E' esistito, o deve ancora arrivare, per tutti, il tempo in cui abbiamo avuto la percezione di esserci. Di esserci quasi, intendo, a quell'agognato traguardo di essere considerati – e di considerarci noi stessi, per primi – adulti. Ecco, questa storia comincia da quando percepiamo che sta per giungere anche per noi quel momento, e un po' lo aspettiamo, un po' lo temiamo. L'ingenuità, la leggerezza, ma anche la presunzione di possedere il mondo in una mano, che hanno, per chi più e per chi meno, caratterizzato l'adolescenza, lasciano spazio a sentimenti più completi, di crescita. E' un processo lento e faticoso, perchè le emozioni, vissute a 360°, prendono il sopravvento: tutto ruota attorno ai sentimenti, e, in parte, agli ormoni.

Se avete già passato quell'età, perciò, provate a tornate a quell'attimo: liberate la mente e sospirate, facendovi catturare dai ricordi (se, come me, siete cresciuti a pane e "Dawson's Creek", sarà più semplice). Se non l'avete ancora vissuto – beati! – lasciatevi condurre, piano piano, in punta di piedi, in questa avventura che, attraverso un modo differente di narrarla – che si percepisce appieno solamente al sopraggiungere del "The End" – vi trasporterà nel mondo di una ragazza che, nella vita ha preso, con coraggio e determinazione, fino a quel giorno in cui tutto muterà, solamente una radicale e particolare decisione "controcorrente": l'opinione pubblica, è risaputo, quando ancora non sai qual è il tuo posto nel mondo, pesa parecchio. Ma qualcosa cambierà, e, come tutti i grandi cambiamenti, avverrà unicamente per merito di una forza potente e incontrollabile: l'Amore. Con la A maiuscola Signori, non è un errore di dicitura: qui mica si scherza.

Allora fatemi – fatevi – un favore: chiudete gli occhi e sognate. Cioè, prima o poi riapriteli, altrimenti come fate a leggere?

Ma tenendo ben presente che, in fondo, i sogni migliori... sono quelli ad occhi aperti.

Buon viaggio.