Capitolo V

Intorno a me è tutto buio.

L'aria è pesante e fatico a respirare.

- Aiuto... aiuto... - sento una flebile voce.

Non ho bisogno di ascoltarla di nuovo, so chi è. Lucy!

- Lucy!! Dove sei?! - urlo, ma la voce esce stranamente in un sussurro.

Per quanto urli e senta le corde vocali tendersi, non riesco a far uscire più di un sussurro.

Inizio così a correre verso la sua voce, che singhiozzante chiede ancora aiuto.

Quando la raggiungo sbianco trovandola a terra, immobile e silenziosa.

Subito m'inginocchio e toccandola la sento fredda.

Nel panico cerco il battito, ma nulla.

- Lucy, Lucy!! - la scuoto sentendo il mio mondo crollare.

Davanti a me non c'è la Lucy del futuro.

Stavolta è quella del presente e non respira, non si muove... il suo cuore non batte.

- LUCY!!!!! - urlo con tutto il fiato che ho.

Lei però non si sveglia.

Non ci credo.

Non può essere vero.

Non può essere accaduto di nuovo.

Stringendola a me inizio a scuoterla, ma le sue braccia cadono molli rendendo tutto più straziante.

È come se il mio cuore fosse lacerato, distrutto, fatto a pezzi.

Non ho mai provato un dolore simile.

- Lucy... Lucy... Lucy... - inizio a chiamarla tra le lacrime.

Mi ha lasciato...

Stavolta mi ha lasciato davvero.

Aprendo gli occhi di scatto vedo un albero sopra alla mia testa.

Dove sono?

Mettendomi a sedere mi asciugo il sudore dalla fronte.

- Lucy... dov'è Lu... - voltandomi la vedo accanto a me che respira lentamente nel sonno.

Di fianco a lei ci sta anche Aiko-chan.

Ora ricordo.

La missione.

Dobbiamo portare Aiko-chan dal padre.

Sospirando poggio la schiena sul tronco dietro di me.

Era solo un incubo.

Un altro, ma pur sempre un incubo.

Lucy è qui.

E respira.

È il quarto sogno in due giorni.

Prima non erano così frequenti e soprattutto tremendi.

Fino all'altro giorno non se n'era accorto nessuno, ma a quanto pare questi devono essere movimentati anche da vedere dall'esterno.

Lucy era piuttosto preoccupata, ma non ha senso dirle ciò che sogno.

Mica può farci nulla.

È la mia testa il problema.

Tutta questa faccenda è iniziata subito dopo la fine della lotta contro i draghi.

Anche se so che tutto è finito continuo ad essere tormentato dalla morte della Lucy del futuro.

Oltre ad agitarmi, questi incubi mi rovinano pure il sonno.

Mi sveglio sempre stanco.

Che nervi.

Sentendo Lucy sospirare mi volto a guardarla.

Il suono del suo respiro e del suo cuore che batte è la migliore delle medicine.

Quando ieri mi sono svegliato dall'incubo lei mi ha abbracciato e sentendo il suo cuore sono riuscito a dormire bene.

Davvero bene.

Accarezzandole una guancia la sento calda ed è l'ennesima rassicurazione per il mio cuore.

Mi rendo conto tardi che il mio tocco l'ha fatta reagire e apre gli occhi confusa.

Ritiro subito la mano in imbarazzo - S-Scusa! - mugugno.

- Natsu? Tutto ok? - si stropiccia gli occhi mettendosi a sedere.

- Sì, certo. Ti ho solo tolto un insetto dalla guancia. - mento.

- Eh?! - sbianca.

- È tutto ok ora. -

Scuotendo il capo - Sì, scusa... credo di essere ancora mezza addormentata. - sbadiglia.

- Che dici di svegliare questi due? Così poi riprendiamo il viaggio. - cambio discorso.

Quando ha aperto gli occhi il mio cuore ha mancato un battito.

Sto sclerando.

Non posso andare avanti così!

Sono ridicolo.

- Sì, meglio. - risponde Lucy uscendo dal sacco a pelo.

Il mio sguardo si inchioda su di lei e non riesco a staccarlo.

Certo che è davvero bella.

Aspetta... che?

Che vado a pensare?!

Scuotendo il capo cerco di togliere dalla testa questi strani pensieri.

- Natsu? - mi osserva confusa.

- Eh? Sì? -

- Ti ho chiesto se hai fatto ancora incubi. - aggrotta la fronte preoccupata.

In un impeto di tenerezza le afferro una mano e tirandola la faccio cadere tra le mie braccia.

- N-Natsu! Che fai?! - arrossisce.

Sapere che sono io la causa di questo rossore mi gonfia stranamente di ego.

Abbracciandola - Chi lo sa. -

- N-Natsu! Lasciami! - si agita in imbarazzo.

La scena è troppo divertente e invece di mollarla la stringo di più.

- Sei morbida, Lucy. - strofino il viso sul suo collo.

- È u-uno strano modo per dirmi che sono ingrassata? - cerca di togliersi dalle mie braccia.

Alzando lo sguardo la fisso indispettito.

Perché deve sempre fraintendere le mie parole?

- No, volevo dire... - mi blocco notando il mio caro amico blu fissarci curioso.

- No, prego. Continuate pure. Era una scena così interessante! - ridacchia.

Sentendo la voce, Lucy scappa davvero via e rossa come un pomodoro - H-Happy! Buongiorno! - cerca di fingere che nulla sia successo.

Che due scatole.

- A-Aiko-chan. Su, sveglia. Tra poco si riparte. - la scuote dolcemente Lucy.

La piccola però, aperti gli occhi, la lincia con lo sguardo.

- Va a quel paese, vecchia! Ho sonno! -

Che strano.

Non la capisco.

Ieri sembrava aver iniziato ad ingranare la giusta marcia.

Perché ora risponde così a Lucy?

- Aiko-chan, non arriveremo da tuo padre se continuiamo a dormire. - la chiamo io.

Subito si volta verso di me e sorridente - Buongiorno Natsu! -

Ah?

Non capisco proprio.

È cambiata di nuovo.

- Buongiorno. - le sorrido.

Con la coda dell'occhio noto Lucy fare una strana smorfia prima di mettere via i sacchi.

Ha visto un altro insetto?

In ogni caso - Ho fame! Sbrighiamoci! - sbuffo.

- Natsu, cosa mangiamo per colazione? - trilla la piccola.

- Pesce! - saltella Happy.

- Che? Scherza, vero? - mi fissa allucinata Aiko-chan.

- No, io ed Happy mangiamo pesce. Ma se non lo vuoi... Lucy? - chiamo la bionda.

- Sì? -

- Hai delle fette biscottate e della marmellata anche per Aiko-chan? -

Solitamente si porta sempre dietro roba del genere, ripensandoci... Aiko-chan avrebbe potuto mangiare quello ieri a cena.

No... non è vero! Non è salutare!

- Oh, certo. - sorride alla piccola.

- Questi due mangerebbero pesce e carne da mattina a sera, ma personalmente a colazione mi da il voltastomaco certa roba. - aggiunge.

- Se ci fosse Elfman direbbe che non hai lo stomaco di un vero uomo. - scuote il capo Happy.

- Forse perché sono donna? - sbuffa Lucy.

Dopo la colazione, dove Aiko-chan continua a trattare Lucy freddamente, partiamo nuovamente.

- Natsu, posso tenerti per mano? Ho paura di cadere. - mi si affianca la bimba.

- Certo. - le afferro la manina.

- Aiko-chan, se hai bisogno puoi chiedere anche a me, sai? - interviene Lucy.

- Chi ti ha chiesto niente, vecchia? -

- Non parlare così con Lucy, lei è strana non vecchia. - ribatte Happy.

- Ok, strana sto bene così. - si corregge.

Dopo un attimo di irritazione vedo Lucy cercare di calmarsi.

Mi dispiace che Aiko-chan si comporti così con lei.

Ho notato che Lucy si è affezionata alla bimba, quando le ha sistemato i capelli erano davvero adorabili insieme.

Sembravano due sorelle o madre e figlia.

All'improvviso nella mia testa appare l'immagine di Lucy col pancione che mi sorride felice, a seguito tra le sue braccia c'è un piccolo fagottino biondo e ancor dopo questo piccolo è cresciuto e corre incontro a me e Lucy urlando - Mamma! Papà! -

- Natsu? Tutto bene? -

Scuotendo il capo torno al presente e guardo Happy - Eh? -

Il mio cuore batte come un folle e mi sento strano a dir poco.

Che cavolo di scena era quella?

- Natsu, stai bene? Hai una faccia. - mi sfiora la spalla Lucy.

Irrigidendomi - S-Sì! Sto bene! -

Lo sguardo confuso e preoccupato di Lucy non mi lascia, ma... cavolo!

Se fa così non riesco a calmarmi.

Che strana quella scena creata dalla mia testa.

- Ti è per caso tornato in mente uno di quei brutti incubi? - chiede.

Al ricordo di quei sogni orribili sento l'imbarazzo venir sostituito dall'angoscia.

Li ho sempre in mente quegli stronzi, ma non lo dirò di certo.

- Davvero, è tutto a posto. - insisto distogliendo lo sguardo.

Verso l'ora di pranzo riusciamo ad uscire dal bosco e, raggiunto il paese più vicino, andiamo a mangiare.

Durante il resto del viaggio noto quanto la piccola sia diventata acida nei confronti di Lucy.

È come se la detestasse per qualche motivo.

Eppure sono abbastanza sicuro che nel profondo provi simpatia per Lucy.

Ci sono stati dei segnali che me l'hanno fatto pensare.

Che sarà successo per farla cambiare?

Forse è colpa della sfuriata di Lucy di ieri?

Bah... in ogni caso Lucy non sembra essere troppo preoccupata quindi per ora credo sia ok.

Arrivata sera ci fermiamo in una locanda per la notte.

- Domattina dovremo arrivare a Freesia da tuo padre. - le sorrido.

- Il mio papà... - sorride felice.

Povera piccola, la capisco.

- Però noi rimarremo amici anche dopo, vero? - mi afferra la mano guardandomi triste.

- Certo, Aiko-chan! -

- Aiko-chan, andiamo a fare il bagno così poi andiamo a dormire, ok? - si avvicina dolce Lucy.

- Certo che sei fastidiosa, strana tizia. Stavo parlando con Natsu. - sbuffa.

- Lucy però ha ragione, devi andare a fare il bagno. - le scompiglio i capelli.

Stavolta non si lamenta gonfiando solo le guance - Ok. -

E così le due se ne vanno.

Spero che durante il bagno riescano a parlare come si deve.

Sarebbe bello se diventassero amiche.

- Senti un po' Natsu! - salta fuori Happy.

- Uhm? - lo fisso confuso.

- Pensi che non l'abbia notato? -

- Di cosa parli? -

- I tuoi sogni. -

- Eh? Ti vuoi spiegare? - sono sempre più perplesso.

- Mi sono accorto che da un periodo a questa parte stai facendo degli incubi, ma in questi giorni sono peggiorati, vero? - si fa serio.

- Ehm... non lo so, vi ho già detto che non li ricordo al risveglio. -

- Lucy non è qui, puoi parlare. -

- Che c'entra Lucy? -

- Natsu, ci conosciamo da quando sono nato. Pensi che non capisca quando menti? In verità nemmeno Lucy è stupida e sono certo che se ne sia accorta, ma... abbiamo preferito lasciarti il tuo spazio. Personalmente speravo che ti confidassi. -

- Cosa dovrei dire? - sospiro distogliendo lo sguardo.

Lo sapevo che prima o poi sarei stato beccato.

So di essere pessimo a mentire.

- Perché dici di non ricordare i sogni quando non è vero? -

Forse parlarne mi farà bene.

Non avevo messo in conto la cosa, ma dato che ora Lucy non c'è posso raccontare tutto.

- Non volevo preoccuparvi e soprattutto mettere inutili ansie a Lucy. -

- Perché a Lucy? -

- Uhm... - mi butto sul letto affondando la faccia nel cuscino.

- Perché i sogni sono su di lei... - sospiro.

- Ah? Sogni una Lucy gigante che si trasforma in un pesce piranha e ti divora? È si un incubo tremendo! - si afferra il muso tra le mani.

- Ma... che?! No! Non sono sogni di quel genere! - mi sollevo sui gomiti fissandolo storto.

- Allora cosa? Lucy che cerca invano di sedurti? -

- Eh? Perché dovrebbero essere incubi quelli? - solo dopo mi rendo conto di ciò che ho detto, ma è ormai tardi.

Happy ridacchia - Già, già! -

- Happy, smetti di prendermi in giro! - torno ad affondare la faccia sul cuscino in imbarazzo.

Che gatto dispettoso.

- Dai, scusa! Volevo smorzare la tensione, ora sarò serio. Che ti succede? - mi si siede accanto.

- Uhm... in quegli incubi continuo a rivivere la morte di Lucy, ma non è quella del futuro... è la nostra, il che vuol dire niente seconda chance... all'inizio i sogni erano accettabili e riuscivo a gestirli, ma più va avanti più si fanno sempre più strazianti e quando mi sveglio sto sempre peggio... solo il fatto di vedere Lucy al mio fianco mi fa calmare, ma in un primo momento sono così spaesato da crederla morta invece che dormiente... ormai non so più che fare! Pensavo sarebbero spariti da soli col tempo, ma invece la frequenza è aumenta. -

- Capisco... hai paura di perderla di nuovo... - sospira il gatto.

- Come posso risolvere tutto questo? -

- Speravo di poterti aiutare, ma qui è una cosa che riguarda te e Lucy. Le possibilità sono due: o riesci a superare il tuo trauma da solo o ti fai aiutare dalla diretta interessata. -

- Ti ho detto che non voglio preoccupare Lucy. Non andrò a dirle che sogno la sua morte quasi ogni notte. - sbuffo.

- Secondo me parlarne con lei potrebbe portarti alla soluzione. -

- Non voglio!! Non lo farò! - gli urlo contro.

- Perché t'impunti così tanto? -

- Non voglio, non voglio! - mi afferro la testa iniziando ad agitarmi.

Non voglio dirglielo.

Farlo sarebbe come rendere ancora più reali quei sogni.

Dare la conferma che davvero mi stanno destabilizzando.

- Natsu, calmati! Non volevo agitarti! Però devi pensare ad un modo per calmare sta cosa, Lucy non la lascerà passare ancora per molto! -

- Uhm... non voglio che si preoccupi... - mugugno e sbuffo.

- Già, dopotutto ti piiiiace! Logico che tu non voglia agitarla. - ridacchia.

Tornando a sedere - Cosa?! - sbarro gli occhi.

- Logico che tu non voglia agitarla? - mi fissa confuso.

- No, prima! -

- Ah! Ho detto che ti piiiiace! -

- Chi? -

- Come chi?! Lucy! -

- Lucy cosa? -

- Natsu!! Ma ci sei?! -

- Eh? -

- Ah!! Lascia stare, il tuo cervello non regge ancora certe notizie! - sbuffa.

- Ma cosa?! Se non ti spieghi come faccio a capire?! -

- Non ti spieghi?! Più di dirti che ti piace Lucy che devo fare? Uno striscione da metterle sopra la testa?! -

Analizzando le sue parole mi blocco.

Lucy? Piace... a me?

Ah...

- MI PIACE LUCY?!?! - sbarro gli occhi.

- Natsu... a volte penso che la tua demenza sia adorabile, ma in questi momenti vorrei solo sbatterti la testa contro un muro! - si schiaffa una zampa sul muso sospirando.

- Perché? Che ho fatto?! -

- Davvero non avevi capito cosa provavi per Lucy? - mi guarda stizzito.

- No, spiegati... non capisco bene! -

- Ok, parlerò come se stessi dialogando con un bambino... allora... quando vedi Lucy il tuo cuore fa tu-tum, vero? -

- Happy! Non sono idiota! Non parlare così! -

- Non sei idiota? Bah... comunque, rispondi! Ti viene il batticuore quando vedi Lucy? -

- Ehm... sì, direi di sì... - ci rifletto.

- L'idea di perderla ti fa diventare matto, giusto? -

- Mi pare ovvio!! -

- Quando non c'è ti manca? -

- Lo sai, quando è con noi è sempre più divertente! - sbuffo.

Perché invece di spiegarmi le cose non fa che pormi una domanda dietro l'altra?

- Ok, arriviamo alle vere domande ora... ti sei mai trovato ad immaginare una vita con lei? Quando ti è molto vicina ti sei mai sentito agitato in senso positivo? Hai mai desiderato esserle tu più vicino? -

- Sì alle prime due domande, ma cosa vuoi dire con l'ultima? Non sono vicino a Lucy? - lo fisso confuso.

- Oh, master Mavis! Dammi la forza per non fracassare questa testa vuota che serve solo per reggere il viso e i capelli! -

- Ehi!! -

- Natsu... in che senso "più vicino"? Abbracciarla, baciarla, questo volevo dire!! -

- Ah... - avvampo.

- Oh-oh! Quindi ci hai pensato! Allora.. ricapitoliamo. Se ti senti il batticuore quando la vedi, se la vuoi accanto a te e ti sei immaginato la vita insieme, poi tutto il resto... con queste cose... pensi forse che Lucy sia una semplice amica? Mi spiego meglio... riusciresti mai a fare certi pensieri con un'altra ragazza della gilda? -

- No, assolutamente! Ma ancora non comprendo... -

- Natsu!!!! Sto dicendo che i sentimenti che provi per Lucy e quelli che senti per le altre sono diversi! -

- Beh, fino a qui ci arrivavo! - sbuffo incrociando le braccia.

Il gatto sospira pesantemente.

Perché sembra come se questo discorso lo stesse stressando?

È lui complicato, non io.

- È già tanto! - ribatte stizzito.

- I tuoi sentimenti per Lucy sono diversi da quelli che provi per le altre, ma anche diversi da quelli che senti per me, giusto? - aggiunge.

- Sì, e con questo? -

- Con questo non puoi nemmeno dire che Lucy è speciale perché vicina a te come lo sono io! Perciò... come potresti chiamare questi sentimenti? -

Riflettendoci cerco di trovare una risposta.

Non vedo Lucy come una semplice amica.

Però è diverso dal mio migliore amico Happy?

- Migliore amica? - aggrotto la fronte.

- Ghiiiiiii! Ci rinuncio!! La tua testa è davvero lì solo per bellezza!! Me ne vado a dormire! - saltando sull'altro letto si mette sotto le coperte.

- Happy! Dai... che ho detto ora?! -

- Buonanotte, Natsu!! - scatta seccato.

Faccio per ribattere ancora, ma sento abbassarsi la maniglia.

Subito dopo entrano Lucy ed Aiko-chan.

Guardando la bionda sorridere alla piccola sento i battiti accelerare.

Alzato lo sguardo trova il mio e sorride ancor di più.

Quel sorriso mi sembra quasi irradiare luce e guardandola bene è come se luccicasse.

- Natsu, ancora sveglio? - chiede dolce.

Il cuore va a farsi benedire e non riesco a spiccicare parola.

Che mi prende ora?!

- Natsu? - salta fuori anche la piccola.

- I-Io... s-sì! -

I miei occhi non riescono a staccarsi dalla bionda e il discorso con Happy torna a far capolino fin dal principio.

Lucy non è una semplice amica.

Credo di aver finalmente capito cosa voleva dirmi.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top