Capitolo XIV

Iniziando a riprendere coscienza sento un piacevole calduccio.

In più mi sento come se fossi abbracciata.

Ok... lo so.

Aprendo gli occhi trovo il viso di Natsu ad un palmo dal mio.

Lo immaginavo.

Ho ancora molto sonno quindi non ho nemmeno voglia di lamentarmi.

Anzi... non so perché, ma oggi avevo abbastanza freddo e sono quasi tentata di abbracciarlo a mia volta.

No... è per tutto quello che è successo.

Voglio stringerlo perché mi ha salvata.

Voglio stargli accanto perché c'è sempre per me.

Voglio stare qui perché sono l'unica che può.

Non cederò a nessun'altra il mio posto qui.

Per la prima volta da quando ho memoria mi accoccolo tra le sue braccia.

Lo sento mugugnare prima di stringermi a se e l'attimo dopo crollo nuovamente a dormire.

- Ragazzi!! Svegliatevi!!! -

Le urla del gatto erano così alte da farmi saltare sul letto col cuore in gola.

- Happy! Ti pare il modo di svegliare la gente?! -

- Lucy, buongiorno. - sorride sornione.

Che ha?

- Buongiorno? Dopo le tue urla?! -

- Sì. Anche perché... anche se ho urlato lui sta dormendo ancora beato. - indica al mio fianco.

Voltandomi noto Natsu dormire con un braccio attorno alla mia vita.

Quella visione mi fa arrossire di botto e per levarmi mi sposto troppo finendo per cadere a terra di botto.

- Ahia! - mi lamento.

- Lucy! Non dovresti fare movimenti così sbruschi. Soprattutto dopo esserti appena ripresa. -

- Oh, zitto. È colpa tua. - borbotto.

Raddrizzandomi vedo Natsu iniziare a tastare il letto.

- Uhm... - mugugna facendo delle smorfie.

Aprendo solo un occhio - Lucy...? - mi chiama con voce impastata dal sonno.

Sentendomi davvero in imbarazzo per lo sguardo divertito di Happy mugugno appena un - Sì? -

- Come stai? - sbiascica aprendo anche l'altro occhio.

È ancora però molto assonnato.

- Bene... -

- Lucy... che fai seduta a terra...? -

- Oh... Natsu. È tardi. Alzati che andiamo a... cenare? - guardo Happy.

- Veramente è mattina. Avete dormito per mezza giornata, tu Lucy anche di più. -

Natsu sentendo la voce del gatto inizia a tornare lucido e si siede sul letto.

- Happy. Ci sei anche tu. -

- Eh già. - ride.

Perché ride?

Che c'è da ridere?!

- Lucy perché eri a terra? Sei caduta dal letto per caso? - sbadiglia Natsu.

Perché è così tranquillo?

No... sono io che sono scema!

Mi sono ricordata cosa ho fatto.

Ero rincoglionita dal sonno e ho finito per abbracciarlo.

Lui non lo sa quindi è ovvio che sia come al solito.

- Dai Natsu. È tardi, prepariamoci. - eclisso le sue domande andando in bagno.

Scendendo le scale vedo che Natsu ancora zoppica.

- La gamba come sta? -

- Alla grande. -

- Ma se zoppichi! -

- Sta bene. Sarà perfetta dopo aver incontrato Wendy. -

- Non dovresti far guarire tutte le tue ferite da Wendy. È sfruttamento minorile. - lo rimprovera Happy.

- Wendy è nostra amica. Non le impongo nulla. E poi sto bene. - sbuffa lui.

- Uffa! Sei così testardo. Beh... per ora andiamo a far colazione. - gli afferro un braccio.

- Che fai?! - cerca di liberarsi.

- Andiamo. Almeno non forzare la gamba. -

- Ce la faccio da solo. -

Vedendo che non mollo la presa mi sfida con lo sguardo, ma vinco io.

Lascia così il suo braccio dietro al collo facendosi aiutare.

Happy da "ottimo" amico ci precede dicendo che ha troppa fame per aspettare due lenti come noi.

- Natsu...? - mugugno fin troppo timida.

- Sì? -

- Che è successo ieri? Non ricordo molto di quello che è accaduto dopo che sono salita in schiena di Zephyr. -

- Oh... siamo usciti e c'era Tsuki ad aspettarci... o meglio stava venendo a cercarci. Poi dottore e dormire. Non ti sei persa nulla. -

- Mm... ok. Per quanto riguarda il fiore? -

- Ah! Giusto! Non ne abbiamo più parlato. Dopo la visita sono subito passato a vedere come stavi. -

Questa notizia mi fa arrossire e mancare un battito.

È passato subito da me...

- E i ragazzi come stanno? - cerco di non dar troppo peso alla cosa.

È venuto da me perché sono una sua compagna.

Non c'è nulla di profondo.

- Tsuki mi ha detto che stanno bene. -

Tsuki, eh?

Non ha constatato da solo?

Ah, Lucy!

Non essere così contenta del fatto che Natsu abbia controllato te e non Jade.

Arrivati in sala Tsuki ci corre incontro.

- Lucy! Come stai? Natsu... è peggiorata la gamba?! -

- No, no. È lei che ha insistito. -

- Oh, capisco. Lucy... tu invece? Devi avere una fame da lupi. E come stai fisicamente? - mi controlla da capo a piedi appena lascio Natsu.

- Sto bene. Tsuki non devi preoccuparti così tanto. -

- Come posso? È tutta colpa della mia gente... mi sento così in colpa. Ma soprattutto siete miei amici. -

Sorridendo - Davvero, sto bene. -

- Uhm... ok... su! A sedere. Devi mangiare. -

Solo quando mi trovo di fronte tutti quei piatti mi rendo conto di quanta fosse la fame.

Dopotutto ho saltato pranzo e cena.

- Ah! Tsuki... posso farti una domanda? - domando quando sento finalmente lo stomaco essere a posto.

- Certo. -

- Hai mai sentito parlare di un fiore di nome Health? -

- Health? Certo. -

- Sembra un cristallo e... aspetta... certo? - la fisso confusa.

- Sì, conosco quel fiore alla perfezione. -

- Davvero? -

- Davvero. Quel fiore può curare le malattie magiche. -

- Sì, proprio quello. -

- Può curare qualunque malattia magica?! - scatta Jade.

- Sì, anche quelle oscure. È un fiore sacro qui ad Opal. -

- Quindi possiamo guarire mamma! - Jade abbraccia il fratello.

Oh... grazie al cielo.

Quindi in fine anche se non abbiamo trovato il cuore di cristallo siamo riusciti a trovare un'altra soluzione.

È perfetto che l'altro nome del cristallo fosse Hope.

Era l'ultima spiaggia e ci ha lasciato speranza fino a farci trovare la strada giusta.

- Aspettate! Vostra madre è affetta da una malattia magica?! - scatta Tsuki.

- Sì. -

- Oh, cielo! Quando siete arrivati... credevo fosse una malattia strana vostra quindi non avevo messo in conto di potervi aiutare. -

- Che intendi? In primo luogo ci hai aiutati un sacco dandoci ospitalità ed evitando il nostro arresto... ma per il resto... che avresti potuto fare? -

- Beh, Lucy... potevo darvi il fiore che cercavate. -

- Ehm... cosa? -

Sono confusa.

Alzandosi leggiadra - Venite con me. - sorride.

Anche se perplessi eseguiamo.

Ci porta lungo il corridoio del primo piano verso il retro del giardino e fermandosi davanti alle porte di vetro principali le spalanca.

Rimaniamo così scioccati a fissare ciò che ricopre buona parte del campo.

- Stiamo... scherzando?! - ribattiamo quasi tutti in coro.

Il fiore di cristallo è quasi ovunque.

Ci sono aiuole che sbucano a destra e sinistra e di certo non sembra il fiore leggendario ed estremamente raro che pensavamo.

- Il castello vanta la maggior coltivazione dell'Health. Però è diffuso in quasi tutta Opal. È il fiore sacro e come tale lo coltiviamo come si deve. - ci risponde tranquilla.

Noi però siamo troppo sconvolti.

Se solo avessimo chiarito le cose prima... non avremmo passato nulla di ciò che abbiamo affrontato.

Dire che ci sentiamo presi per il culo è poco.

- Quindi tu... - si blocca Happy.

- Li hai sempre avuti qui? - termina Natsu.

- Sì, decisamente. -

- Come abbiamo fatto a non notarli quella sera? - chiede Jade a Natsu.

Di cosa starà parlando?

- Il buio... -

- Accidenti... se non avessi dato per scontato che la malattia era a me sconosciuta... - sospira Tsuki.

- No... siamo stati noi a non specificarlo... - sospira pure Zephyr.

- Quindi ora vostra madre potrà guarire, vero?! -

- Sì! - sorride radiosa Jade.

- Sono così felice! Lasciate che v'insegni come preparare al meglio l'infuso. - afferra la mani della ragazza.

- Oh... non basta mettere in acqua calda, petali e foglie? -

- Mm... diciamo che così si perdono molte delle proprietà benefiche del fiore. Per avere un infuso perfetto c'è un procedimento dietro... nulla di difficile. -

- Ok. Però... - Jade guarda il fratello preoccupata.

- Tranquilla. Mi occupo io di questa cosa. Tu sei un disastro in cucina. - le accarezza la testa.

L'attimo dopo i due se ne vanno verso la cucina.

- Jade!! Tua madre starà bene! - si esalta Happy.

- Sì, sono così felice! È da quando avevo otto anni che non riesce più nemmeno ad alzarsi dal letto! -

- Su Jade. Lasciati andare. Non hai più da preoccuparti ora. - le batte una manata sulla schiena il ragazzo.

- Natsu! Così le farai sputare i polmoni! - lo rimprovero.

La ragazza però sembra non curarsene e si aggrappa agli abiti di Natsu sorridendo con occhi luccicanti.

- Natsu! Voglio ringraziarti come si deve! -

- Eh? - la fissa confuso.

- Sì, hai fatto così tanto. Mi piacerebbe ringraziarti offrendoti un pranzo. Magari possiamo anche andare a fare un giro!! -

Brutta...!!

Tu non vuoi ringraziarlo!

Questa è una palese scusa per ottenere un appuntamento!

- Ehm... ma io non ho fatto nulla di che. E poi questo è il nostro lavoro. -

- Vero, però voglio comunque ringraziarti. La ricompensa che ha messo papà mi sembra così poco visto che abbiamo salvato la vita di mamma. -

- Però... io non ho lavorato da solo. Perché vuoi ringraziare solo me? -

Natsu lancia un'occhiata a me incerto e con uno sbuffo distolgo lo sguardo.

Che cavolo.

Dovrebbe dire no e basta.

Perché le da corda?

- Perché... Tsuki mi ha detto delle microfratture nella gamba. Sei quello che più ci ha rimesso. Voglio davvero fare questa cosa. -

Microfratture?!

Fortuna che non era nulla!

Accidenti Natsu... perché non me l'hai detto?

- Ecco... -

- Oh, per favore! -

- Senti Jade... mi sento a disagio che tu voglia ringraziare solo me per via della gamba. Sto bene. -

- Non capisci! Ringrazierò anche loro. Per Happy pensavo ad un bancale di pesce. -

- Pesce?! - scatta con la bava alla bocca il gatto.

- Certo. E della qualità che preferisci. -

- Jade, sei una Dea! -

Un sorriso soddisfatto le attraversa il volto per un istante.

- Mentre per Lucy... dimmi tu. Qualunque cosa. Vestiti? Profumi? Cibo? -

- Oh, no. È tutto ok. Va bene così. -

- Ci sono! Natsu si farà offrire un pranzo da me mentre tu da Zephyr. È perfetto! - batte le mani euforica.

Un attimo...

- Cosa?! - scattiamo sia io che Natsu.

- Certo. È davvero perfetto. -

- Jade aspetta... - cerco di bloccarla.

- Natsu! Lunedì prossimo! Alle otto di mattina e per il luogo... mi piacerebbe visitare Magnolia. Quindi che dici se ti offro qualcosa nel vostro paese? Così sai anche dove vuoi andare a mangiare. Sì! È magnifico! - parla a ruota impedendo a chiunque di interromperla.

- Uh! Vado subito a dirlo a Zephyr. Così pensa anche lui quando e dove. -

Nemmeno il tempo di dire una sillaba e la ragazza corre via lasciandoci li come scemi a fissarla.

Io la uccido.

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