Truth | Max Verstappen
Dedicata a auroralove27
Spero ti piaccia💞
📍Montecarlo, Principato di Monaco
Apro gli occhi, lentamente, scaldata da un raggio di sole che mi batte in pieno corpo.
Afferro il telefono dal tavolino accanto a me e noto che sono già le tre del pomeriggio.
Pensare che mi sono seduta sulla sdraio sul balcone per rilassarmi un momento e invece ho dormito due ore.
Ultimamente sono molto stanca, forse è il lavoro, il tirocinio o qualcosa di completamente differente, del quale io conosco bene l'esistenza, ma Max non proprio.
A proposito di Max, dovrebbe essere qui tra poco.
Ieri ha corso in Francia e dal circuito a qui non ci vuole molto tempo.
Sento la porta aprirsi e pigramente mi avvio verso di essa.
-Ciao Max.-
Mi avvicino a lui e lo bacio dolcemente sulle labbra.
-Ciao Aurora.-
Mi scansa bellamente senza neanche ricambiare il mio bacio o darmi un abbraccio.
Sa quanto mi faccia male stare lontano da lui per tanti giorni, soprattutto da quando abitiamo insieme e non capisco perché faccia così.
-Vedo che me ne hai portato un altro.-
Indico e guardo nello stesso tempo il trofeo del secondo posto che Max stringe nella mano sinistra e che ha conquistato proprio ieri.
Lo guarda alzando le spalle e mugugnando.
Davvero non capisco cosa abbia.
Se non è felice di vedermi forse c'è un problema.
Sistema il trofeo sullo scaffale in salotto che abbiamo dedicato appositamente a questo scopo e si congeda dirigendosi verso la camera.
Sinceramente credo che questo suo atteggiamento si risolverà solo con una litigata...perché entrambi abbiamo lo stesso carattere e quando ci scontriamo non finisce mai bene.
-Che hai Max?-
Mi appoggio allo stipite della porta della nostra camera da letto, mentre lui è seduto sul materasso a controllare probabilmente i social.
-Io? Nulla.-
Mi guarda con il suo solito sguardo indifferente e noncurante che mi fa irritare così tanto.
-Si, come no.-
Me ne vado dalla soglia della porta, decisa a tornare in salotto e godermi una buona serie tv, invece vengo presa per il polso della stretta di Max, decisa proprio come lui.
-Sai che non mi piace quando parli alle mie spalle.-
Guardo sconcertata il mio polso stretto nella sua mano. Sta impazzendo, chissà cosa gli sta passando ora per la testa per aver fatto questo gesto.
-Sai che non mi piace quando mi tratti da inferiore rispetto a te.-
Va bene tutto, amo Max, posso passare su diversi suoi difetti, ma quando pensa di essere superiore a me proprio non ci vedo più dalla rabbia.
Le mie parole sembrano scuoterlo parecchio, dato che lascia andare completamente il mio polso, guardandomi con occhi colpevoli; posso così dirigermi verso la mia meta iniziale.
Mi siedo sul divano e sto per accendere la televisione, quando Max si appoggia alla penisola della cucina e mi fissa passandosi le mai sul viso.
-Cosa ci sta succedendo, Aurora?-
-Non saprei, dimmelo tu. È da un po' che questa storia va avanti.-
È vero, non sto mentendo. Sarà un mese che Max fa il distaccato con me. E non ho mai capito perché non mi abbia mai parlato delle sue preoccupazioni o di qualsiasi altra cosa...l'ho sempre ascoltato volentieri.
-Io...Aurora...Ho le corse e mio padre che non me ne fa passare una...devi capire...-
-Cosa, Max? Che non hai tempo per la tua ragazza? Sto cercando di capire perché non riesci a vedere quello che mi stai facendo...-
Abbasso lo sguardo sul telecomando che tengo tra le gambe e attendo che Max dica qualcosa.
-E cosa ti starei facendo precisamente?-
Almeno non lo sa e ha il coraggio di chiederlo, anche se non sarò propriamente simpatica.
-Cosa mi stai facendo...mi spacco la schiena dalla mattina alla sera per cercare di capire come gestire dei bambini che corrono avanti e indietro per una stanza e quando torno a casa tu a momenti neanche ci sei. Vorrei essere trattata bene da te, magari coccolata qualche volta con qualche sorpresa o non lo so...-
-Come se l'unica che lavora fossi tu...-
Ma si sente quando parla?!
-Il tuo ego è veramente così alto, Max?!-
Mi alzo dal divano e infuriata vado verso la camera.
Come può credere che tutto sia incentrato sul lavoro e i soldi? Non mi interessano, neanche un po'. Vorrei solo essere trattata bene dal mio ragazzo.
Prendo la prima borsa che trovo e ci caccio dentro ogni vestito che mi capita sotto mano.
Ditemi se Max deve farmi arrivare a questo punto!
-Che stai facendo?-
-Quando ho deciso di innamorarmi di te sapevo che avrei una rivale per il tuo cuore, ma credevo che noi potessimo farcela. Che forse ti saresti reso conto che la Formula Uno non è tutto nella vita...me ne sto andando Max.-
Chiudo la borsa e la prendo per i manici. Peccato solo che Max mi stia sbarrando l'uscita dalla camera.
-Te ne pentiresti.-
Ora le parti si stanno ribaltando. Come può essere che qui ora quello calmo e pacifico sia lui, mentre io stia urlando come una matta? Solitamente è il contrario...
-Devi fare una scelta: o me qui a Montecarlo con te, o la tua adorata Red Bull e me in Italia.-
Non credo neanche io alle mie parole.
Davvero ho chiesto a Max di scegliere tra me e la sua passione...poi dico seriamente di amarlo...
-Scelgo te, ok?! Sei felice ora? Huh? Ti rende felice?!-
Sono diventata un Pokémon ora?!
-Vorrei solo che capissi, Max, davvero. Non so più come dirtelo...-
Lancio definitivamente la borsa ai piedi del letto e mi sembro una pazza da come non sto riuscendo a trovare un luogo fisso in cui stare.
-Aiutami a capire!-
-Non ti rendi neanche conto di quello che mi sta succedendo! Sono settimane che mi sento fisicamente male. È da quando ho scoperto di...-
Perché non riesco a dire quelle due parole? Forse perché non voglio che Max lo scopra così.
-Sono incinta, cazzo. E neanche ti sei mai accorto che ogni mattina mi chiudo in bagno per vomitare.-
Tutto tace. Dopo la mia affermazione, Max sembra essere paralizzato. Immagino che ora voglia anche decidere da solo se tenere o meno il bambino.
In ogni caso, non avrei voluto dirglielo così. Ho sempre creduto che sarebbe stato un momento romantico, ma ora di romantico non c'è proprio nulla.
-Cosa?-
-Hai sentito bene...-
Finalmente Max si sposta dalla porta e io posso proseguire verso il balcone. Ho proprio bisogno di una boccata d'aria perché mi sembra di non aver respirato per gli scorsi dieci minuti.
È passato un po' ora da quando ho rivelato il mio segreto a Max. Ora se ne sta lì, buono buono sul divano a guardare la televisione mentre io sto cucinando.
Non abbiamo più parlato del mio stato e vederlo così indifferente mi fa male, tanto. Credevo fosse felice, perché io lo sono molto. Voglio dire, amo Max e creare una famiglia con lui è un sogno per me, nonostante siamo entrambi giovani.
Ci scambiamo occhiate, probabilmente credendo entrambi di non essere visti dall'altro.
D'un tratto però, proprio mentre sono io a rivolgere lo sguardo verso di lui, lo vedo alzarsi e venire verso di me.
-Cosa stai preparando?-
La sua voce è molto dolce ora e mi sembra addirittura di essere tornata all'inizio della nostra frequentazione, quando lui era molto gentile e dolce con me.
-La cena...-
Nonostante si stia dimostrando propenso al dialogo civile, io non ho molta voglia di parlargli. Non so perché, ma dopo una litigata preferisco non parlare con nessuno.
-Quindi avremo un bambino.-
Mi prende per i fianchi e mi avvicina al suo corpo rivolgendomi un sorriso.
-Se lo vuoi anche tu...-
-Ovvio che lo voglio! Con te? Anche venti.-
Nonostante tutto non riesco a tenere a Max il broncio per troppo tempo. Così gli sorrido e anche lui fa lo stesso.
-Andiamoci piano...per ora credo che uno possa bastare.-
-Beh potrei fare una mia griglia personale in questo modo.-
Fa un sorriso beffardo, ma anche nella goliardia della cosa lui deve sempre pensare alla Formula Uno.
Non lo so, non posso assolutamente saperlo, ma spero che questo bambino sistemi tutto tra di noi, perché altrimenti credo che andremo alla deriva.
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Altra One Shot su Max pronta per voiii
auroralove27 spero ti sia piaciuta e che soprattutto io sia stata in grado di interpretare la tua immaginazione
Ci vediamo settimana prossima
-C❤️
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