Capitolo 5 - Natsu

Buongiorno a tutti, volevo ricordarvi che questo capitolo sarà narrato dal punto di vista di Natsu.
Buona lettura!

Era da un pezzo che sia Gray che Lucy erano usciti dalla stanza e lui si stava terribilmente annoiando.
Juvia, di pessimo umore, non era certo di gran compagnia e tra l'altro era la quarta volta che veniva sgridato per aver cercato  di mangiare il fuoco del camino.
Seduto sul tappeto, di fronte al caminetto scoppiettante sbuffò guardando Happy.
Il gatto lo ignorò, probabilmente ancora stizzito dalla questione precedente.
Sbuffò più forte, concentrando intensamente lo sguardo convinto di attirare la sua attenzione.
Funzionò.

- vogliamo andarli a cercare? - propose finalmente l'amico cogliendo l'impazienza scalpitante di Natsu.

- era ora! - asserì contento di rimando.

Non ci fu bisogno di dire nient'altro, i due si alzarano dalle rispettive postazioni e avvisarono Juvia, più sconsolata che mai, che sarebbero usciti anche loro.
Iniziava seriamente a preoccuparsi: in quei giorni gli era sembrato che lucy  si stesse comportando in modo strano, e se avesse cercato di fare qualcosa di folle? Tipo cercare di risolvere la missione da sola?
Gli avrebbe rubato tutto il divertimento!
E avrebbe potuto rischiare di ferirsi. Quel pensiero sovrastò d'importanza l'altro, strano, era più preoccupato che lei potesse farsi male che di perdere la chance di combattere.

Una volta richiusa la porta alle spalle si incamminò nel lungo corridoio con Happy che gli svolazzava sopra la spalla

- Secondo te dove sono finiti? Dici che si sono incontrati? -

Il gatto impiegò un po' di tempo prima di rispondere, quasi stesse soppesando le parole da dire.

-Penso sia probabile, Gray personalmente è uscito per raggiungerla - Happy era meno ingenuo di quanto tutti pensassero.

Natsu lo guardò stranito.
Perché mai Gray avrebbe dovuto raggiungere Lucy? Quella probabile verità gli diede molto fastidio.

- perché dici così? -

L'amico evitò di rispondere alla domanda sbuffando leggermente e cambiando discorso.

- Piuttosto cosa dici se ci dividiamo? abbiamo più chance di trovarli se cerchiamo in zone diverse -

- mi sembra un ottima idea - concordò più euforico schiacciandogli il cinque - allora ci rivediamo più tardi in camera happy! -

- Aye sir! -

Mentre proseguiva per la sua strada annusando di tanto in tanto l'aria alla ricerca del profumo della bionda, non potè fare a meno di chiedersi perchè Happy fosse così sicuro che Gray la stesse cercando, a volte si preoccupava davvero di essere stupido come tutti quanti gli dicevano.

Non si sarebbe di certo mai aspettato che la sua domanda avrebbe avuto una risposta così in fretta.
Seguì la traccia di Lucy, della quale conosceva l'odore come se fosse stato il suo, giochicchiando nel mentre con una fiammella che era intento a passarsi da una mano all'altra come fosse stata una pallina, quando si ritrovò a fiancheggiare la vetrata che dava sulla terrazza.
Venne distratto da delle voci ovattate che provenivano proprio da lì fuori, e la fiamma che teneva in mano si spense.

Li aveva trovati, finalmente! Esultò e si diresse con passo svelto verso di loro con l'intento di uscire a recuperarli, ma si paralizzò a metà strada, con la mano sulla maniglia della porta ormai mezza aperta.

Era successo tutto in un secondo, Gray aveva afferrato la bionda per un braccio, e lui non fece neanche tempo a pensare, o a sperare, che magari fosse perchè lei stava scivolando sulla neve, che l'altro si era avvicinato a lei e l'aveva baciata. L'aveva baciata.
Rimase interdetto per una frazione di secondo non sapendo bene come reagire, benché sentisse la rabbia montare dentro di lui, tutto il suo corpo gli comunicava di andarsene da lì. Veloce, te ne devi andare, era quello che tutto il suo essere gli stava comunicando, i muscoli tesi erano pronti a scattare.
Il fuoco gli scorreva nelle vene più caldo che mai, il cuore gli si stringeva nel petto e faceva male, cacchio se faceva male; era più doloroso di un calcio ben assestato.
Ma sopratutto in opposizione totale al quel sentimento di fuga provava l'irrefrenabile voglia di prendere a pugni, anzi proprio massacrare di botte Gray come mai aveva fatto prima di allora.

Si spaventò, non comprendeva il motivo di questa sua reazione piena di dolore e collera, che una persona esterna definirebbe immotivata, ma lui sapeva bene non esserlo.
Era giustificata perché Gray aveva osato toccare Lucy, non doveva azzardarsi mai più a farlo. Lui era l'unico a poterlo fare, l'unico.
Non aveva tempo di pensarci.
Scosse il capo, doveva andare via, questa era l'unica certezza in quel momento di enorme confusione.
Per una delle prime volte della sua vita scappò, lui che non sapeva neanche il significato di scappare, si ritrovò a fuggire da ciò che era appena accaduto.
Lui improvvisamente un codardo.
Continuava a sentirsi ribollire, e così anche il dragon slayer di fuoco poteva sentire caldo.
Senza ragionare oltre, con grande rabbia sbatté la porta chiudendosela alle spalle e se ne andò, non rendendosi nemmeno conto di quanta forza avesse messo in quel gesto.

Rallentò il passo solamente una volta raggiunta l'uscita dalla baita e inspirò più volte. Avrebbe fatto una passeggiata, si sarebbe calmato, doveva calmarsi.
Sarebbe andato alla ricerca di quei dannati animali di cui il vecchietto gli aveva parlato, li avrebbe combattuti e fatti a pezzi, senza se e senza ma, anche solo per sfogarsi. Ne aveva davvero bisogno.

Uscì fuori all'aperto e non fu mai tanto felice di sentire l'aria così gelida sulla sua pelle. Cozzava contro il suo fisico bollente. Tirò un pugno all'albero più vicino, sentendosi meglio. Poi un secondo e un terzo, al quarto l'avrebbe abbattuto, ma non fece in tempo a provarci che una voce lo chiamò e lo distrasse.

- N-Natsu! - un respiro ansante, preoccupato, si voltò con ancora le fiamme sulle mani e vide Lucy, la sua Lucy, che ansimava con il fiato corto.
Dedusse che doveva aver corso, probabilmente dietro a lui.
Aveva mollato lì Gray, per lui. Una minima parvenza di serenità lo attraversò a quel pensiero.

La osservò in silenzio. Fece cadere le braccia lungo i fianchi, richiamando le fiamme dentro di se.
Vederla in quel momento gli scaturiva un miscuglio di senzioni diverse ognuna così opposta all'altra che non riusciva ad avere una sola idea chiara in mente.
Continuò a fissarla, lei avvolta in quella strana pelliccia, i capelli biondi scompigliati, le gote arrossate dal freddo, dalla corsa, da quel bacio, non ci voleva pensare.
Eppure era così bella. Non che non se ne fosse mai accorto, lo sapeva, tutti lo pensavano, ma per la prima volta questo pensiero per lui fu come una rivelazione.

Non sapeva cosa dirle, era a corto di parole. Avrebbe tanto voluto parlare, ma niente, niente. Il suo stupido cervello non stava mandando informazioni, i neuroni totalmente disconnessi.

Lucy lo osservava intensamente di rimando, il momento di silenzio si protrasse ancora, nel frattempo lei cercava di riprendere fiato.

- s-sei arrabbiato? -

Era arrabbiato? Cazzo si, però perché? Non c'erano motivazioni valide no? Razionalmente parlando Lucy non era una sua proprietà, quindi in verità non vi era ragione alcuna per arrabbiarsi.

- non lo so -  era la spiegazione più semplice e veritiera.

Lei lo guardò interdetta.

- Perchè stavi prendendo a pugni l'albero allora? -

- Perchè avevo voglia di prendere a pugni l'albero - per fortuna questa era una domanda facile.

- Già, ma certo, così scontanto eh? - accennò un sorriso per poi continuare - perchè sei.. scappato? -

Voleva risponderle che lui, Natsu Dragneel non scappa mai, lui figlio del grande Igneel, re di tutti i draghi, ma era proprio così che era andata purtroppo.
Decise di essere onesto e provare a cavarsela come meglio poteva.

- non lo so - la guardò di sottecchi, cercando di carpire le sue reazioni.
Era vero, non lo sapeva proprio.

Lucy sorrise di nuovo e lui la guardò interrogativa.

- A volte la tua schiettezza e diciamo, mhm, innocenza? sono veramente disarmanti. -

Si sentì di sorridere anche lui, si era calmato, era bastato qualche sorriso di lei, diretto solamente a lui per placarlo quasi completamente.
Gli sembrava di riuscire a respirare di nuovo, quella morsa dannatamente forte e stretta al petto aveva iniziato a cedere.
Come poteva quella ragazza riuscire sempre a calmarlo?

Però non voleva ancora tornare nella stanza, non era il momento giusto.
Si soffermò a guardare il cielo, aveva quasi smesso di nevicare, gli ultimi fiocchi, diradati e superstiti, compivano la loro discesa finale.
Non vi era comunque segno nè della luna nè delle stelle, coperte sicuramente da quel soffice manto bianco e grigio di nuvole.

- facciamo una passeggiata? - lei sorrise ancora - così controlliamo se c'è qualche traccia di quei dannati animali! - le propose con tono di rinnovata carica.

Lucy annuì leggermente sconsolata e lo precedette, prendendolo per mano - dai Natsu, andiamo allora!-


Camminarono per tempo che a lui parve indefinito, non allontanandosi mai troppo dal rifugio.
Di sottofondo c'era solo il rumore dei loro passi che affondavano nella neve: rilassante. I loro respiri si condensavano in nuvolette di fumo.

Non le aveva mai lasciato la mano, anzi aveva fortificato la stretta e le si era avvicinato di più.
Quel contatto tra di loro lo faceva stare bene, si sentiva più leggero, più calmo, meno irrazionale, ma sopratutto in quel momento ne aveva bisogno più che mai.
Uno a fianco all'altra avevano proseguito, ogni tanto scambiando qualche battuta e qualche risata, ma tra loro persisteva una tensione, strana ma positiva, che non c'era mai stata prima.

Non aveva mai pensato a certe cose, ad avere un ragazza, all'amore, la gelosia, il più delle volte nemmeno riusciva a spiegarsele, a lui bastava avere i suoi amici al proprio fianco, nient'altro aveva importanza, quelle cose non avevano mai fatto parte del suo mondo.

Queste verità, però, quella sera erano entrate nella sua vita con prepotenza, forza, l'avevano spiazzato, spaventato.
Probabilmente era vero, era sempre stato un ingenuo, ma aveva ben chiaro in testa una cosa: a Gray piaceva Lucy, Gray aveva baciato Lucy, ma sopratutto che quest'ultima cosa gli aveva dato profondamente fastidio.

Lui, Natsu Dragneel era geloso.

Al momento magari non era in grado di comprenderne appieno la ragione, ma era certo che ci sarebbe arrivato, prima o poi, con i suoi tempi.

- torniamo indietro che ho freddo? - la voce dell'amica interruppe il suo flusso di pensieri.

Ecco, forse gli aveva dato fastidio proprio perchè Lucy era sua amica e quello stupido ghiacciolo non si doveva permettere di toccarla così, di toccarla e basta. Perché Lucy era sua.
Di nuovo, si sgridò da solo, non era vero, però è così che lui la sentiva.

Guardò Lucy, era stato egoista, non era vestita pesante e stava palesemente tremando di freddo, ma lui non se ne era accorto, vuoi perchè la mano che teneva nella sua era inspiegabilmente calda o perchè non aveva voluto accorgersene.

- Si certo, scusami Lu! - abbozzò un sorriso di scuse e continuò - anche se un po' mi dispiace che non abbiamo trovato nessuno da combattere -

Lei rise, non particolarmente dispiaciuta.

- sei sempre il solito -

Raggiunsero poi in silenzio la porta della loro stanza, ma prima di entrare lei si girò a guardarlo.

-Vuoi chiedermi qualcos'altro?-gli chiese fissandolo negli occhi.

Natsu si  sentì infuocare le guance.
Ponderò qualche attimo corrucciato nell'indecisione, poi si decise a parlare.

-vi siete baciati giusto?- diretto

Lucy arrossì. -si- 

-perchè vi piacete giusto?-  molto infastidito

Lei fece vagare lo sguardo un attimo in basso.

- Non proprio -

- Allora non lo capisco -

- io credo di piacergli -

- e lui a te no? -

- a me? N-no, non penso. Mi ha totalmente spiazzata questa sera. A me onestamente penso che piac - venne interrotta bruscamente

- e perchè l'hai baciato? - sempre più infastidito

- LUI ha baciato me!! - alzò un po' la voce irritata

- in  realtà lo sapevo - ghignò sollevato

- E perché diavolo  me lo hai chiesto allora? -

- non lo so - le sorrise

- quante altre volte pensi di rispondermi così questa sera Natsu? -

- non lo so -

Scoppiarono entrambi a ridere.
Era così bella quando rideva, senza nemmeno rendersene conto seguì il suo istinto e la abbracciò.
Affondò il naso sull'incavo del collo di lei prima di sussurrarle all'orecchio un ultima cosa e sciogliere l'abbraccio con la stessa rapidità con cui l'aveva iniziato.

- grazie Lu per essere venuta a cercarmi -

Lei sorrise ancora con le guance tinte di rosso.
- Dai torniamo dentro,  ho bisogno di una doccia calda prima di andare a letto, a causa tua mi sono ghiacciata! -

- potevi dirlo prima che avevi tutto sto freddo - le rispose dandole la colpa, sapendo bene che la responsabilità era tutta sua invece.

- come se tu non te ne fossi accorto - gli lanciò una frecciatina

- beccato. Volevo rimanere solo più tempo con te -

Probabilmente con la sua onestà l'aveva nuovamente spiazzata dato che per la prima volta da che lui avesse memoria, Lucy non gli aveva risposto dietro.
La bionda si portò imbarazzata una ciocca di capelli dietro l'orecchio, ma la sistemò male e questa le sfuggì di nuovo sul viso
Un gesto a cui lui non avrebbe mai fatto caso in passato, ma che in quel momento lo spinse ad agire; senza inizialmente porsi alcun problema si avvicinò a Lucy e portò la mano al suo viso, con un gentile e lento movimento le riportò quella dannata ciocca di capelli dietro  l'orecchio che non l'aveva trattenuta qualche attimo prima.

Lucy lo guardò imbambolata, pietrificata, palesemente presa alla sprovvista.
Lui ancora con la mano appoggiata sulla guancia di lei si rese conto della situazione e del gesto compiuto.
Arrossì violentemente, e scattò rapido all'indietro di qualche passo.

Prima che lui potesse parlare o giustificarsi lei gli sorrise e carinamente ripropose di rientrare.

Natsu annuì.



Una volta rientrati si erano ritrovati a dover svegliare Juvia e Happy che dormivano profondamente, lei sul stesa sul divano e il gatto appoggiato alla sua scorta personale di pesci.
Risposero evasivi alle varie domande dei due e alla fine riuscirono a scappare, Lucy in doccia e Natsu in camera.

- Allora dov'erano alla fine? - gli domandò Happy dopo essersi buttato sul morbido cuscino bianco del letto.

- erano entrambi in terrazza. E tu avevi capito tutto Happy! sei così intelligenteee -

- modestamente - ghignò il gatto prima di proseguire - cioè? Che è successo quindi? -

- Gray. Quello stronzo- si interruppe un secondo - la stava baciando. -

- COSAAAAAAAAAA??????????? -

- Shhhhhhhhh! poi Lu sente che ne parliamo- lo ammonì con una nota di panico nella voce

- Beh, ma ne stiamo parlando!- si lamentò di rimando - e anche se ci sente dov'è il problema?-

- io non voglio che ci senta -

Happy lo guardò interdetto, ma cosa stava succendo?

-ok, quindi si piacccccccciono?- cominnciò a gongolare il gatto blu - c'è del teneeerrrrrrro - miagolò

-NO. - la rabbia stava tornando a fare capolino - A Gray piace Lucy, e io domani gli spacco quella dannata faccia di merda che si ritrova- si infervorò saltando in piedi sul letto con aria incazzosa.

- hahah e perchè? -

- non serve un vero motivo per picchiare Gray- asserì lasciandosi ricadere sul piumino.
Happy lo guardò divertito e iniziò a ridere quando la porta si spalancò.

- ancora a fare casino siete voi due? a letto subito! - ordinò la bionda, era davvero molto tardi.
Dopo qualche protesta, rimasta inascoltata, si misero tutti e tre sotto le coperte.

- Lu sembra proprio di essere a casa tua -rise Natsu

Gli altri due non poterono che concordare ridendo.

- Solo che qua il letto è mooolto più grande - Lucy sbadigliò - Buonanotte Natsu, Buonanotte Happy- concluse dando le spalle a entrambi.

-Buonanotte Lucy- risposero in coro i due.

Natsu si rigirò un po' nel letto, non riusciva a prendere sonno, in più era abituato a dormire molto più vicino all'amica. Quasi inconsapevolmente diminuì le distanza tra loro, voleva averla più vicina.
Le sfiorò la mano con la sua, mantenendo un leggero e quasi impercettibile contatto con lei e dopo poco, finalmente, si addormentò. 

Quella notte dopo tanto tempo sognò. Sognò di essere sulla terrazza in mezzo alla neve, sognò di scherzare con Lucy, di ridere con lei, sognò di afferrarla per i bordi del cappuccio, sognò gli occhi di lei guardarlo intensamente, sognò poi.. di baciarla. Sognò di essere stato Gray.

Sappiamo tutti però, che a volte i sogni si dimenticano, anche se questi, spesso, sono desideri.


~ L'angolino di Edel ~
Buonasera lettori ☀️
Eccomi qui con il nuovo, e provante, capitolo. Ho fatto in fretta eh? Ringraziate questi giorni di vacanza 😋
Devo essere onesta con voi e dire che non è stato semplice scrivere dal suo punto vista , sopratutto cercando di mantenerlo il più fedele possibile al vero Natsu 😂
Mannaggia, è proprio un testone, però spero di essere riuscita nel mio intento.
Anche qui le cose accadute sono tante, Natsu si sta piano piano rendendo conto di molte cose, tanti nuovi sentimenti e sensazioni si fanno spazio in lui mentre Lucy ormai abbiamo chiaro cosa pensi!
E voi invece? Cosa ne pensate di tutto ciò?
Attendo i vostri commenti e le vostre opinioni! Per me sono sempre un grande carico di energia!
Lasciate una stellina se vi è piaciuto!🌟
A presto amici!
Con amore, Edel ❣️

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