Capitolo V

- Uhm... ok! Ci sono. - mi schiaffeggio le guance, ferma davanti all'ingresso della gilda.

Finalmente pronta per la mia entrata in scena.

Dopo aver passato una notte praticamente in bianco, a rimuginare sulle parole di Polyushka-san... sono giunta alla conclusione che più mi ci fisso più rischio di impazzire.

E considerando come la situazione attuale già mi sta mettendo a dura prova, meglio non tirare troppo la corda.

Altrimenti finirò sul serio per scoppiare.

Per questo... ho deciso che cercherò di comportarmi nella maniera più naturale possibile.

Mentre in sordina proverò a valutare quanto le affermazioni della donna siano veritiere, perché...

Pur dovendo ammettere d'aver avuto dei sussulti sospetti a seguito di particolari sguardi e frasi di Natsu, la verità è che non mi fido più nemmeno di me stessa.

Mi sono sentita in tal modo per la situazione o a causa della persona?

Era il mio cuore a parlare o semplicemente ero preda del momento?

Dire che sono confusa è poco, ma al tempo stesso sono certa di una cosa.

Aver a che fare con Natsu sarà dura, oggi.

Per questo c'ho messo così tanto a raggiungere la gilda ed ancor di più a decidermi d'entrare.

Cosa che... ancora non ho fatto.

- Ah... devo farlo. A prescindere da tutto ciò che mi frulla per la testa... rivoglio i miei ricordi, anche a costo di dover sopportare l'imbarazzo con stampata in volto un'espressione da poker. - m'afferro la testa tra le mani.

- E per cos'è che si sentirebbe in imbarazzo, Hime? Non è sua la colpa se non ricorda nulla di Natsu-sama. - il cuore mi manca un battito, sentendo tali parole venir pronunciate al mio fianco.

- Virgo!! - sussulto, notandola - Ma... cosa? Da quanto sei qua? -

- Più o meno da quando si è schiaffeggiata il volto, Hime. - la scoperta mi fa avvampare - Il che mi fa comprendere che davvero preferisce essere punita, piuttosto che punire. - sospira, facendomi tornare in me in un lampo.

- Smettila di farti strani film mentali. Quando fai così sembri Juvia. - scuoto il capo, sentendo stranamente il mio corpo rilassarsi.

Per assurdo, le sue consuete stranezze sono riuscite a fare da calmante. Al punto da spingermi a sorriderle di cuore - Oh, beh... lasciamo perdere, in fin dei conti... credo di doverti ringraziare. -

- Per cosa, Hime? -

- Grazie alla tua uscita sento di poter entrare alla gilda con fare più tranquillo. - poso una mano sulla maniglia, con fare nettamente più deciso - Grazie davvero, ti devo un favore. -

- Una punizione? - inclina il capo, innocentemente.

Facendomi scattare - Ma... no!! Non c'è nient'altro che vuoi?! - ringhio, vedendola sparire com'è arrivata.

Con un pacato - Se cambiasse idea sa dove trovarmi. - accompagnato da uno dei suoi tipici sorrisetti furbi. Ultima cosa che vedo, di lei, prima di tornare sola... con la porta.

Che finalmente varco - Buongiorno ragazzi. - mi guardo attorno - Natsu ed Happy non sono ancora arrivati? - domando, cercando di tenere il mio tono di voce il più normale possibile.

- No, ma perché lo domandi? - lo sguardo di Mira-san s'illumina - Ti è forse tornato qualcosa alla mente? -

- Ahimé no. - scuoto il capo, triste - Ieri sera ci siamo accordati di trovarci qua, perciò... - mi siedo al bancone, lanciando un'occhiata alla porta - Ci mettono sempre così tanto ad arrivare? -

Questa consapevolezza di doverli attendere è... snervante.

Se da principio mi sono sentita sollevata a non trovarli subito qui, adesso è il contrario. Un affronto diretto sarebbe stato meno spossante per il mio animo.

Dato che, ora come ora, sono qua tesa come una corda di violino.

- Uhm, no... di solito no... - il tono cupo di Mira-san mi riporta a lei, intenta a sorridere mestamente ad Erza. Alla quale porge la sua fetta di torta - Loro di norma... -

- Vedrai che saranno qua presto. - la interrompe la rossa, posando una mano sulla mia spalla.

Per poi aggiungere, con sguardo rassicurante - E non preoccuparti per la tua memoria, sono certa che le cose andranno presto per il meglio. Non esiste incanto che regga, contro la forza d'animo di Fairy Tail. -

Parole così vere da farmi ritrovare la giusta carica, grazie anche al suo dolce quanto deciso sorriso.

- Hai ragione! - mi tornano alla mente le decisioni prese ieri.

Per quanto io sia in subbuglio, a causa di ciò che mi è stato detto da Polyushka-san, sono determinata a fare il possibile e l'impossibile per riacquistare i miei ricordi.

Che Natsu sia la persona che amo o semplicemente uno dei miei preziosi compagni... poco importa ora.

A prescindere dalla natura dei miei sentimenti smarriti, ciò che conta è che essi vengano recuperati.

Ma... è lì che, in un istante, la determinazione si tramuta nuovamente in tensione nervosa... d'imbarazzo.

A causa dell'arrivo del ragazzo, seguito dal gatto.

- Yo, gente. - il mio corpo si tende, sentendo la sua voce salutarci con uno sbadiglio. Mentre Happy, stranamente silenzioso, svolazza in maniera traballante verso di noi.

Finendo col lasciarsi cadere sul bancone - 'Giorno. - mugugna appena, puntando poi lo sguardo su di me.

In maniera assai insistente.

Quasi perforante.

- Ehm... Happy? Tutto ok? - inizio a sentirmi a disagio, a causa della sua espressione da esaurito.

Incorniciata da due occhiaie monumentali.

- Aaaah... - sospira senza rispondermi, voltandosi poi verso gli altri - Wendy e Charle? -

- Devono ancora arrivare. - risponde Erza.

- Capisco. - annuisce con sguardo vuoto. L'attimo prima di tornare a fissarmi - Tu Lucy, come sei messa? Ricordato qualcosa? -

- No, ma... si può sapere cos'hai oggi? Sei quasi inquietante. - rabbrividisco, sentendo i suoi occhi scrutarmi fin nell'anima.

- Niente. - scuote il capo, lanciando un'occhiata dietro le mie spalle - Piuttosto, Natsu? Svegliati! - ringhia, facendolo sussultare sulla sedia su cui si era appisolato.

- Che c'è...? - barcolla. Trascinando i piedi fino a noi, per mettersi tra me ed Erza.

Vicinanza che fa inopportunamente sobbalzare il mio cuore.

- Natsu, stai bene? - gli domanda la rossa - È strano vederti così... pacato. -

- Lo stavo pensando anch'io. - interviene Gray - Di solito è sempre un continuo di "Erza! Laxus! Fatevi sotto, voglio sfidarvi!" con annessi pugni e calci all'aria. E fiammate in ogni dove. -

- Stai forse dicendo che vuoi fare a botte, maledetto uomo mutanda? - Natsu mi tira improvvisamente a sé, per sporgersi verso il compagno. Seduto alla mia sinistra.

- La domanda dovrei farla io a te. - scuote il capo - Guardati, sei così smunto che... vincere in tal modo non darebbe alcuna soddisfazione. -

- Ah? Pensi già di avere la vittoria in tasca solo perché ho dormito poco? Vedremo quanto farai il gradasso quando, dopo la tua sconfitta, sventolerò le tue mutande fuori, al posto della nostra bandiera! - si anima ancora di più, sempre ancorato a me.

Cosa che... sta iniziando a far vacillare fortemente la poca determinazione che mi era rimasta.

Insomma... perché non mi molla?

Tenermi stretta in questo modo sta mettendo a dura prova il mio cuore, nonché la mia mente.

È solito comportarsi così con me?

- Cos'è che vorresti fare tu? Ma se, per come sei messo, è tanto immaginare tu riesca anche solo ad assestarmi un colpo. - ghigna, infiammando ancora di più Natsu. Separato da Gray solo dal mio corpo.

Sul quale è premuto il petto del furente mago.

- Se davvero la pensi così, perché non far parlare direttamente i nostri pugni? - lo afferra per la collana.

Portandomi così a stare in mezzo ai due ancora di più.

Schiacciata tra fuoco e ghiaccio.

- Quando vuoi, fiammifero bruciato! - l'avvio della zuffa è imminente, ma è lì che...

Una glaciale voce fa bloccare di colpo il dragon slayer.

- Natsu. - Happy lo chiama, facendolo irrigidire. Mentre la gilda cala nel silenzio più totale.

Abituata a vedere Erza come sedatrice di risse, non quel gatto dalla lingua lunga.

Quella stessa lingua che spesso è stata causa dell'inizio di svariate battaglie interne. Ora artefice di questa surreale situazione.

- Stai schiacciando Lucy. - aggiunge, portando il ragazzo ad abbassare lo sguardo su di me.

Lì, col cuore così a mille, da non essere nemmeno più sicura se esso sia ancora al suo posto nel petto.

- Oh, io... - si stacca di scatto - Colpa mia, scusa! - mi batte una pacca sulla schiena, sfoderando un sorriso assai innocente. Per poi voltarsi, come niente fosse, verso l'exceed - Stavamo dicendo? -

- Veramente non ero ancora riuscito a dire niente, a causa del tuo solito temperamento istintivo. - si siede con fare sostenuto, tornando ad essere il solito Happy in un battito di ciglia.

Notando qualcosa, dietro di noi, capace di far illuminare il suo muso sfinito ed irritato.

- Lucy-san, eccoti! - la voce dolce di Wendy trilla il mio nome, mentre ci raggiunge con Charle a seguito - Siamo appena tornate da casa di Polyushka-san. -

- Davvero? - è Natsu a scattare, prima di me - Quindi sai come far tornare la memoria di Lucy? - lo sguardo speranzoso del ragazzo mi arriva dritto al cuore.

Colpendomi ed intenerendomi.

Mai, però, quanto l'espressione che assume l'istante dopo. Alla risposta della giovane.

- Oh, Natsu-san... mi dispiace. - Wendy si rabbuia - Purtroppo ancora non sappiamo come risolvere la cosa. -

- Capisco. - indietreggia di un passo, mostrando per un frammento di secondo un volto segnato dalla delusione. Che subito nasconde dietro un sorriso fin troppo allegro - Non preoccuparti, so che ti stai impegnando. - le accarezza il capo, tentando di confortarla.

In un gesto di maturità che non mi sarei aspettata da uno come lui. Capace di scaldare il mio cuore, nonché in grado di smuovere qualcosa dentro di me.

Portando il mio cuore a risuonare, alla vista di quella scena. Come avesse già assistito a qualcosa di simile.

- E questo è solo l'inizio. - annuisce Wendy, riportandomi alla conversazione - Non mi fermerò finché non avrò restituito i ricordi a Lucy-san. - sorride ad entrambi, dandomi l'ennesimo scossone interiore della giornata.

Devo impegnarmi, decisamente di più.

In che modo non lo so, ma... lasciar fare tutto agli altri è fuori discussione.

Sono i miei ricordi e me ne riappropierò da me.

Per questo, è il momento di smetterla di rimuginare e passare ai fatti.

Qui ed ora.

- Natsu? - mi alzo di scatto, quasi sbattendo le mani sul bancone - E se andassimo a svolgere una missione? Io, te ed Happy. - guardo entrambi, vedendo il ragazzo illuminarsi.

- Ci sto! - si volta, correndo alla bacheca senza farselo ripetere due volte.

Con Happy a seguito - Cerca qualcosa che abbia a che fare con i pesci, ok? Me lo devi. -

- Ma stavolta toccherebbe a Lucy la scelta. -

- Eh? Ma io me li merito i pesci! - si lagna il gatto, in mezzo ad una scenetta che stranamente mi pare assai familiare.

In grado di scaldarmi il cuore - Non importa se toccava a me scegliere, fate pure come preferite. - ridacchio.

Venendo subito scrutata da Charle - Sicura? Quando sono loro a scegliere tu finisci sempre nei guai o in qualche tipo di fanghiglia. -

- Uhm... - punto lo sguardo su di loro, felici come bambini.

Al punto da rendere felice pure me - Sicura, dopotutto... cosa potrebbero scegliere di così strano? - sorrido, sentendoli parlare dietro di noi.

- Che ne dici di questa palude piena di pescigatto? C'è scritto che dobbiamo liberarla dalla loro infestazione perciò... penso che non faranno storie se ci mangeremo le prede, giusto? - domanda Natsu.

- I pesci fangosi non sono buoni da mangiare. -

- Puoi sempre lavarli, se sei così schizzinoso. - ribatte, facendomi irrigidire.

Aspetta... che?

Aveva in mente di mangiarli ricoperti di fango?

- Perché invece non scegliamo questa? È vicina al mare perciò... pesce fresco e buono. - il gatto lo riporta sulla giusta direzione.

- Non male. Vedo che hai tenuto conto del fatto che questa doveva essere la missione di Lucy. -

Un campanello d'allarme inizia a tintinnare dentro di me, mentre Charle mi fissa come a voler dire "Te l'avevo detto".

- Già, infatti è un incarico perfetto per una come lei, no? - un brivido mi scende lungo la schiena.

Ho un pessimo, pessimo presentimento...

E non solo perché conosco quanto può essere matto quel dannato gattaccio.

- Decisamente. Lucy ama fare cosplay. - ghigna il ragazzo.

- Cosplay? - sussulto, voltandomi - Ma di che cavolo state parlando? - li raggiungo, sentendo Charle sospirare un rassegnato "Lo sapevo sarebbe finita così".

- Della missione perfetta per te. - sorride Happy.

- C'è un piccolo villaggio, in riva al mare, che vorrebbe incrementare il turismo del luogo con un festival a tema. Per questo, gli abitanti, richiedono dei maghi che aiutino nell'organizzazione e nell'intrattenimento. - spiega Natsu, facendo scemare di colpo la mia ansia.

Mi sono preoccupata prima del tempo.

- Ma dai... sembra qualcosa di normale. - tiro un sospiro di sollievo - E quale sarebbe il tema del festival? -

- Le anguille di mare! - si esaltano, rispondendo in coro.

Lasciandomi di sasso per un momento di troppo.

Devo aver sentito male.

- Le... anguille? - ripeto, confusa.

- Sì. Le anguille marine, quei deliziosi pesci che sono la loro specialità. - Happy inizia a sbavare.

- Quei pesci divertenti che sgusciano in ogni dove. - Natsu si mette ad ondeggiare - Ti ci vedo già vestita da anguilla sopra il carro allegorico. -

- Ma non esiste! - scatto avvampando - Mi va bene la missione, ma non ho intenzione di vestirmi da anguilla! Sarebbe troppo imbarazzante. -

- Eh? Da granchio va bene, ma da anguilla no? -

- Ma come puoi paragonare uno dei miei star dress ad un costume da anguilla, Happy? Anche perché... dov'è che sembrerei un granchio con quello di Cancer? -

- Ah... mi sa che dobbiamo cercare un incarico dove può vestirsi da cameriera, Natsu. - mi ignora, sospirando - O da coniglietta. -

- E dire che aveva detto che potevamo scegliere al posto suo. - scuote il capo il ragazzo.

Ah?

Quindi ora sarei io la cattiva?

- Dimmi te. E dire che stavo pensando anche a lei quando ho adocchiato questo incarico. -

- Tu stavi pensando al cibo, ecco a cosa. Altro che a me. - li guardo entrambi, sentendo gli occhi di tutti su di noi - In ogni caso... mi pare di aver detto che la missione mi va bene. Semplicemente non ho intenzione di vestirmi da anguilla. - incrocio le braccia.

- Quindi si va al villaggio delle anguille? - si rianimano.

- Si va al villaggio delle anguille. - annuisco, decisa d'andare fino in fondo alla mia decisione.

Chi lo sa. Magari è proprio di questo che ho bisogno.

Di un incarico assurdo quanto è assurda questa situazione.

- Grande! - si battono così il cinque, voltandosi poi verso di me con mano e zampa per aria.

Che, alla vista del loro entusiasmo, batto sbuffando una mezza risata.

Questi due... sono davvero buffi assieme.

Il che mi fa realizzare quanto devo aver riso con loro accanto.

Durante tutti quei momenti belli e brutti che la mia mente ricorda essere stati solo miei e di Happy.

Nei quali era sicuramente presente anche Natsu, al mio fianco.

Come quella volta, all'isola Tenrou, quando Kain ha bloccato Happy sotto quei pesanti massi.

No, aspetta...

Happy è stato colui che, con la "mia" bambola tra le zampe, ha volato per farmi sferrare il colpo decisivo.

Me lo ricordo bene, perciò... il fatto che lui fosse sotto le macerie, non è corretto. Anzi.

"Lucy, scappa!" mi volto confusa verso Natsu, sentito il suo tono allarmato.

- Eh? Perché? -

- "Perché"... cosa? - ricambia con sguardo ancora più stranito.

- Mi hai appena detto... di scappare, no? -

- E perché mai avrei dovuto dirlo? Dobbiamo partire per la nostra meta, non scappare. - inarca un sopracciglio.

- Già... - abbozzo un sorriso - Dev'essere la stanchezza, non ho dormito molto ieri notte. - sento il cuore martellarmi nel petto.

- Nemmeno io. - rispondono in coro gli altri due, mentre una strana sensazione inizia a crescere in me.

E se fosse stato un frammento di ricordo?

Possibile?

Eppure, per quanto mi sforzi... non riesco più ad acciuffarlo. Come si fosse rintanato dopo essersi mostrato giusto per farmi dispetto.

- Lucy-san? - Wendy mi si piazza davanti, interrompendo il mio flusso di inutili tentativi.

- Sì? - le sorrido.

- Polyushka-san ha detto che ci sarà molto da studiare, perciò credo sia un'ottima idea questa missione. Potrebbe aiutarti a smuovere la tua mente ed il tuo cuore. - ragiona.

- Concordo. - si accoda Erza - I ricordi sono qualcosa che va al di là della mente, sono incisi indelebilmente nel nostro cuore e nella nostra anima, pertanto... sono certa che essi siano ancora tutti dentro di te. - sorride - Dopotutto, la nostra Lucy è il tipo di persona che lotta con le unghie e con i denti per ciò che le sta caro. Impossibile, quindi, che abbia lasciato scomparire definitivamente memorie tanto importanti, no? -

- Decisamente, soprattutto quei particolari ricordi. - annuisce Wendy, con lo stesso sguardo convinto della rossa.

Capace di donarmi nuove convinzioni.

Erza ha ragione.

Per nulla al mondo lascerei andare così facilmente dei ricordi tanto preziosi e, a dimostrazione di ciò, abbiamo lo strano frammento avuto poco fa.

Il mio cuore sta lottando contro questo folle incanto e sono sicura vincerà.

Vincerò, per non rattristare mai più Natsu e tutti gli altri, ma soprattutto...

Per il sorriso raggiante che il ragazzo mi sta riservando in questo momento, col braccio teso verso di me e la mano pronta per condurmi verso una nuova avventura.

- Allora, andiamo? -

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top