Our birthday | Daniel Ricciardo
Dedicata a smilethankstothem
Spero ti piaccia💞
📍Perth, Australia
Scosto la tenda della finestra di camera mia e mi perdo a guardare la vastità dei campi che giacciono al confine con casa mia. Sono di proprietà dei Ricciardo, i miei vicini di casa nonché amici storici dei miei genitori; entrambe le nostre famiglie sono emigrate in Australia e inevitabilmente si sono avvicinate.
Così è stato anche per me e Daniel, nonostante abbiamo più di cinque anni di differenza siamo migliori amici da sempre, anche se non ci vediamo spesso, lui perché gira il mondo a bordo di una monoposto da Formula Uno, io perché mi sono trasferita in Olanda dopo l'università.
Non ho bene idea di che ora sia, ma dalla flebile luce che proviene dall'orizzonte posso dedurre con certezza che l'alba si sta avvicinando.
Non so neanche io perché sono sveglia così presto, forse perché non mi sono ancora abituata al fuso orario o forse perché oggi è il mio compleanno, l'1 luglio, esattamente lo stesso giorno di Daniel, sorte ha voluto anche che condividessimo il giorno del compleanno.
Improvvisamente sento il telefono vibrare tra le mie mani e non appena controllo il messaggio ne trovo uno proprio da parte di Daniel.
Anche lui è sveglio presto, probabilmente per il fuso orario, e mi chiede di incontrarci nella sua tenuta sotto i grandi alberi che essa contiene.
Nonostante sia molto presto accetto, è una nostra tradizione. Solitamente ogni anno quando torniamo a casa per il nostro compleanno fatichiamo a dormire per il fuso orario e così decidiamo di incontrarci sotto gli alberi per farci almeno un minimo di compagnia.
Mi cambio velocemente dal mio pigiama e senza fare troppo rumore esco da casa mia raggiungendo attraverso i campi il posto prestabilito; mi faccio strada in un buco della recinzione che separa le due proprietà e subito scovo Daniel seduto su una coperto, sotto il nostro albero.
Mi avvicino piano, stringendomi nella felpa leggera che indosso, di notte fa abbastanza freddo nel deserto, e quando Daniel si accorge della mia presenza mi mostra uno dei suoi sorrisi. Li ho sempre amati, soprattutto perché sono il suo marchio di fabbrica, il suo tratto distintivo.
-Ehi Jo!-
-Ehi Dan!-
Mi accomodo accanto a lui, portando le ginocchia al petto e osservando ancora l'orizzonte.
Mi ha sempre fatto ridere il fatto che Daniel mi chiamasse Jo, nonostante il mio nome sia Jordan, proprio come il diminutivo del suo secondo nome, Joseph. È strana anche questa assonanza tra i nostri nomi.
-Buon venticinquesimo compleanno!-
-Buon trentunesimo compleanno anche a te!-
Immediatamente scoppiamo a ridere. Siamo sempre stati felici di compiere gli anni lo stesso giorno eppure ci è sempre sembrato così strano.
Decido poi di stendere le gambe sulla coperta e portare le mani all'indietro, in questo modo sono molto più comoda; in risposta Daniel si sistema con la testa sul mio ventre, guardandomi con un sorriso.
-Mi sei mancata in questi mesi...-
Daniel e il suo sentimentalismo. Capisco che lui abbia bisogno di affetto, anche io ovviamente, ma se lui vive come se non avesse una dimora fissa io di certo non posso seguirlo ovunque va, mi piace l'Olanda. E comunque ci siamo visti più spesso di quanto facciamo di solito, quindi non c'è neanche il motivo di esternare questa sua nostalgia.
-Daniel ma se da Natale ci siamo visti quasi tutti i weekend in cui tu non avevi gare!-
È vero, siamo usciti parecchio, rasentando anche l'atteggiamento di una coppia vera e propria. Anche se non lo siamo, decisamente.
-Lo so, ma ora non posso neanche dire che mi sei mancata? Prima di oggi non ci siamo visti per più di un mese...-
Roteo gli occhi e poi torno sul volto di Daniel. È così calmo quando siamo soli io e lui.
-Sai che ho un bel da fare con il lavoro. Le pale eoliche non si costruiscono da sole.-
Sì, sono un ingegnere energetico e progetto pale eoliche off shore, per questo motivo mi sono trasferita a L'Aia, l'Olanda è il posto perfetto per questo genere di lavoro.
-Come sono andate le ultime gare?-
Lo so perfettamente come sono andate, non me ne sono persa una, ma voglio fare un po' di conversazione con il mio migliore amico.
-Bene...per quanto bene possa fare un team da metà classifica...dovresti venire un giorno ad un paio di gare...-
Daniel si volta verso l'orizzonte e prende ad accarezzarmi le gambe con delicatezza.
-Non lo so...-
-Non dire che hai il lavoro perché non ci credo...ti pago io tutto e sarai mia ospite.-
Ecco, proprio quello che odio di Daniel. Non ho bisogno di carità, anche perché il mio lavoro mi paga molto bene, semplicemente non sono una che ama viaggiare.
Un'eccezione però potrei anche farla. In fondo è per Daniel...
-Va bene, ci pensiamo quando torniamo, ok?-
Daniel annuisce flebilmente e sembra anche essersi rassegnato.
Passiamo molto tempo in quel posto e in quella posizione, solo io e lui. Abbiamo parlato di tante cose, ma passato anche diversi minuti in silenzio: se siamo insieme non c'è davvero bisogno di parlare.
Però ormai è giunta l'ora di tornare a casa per colazione o mia madre non me la farà passare liscia.
-Vado Daniel, altrimenti mia mamma mi uccide se non facciamo colazione tutti insieme il giorno del mio compleanno.-
Gli sorrido leggermente e lui fa lo stesso, sollevando la testa dal mio ventre e lasciandomi andare.
Quando però ho fatto qualche passo verso casa mia, vengo fermata dalla sua voce.
-Non dimentichi qualcosa?-
Rimango un istante interdetta dalla sua richiesta. Ho una vaga idea di cosa intenda con quella domanda, ma solitamente non sono mai io a farlo, quelle poche volte che è successo ha sempre preso lui l'iniziativa.
Rimango immobile al mio posto senza dire o fare nulla. Daniel sorride dolcemente guardandomi completamente nel panico; si alza dalla coperta e mi si avvicina, ci separano pochi centimetri ora. Prende il mio viso tra le mani e si avvicina ancora.
-Mi piaci quando fai la timida e l'ingenua...-
Appoggia piano le labbra sulle mie e mi lascia un bacio a stampo.
Non ricordo neanche quando Daniel abbia iniziato a fare queste cose, darmi dei piccoli baci a stampo senza nessuna pretesa. Non gli ho mai neanche chiesto il perché, se vogliamo dirla tutta. E se voglia dirla proprio tutta, non mi dispiace affatto. Ho sempre pensato che io e Daniel avessimo un legame speciale e se la soluzione a quel legame dovesse essere una nostra relazione perché no, meglio con lui che con uno che non sa nulla di me.
Daniel scosta le mani dal mio volto, lasciandomi di fatto libera di tornare verso casa mia.
Entro tranquillamente dalla finestra scorrevole che da sul nostro giardino e ad accogliermi trovo mia madre accanto a mio padre e mio fratello con loro. All'unisono gridano buon compleanno Jordan! e io non posso fare altro che sorridere e ringraziarli abbracciandoli uno ad uno.
-Vieni tesoro, ho preparato la colazione.-
Seguo mia mamma in cucina dove trovo la tavola imbandita con ogni ben di dio sia dolce che salato. Amo il mio compleanno anche per questo: mia mamma è una grandissima cuoca e mi vizia da sempre.
-Allora, hai già visto Daniel oggi?-
Mio fratello mi interpella mentre mi passa i pancake, che io ovviamente accetto più che volentieri.
-Sì, ero fuori con lui prima...-
Addento la mia colazione e mio fratello mi guarda di traverso. Che vuole questo cretino?
-Comunque avremo il piacere di vedere sia lui che Grace e Joe più tardi, verranno a pranzo da noi per festeggiare il compleanno dei nostri adorati figli.-
Mio padre si intromette nel discorso, mentre mio fratello non smette di guardarmi storto. Ha vent'anni e certe volte vorrei non fosse così sveglio.
Dopo la colazione mi sono rifugiata in camera per farmi una doccia e prepararmi per il pranzo. Mi sono vestita abbastanza elegante, non per un motivo specifico, so solo che a mia madre fa piacere vedermi in tiro e sotto sotto so che anche a Daniel piace. Sistemo gli orecchini e direi che sono pronta. Il vestito che indosso è uno dei miei preferiti: un tubino verde smeraldo in pizzo, con le maniche corte e molto corto. Ho anche messo un po' di rossetto e del mascara...se devo mettermi in tiro devo farlo bene.
Spalanco la porta di camera mia e proprio in quel momento il campanello suona. Sono un po' agitata, soprattutto perché non so come si comporterà Daniel in questa occasione. Faccio capolino in soggiorno e subito mio fratello mi si avvicina.
-Come mai ti sei fatta così carina?-
Ancora con queste sue pare mentali, basta!
-Non posso essere bella il giorno del mio compleanno?-
Incrocio le braccia al petto alzando il naso per aria.
-Pensavo lo avessi fatto per fare colpo su qualcuno...-
Mi volto verso mio fratello puntandogli un dito contro, pronta a rimproverarlo, ma la comparsa di tre figure mi interrompe.
Grace si avvicina a noi e subito ci stringe in un abbraccio. E' sempre stata molto materna sia con me che con mio fratello e per questo sono molto legata a lei.
-Tanti auguri Jordan, tesoro!-
Ricambio l'abbraccio ringraziandola di cuore; successivamente è il turno di Joe, il quale a sua volta mi porge i suoi auguri di buon compleanno.
-Jesse!-
Daniel arriva urlando e saltando addosso a mio fratello. Nonostante abbiano più di dieci anni di differenza, quando si vedono Daniel diventa un bambinone che è solo in grado di fare scherzi.
Mio fratello saluta Daniel con qualche pacca sulla spalla; parlano del più e del meno, di come sta andando l'università per Jesse (sì, ancora non ci credo che un cretino come mio fratello stia facendo l'università), di come sta andando il campionato per Daniel.
Ad un certo punto però mio fratello viene richiamato da mio padre e in questo modo lascia me e Daniel soli.
-Sei carina con questo vestito.-
Daniel mi analizza dalla testa ai piedi e fintamente offesa lo guardo con le braccia incrociate e le sopracciglia alzate.
-Solo...carina...?-
Ok si mi piace provocarlo, eccome.
In risposta alla mia domanda lo sguardo di Daniel si fa più intenso e mi mangia letteralmente con gli occhi. È decisamente strano il legame che ultimamente si è creato tra di noi.
-Beh...scommetto che stai ancora meglio senza i tuoi vestiti addosso...-
Guardo Daniel con gli occhi sgranati. Non l'aveva mai messa sulla sfera sessuale, anche se questo suo lato mi piace.
-Sei serio?-
Inevitabilmente però scoppio a ridere.
Dai non riesco davvero ad immaginarci insieme sotto le coperte che ci coccoliamo.
-Eppure mi conosci bene. Mi piacciono poche cose nella vita, non sono neanche un tipo materialista. Mi piace essere felice e fare tanto sesso, soprattutto se dovesse essere con te.-
Ok la situazione sta decisamente degenerando.
Mi congedo da Daniel senza dire nulla, lo sento solo sghignazzare alle mie spalle, e mi dirigo verso l'angolino in cui mia madre e Grace stanno conversando.
-Tanti auguri a voi! Tanti auguri a voi! Tanti auguri Jordan e Daniel! Tanti auguri a voi!-
All'unisono le nostre famiglie ci cantano la tanto conosciuta canzoncina di buon compleanno e quando hanno terminato io e Daniel spegniamo le candeline con un soffio.
Benvenuta nei tuoi venticinque anni cara Jordan.
Velocemente ci scambiamo i regali. I miei mi hanno regalato una collanina con scritto il mio nome; mio fratello un semplice braccialetto in oro bianco. Anche Daniel mi ha fatto un regalo, un pass per entrare nei paddock dei circuiti, più precisamente.
Non potete immaginare la ramanzina che gli ho fatto: quell'ingrato neanche mi ha chiesto cosa ne pensassi, o meglio ha accennato l'argomento questa mattina, ma non pensavo avesse già tutto pronto.
Comunque sia, dal mio canto gli ho regalato un abbonamento per l'aereo, in modo che ovunque si trovi possa venire a trovarmi in Olanda. Non che davvero abbia bisogno di qualcuno che gli paghi i biglietti, ma mi sembrava una cosa carina e lui l'ha apprezzata.
Ora il sole sta quasi per tramontare e mi trovo al di fuori della finestra scorrevole del soggiorno.
È stata una giornata dura, tra il mio compleanno e tutto il resto, e ora vorrei solo gettarmi sul letto e dormire.
Sento la finestra aprirsi e quando mi volto vedo Daniel che mi si avvicina.
-È stata dura questa giornata.-
-Sì, decisamente.-
Sbadiglio, appoggiandomi al petto di Daniel e sentendo le sue mani avvolgermi la schiena.
-Grazie per il regalo, non dovevi...-
Dico sinceramente, non doveva regalarmi quel pass.
-Si che dovevo invece! Vorrei vederti più spesso alle mie gare...vorrei che fossi sempre con me...-
Alzo la testa dal suo petto e lo guardo con le sopracciglia corrucciate.
-Che intendi...?-
Anche Daniel mi guarda, dritto negli occhi.
E forse solo in quel commento capisco quanto in realtà io voglia bene a Daniel, quanto tenga a lui e a quanto vorrei stare con lui per il resto della mia vita.
-Intendo questo...-
Daniel si avvicina e appoggia le labbra sulle mie.
È impazzito! Cosa diranno le nostre famiglie?!
Non do troppo ascolto ai miei pensieri e ricambio il bacio. Non è più quello a stampo di questa mattina, è completamente diverso.
Quando ci stacchiamo torno appoggiata al suo petto ed emetto un sospiro.
Tutto ciò è strano.
-Guardaci Jo...siamo praticamente già una coppia...-
Beh Daniel non ha tutti i torti. È da un po' che il nostro rapporto è cambiato e poi questo bacio...davanti alle nostre famiglie che sicuro si sono messe a spiarci...
-Davvero avresti il coraggio di metterti con me, che non sono nessuno?-
Forse è davvero questa la mia preoccupazione più grande. Tutti nel suo mondo sembrano fare a gara con chi ha la ragazza più famosa e di certo io in questa classifica sarei l'ultima delle ultime.
-Ma tu sei qualcuno. Sei Jordan, una degli ingegneri energetici più competenti del mondo. Sei semplicemente Jo, la mia migliore amica. Sei Jo, la donna che mi ha rubato il cuore da quando abbiamo io venticinque anni e tu diciannove.-
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Eccoci bellissime con una nuova One Shot! La adoro davvero e poi vabbè c'è Daniel come protagonista quindi ancora meglio. Spero vi sia piaciuta e nulla ci vediamo alla prossima
-C❤️
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