Smetti di guardarmi così | Charles Leclerc

Dedicata a _ariannapravato
Spero ti piaccia💞


ATTENZIONE: sequel di "Feeling nostalgic | Charles Leclerc"


📍Montecarlo, Principato di Monaco

Questa mattina mi sono svegliata proprio con il sorriso sulle labbra. Mi succede ogni anno in questo preciso giorno principalmente perché amo stare al centro dell'attenzione quando è il mio compleanno e poi Charles mi ha rivelato che passeremo tutto il giorno in barca e non posso non esserne più che felice.
Quando però varco la soglia della cucina, noto con mio grandissimo stupore e piacere che Charles è già sveglio e chi l'avrebbe mai detto sta preparando la colazione.
Spero con tutto il mio cuore che si sia limitato alla preparazione del caffè perché credetemi, mettere Charles a cucinare è la scelta più sbagliata che si possa fare nella propria vita.
-Buongiorno e buon compleanno!-
Charles non appena mi vede mi viene in contro con due tazze fumanti di caffè e mi lascia un bacio sulle labbra.
Con mia grandissima gioia vedo che ha lasciato perdere i fornelli e ha preparato solo il caffè. Grazie al cielo.
-La mamma stamattina mi ha chiamato all'alba per dirmi che aveva fatto una torta per te quindi sono dovuto correre a prenderla.-
Charles indica un'alzatina posizionata sul tavolo e quando alzo il coperchio decisamente benedico il cielo per avermi dato una suocera come Pascale.
Quella crostata di frutta deve essere deliziosa e non vedo l'ora di assaggiarla accompagnata da quella tazza di caffè che se non mi sbrigherò a bere diventerà freddo.
Io e Charles ci accomodiamo al tavolo e immediatamente il mio ragazzo taglia una fetta di torta e me la porge.
-Hai preparato qualcosa per pranzo da portare in barca?-
Guardo Charles di traverso mentre addento la mia fetta.
Va bene che mi dimentico facilmente parecchie cose, ma dubitare così che lo lascerò senza pranzo mi sembra un po' esagerato.
-Sì, ieri sera ho fatto una pasta fredda prima di andare a dormire.-
Perché alla fine se non ci pensassi io, lui sicuramente non ci penserebbe neanche morto.
-Ne hai fatta un po' vero?-
Adesso ha anche paura che lo metta a dieta? Cosa che in realtà è dato che deve mantenersi in forma.
-Ho fatto la quantità adeguata a due persone.-
Charles non sembra comunque essere troppo convinto. Se è un ingordo sicuramente non ho colpa io.
Infatti lascio perdere il mio ragazzo e mi dirigo in bagno pronta a cambiarmi e a indossare un costume adatto all'evento di oggi.

-Sei pronto Charles?-
Come al solito, siamo in ritardo.
Avevamo detto che saremmo usciti di casa ad un certo orario e invece, come sempre, partiamo con un'ora di ritardo.
E ovviamente chi dei due è già pronta con una borsa da spiaggia in una mano e la borsa termica nell'altra sono io.
-Sì sì eccomi possiamo andare.-
Finalmente direi!
Charles mi aiuta con le borse e finalmente possiamo uscire dal nostro appartamento per andare a recuperare l'auto e dirigerci verso il porto; noi abitiamo in centro e il porto è abbastanza lontano, non troppo ovviamente, ma quanto basta per farci prendere l'auto dal garage.
Una volta giunti a destinazione, lasciamo l'auto in un parcheggio riservato a chi come noi possiede una barca e dopo aver scaricato tutto, proseguo in direzione di Monza, quella stupenda barca che per quanto effettivamente sia bella, nel cuore di Charles occupa un posto più grande di quello che spetta a me e di questo ovviamente non ne sono per niente felice, ma che ragazza sarei se non lasciassi a Charles la possibilità di avere anche lui i suoi hobby?
-Charles? Dove vai? Monza è di qui.-
Ma che ha ora? Perdita improvvisa della memoria?
-Lo so bene, ma Monza è troppo piccola. Per questa giornata ho noleggiato una barca un po' più grande.-
Ok si Monza non è grandissima, ma che ci facciamo di una barca grande se siamo solo...
-Non siamo solo noi due oggi?-
Charles mi guarda un po' nel panico, non sapendo bene cosa rispondere.
A questo punto mi aspetto che da qualunque parte possa spuntare fuori qualcuno che conosco e che potrebbe unirsi a noi...
Poi in lontananza vedo tre figure camminare sul puntile e avvicinarsi palesemente a noi.
Posso capire perfettamente che si tratta di due adulti e di un bambino e quando collego non ci posso proprio credere.
-Daniel! Riley! Che ci fate qui? Charles aveva detto che avevate da fare oggi.-
Abbraccio entrambi i miei amici con un sorriso che va da orecchio ad orecchio.
-Siamo riusciti a liberarci all'ultimo.-
Dopo aver sciolto l'abbraccio interminabile con Riley, la mia attenzione può passare al più piccolo dei tre.
Il piccolo Blake è il figlioletto della nostra coppia di amici ed inevitabilmente chiama me e Charles zii, principalmente perché fin da quando è nato io e Riley abbiamo sempre condiviso tutto, ma questo in realtà anche prima che lei avesse il bimbo.
Blake è un bambino stupendo, intelligentissimo e perspicace per non parlare poi del magnifico sorriso che già sembra aver ereditato dal padre e i ricci fantastici che sono capitati dalla combinazione dei geni di Daniel e Riley.
-Auguri zia!-
Blake non è grande, ha solo due anni, eppure certe volte credo che sia molto più sveglio di alcuni bambini con cui lavoro io e che hanno la sua stessa età.
-Allora dove è il nostro catamarano?-
Daniel si sfrega le mani, impaziente di iniziare questa giornata.
Ma quando sento uscire dalla sua bocca la parola catamarano mi escono letteralmente gli occhi dalle orbite. Ma quanti soldi vuole spendere? È impazzito.
-Smetti di guardarmi così. È il tuo compleanno e faccio le cose come si deve.-
Alla spiegazione di Charles alzo le spalle divertita. Tutto sommato adoro farmi viziare così e poi dai me lo merito.
Così Charles ci fa strada fino ad arrivare ad una barca decisamente eccessiva per quattro persone e un bambino.
Mi piace essere viziata un pochino da Charles ma così è decisamente troppo.
Comunque sia però non azzardo altre domande e mi addentro nel catamarano insieme agli altri.
Scopro anche con grande stupore che nessuno di noi guiderà questa barca, ma che lo farà qualcuno per noi; in questo modo potremo stare tutti insieme sempre, così ha detto Charles.
La nostra destinazione è la Liguria, che da quello che ho capito raggiungeremo in relativamente poco tempo.
Mentre i due uomini parlano con il signore che guiderà la barca per noi, io e Riley sistemiamo alcune cose mentre il piccolo Blake gioca con le sue macchinine non troppo lontano da noi.
-Cresce bene...-
Non vedo spesso Blake per motivi lavorativi dei suoi genitori e ogni volta che posso passare del tempo con lui mi sembra sempre che sia cresciuto un po' di più rispetto all'ultima volta.
-Direi di sì...io e Daniel ci stiamo impegnando parecchio per fare in modo di non lasciarlo troppo spesso da solo. Sai, ogni tanto dobbiamo andare entrambi in Inghilterra e ovvio lui viene con noi, ma quando noi lavoriamo Blake sta con la babysitter. Ovviamente vede molto meno spesso Daniel, ma questa cosa non sembra pesargli troppo...o almeno lo spero.-
Da educatrice posso dire quasi con certezza che Blake un po' soffre a non avere sempre i suoi genitori con lui. So perfettamente che nel mondo esistono miliardi di genitori che lavorano e che lasciano i propri figli con le babysitter, ma Riley e Daniel sono particolarmente dediti al loro lavoro e non potrebbero non esserlo, soprattutto Daniel, ed è giusto così, ma penso comunque che stiano facendo i salti mortali per far sentire Blake un bambino normale e non il figlio di un pilota di Formula Uno e di un ingegnere.
-A proposito di te e Daniel...come sta andando tra di voi?-
Guardo la mia amica con un sorrisetto malizioso.
Parliamo di queste cose solo perché Blake è ancora troppo piccolo per capire altrimenti neanche mi sognerei di chiedere.
-Bene direi...-
Riley non è mai stata una tanto propensa al dialogo per quanto riguarda argomenti come la sua vita privata e intima, ma il sorriso che ha fatto mentre mi rispondeva la dice lunga.
-E quel sorriso cos'è?-
Riley non mi risponde, semplicemente continua a sorridere e prende a spalmarsi la crema solare sulle braccia.
Ed è proprio lì che noto l'enorme diamante sul suo anulare sinistro.
-E quel mega diamante cos'è?-
Sono sconcertata.
Prontamente però la mia amica mi tappa la bocca con una mano.
-Abbassa la voce! Non lo sa ancora nessuno.-
-Cosa aspettavi a dirmi che ti sposi?!-
Riley scosta la mano dalla mia bocca e si sposta qualche ciocca di capelli dietro le orecchie, imbarazzata.
-Non lo sa neanche Blake, sempre che lo capisca. Non vogliamo dirlo troppo in giro e sai non ci vedevamo da tanto tempo...non volevo dirtelo con un messaggio.-
Sono così felice per la mia migliore amica che la stringo in un abbraccio fortissimo.
Nonostante abbiano fatto le cose un po' velocemente, Daniel e Riley sono una coppia stupenda e spero un giorno di poter essere felice con Charles così come lo sono loro due.
Anche se nel nostro piccolo e con i nostri piccoli passi, anche io e Charles siamo molto felici.
-Charles, vieni che ti metto la crema!-
Seguendo l'esempio della mia amica, decido che è il caso che anche Charles si protegga per bene dal sole, ma come suo solito fa i capricci e mi guarda impaurito.
Blake non fa tutte queste storie.
-Stai lontana da me con quella cosa!-
E ovviamente io non gli do ascolto, non mi va di dovergli mettere poi la crema per le scottature.
-Daniel, devi metterla anche tu.-
Visto che non sono l'unica fissata? Anche se Daniel probabilmente mai si scotterà con la pelle scura.
-E se non la metto cosa mi fai?-
Mentre sono riuscita ad immobilizzare Charles e gli spalmo la crema, voglio proprio godermi il teatrino di Daniel che come al solito adora prendere in giro Riley.
-Sai bene cosa ti faccio.-
E come sempre Riley fa la dura.
Daniel inizia a provocarla, facendo finta di scartarla come se dovesse tirare la palla in porta e alla fine Riley finisce caricata di peso sulla spalla di Daniel.
-Mettimi giù subito!-
Alla fine però Riley sta al gioco e ride come una matta anche lei sotto gli occhi un po' confusi del loro bimbo che mi chiede cosa stanno facendo i suoi genitori.
-Ragazzi, basta! Traumatizzate Blake così!-
Immediatamente i miei amici si fermano e Riley torna con i piedi per terra, un po' imbarazzati dalla loro situazione e dal mio rimprovero.
-Chi vuole un po' di sangria?-
Daniel svia l'imbarazzo del momento offrendoci da bere. Direi ottima tattica dato che l'alcol è il mio migliore amico.
-Spero vi piaccia ragazzi e se non è così la colpa è del vino prodotto da Daniel.-
Subito Riley mette le mani avanti e ovviamente Daniel le fa il verso.
Però non appena le mie labbra sentono il dolce sapore del vino mischiato agli zuccheri della frutta non posso fare a meno di complimentarmi con entrambi.

-Ragazzi io e Blake andiamo a farci un sonnellino.-
Subito dopo pranzo abbiamo deciso di rilassarci un momento facendo qualche gioco di società e dopo qualche ora Riley si è trovata con il corpicino dormiente di suo figlio tra le braccia.
-Vi seguo anche io.-
Daniel si aggrega sbadigliando e ovviamente sia io che Charles diamo loro il permesso di congedarsi.
-Che vuoi fare ora?-
Charles mi interpella, ma forse in questo momento vorrei solo dormire anche io.
-Ti va se ci facciamo un bagno?-
Parla sempre lui e io accolgo volentieri la proposta.
Tutto sommato non ne abbiamo ancora fatto uno e il momento sarebbe perfetto.
Così entrambi scendiamo dalle scalette che il catamarano offre e ci immergiamo nell'acqua leggermente fredda del mare aperto.
Pensandoci bene, adoro il mare. Non impazzisco per le lunghe nuotate, piuttosto preferisco stare anche solo dieci minuti in acqua, ma godermi appieno il momento.
Quando entrambi siamo un acqua, mi avvicino piano a Charles e allaccio le gambe attorno al suo bacino in modo che lui possa sostenermi aiutato ovviamente dall'acqua.
-Grazie, la giornata sta procedendo nel migliore dei modi.-
Ovviamente Charles stringe le braccia attorno al mio bacino sorridendo e mostrando quelle fossette che tanto mi piacciono.
-Ringraziami quando sarà finita.-
-Grazie per aver deciso di passare un po' di tempo con me.-
Sì, delle volte mi sento un po' messa da parte.
-Ehi, guarda che per te ho sempre tempo. Solo ho tante cose da fare e credimi se ti dico che non smetto mai di pensare a te.-
È in momenti come questi che Charles mi stupisce, non lo definirei un tipo romantico eppure delle volte sa esserlo.

La giornata si è conclusa davvero bene.
Ho parlato con i miei genitori e con qualche altro parente e quando è stato il momento di rincasare, abbiamo salutato i nostri amici e siamo tornati nel nostro piccolo appartamento.
Inutile dire che non appena ho visto il letto mi ci sono fiondata sopra e mi sarei anche addormentata se non fosse che Charles non si decideva a spegnere la luce.
-Ora che la giornata è finita, posso ringraziarti?-
Charles mi fa un cenno quasi a darmene il permesso e anche un po' divertito.
-Grazie, è il miglior regalo che potessi farmi.-
-E chi l'ha detto che questo era il tuo regalo?-
Cosa?

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Ed ecco la seconda one shot. Ve l'avevo detto che sarei tornata presto e vi faccio ancora questa promessa perché sono sicura che vorrete sapere cos aha regalato davvero Charles alla nostra Arianna.
Quindi ci vediamo
-C❤️

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