Ti ho rotto il naso... | Daniel Ricciardo

📍Londra, Regno Unito

-Buongiorno maestra Vic!-
-Buongiorno bambini!-
Con un sorriso che mi va da orecchio ad orecchio saluto la mia fantastica "classe". Adoro questi bambini e adoro ancora di più il motivo per il quale si trovano qui, in questa palestra: imparare la grande arte del pugilato. Anche se con loro ci vado molto piano, alcuni sanno sferrare pugni degni di un campione.
-Prima di cominciare vorrei dare il benvenuto ad una nuova allieva. Tesoro, come ti chiami?-
Guardo la bambina dai lunghi capelli biondi e gli occhi marroni con un sorriso che lei ricambia nonostante la timidezza.
-Mi chiamo...Jane.-
Al solo pensiero di quel nome rabbrividisco. Non è possibile che un semplice nome mi faccia un effetto del genere.
-Ora mettetevi ognuno davanti ad un sacco e cominciamo il riscaldamento.-
Osservo i bambini disperdersi e lentamente faccio un giro tra tutti loro. Sono molto fiera di come stiano apprendendo questo sport, hanno perfettamente capito che non si tratta solamente di sferrare pugni ad un sacco.
Mi fermo al cospetto della nuova bambina e mi accingo a introdurla allo sport.
I capelli sono portati in due lunghe trecce alte alla francese, proprio come le porto anche io ora. Mi ricorda molto me da piccola quando iniziai ad allenarmi. Inizialmente lo facevo per mio padre, anche lui era stato un pugile e non volevo essere da meno; con il tempo è diventato la mia ragione di vita tanto che con i dovuti sacrifici ho raggiunto le vette d'Europa.
Mi abbasso al livello della bambina e le accarezzo la schiena dolcemente.
-Bene Jane: sai come si colpisce un sacco?-
Lei nega.
Allora la posiziono correttamente davanti all'attrezzo e uso la mia tecnica infallibile.
-Ora chiudi gli occhi e immagina la tua più grande paura. Immagazzina tutta la voglia che hai di sconfiggerla e quando sei pronta colpisci.-
Lo faccio con lei, mi aiuta a immedesimarmi nei suoi panni, ma puntualmente non penso ad una paura, ma ad una persona. Il mio ex, che per altro odio.
Jane colpisce il sacco improvvisamente, risvegliandomi dalle mie preoccupazioni. Non male per essere una principiante.
-Ottimo gancio destro! Continua così.- le scompiglio leggermente i capelli e passo ad osservare il prossimo allievo.
Prima che possa fare due passi però mi accorgo che ha varcato la soglia l'ultima persona che vorrei incontrare in questo momento.
Serro i pugni nel tentativo di non andare a sferrargli un gancio in pieno viso. È il mio ex e da quando ci siamo lasciati si ostina a continuare a venire in questa palestra, come se a Londra non ce ne siano altre.
Cerco però di concentrarmi su un bambino che fatica a tenere fermo il sacco così lo aiuto.
Mi sistemo al suo livello e dopo che mi sono sistemata i suoi pugni hanno decisamente più effetto.
Eppure non riesco a smettere di fissare Daniel.
-Maestra Vic...chi è quel ragazzo?-
Guardo il mio allievo stupita. I bambini sanno sempre cogliere anche i minimi particolari.
-Non ne ho idea Josh...-
Cerco di fare la finta tonta anche se mi riesce pessimamente.
-Ah...perché continui a fissarlo...-

Come mi è solito fare, dopo la lezione dei bambini mi trattengo in palestra fino a tarda sera nel caso qualche adulto volesse mettersi alla prova. Se così non fosse, ne approfitto per dare due pugni in santa pace.
Questa sera però sembra che la fila di contendenti non finisca mai e sono abbastanza sfinita.
-Avanti il prossimo!-
Mi sistemo i guantoni e mi asciugo il leggero sudore che si è formato sulla fronte.
-Ciao Victoria.-
Quella voce mi fa aumentare istantaneamente i battiti. Fortunatamente sono girata di spalle altrimenti la mia espressione gliela darebbe vinta.
-Che ci fai qui Daniel?-
Lo guardo con odio.
-Michael pensa che tirare qualche pugno mi faccia bene...-
Faccio finta di non capire. È ovvio invece che voglia che io lo alleni.
-E ho pensato: chi meglio di una campionessa europea di pugilato può aiutarmi?-
Lascio cadere le braccia lungo i fianchi. Non se ne parla nemmeno.
-Addio.-
Mi volto verso le corde del ring e le sollevo per potermene andare. Con che coraggio si presenta così sul mio ring?!
-Non pensavo che una come te abbandonasse così facilmente...-
Ora la mette anche sull'orgoglio. L'ho sempre odiato questo suo atteggiamento, ma comunque accetto la sfida.
-Vuoi combattere? Perfetto! Avanti!-
Salto sul posto leggermente e sbatto due volte i guantoni uno contro l'altro.
Ora se la vedrà brutta. Non ho intenzione di trattenermi.
Giriamo in tondo scrutandoci e attendendo che l'altro faccia la prima mossa.
Improvvisamente Daniel mi sferra un gancio che prontamente schivo. La mia difesa è alta e non esito a ritornare il colpo. Schiva anche lui. È bravo. D'altro canto quando stavamo insieme gli ho insegnato qualcosa e lui ricorda alla perfezione.
Con un gesto che ogni giudice di gara riconoscerebbe come scorretto, si avventa su di me portandomi contro le corde.
Mi stringe nella sua morsa, ma nonostante sia campionessa dei pesi leggeri ho anche io i miei muscoli e gli sferro una ginocchiata nello stomaco, altrettanto scorretta, che lo fa indietreggiare.
Mi blocco un secondo in attesa che si riprenda. Sono stronza ma fino ad un certo punto: non è un vero incontro, non serve infierire.
Quando è pronto la guardia è più alta che mai e continuo a sferrargli ganci su ganci che finiscono però attutiti dalle sue braccia.
Mi sta facendo innervosire.
Gli sferrò un montante e finisce dritto contro le corde.
Ormai ho la vittoria in pugno.
La sua difesa si è abbassata e ne approfitto per sferrare un upper cut diretto al mento e un gancio destro diretto al naso.
E faccio centro.
-Cazzo!-
Daniel si sfila il guantone e si tocca il naso leggermente sanguinante. Gli ho rotto il naso? Tanto meglio, con quello che si ritrovava gli ho fatto un favore.
Attendo che si sistemi per decretare la mia vittoria, ma lui si infila nuovamente il guantone e mi si avvicina incazzato.
Ho liberato un mostro.
Fa le sue due o tre mosse, ben calcolate devo dire, fino a che mi fa inciampare di proposito e sbatto violentemente il ginocchio destro a terra.
E da terra non mi rialzo più.
Il ginocchio destro è la ragione per cui ho lasciato il pugilato. Durante un incontro mi sono rotta la rotula e ho cominciato a perdere, incontro dopo incontro. Ora sembra proprio che sia uscita fuori posto la rotula, per l'ennesima volta e fa un male cane.
Mi contorco a terra dal dolore, ma tento comunque di mantenere la calma per sistemarla nuovamente al suo posto.
Quando ci riesco, lancio un gemito di dolore e mi rialzo a fatica.
Scendo dal ring e continuando a dare le spalle a Daniel mi dirigo nello spogliatoio.
Siamo rimasti solo noi in palestra e l'unico suono che si percepisce sono i miei passi zoppicanti.
Sogno ancora che Daniel mi soccorra, che arrivando da dietro mi prenda in braccio per portarmi in spogliatoio e non farmi affaticare il ginocchio.
Ma sono un'ingenua.
Tra me e lui è finita, da ben due anni, ma io sogno ancora di poter essere stretta tra le sue braccia muscolose.
Mi trascino fino alla panchina più vicina che riesco a trovare e il più in fretta possibile prendo dal borsone la mia ginocchiera. Fortuna che la porto sempre con me, per ogni evenienza.
Il sollievo è immediato, infatti la ginocchiera blocca completamente ogni movimento sbagliato della mia rotula.
Prendo l'asciugamano e mi copro il viso completamente con la scusa di asciugare il sudore.
L'unica cosa che vorrei fare è scappare. Questo incontro con Daniel mi ha devastata e non parlo del ginocchio.
Dovrei farmi una doccia, ma sinceramente non ne ho voglia; così finalmente mi alzo e molto piano esco dallo spogliatoio e successivamente dalla palestra.
Fortunatamente Daniel se ne era già andato e non ho dovuto mostrarmi peggio di quello che sto. In realtà il male al ginocchio sta migliorando e guidare fino a casa non è stato troppo faticoso.
Entro nel mio appartamento e lascio la borsa in lavanderia per poi andare in cucina a prepararmi la cena. Non avendo per niente voglia di cucinare, estraggo dal freezer una pizza surgelata e la metto a scaldare nel forno.
Mi siedo sullo sgabello dell'isola della cucina e prendo la testa tra le mani. Confrontarmi con Daniel mi ha riportato alla mente diversi fatti causando un mal di testa insopportabile.
Mi massaggio le tempie in cerca di sollievo ma a disturbare ci pensa qualcuno che suona il campanello di casa mia.
Ancora leggermente zoppicante mi dirigo verso la porta e quando la apro vorrei richiuderla all'istante.
Daniel se ne sta lì a fissarmi, il cappello calcato in testa con la visiera all'indietro, il look casual adatto alle notti di Londra e un cerotto sul naso.
-Se sei venuto a finire il lavoro puoi anche andartene.-
Tento di richiudere la porta ma il suo piede la blocca. Mi sta dicendo che non ho altra scelta se non farlo entrare?! Bene, che entri pure. Se gli romperò definitivamente il naso non ne risponderò.
-Sono venuto a vedere cose stai.-
Mi dirigo verso il freezer per prendere del ghiaccio da applicare sul ginocchio. La vista di Daniel non ha fatto altro che aumentare il mio dolore locale.
-Sto alla grande!-
Lo guardo con un sorriso beffardo alzando il ghiaccio al cielo.
-Victoria...-
Mi riprende con un tono di voce che non è mai stato bravo a imporsi.
-Sono delle scuse quelle che vuoi? Va bene. Ti ho rotto il naso e mi dispiace per questo, ma quello che hai fatto non era corretto.-
Giustifico il gancio che gli ho mollato con tutta la storia della nostra rottura. Anche perché è vero: è da quando ci siamo lasciati che sogno di farlo.
-Ancora con questa storia...-
Ha anche la bella faccia tosta di parlare. Quella sera ha sbagliato Victoria e quella che dovrebbe finirla di tirare in mezzo il fatto dovrei essere io.
-Ti sei scopato Victoria Verstappen! Ti rendi conto?! Aveva poco più di 18 anni!-
Ecco perché lo odio. Ecco perché sono rabbrividita nel sentire il nome di quella bambina. Daniel mi ha tradita con una delle mie migliori amiche, una ragazza che, stando con Daniel, ho imparato ad apprezzare e stimare.
-Ero ubriaco!-
-Non ti giustifica.-
Devo ammettere che io e Victoria Verstappen, oltre ad avere lo stesso nome, ci somigliamo molto. Siamo entrambe bionde e entrambe abbiamo gli occhi azzurri, ma da qui a confonderci completamente...
-Mi hai distrutta, Daniel. La mia vita, la mia carriera...tutto. Eri l'amore della mia vita, avrei voluto sposarti e avere una famiglia con te. Invece a quanto pare per te ero solo una bella ragazza da mostrare ai media.-
Daniel mi ha davvero rovinato tutto. Il giorno in cui ho appreso di essere stata tradita era forse il giorno più importante della mia vita. L'incontro al quale stavo per partecipare doveva essere il mio trampolino di lancio definitivo, ma l'infortunio mi ha stroncata. Sono finita in ospedale, ho subito diverse operazioni, ma da Daniel neanche una parola di accenno a ciò che aveva fatto.
Era stata Victoria a dirmelo e con il tempo ho anche imparato a perdonarla. Non mi ha confessato subito l'accaduto, ma almeno ha tentato di farlo, in nome della nostra amicizia, disse.
Avrei dato un'altra possibilità anche a Daniel, se solo avesse ammesso i suoi sbagli. Ho aspettato giorni, che si sono trasformati in settimane e alla fine sono scoppiata terminando la nostra relazione.
-Finiscila di...Vic tu lo sei ancora, l'amore della mia vita. Perché secondo te in questi due anni non ho fatto altro che venire nella tua palestra ogni singolo giorno?-
Questo mi stupisce, decisamente, ma sono troppo ferita per perdonarlo. Ha avuto la sua occasione tempo fa e non l'ha sfruttata.
-Mi dispiace Daniel, non potremo più essere la coppia felice e spensierata di una volta. Ora, se non ti dispiace, conosci la strada.-
Gli indico la porta sperando vivamente che se ne vada e così fa.
D'ora in poi credo che lo vedrò sempre più raramente nella mia palestra.
E nel frattempo la mia cena si è anche bruciata.

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Aaaaaaallora bellissime!!! Questa one shot l'ho voluta pubblicare questa sera per festeggiare il terzo posto di Daniel. So che non è proprio un "happy ending", ma spero vi sia piaciuta lo stesso.
E vorrei lasciarvi un indizio: per scrivere questa storia mi sono ispirata ad un personaggio di una FF che ho letto🧐🧐 (se ve lo dico siete perfettamente in grado di scoprire chi, in particolare una persona😉)
Comunque, ci vediamo domani per una one shot vostra☺️
-C❤️

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