Capitolo 24

-Stai cercando l'Astargh, non è vero? – Chiedo a mio fratello.

-Te ne ha parlato Josh?

-Sì.

-I cacciatori cercano da sempre l'Astargh, senza averlo mai trovato.

-Ma trovarlo è nei tuoi piani.

-Certamente, ma prima c'è qualcos'altro nei miei piani.

-Sarebbe a dire?

Il rumore di un clacson risponde al posto suo.

Colin sorride debolmente e borbotta:

-Mamma non sarà molto contenta ...

Incuriosita, scendo al piano di sotto e apro il portone che conduce all'esterno.

Una jeep è ferma davanti casa nostra. Gli sportelli vengono subito aperti ed escono cinque persone.

Quello che era al posto di guida è il primo a farsi avanti.

-Beh, quante volte vi ho detto di vederci? Doveva infrangersi la maledizione dei cacciatori perché potessi rivedere tutti i miei cugini – dice Tay.

Spalanco gli occhi ed è il primo al quale corro incontro per abbracciarlo.

Quando mi allontano vedo suo fratello George e gli altri nostri cugini Sam, Diana e Chloe.

-Su entriamo, la casa è grande e ci entrerete tutti – dice Colin.

Un momento. Questo significa una cosa sola: abbiamo dei rinforzi.

La prima cosa che fanno i cugini Edwards non appena mettono piede in casa è guardarsi allo specchio di casa mia. Non per pura vanità, si intende. Le radici di Tay hanno raggiunto la mano: è un cacciatore a tutti gli effetti. Gli altri miei cugini sembrano allo stesso punto di Colin, fatta eccezione per Chloe che è nella mia stessa situazione.

-Ma starete qui? – Domando loro.

Non che non mi faccia piacere vederli, ma nonostante questa casa sia abbastanza grande saremmo troppi. Addio privacy. Addio bagno tutto per me. Addio ...

-Questa casa appartiene a tutti noi – dice George.

Già, che bello ...

-E il vostro piano quale sarebbe? Continuare a cercare l'Astargh?

-Per il momento sì.

-E come farete con la scuola? E tu Tay, con l'università?

-Si iscriveranno a scuola da voi. Io mi arrangerò per un primo periodo.

Annuisco, però sto iniziando a diventare nervosa.

Colin lo nota e mi fa cenno di seguirlo.

Lasciamo il resto della famiglia nella mia stanza e ci spostiamo in corridoio.

-Che hai?

-Che ho? Oh, niente mi vedo solo spuntare altre dieci persone in casa, ma niente.

-Non sono dieci.

-Sai cosa intendo.

-Senti, siamo dei cacciatori. Non c'è più alcuna maledizione, con la nostra generazione i cacciatori possono tornare a Oakstone Valley.

-D'accordo, ma per quale motivo? La città ha vissuto generazioni senza di noi e mi sembra siano riusciti a sopravvivere. Quale minaccia rappresentano le fate?

Colin sospira.

-Papà mi ha spiegato una cosa.

-Secondo la leggenda, una persona riuscirà a distruggere la barriera della foresta. Le fate potranno circolare ovunque, avranno più potere. Se ora la loro energia è limitata, quando le barriere saranno distrutte saranno molto più potenti e pericolose. Bramano la vendetta e nessuno le fermerà dall'attirare altri uomini, proprio come un tempo – questa volta è Tay a parlare.

-Chi distruggerà la barriera? Come? – Chiedo.

-Questo non lo sappiamo. La leggenda non è stata ben tramandata e i nostri padri non ne sono a conoscenza – dice Tay.

-Quindi il nostro scopo è anche quello di trovare questa persona ed evitare che faccia danni?

-Sì, è uno dei nostri tanti scopi.

Inizio a riflettere. Ho bisogno a tutti i costi di Josh. Ho bisogno di ...

-Scusatemi, devo andare in un posto – dico loro.

Esco di casa senza aspettare il loro consenso. Ho proprio bisogno di schiarirmi un po' le idee. Come se cambiare città non fosse di per sé uno stress, ecco che mi ritrovo in una combriccola organizzata che vuole uccidere altri esseri. Alternativa: essere uccisi. Bene.

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