Sei...sei veramente carina... | Arthur Leclerc
Dedicata a underskrive
Spero ti piaccia💞
📍Montecarlo, Principato di Monaco
Qualche giorno dopo Monza 2019
-Rita...allora sei pronta?-
Mi di un ultimo sguardo allo specchio e posso dire di essere abbastanza soddisfatta del risultato.
Questa sera io e mia Charlotte siamo state invitate alla festa data da Charles per la sua vittoria a Monza e devo dire che non ho potuto oppormi dato che è il ragazzo di mia sorella.
È settembre e qui nel principato fa davvero caldo, così ho deciso di indossare una tutina leggera e aderente bianca in modo da risaltare il mio fisico.
-Ci sono.-
Mi presento davanti a mia sorella cercando di essere il meno scocciata possibile. So Gia che a questa festa non mi divertirò affatto, soprattutto perché sarò sola. Sì, c'è mia sorella ovvio e anche Arthur se vogliamo dirla tutta, ma per il resto non conosco nessuno.
Usciamo dall'appartamento e non scherzo se dico che ci basta fare due rampe di scale per raggiungere quello di Charles.
Corriamo velocemente su per le scale e quando arriviamo la porta viene spalancata da Charles quasi sapesse già che stavamo arrivando. Saluta mia sorella con un bacetto rapido e per riserva uno dei suoi abbracci fraterni.
Io e Charles ci vogliamo davvero bene e credo che sia l'unico ragazzo che mia sorella abbia avuto che io tollero così bene.
Lo stesso non si può dire per il fratello Arthur...
Io e lui abbiamo la stessa età e sin dal primo giorno di elementari ho tentato di entrare a far parte della sua cerchia di amici, ma non ci sono mai riuscita. Devo dire che segretamente nutrivo una cotta davvero forte per lui e da quando mia sorella vive praticamente con loro non abbiamo fatto altro che conoscerci meglio...e la mia cotta non ha fatto altro che approfondirsi. Però non siamo mai andati oltre il saluto amichevole.
Arthur non è una persona cattiva, anzi, cerca sempre di aiutare tutti, ma sono quasi arrivata ad odiarlo per non rendersi conto della mia presenza.
Entro nell'appartamento e subito trovo i suoi occhi: ovvio, li troverei ovunque, anche dentro ad una miriade di persone. La prima cosa che cercherei è lui.
Vengo quasi colta alla sprovvista quando proprio i suoi occhi incrociano i miei. Fantastico, anche beccata a fissarlo.
Non mi da troppo peso, come suo solito fare, e dopo neanche trenta secondi ha portato nuovamente la sua attenzione sulla ragazza che parla con lui. Carla, ovvio...chi altrimenti?
Carla è la sua ragazza e una delle persone più odiose che abbia mai incontrato in vita mia. Ha letteralmente passato la sua adolescenza a tormentarmi e quasi farmela pagare perché a me piaceva e piace tuttora Arthur. Assurdo. Non starò poi qui a dire quante volte mi abbia rinfacciato di essersi messa con lui. Neanche siamo mai state amiche e a malapena mi parla: cosa vuole continuamente da me? Mettermi da parte? Già lo fa Arthur tranquillamente senza essere scortese.
-Finiscila di fissarlo.-
Mia sorella si intromette nei miei pensieri e mi passa un bicchiere di vino. Che schifo, odio il vino, ma sembra che qui non ci sia altro.
-Ancora non riesco a capire perché stia con quella...voglio dire: guardarla, fa così solo per farsi vedere.-
-Devo dirti perché piacciono quelle così?-
Guardo mia sorella con un punto interrogativo stampato in volto. Cosa sta dicendo?
-La da via facilmente cara Rita. E so bene che tu non sei così. Arthur non è quello giusto.-
Facile per lei dirlo, lei sta con Charles. E poi non voglio accettare il fatto che Arthur sia così approfittatore.
Sto per rispondere a Charlotte, ma il suo ragazzo la chiama dall'altra parte della casa; la congedo ovviamente, non c'è bisogno che stia con me.
Che la mia solitudine abbia inizio.
La festa fortunatamente si è attenuata un pochino, ancora un po' di beer pong e sarei letteralmente scappata due piani più sotto nel mio bel letto e nella tranquillità. Alla fine ho deciso di trascorrere tutta la serata in terrazza, seduta su un pouf molto lontano dalle altre persone.
Non mi sono mai neanche fatta riempire il bicchiere e da questa serata non posso neanche dire di esserne uscita ubriaca.
Sto per alzarmi per accusare Charlotte che sarei tornata a casa, quando percepisco che qualcuno si è seduto accanto a me.
E quando mi volto mi viene in colpo.
Arthur si è davvero seduto accanto a me di sua spontanea volontà? Non credo.
Comunque sia, proseguo nel mio intento di alzarmi, ma la sua voce mi blocca.
Quella voce stupenda.
-Perché te ne vai?-
Mi volto con ovvietà e quasi lo aggredisco.
Ma che ti prende Rita?
-Vado da mia sorella. Sto per tornare a casa.-
-Dai torna qui. Sono venuto per avere un po' di compagnia.-
Ah si? Compagnia eh? Perché Carla si è appartata con qualcun altro?
Ci penso bene alle parole di Arthur. Effettivamente: perché dovrei fermarmi con lui? Mi saluta per cortesia, lo sappiamo tutti. Eppure la sua voce che si rivolge a me, mi fa un certo effetto e lo assecondo.
Che stupida che sono.
Mi siedo nuovamente sul pouf dal quale mi sono alzata e semplicemente attendo che lui dica qualcosa, perché è lui che mi ha chiesto di rimanere.
-Non abbiamo mai parlato seriamente...c'è qualcuno di speciale nella tua vita?-
Ah proprio così dritto al punto? Sul perché me lo abbia chiesto, un'idea me la sono fatta.
-Ehm...no...o meglio: c'è un ragazzo, ma lui sa a malapena che esisto. Non si può dire lo stesso di te, invece...-
-Beh se parli di Carla, ci siamo lasciati...una cosa come mezz'ora fa.-
Ah ecco perché è qui. Lo sapevo che non era nulla di buono.
-Sai, è tutta la sera che ti guardo...-
Ah si? Perché a me è parso proprio il contrario.
-Sei...sei veramente carina. Bella, intendevo. Il bianco ti sta davvero bene. Cavolo, perché non so parlare?-
Ok forse è il caso di allontanarmi il prima possibile e prima che io possa dire o fare qualcosa di stupido.
Davvero ha rivolto a me quelle belle parole? No Rita, è semplicemente ubriaco.
-Forse è meglio se vado...-
Mi alzo nuovamente e riesco anche a fare qualche passo, ma la mano di Arthur afferra salda il mio polso e mi blocca.
-Non andartene. Lo pensò davvero quello che ho detto.-
-Sei ubriaco Arthur. Ne riparliamo quando sarai in grado di connettere il cervello alla bocca.-
Mi libero dalla sua presa e corro attraverso la sala principale di quell'appartamento.
-È tutto vero Rita, non è l'alcol!-
Probabilmente alla sua affermazione si sono girati tutti, ha urlato davvero tanto, ma non ho intenzione di voltarmi o dargliela vinta.
Non voglio essere un'illusa per il resto della mia vita.
-----------------------
Lo so, lo so non è finita bene, ma in questo modo potrete e soprattutto underskrive potrai immaginarti qualsiasi finale per questa one shot. Spero ti sia piaciuta e direi che ci possiamo vedere la settimana prossima
-C❤️
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top