il mio cuore.
- Ti ricordi cosa ti dissi prima del tuo incontro contro i draghi gemelli? - salto fuori all'improvviso.
- Che credi in me da quando ti sei unita alla gilda... ma che c'entra ora? - chiede confuso.
- C'entra che sarà sempre così. Avrò fiducia in te per sempre. Questo è un dato di fatto che non cambierà mai, qualunque cosa accada. - torno ad abbracciarlo.
- Lucy...? - sussurra al mio orecchio.
- Sì...? -
- Sei calda... - sento il sorriso nella sua voce.
Il tono era così dolce da farmi arrossire.
- B-Beh... questo ti dà la prova che sono viva, no? - cerco di far rallentare i battiti impazziti.
Che mi prende ora?
Era tutto ok fino a due secondi fa.
Allontanandomi di poco mi guarda negli occhi con un sorriso talmente tenero da togliermi il respiro.
- Sì... però è stato spaventoso... - gli si spegne diventando un'espressione sofferente.
- Futuro o presente eri comunque tu... non ti muovevi... non respiravi... il tuo cuore non... - gli tremano le labbra.
- Quello che conta ora è solo il presente. Ed io sono davanti a te. -
- Rimani al mio fianco... - sussurra così flebilmente che per un momento temo di aver capito male.
So che non è così.
Ho sentito bene.
- Dove dovrei andare? Certo che rimarrò al tuo fianco. - gli sorrido.
Mi ritrovo poi a sbarrare gli occhi quando le sue labbra si poggiano sulle mie.
Le mani di Natsu mi tengono ben salda in un abbraccio stretto e passato lo shock mi lascio trasportare da quel meraviglioso bacio.
Dopo un attimo di dolcezza incredibile sento il bacio diventare quasi... disperato.
Come se stesse cercando in tutti i modi di tenermi a sé, di rendere questo momento più reale e soprattutto di confermare che sono viva al suo fianco.
Aggrappadomi a mia volta a lui restituisco ciò che mi sta donando tentando di dargli tutta la sicurezza che sta cercando.
A poco a poco sento i suoi muscoli rilassarsi e con essi, ne sono certa, pure il suo cuore si sta calmando.
Quando il bacio viene sciolto sento le labbra pizzicare. È la prova che non è stata la mia immaginazione.
Ci siamo baciati ed è stato magnifico e pieno di tutto ciò di cui avevamo bisogno.
Socchiudendo gli occhi ci ritroviamo a fissarci.
L'istante dopo vedo Natsu sbarrare gli occhi e diventare bordeaux prima di fare un salto indietro.
Quell'improvvisa distanza mi fa rabbrividire per il freddo.
- L-Lucy... m-mi dispiace! -
Eh? Di cosa si scusa?!
- Il mio corpo si è mosso da solo e... oddio! - si volta per non guardarmi.
In quel momento ripercorro il tutto e avvampo a mia volta.
Abbiamo saltato un passaggio piuttosto importante.
La dichiarazione!
Senza essa è ovvio che un momento del genere sia finito per risultare strano anche se... tutti i discorsi precedenti non erano mica acqua.
Natsu, davanti a me, continua a spostare nervosamente il peso da un piede all'altro.
È ingiusto.
Non può baciarmi così e poi chiedermi scusa.
- P-Perché mi hai baciata? - scatto in fine.
Irrigidendosi - E-Ecco... -
- Natsu, voltati. - gli ordino.
Anche se con le movenze di un robot esegue.
- Guardami e rispondimi. - lo fisso quasi offesa.
Non doveva proprio scusarsi.
È come se si pentisse del bacio.
- L-Lucy io... - fa fatica a mantenere il contatto visivo.
Natsu non è il tipo che potrebbe baciare chiunque, questo lo so.
In più le sue parole, il suo sguardo e il bacio stesso sono state tutte delle dichiarazioni.
E per quanto mi riguarda?
Io cosa provo?
Che domanda ridicola.
Nemmeno io penserei mai di baciare chiunque e non ho accettato il suo bacio per come stava o perché è mio amico.
Lui è il mio cuore, la mia forza.
Senza di lui non sarebbe mai lo stesso e questo vale anche per lui.
Quante volte me l'ha detto che senza di me non andava bene?
Ho trovato il mio posto grazie a lui.
La mia casa, una famiglia insostituibile.
E lui stesso è la cosa migliore che abbia trovato.
Vedendolo così agitato e in panico non posso non trovarlo adorabile.
Avrò fatto bene a mettergli pressione?
È vero che a lui non piace pensare, ma stavolta deve farlo.
In questo momento mi sembra quasi di vedere gli ingranaggi muoversi affannosamente per trovare la risposta.
Tra un po' lo vedrò scoppiare in una nuvola di fumo.
Io ho già la mia risposta, devo proprio rendergli le cose così difficili? Dopo ciò che è successo?
Forse un aiutino posso darglielo.
Avanzando annullo la distanza tra noi e, mettendomi in punta di piedi, lo bacio nuovamente.
Tornata al mio posto apro gli occhi e.. cosa?!
Il ragazzo è pure più rosso di prima e pure più confuso.
- L-L-L-Lucy... c-che fai?! - agita le mani come un pazzo.
- Natsu, io... -
- M-Mi hai baciato! - scatta guardandomi senza vedermi davvero.
- Sì. - rispondo ricomponendomi un poco.
- P-Perché? -
- Te l'avevo fatta per prima io questa domanda. Ma se rispondo... poi dovrai farlo anche tu. Chiaro? - lo avverto.
Riesce solo ad annuire.
Prendendo un bel respiro - Ti amo. - dico semplicemente.
- Ora tocca a te... - aggiungo distogliendo lo sguardo in imbarazzo.
Il mio polso viene afferrato di scatto e Natsu mi attira a sé abbracciandomi.
- Dici sul serio? - sussurra incredulo.
- Pensi che potrei mentire su una cosa del genere? - mugugno infastidita.
- Ti amo. - mi stringe più forte.
- Ti amo, ti amo, ti amo. - inizia a dirlo a ripetizione.
Dopo un attimo di puro imbarazzo mi rilasso e stringendolo mi sento finalmente in pace.
Allentando di poco l'abbraccio ci guardiamo negli occhi e ora vedo finalmente il solito e allegro Natsu.
Si è rialzato anche stavolta e dopo questa esperienza diventerà ancora più forte.
È fatto così il ragazzo che amo.
Sorridendo sento una piacevole tensione crearsi tra noi.
Quella che precede un bacio con la B maiuscola.
Il mio cuore parte nuovamente per la sua tangente mentre i respiri mi si fanno irregolari.
I nostri occhi iniziano a chiudersi quando i nostri volti si avvicinano, ma poi..
- Oh, guarda! Non sono Natsu e Lucy quelli? - irrompe nella scena una voce alquanto familiare.
Come due bambini colti a fare qualche marachella scattiamo come molle.
- G-Gray e J-Juvia! - li saluto pregando che il buio impedisca loro di vedere quanto sono rossa in viso.
- Anche voi a prendere una boccata d'aria? - chiede Gray.
Dal suo tono calmo sembra non aver capito nulla. Meno male.
- S-Sì... - ci guardiamo di sottecchi io e Natsu.
- Gray-sama! Juvia si chiedeva se poteva dormire con te stanotte. - gli si avvinghia al braccio.
Gray s'irrigidisce, ma non tenta di toglierla di dosso - J-Juvia! Ma che dici?! - già solo dal tono comprendo che dev'essere rosso come me e Natsu.
- Juvia ha paura che al suo risveglio tu... - si morde il labbro inferiore incapace di continuare la frase.
Lo sguardo del ragazzo si addolcisce per un secondo poi - Juvia! Non prendermi in giro. Ora stai approfittando del precedente discorso. -
- Quale discorso? - chiede curioso Natsu.
- Non sono affari tuoi, cervello bruciato. Piuttosto... di che discutevate voi due? -
- Perché dovrei dirtelo, cervello ghiacciato? - lo sfida Natsu.
Guardando la scena, così solita, mi scappa un sorriso.
Ah, cara e dolce normalità.
- Gray-sama. Non litighiamo proprio oggi. - lo tira a sé Juvia.
- Esatto, perché non torniamo dagli altri? - propongo.
Ci sarebbero ancora molte cose che vorrei dire a Natsu e probabilmente per lui è lo stesso, ma per oggi va bene così.
Di tempo ne avremo e tutto perché abbiamo lottato vincendo contro un futuro che si prospettava più che nero.
Solo noi possiamo cambiare il destino.
Non ci faremo abbattere da nessuno.
- Va bene, si staranno chiedendo che fine abbiamo fatto. - concorda Gray.
E così seguiamo i due stando loro dietro.
- Noi però stavamo ancora parlando... - borbotta Natsu.
Cercando di non ridere lo afferro per un polso e tirandolo a me gli stampo un rapido bacio.
Sorridendo soddisfatta della sua espressione sorpresa ed imbarazzata - Possiamo parlare quando vogliamo. Io rimarrò al tuo fianco come mi hai chiesto, ok? -
Sul suo volto si allarga un sorriso fantastico e dolcissimo - Sì. -
- Avete detto qualcosa? - si voltano confusi Gray e Juvia.
Dopo uno sguardo complice sorridiamo loro - No, nulla. Andiamo? - li superiamo iniziando a correre.
- Ohi, che fate?! - urla Gray.
- Muoviti uomo mutanda! Chi arriva per ultimo offre la cena! -
- Eh?! Non vale! Voi due siete partiti prima! E poi non è nemmeno ora di cena, ma notte fonda ormai! Juvia, muoviamoci! - iniziano a correre anche loro.
Ridendo iniziamo quella folle sfida che non ha davvero senso, ma è per questo che è divertente.
Non importa cosa affrontiamo, finisco sempre per correre al fianco di Natsu verso un futuro certamente radioso.
♡Ohayou♡
Ebbene sì, è terminata qui ♡
Come già avvisato nei tags questa era una oneshot, una storia breve e perciò autonclusiva X3
Era da un po' che volevo scriverla, ho amato troppo l'arco narrativo dei giochi magici ♡w♡
La dolcezza che c'è in quell'arco è qualcosa che mi fa fangirlare come una pazza ogni volta XD
Per questo davvero non vedevo l'ora di scrivere qualcosa ambientato in questo spazio temporale ♡w♡
Allo stesso tempo sapevo però che non sarebbe stata una storia lunga, anzi già avevo deciso di cimentarmi in una oneshot X3
Detto questo vi ringrazio di avermi seguita in questa breve, ma spero piacevole, avventura ♡♡♡
Spero di avervi rallegrato un po' e non annoiati ♡♡♡
La prossima storia che scriverò non sarà così corta, promesso XD
♡♡♡Arigatou gozaimasu♡♡♡
♡♡♡Mata nee, alla prossima♡♡♡
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top