Charles Leclerc

"amore sbrigati facciamo tardi" le parole di Charles mi rimbombano nella testa mentre tutto inizia a girare nel mio stomaco. Charles appare sulla porta e si precipita accanto a me reggendomi i capelli mentre la mia testa è curva sul water.

Nessuno dei due dice nulla fino a che non mi fermo e appoggio la schiena al muro. Charles rimane a guardarmi per qualche secondo. "è tutto okay?" chiede. Chiudo gli occhi prendendo un respiro prima di girarmi verso di lui e annuire. "si, mi do una sistemata e possiamo andare" dico alzandomi di scatto con fatica. "sei sicura?" chiede cercando di reggermi in piedi. Annuisco e cammino verso la camera ma non appena metto un piede nella camera crollo a terra chiudendo gli occhi.

Apro gli occhi trovandomi davanti Pierre e Lando. Mi alzo di scatto confusa guardando i due. "cosa è successo?" chiedo. "sei svenuta dopo aver vomitato l'anima, quanto hai bevuto?" dice Lando meritandosi una gomitata da Pierre. "scusa" sussurra a Pierre abbassando la testa. Pierre si siede sul letto accanto a me. "come stai?" chiede. "non lo so, mi gira la testa non ricordo nulla io non-" Pierre mi blocca. "Sofia, Charles è andato a comprarne uno" dice facendomi annuire, non ha detto cosa ma so perfettamente cosa. Mi sdraio di nuovo sul letto cercando di realizzare la cosa.

"hai...voi avete...avete usato le protezioni?" chiede Lando sedendomi accanto a me e iniziando ad accarezzarmi un braccio. "noi..io penso di si" rispondo sull'orlo di una crisi di nervi. "pensi di si?" chiede Lando. "Lando smettila" dice Pierre prendendomi una mano. "andrà tutto bene"

Charles entra poco dopo tempo con una busta in mano. "Sofia" si avvicina al letto. Mentre cerco di alzarmi i tre piloti mi aiutano ad entrare in bagno. Charles prende una scatolina dalla busta e me la tende lasciandomi un bacio sulla fronte. "qualsiasi cosa accada adesso, io ti sarò vicino sempre capito?" chiede facendomi annuire mentre improvviso un sorriso poco convinto. Lui sorride e chiude la porta. Respiro e mi appoggio con la schiena sulla porta scivolando verso il pavimento. Non posso aspettare ancora. Mi alzo e mi decido a fare il test.

Mi sistemo per quanto possibile e apro lentamente la porta trovando Lando seduto sul letto, Pierre appoggiato al muro e Charles che fa avanti e indietro per la stanza. "allora?" chiede Lando alzandosi. "tra 3 minuti" dico andando verso il letto e posando l'oggetto sulle mie ginocchia.

Charles si siede accanto a me e mi stringe una mano. "te lo ripeto Sofia, non cambierà nulla tra di noi dopo questo" ripete Charles abbracciandomi.

Dopo tre minuti ci alziamo e Lando prende in mano il test mettendosi davanti a noi accanto a Pierre. "giro?" chiede facendomi annuire. Charles stringe la mia mano ancora di più mentre Lando gira il test e Pierre lo guarda strizzando gli occhi cercando di capire.

Ci guarda e sorride. "è positivo..."

La reazione immediata non è molto certa, sono contenta ma anche il contrario, esattamente come Charles, Lando e Pierre. Nessuno dice nulla fino a che Charles non mi prende le mani facendomi girare verso di lui.

"Sofia, tu mi hai stravolto la vita da quando ne sei entrata a far parte, sei la persona per cui io manderei a fanculo qualsiasi altra cosa, farei di tutto per te, ti amo più di quanto ami me stesso, sei la cosa migliore che mi sia capitata nella vita e anche lui" dice sfiorandomi la pancia e facendomi scendere una lacrima mentre sorrido. "ti amo anche io Charles" lui poggia le mani sulle mie guance unendo le mie e le sue labbra.

"ragazzi scusate il disturbo ma ci saremmo anche noi qui e bisognerebbe mettere a punto qualche cosa" dice Lando facendo staccare me e Charles. "tipo cosa?" chiede Charles mentre si siede sul letto. "tipo che se questo scricciolo prenderà il vostro cervello ci sono problemi seri" dice facendo ridere tutti. "in ogni caso io faccio il padrino capito?" ripete puntando il dito verso di noi, annuisco alzandomi e andando ad abbracciare l'inglese. "grazie per essere qui Lando, e per farmi ridere anche quando non dovrei" dico staccandomi e baciandolo sulla guancia per poi passare a Pierre "grazie anche a te per prenderlo a gomitate quando fa cazzate" dico facendolo scoppiare a ridere. "tratteremo il bambino come fosse nostro figlio" dice Pierre. "senza scordarvi che è mio" risponde Charles facendoci ridere.

Charles mi stringe abbracciandomi da dietro fermando le mani sulla pancia.
"il nostro bambino"

scusate se ci ho messo tanto e non è neanche un gran che ma ultimamente sono molto impegnata :)

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