Capitolo IV

- Ma come siamo carini! Però... sveglia ragazzi!! - sento giungere una voce ilare alle mie orecchie.

Troppo assonnata la ignoro beandomi del calduccio che mi sta avvolgendo come se qualcuno mi stesse abbracciando.

Un attimo... abbracciando?

Caldo?

Spalancando gli occhi mi trovo col viso di Natsu ad un palmo dal mio.

Ora ricordo!

Ieri sera lo stavo consolando dall'incubo.

Dobbiamo esserci addormentati senza rendercene conto.

Che imbarazzo!!

- Ehi!! Ho detto che è ora di svegliarsi! - ora riconosco la voce del gatto.

- È per questo che abbiamo dovuto stare in stanza con voi? Quindi stanno davvero insieme. - sbuffa la piccola.

Scattando via dalla presa del ragazzo - S-Sbagliate! È un equivoco!! - avvampo scattando a sedere.

- Oh, buongiorno Lucy! - mi sorride Happy.

- H-Happy! Natsu ha avuto un altro incubo ieri e si è pure messo a piangere! Io... -

- Non c'è bisogno che t'inventi scuse, io approvo. - mi poggia una zampa sulla spalla.

- Non era una scusa!! - lagno.

- Uhm... che è questo chiasso? - si distende Natsu.

- Ecco che si sveglia anche il signorino. - ridacchia il gatto.

- Lucy?! - scatta a sedere agitato Natsu.

- Che c'è? - lo fisso perplessa.

Guardandomi si rilassa di colpo.

Che gli è preso?

- No... nulla. - si scompiglia i capelli ridacchiando.

Nulla? Mi prendi per scema?!

Ah... sto ragazzo!

Ultimamente è fin troppo strano.

- Volete alzarvi o pensate di rimanere a letto insieme ancora per molto? - sbuffa Aiko-chan.

- Si piiiiacciono!! - ride il gatto.

A quella sua solita frase m'irrigidisco e per scappare da quella situazione non mi rendo conto di essere al bordo del letto.

Natsu si allunga verso di me.

- Lucy atten... - cadiamo entrambi a terra.

- Ahi ahi! Non sono riuscito a evitare che cadessi, sono finito a terra con te. - si solleva sui gomiti.

- Ti sei fatta male? - chiede poi.

Durante la caduta l'ho sentito mettere le braccia intorno alla mia testa per evitare la botta.

A parte un po' di dolore al sedere sto bene, fisicamente almeno.

Natsu è calmo che mi chiede come sto, ma non si è reso conto di come siamo messi?

È sopra di me!!

E il suo viso è così vicino!

- S-Sto bene! - cerco di strisciare indietro sentendo il viso in fiamme.

Con un balzo scatta a sedere per poi alzarsi.

Tendendomi una mano - Su, colazione e poi partiamo. - mi sorride.

Abbassando lo sguardo afferro la mano lasciandomi aiutare.

- Davvero avete il coraggio di dire che non siete una coppia? - schiocca la lingua Aiko-chan.

Ormai in piedi - M-Ma non lo siamo! Vi ho detto cos'è successo!! -

- Natsu. Perché eri nel letto di Lucy? E soprattutto perché stavate abbracciati? - indaga il gatto.

- Uhm... non ricordo. - inclina il capo confuso.

- Natsu!! Non puoi non ricordare! - lo scuoto in imbarazzo.

- Ah! L'incubo! Ho fatto un altro brutto sogno! Quando mi sono svegliato... che ho fatto quando mi sono svegliato? - mi osserva confuso.

Eh? Non ricorda che l'ho consolato?

E nemmeno come mi ha abbracciata?

Dovrei esserne sollevata invece mi sento molto delusa.

- Quindi non era una bugia quella di Lucy? Che peccato. Stavo già immaginando l'espressione felice di Mira quando gliel'avrei raccontato. - sbuffa il gatto.

- Maledetto disgraziato! Smettila di raccontare cose equivoche alle ragazze della gilda!! - sbraito.

- Basta litigare, questa confusione mi ha messo fame. Andiamo a mangiare Aiko-chan? - sorride allegro Natsu.

- Smetterai mai di chiamarmi col -chan? -

- No. - allarga il sorriso.

Con gli sbuffi della piccola mangiamo e poco dopo partiamo.

- Davvero dormiremo nel bosco stanotte? -

- Sì, ma tranquilla. Natsu terrà lontano tutte le bestie pericolose. - cerco di rassicurarla.

- La bestia più pericolosa è Natsu stesso. Non conviene alle altre di attaccarci. - ribatte Happy.

- Ehi! Non sono una bestia!! -

- Secondo me sì. I versi che fai mentre sei su un treno ti fanno sembrare un orso agonizzante. -

- Certo che per essere una bambina usi fin troppi paroloni. - la osserva perplesso Natsu.

- Non sono una bambina. In più trovo che sia tu ad avere una gamma di vocaboli troppo ristretta. - sbuffa.

- Aiko-chan, queste sono parole troppo difficili per Natsu, voleva dirti che devi parlare più semplicemente con lui. -

- Ghiiiiiii!! Happy, non trattarmi come un idiota!! -

- Ma è quello che sei. - ribatte semplicemente il gatto.

Tra una lite e l'altra vedo Aiko-chan cercare di non ridere di quelle scene comiche.

Dovrebbe lasciarsi andare.

Credo che Natsu abbia ragione, in realtà è molto carina.

Quel pomeriggio arriviamo alla tappa difficile, il bosco.

- Non c'è altro modo? - scatta Aiko-chan.

- No, o così o così. - risponde tranquillo Natsu.

- Tranquilla, sarà divertente! Come stare in campeggio. - si esalta Happy.

- Non sono mai stata in campeggio e la cosa non mi dispiace. -

- Mai stata in campeggio?! Non va bene! Beh, vedrai che sarà fantastico! - si emoziona Natsu.

- Voi non ascoltate la gente quando parla, vero? - sbuffa.

- No, mai. - rispondo io.

- Lucy, guarda!! Un serpente! - mi trovo sotto il naso un enorme e viscido essere strisciante.

Sbiancando - Ghyaaaa!!! Allontanalo da me!! Aiko-chan, vieni qui!! - la prendo in braccio arretrando.

Natsu fa andare via il serpente poi si volta verso di noi - Ma non era velenoso, che esagerata che sei. - borbotta.

- Velenoso o meno, ti pare il caso?! Non scherzare con Aiko-chan qui vicina! - ringhio.

- Volevo solo mostrarvelo, era così carino. - mugugna.

- Carino dove? Bah... riprendiamo a camminare. Aiko-chan, ti senti bene? - la guardo esasperata dal ragazzo.

- Eh? Io... sì, sto bene. Mettimi giù, posso camminare! Non c'era bisogno che ti agitassi tanto per me! - dopo un attimo di confusione torna ad essere la solita piccola altezzosa.

- Sì che mi agito! Dovevo forse lasciarti al serpente? -

- Ma non era velenoso. - si lagna ancora Natsu.

- Non è questo il punto!! - gli urlo contro.

- Mettimi giù, vecchia! Non c'è bisogno di proteggermi così platealmente! Lo so che l'hai fatto solo per i soldi, ma tanto vi ho già detto che non vedrete nemmeno un Jewel! -

- Adesso basta, Aiko-chan!! Pensi davvero che m'interessino i soldi così tanto?! Al primo posto ci sta la tua sicurezza! - la metto a terra furente.

- Lucy... -

- No, lasciami parlare Happy! Può fare la capricciosa quanto vuole, ma non le è permesso mettere in dubbio la nostra morale! Voglio che arrivi sana e salva da suo padre, soldi o meno!! Non permetteremo che le succeda qualcosa!! - sbraito irritata per poi dar le spalle alla bimba.

- Lucy, calmati! Credo abbia capito! - mi poggia una mano sulla spalla Natsu.

Voltandomi guardo Aiko-chan e la trovo fissare il suolo con le labbra serrate.

Ho esagerato?

Forse, ma... ero davvero nervosa.

Anche se è una bimba difficile, riesco a capirla un po' e per questo posso dire di essermi affezionata a lei.

Per questo non mi va che si comporti così.

- Proseguiamo... - sospiro.

Dopo la mia sfuriata Aiko-chan si zittisce e, per quanto Natsu ed Happy provino a farla dialogare, tutto è inutile.

Chissà se questo silenzio è un bene o un male.

Starà riflettendo sulle mie parole? O forse progetta una vendetta?

Arrivati più o meno a metà bosco decidiamo di fermarci.

Ormai si sta facendo scuro e doppiamo andare a procurarci la cena prima di metterci a dormire.

- Lucy, Happy, voi tenete vivo il fuoco e controllate che non succeda nulla ad Aiko-chan, io arrivo a breve. - sparisce nella boscaglia Natsu.

- Dove sta andando? - cede in fine la bimba.

- A prendere la nostra cena. - risponde il gatto.

- Come? E che sarà?! -

- Quello che trova, potrebbe andare a pescare al fiume poco distante da qui, oppure cacciare qualche bestia della zona. -

- Scherzi?! - mi fissa sbarrando gli occhi.

- No, affatto. -

- Personalmente spero che vada a pescare. -

- Non c'era bisogno di dirlo, Happy. Era scontato. -

- Mangeremo davvero della cacciagione?! - è ancora sconvolta.

- Se cucinato bene, tutto è buono. Ma il pesce è meglio. - svolazza felice Happy.

- Anche i pesci volanti di quella volta? -

Non c'è nemmeno bisogno che io dica il nome del pesce che Happy perde l'entusiasmo.

- Esiste davvero un pesce che fa schifo... - piagnucola.

- Mi annoio, non c'è nulla da fare in un bosco. - sbuffa Aiko-chan.

- Possiamo preparare le cose per la notte, se vuoi. - inizio a cercare nella valigia.

- Nemmeno per idea, non mi abbasso a tanto! -

- Sai Aiko-chan, se rispondessi in maniera più gentile riceveresti anche molte più soddisfazioni. - osserva Happy.

- Io sono fatta così, non devo piacervi per forza. -

- Chi ha detto che non ci piaci? - chiedo sistemando i sacchi a pelo.

- Perché dovrei piacervi? Non c'è bisogno che fingiate come fanno i dipendenti di casa. - sbuffa.

Oh, quindi pensa che tutti fingano perché è la figlia del signor Hanafumi?

Però... - Fin non finge, lui tiene davvero a te, non l'hai notato? -

- Lui tiene a mio padre, io sono solo la preziosa figlia che va trattata bene. - guarda nel vuoto.

- Non credo sia così, ieri quando parlava di te era davvero preoccupato. -

- Sì, che mio padre si arrabbiasse con lui! -

- Non posso certo convincerti se ne sei così convinta, ma quegli occhi non mentivano. - sospiro.

- Anche secondo me. Era davvero in ansia per te. - aggiunge Happy.

- Come ha detto Lucy, non potete convincermi. -

Sorpresa mi volto di scatto sentendo il modo in cui mi ha chiamata.

Notando la sua tensione evito di farglielo presente e soprattutto di farle notare il mio sorriso felice.

- Ah! Hai chiamato per nome Lucy! - scatta Happy.

La piccola subito sussulta e lo fulmina - Non è vero! -

- Sì, invece! Vero, Lucy? -

Happy... capiscile da solo certe cose!

Sospirando - Non saprei. -

- Ragazzi, ecco qui la cena! - ci voltiamo vedendo arrivare Natsu.

- Pesce!! - gli vola incontro Happy.

- Io non mangio quella roba. - punta i piedi Aiko-chan.

- Non abbiamo altro, non fare la schizzinosa. - la rimprovera Natsu.

- Non sono schizzinosa, solo non voglio mangiare con le mani come un barbaro! -

- Sarà divertente, i pesci arrosto sono molto buoni. Anche se io li preferisco crudi. -

- Ho detto di no!! -

- O questo o digiuni. Ti ho detto che non c'è altro. - ribatte calmo Natsu mentre sistema i pesci per la cottura.

- Andate al diavolo! Troverò da sola la mia cena! - inizia a correre dentro il bosco.

- Aiko-chan!!! - le urliamo correndole dietro.

Che le è preso?

È in imbarazzo per quello che le ha fatto notare Happy?

E per questo è tornata indietro facendo un capriccio da record?

Non ha però calcolato che Natsu è veloce e ben presto la raggiunge, ma la piccola, sentendosi braccata non guarda davanti.

Senza accorgersene mette male un piede e finisce per cadere - Aiko-chan!! - l'afferra per un pelo Natsu.

Però non saremo noi se andasse tutto bene e infatti, Natsu poggia male un piede, scivolando giù per una discesa ripida.

- Natsu!! Aiko-chan!! - urliamo io ed Happy.

Finito di ruzzolare vedo Natsu mettersi a sedere con la piccola stretta tra le braccia.

- Stiamo bene!! - ci urla Natsu.

- Happy, puoi venire a prenderci? - aggiunge.

- Aye, sir! -

Poco dopo sono di nuovo con noi e Aiko-chan è diventata di nuovo silenziosa come una tomba.

- Stai bene, Aiko-chan? - le tolgo una ciocca dal viso.

La piccola annuisce e basta.

- Sicura? -

- Non c'era bisogno... me la sarei cavata... - mugugna.

- Ancora con questa storia? Dovresti smetterla di comportarti così! Sei una bambina e proprio per questo dovresti goderti la tua età! Va in giro a correre, sporcarti, piangi, ridi, ma smetti di fare la grande quando vorresti solo fare la bambina quale sei! Questo tuo comportamento è strano! - scatta Natsu.

Serrando i denti si agita tra le braccia di Natsu - Rimettimi a terra! Tu non sai nulla di me! -

Sospirando la poggia, ma noto una smorfia sospetta e afferrandogli il polso sinistro - Ghyaaaa!! Ahio!! - stringe i denti.

Controllando vedo che si sta gonfiando - Mi sa che hai preso una storta al polso. -

- Dev'essere stato quando è rotolato giù. - ragiona Happy.

- Non è nulla! Va tutto... Ahia!! Che cacchio fai, Lucy?! - mi fissa con le lacrime agli occhi mentre gli tengo il polso.

- Hai appena detto ad Aiko-chan di fare la bambina, perché non le si addice il modo di fare adulto, ma questo vale pure per te. Non fare il figo quando non lo sei. - ribatto più per irritazione che perché non lo trovi per davvero figo.

- Ehi! Io sono sempre figo! - gonfia le guance offeso.

- Andiamo, ho un kit del pronto soccorso in valigia. - lo trascino con me.

- Aiko-chan, tutto ok? - sento Happy chiederlo appena do loro le spalle.

- Uhm... -

Nel tono di voce della piccola sbaglio o c'era voglia di piangere?

Era uno di quei mugugnii dove se osi dire una parola crolli in lacrime.

E infatti, mentre medico Natsu, vedo la piccola fissarlo tormentata.

Mi sa che si sente in colpa.

- N-Natsu... - lo chiama all'improvviso e titubante.

- Sì? Ahia, Lucy! Fa piano! - si lamenta peggio di un bambino.

- Sì, sì. - ridacchio.

- Natsu io... -

- Uhm? - la guarda curioso il ragazzo.

- M-Mi dispiace... - le trema la voce.

- Ah? Per cosa? -

- Per il polso... è stata colpa mia. - le luccinano di lacrime gli occhi.

- Ma va! È stato un incidente, non ne hai colpa. - le sorride.

- Se non fossi scappata... - inizia a singhiozzare prima di scoppiare in lacrime.

- Ah! N-Non piangere! - le si avvicina agitato.

- Non volevo!! Non volevo che ti facessi male!! - piange a dirotto.

- Tranquilla, sto bene! Sono un tipo resistente! Davvero... va tutto bene! -

- È vero, non ha solo la testa dura. Pure il corpo è di marmo. - cerca di calmarla anche Happy.

Vederla piangere così tanto mi rende triste e felice allo stesso tempo.

Le sue lacrime che non si fermano sono la conferma che in realtà è una bambina buona.

- Mi dispiace!! Pensavo davvero che lo faceste solo per i soldi, ma non volevo arrivare a questo! -

A quel punto Natsu capisce che le parole non la faranno smettere e, sorridendo intenerito, l'abbraccia.

- Su, su. È tutto ok, piangi quanto vuoi che a volte fa bene. - la consola.

La piccola non se lo fa ripetere e solo dopo aver versato tutta la sua tristezza si calma.

- Se mi prometti di non scappare più ti perdono. - l'avverte in fine.

- Lo giuro. - annuisce tirando su col naso.

- Aiko-chan, vuoi un fazzoletto? - glielo porgo.

Dopo un attimo lo afferra - Grazie, ma non credere di starmi simpatica ora. - mugugna.

- Lungi da me... - alzo le mani.

Ok... le vecchie abitudini sono dure a morire.

- Vedi Aiko-chan? Ringraziare e chiedere scusa non è difficile. E soprattutto non ti rende inferiore, anzi. Sei stata molto brava. - le sorride Happy.

Alla piccola scappa un sorriso e timida nasconde il viso sul petto di Natsu.

- Dai, ora si mangia poi andiamo a dormire. Ho un sonno. - sbadiglia Natsu.

- N-Natsu... posso dormire con te? - chiede all'improvviso la bimba.

A quella domanda sbarro gli occhi.

Che è questo cambio repentino?

L'avrà anche salvata, ma... cosa?!

Non era lei che solo ieri sera andava ad urlare che non era consono nemmeno stare nella stessa stanza?

- Eh? Ok, non vedo il problema. - Natsu fa spallucce indifferente.

Non vedo il problema?!

Ma è fuori?!

Io lo vedo eccome il problema!

È... è... qual è?

Cielo! Sono impazzita!

Devo esserlo per forza perché... non posso essere davvero gelosa di una bambina che ha solo cinque anni!

Cielo!!

Questi giorni stanno mettendo seriamente alla prova la mia psiche.

Natsu e i suoi incubi.

Le ragazze con quelle strane ipotesi.

Aiko-chan che sembra in adorazione per Natsu.

Ho bisogno di riposo, seriamente!

- Aiko-chan, dormirai tra me e Lucy. Così sarai ben protetta. - aggiunge sorridendo Natsu.

- Eh? - scattiamo in coro.

- Che avete? - ci fissa confuso.

Rianalizzando le sue parole - Certo! Trovo sia un'ottima idea! -

Sono davvero scema.

È logico che Natsu non abbia capito Aiko-chan, dopotutto è una bambina e la vede, giustamente, come tale.

La piccola a quanto pare non vuole più contraddire Natsu e finisce per accettare la proposta.

Così, dopo circa mezz'ora, siamo tipo a sandwich con Aiko-chan come ripieno.

- Che carini! Sembrate quasi una famiglia! - ride Happy.

- E tu sei l'animale domestico! - gli faccio la linguaccia.

Gatto dispettoso!

- Natsu, sei davvero caldo. - lo abbraccia la piccola dopo un'occhiata a me quasi... di sfida?!

Scherziamo?

- Sono un mago del fuoco, è normale. - commenta Natsu.

- Che forte!! - si esalta continuando a guardare furtivamente me.

No davvero... scherziamo?

Mi sta lanciando una sfida?

Una bambina mi sta sfidando per la conquista di Natsu?

Juvia... credo di aver trovato una rivale ben più insolita di quelle che sforna la tua testa.

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