You drive (me) crazy | Antonio Giovinazzi
Dedicata a alex_bianchi
Spero ti piaccia💞
📍Monza, Italia
Oggi è un grande giorno per me.
Oggi finalmente farò una delle esperienze più belle della mia vita: salirò a bordo di una monoposto di Formula Uno e a guidare sarà nientemeno che Antonio, il mio ragazzo.
Ammetto che sono un po' preoccupata, ma non avrei potuto fare questa esperienza senza di lui.
Solitamente Antonio è un guidatore prudente; quando si tratta di guidare per le strade di Montecarlo o di qualsiasi altra città è sempre molto attento e prudente come ogni guidatore stradale dovrebbe essere.
Ma quando si tratta di guidare in pista non ho proprio idea di cosa aspettarmi.
Se poi consideriamo che ha anche cambiato categoria e non è più abituato a guidare una monoposto di Formula Uno, siamo messi proprio bene.
Da quello che ho capito le monoposto di Formula E sono ben diverse per quanto riguarda accelerazione e freno e spero solo che Antonio si ricordi ancora come si fa.
Finalmente arriviamo al parcheggio dell'autodromo e devo dire che non sto più nella pelle.
Appena scesa dalla macchina le gambe mi tremano e non riesco a smettere di sorridere; fortuna solo che dopo sarà Antonio a guidare perché se dovessi farlo io, non penso che arriveremmo sani e salvi fino alla fine.
-Che c'è, Alex? Sei agitata?-
-Un pochino...sia per la bella esperienza, sia per il fatto che mi dovrò affidare a te.-
Antonio mi fa il verso, come suo solito, ma lo sa perfettamente che scherzo.
Non saprei davvero cosa fare se non ci fosse lui.
-Dai allora entriamo.-
Seguo Antonio fino a che entriamo dal retro di uno dei box del circuito.
Oggi è tutto stato riservato per noi, quindi non avremo gente urlante che ci assilla al grido di oddio ma quello è Antonio Giovinazzi!
Dovrei supportare il mio ragazzo, e credetemi lo faccio eccome, ma certe volte i fan sono davvero invadenti.
Dopo qualche minuto, due donne ci accolgono e molto educatamente ci danno due pass, che sinceramente non ho ben capito a cosa servano, ma nel dubbio lo indosso; ci viene poi chiesto di seguire un signore alto e molto giovane, il quale si dilunga con le solite raccomandazioni.
-Non penso onestamente di dover insegnare ad Antonio Giovinazzi come guidare una monoposto, ma la prudenza non è mai troppa.-
Sia io che Antonio annuiamo. Ha perfettamente ragione e nonostante sappiamo tutti chi sia Antonio Giovinazzi, può sempre succedere una disgrazia.
-Alex, per te invece ho delle raccomandazioni. Stai bene seduta e reggiti ai supporti appositi che ci sono nel tuo abitacolo e soprattutto attenta perché non essendo allenata la tua testa tenderà a venire spinta in avanti soprattutto nelle frenate. Avrai il casco, ma ripeto: la prudenza non è mai troppa.-
Dopo le sue parole, veniamo condotti nuovamente da due ragazze, le quali mi porgono una tuta molto simile a quella di Antonio e un casco.
Li indosso e devo dire che così mi sento molto calata nella parte, mentre Antonio è vestito con la sua tuta e il suo solito casco.
Ogni volta che lo vedo vestito così penso che sia veramente bello, l'ho sempre pensato soprattutto perché il bianco gli dona molto.
Quando siamo pronti, mi avvicino un momento ad Antonio.
-Guida con prudenza.-
Gli stringo il casco tra le mani e lo guardo negli occhi.
Sono serissima, tengo alla mia vita, ma soprattutto alla sua.
Immediatamente però i suoi occhi esprimono solo rimprovero.
-Non guardarmi così!-
-Avanti Alex! Ho davvero bisogno di queste raccomandazioni? Penserò che non ti fidi di me...-
Il problema è che mi fido fin troppo caro Antonio.
Fortunatamente veniamo interrotti dal ragazzo di poco prima che ci fa strada verso quella che non saprei come chiamare...una monoposto con due posti...so bene che sia un controsenso, ma per me rimarrà una monoposto.
Ovviamente Antonio prende il posto del guidatore e io mi posiziono dietro di lui.
Scopro anche che il casco è dotato di auricolari in modo tale che io possa sentire cosa ci viene detto dal box e anche che io possa parlare con Antonio.
Quando siamo con le cinture ben allacciate, possiamo partire.
Ammetto di essere caduta un po' nell'ingenuità de momento quando ho pensato che sarebbe andato tutto bene se avessimo fatto tutto il tracciato a 60 km/h proprio come il limite di velocità che c'è in pit lane.
Non appena siamo usciti infatti Antonio ha iniziato ad accelerare come un pazzo.
Arriviamo immediatamente alla prima curva che quasi picchio la testa contro il sedile davanti.
Quando riprendiamo velocità, seguendo la traiettoria ideale, ho quasi paura che ad un certo punto ci spalmeremo sulle barriere...siamo troppo vicini...
-Non ti sembra di stare guidando un po' troppo veloce?-
-Cosa ti aspettavi, Alex?-
Non questo.
Sono ingenua, ma decisamente non questo.
Morirò. Morirò con un completo idiota.
-Ora rilassati, altrimenti avrai male al collo quando abbiamo finito. Ci aspettano ancora ben cinque giri, questo è solo il riscaldamento.-
Cinque giri?! Sicuramente sverrò prima della fine.
Quando finalmente sento Antonio rallentare e prendere la via dei box, faccio un bel sospiro di sollievo.
Tutto bello, assolutamente, ma me la stavo quasi per fare sotto quando Antonio è andato leggermente largo ad una curva.
Diciamo che in quanto attività estreme sono apposto per un po' di tempo dopo questa.
Scendiamo dalla vettura e mi devo aggrappare al braccio muscoloso di Antonio per stare in piedi.
-Fa questo effetto...andare alla velocità della luce...-
Non sono proprio sicura che sia per la felicità che non riesco a stare sulle mie gambe, ma faremo finta di nulla.
Comunque sia, dopo qualche minuto torno a riprendere conoscenza di tutto ciò che mi sta intorno e finalmente riesco a cambiarmi per tornare nei miei vestiti di tutti i giorni.
-Allora ti è piaciuto?-
Incrocio lo sguardo di Antonio e con uno scatto lo stringo tra le mie braccia.
-Molto, ma promettimi che quando sei in gara stai più attento e non vai così veloce.-
-Promesso.-
Antonio ride e mi accarezza piano i capelli.
Sa perfettamente che ho bisogno di sentirmi dare conferma e io so altrettanto bene che lui non farà mai quello che gli raccomando io.
Ma lo amo così, per il suo essere completamente l'opposto di me e per essere così accondiscendente con me.
Non so quanti ne esistano con il suo stesso carattere, ma di certo so che mi sono trovata il migliore tra tutti.
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Ehiiiii indovinate chi è tornataaaa
Allora non abituatevi al ritorno delle one shot perché sono tornata solo per ringraziarvi di un traguardo che poco fa abbiamo raggiunto: 100k letture.
Neanche pensavo esistesse questo numero sinceramente e sono così felice che nonostante tutto la mia raccolta venga ancora seguita.
Detto questo vi lascio con un piccolo aggiornamento: non so quando riprenderò regolarmente a scrivere one shot, forse mai come una volta, ma vi prometto che appena ho un po' di tempo libero oppure una occasione particolare, avrete delle notizie da questa raccolta.
Sappiate sempre che vi amo e che senza di voi non saremmo sicuramente a così tante letture, vi devo davvero molto e neanche ve lo immaginate.
Ci vediamo spero presto
-C❤️
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