New life | Pierre Gasly
Dedicata a EmyMily
Spero ti piaccia💞
📍Milano, Italia
Sistemo la mia umile auto nel garage condiviso con tutti gli appartamenti di questo palazzo e scendo, raccattando tutti i cataloghi che ho raccolto nel mio giro di ricognizione nei grandi negozi di mobilio.
Come già avevo messo in conto di fare, è toccato a me fare questo sporco lavoro dato che da quando io e Pierre abbiamo deciso di convivere sembra che lui abbia di tutto da fare, di tutto tranne che aiutare me. Ma pazienza, ci ho anche fatto l'abitudine.
Mi dirigo verso l'ascensore e meccanicamente schiaccio il bottone che mi permette di arrivare fino all'ottavo piano.
Mentre aspetto mi guardo intorno in quella piccola cabina, mi sistemo qualche capello fuori posto guardandomi allo specchio e quando sento il bip che mi avvisa l'arrivo al piano indicato faccio un sospiro di sollievo.
Oggi sono allegra, non che normalmente sia una che ce l'ha con il mondo, ma oggi sono leggermente più allegra del solito.
Afferro saldamente la maniglia della porta e spingo per aprirla, ricordandomi di aver detto a Pierre di non chiuderla qualche ora fa quando me ne sono andata.
-Pierre! Sono tornata, ho portato un po' di cataloghi per il piano superiore...-
Cammini a testa bassa, sfogliando quelle riviste, fino ad arrivare in cucina. E quando alzo lo sguardo decisamente la vista non mi piace.
Pierre è seduto al tavolo da pranzo e dall'altra parte ci sta una ragazza.
Ho ben presente chi è. La sua ex ragazza. Quella...non saprei neanche come definirla. Modella? Studentessa di ingegneria aerospaziale? Caterina è semplicemente impossibile da definire perché è davvero in grado di fare tutto allo stesso tempo risultando sempre impeccabile.
Il contrario di me insomma, che sono una neolaureata in psicologia, ma che di fatto non so fare nulla.
Fatto sta che appena li vedo che si parlano, tutte le riviste mi scivolano dalle mani producendo un suono di richiamo per quei due contro il parquet.
Si voltano e mi guardano semplicemente senza dire nulla, Caterina che sorride probabilmente compiaciuta dall'avermi messa in difficoltà, Pierre che non fa nulla capendo la difficoltà che provo effettivamente in questo momento.
Perché è qui? Cosa vuole da noi? Da me? Da Pierre?
-Forse è meglio che me ne vada.-
Caterina si alza dalla sua sedia, si avvicina a Pierre, gli lascia un bacio sulla guancia e mi passa accanto per andarsene da casa mia.
-Ti è caduto qualcosa...-
Ah perché ora ha anche la faccia tosta di fare la spiritosa? Oh mi sono dimenticata che è anche una stronza.
Una volta che sento la porta richiudersi, siamo rimasti solo io e Pierre in cucina; o meglio lui seduto al tavolo e io a debita distanza.
Non riesco a muovermi, sto cercando di rielaborare le informazioni che mi sono state sbattute in faccia, ma non riesco.
-Dimmi che mi sbaglio...dimmi che quello che sto pensando non è vero.-
Sto penso che in realtà Pierre mi tradisca segretamente con lei? Sì, in fondo sono stati insieme, ci metterebbe poco a innamorarsi di lei nuovamente.
-Dipende da cosa stai pensando.-
Pierre sembra calmo, completamente non curante della situazione. Così lascio andare le mie braccia lungo i fianchi e ancora un po' scossa mi dirigo in camera da letto.
Mi siedo sul bordo del materasso fissandomi le scarpe e neanche mi accorgo che Pierre mi ha seguita.
-C'è qualcosa che non va Camille?-
Meccanicamente la mia testa si volta nella sua direzione. È appoggiato all'armadio che campeggia contro la parete, subito sulla sinistra appena si entra in camera.
-Pensavo di potermi fidare di te...-
Onestamente, non so perché l'ho presa così male. Pierre sta con me ora e per quale motivo dovrei essere spaventata dalla sua ex.
Forse ho solo paura di tornare allo stato mentale in cui ero mentre stava con lei.
-Non capisco perché ti arrabbi così tanto quando mi vedi insieme a lei. Sto con te, dovrebbe bastarti questo. Ultimamente non sembri tu...-
Ultimamente non sembro io? È lui quello che si vede con la sua ex per chissà quale motivo e per di più me la porta in casa.
-Io non lo so Pierre...portarla qui...se non mi ami dimmelo e basta...-
-Ma mi senti quando parlo o...? Perché non dovrei amarti?-
A quelle parole sento dentro di me un crescendo di emozioni incontrollabile. Sto per tirare fuori tante cose delle quali a Pierre non ho mai parlato.
-Sai in che stato mi sono ridotta quando voi due stavate insieme.-
Non so neanche io perché gli dico quelle cose. Se non gliene ho mai parlato dubito che lo sappia.
-Non lo so. Come potrei, eviti sempre di parlare di certe cose.-
Storco il naso a questa sua affermazione, ma non dico nulla, semplicemente mi levo le scarpe e mi sistemo comoda sul materasso.
-Ed ecco che ora smetti anche di parlare.-
Pierre sorride amareggiato e si volta per uscire da quella camera.
-Non smetto di parlare. Mi sembra solo irrispettoso far venire qui la tua ex. Ho lasciato tutto a Parigi per venire a vivere qui in Italia con te e tu te ne freghi.-
Pierre si arresta e si volta a guardarmi leggermente arrabbiato.
-Credi davvero che l'abbia fatta venire qui io?-
Alzo le spalle con ovvietà. Non ho altra spiegazione.
-Beh sappi che è passata lei a trovarmi. Si ricordava semplicemente che abitavo qui.-
Non lo so, questa mi suona davvero tanto come una scusa dell'ultimo minuto.
-Beh allora tu sappi che per colpa tua ho smesso di mangiare quando ero più piccola!-
Pierre mi guarda con la bocca leggermente socchiusa. Non gli ho mai parlato veramente di come stavo qualche tempo fa, quando scorrazzava per casa mia con la sua nuova ragazza Caterina.
-Passavo i miei pomeriggi a casa tua insieme a mio fratello e tu facevi lo stesso, eri sempre a casa mia. Ma poi ha iniziato anche ad esserci quella e io mi sentivo un'idiota ad aver pensato che il migliore amico di mio fratello posse darmi una possibilità. Sono stata così male Pierre, non mangiavo, piangevo sempre eppure ero costretta a fare la falsa davanti a te e a Caterina.-
Non alzo la voce, non piango, non ce n'è davvero bisogno. Mi sono aperta con Pierre su questo argomento e credo di aver fatto la cosa giusta e che lui abbia capito la gravità della situazione.
Siamo in silenzio per qualche istante. Pierre si decide a fare qualche passo verso di me, non so per quale motivo, ma appena è abbastanza vicino mi fiondo contro di lui e subito sento le sue calde braccia attorno alla mia schiena.
Non diciamo nulla, ancora, semplicemente Pierre cerca di consolarmi. Ha capito quanto mi è costato dire quelle cose, neanche mio fratello le ha mai sapute fino in fondo.
-Scusa.-
Pierre riesce a dire solo questo, ma va bene così. Forse avevo solo bisogno di sgorgami per tutto quello che sta succedendo.
Passiamo i successivi cinque minuti abbracciati in silenzio e devo dire che potrei stare così per sempre. Amo Pierre così tanto, l'ho sempre amato, soprattutto perché è un'anima davvero buona e non fa del male alle persone di proposto.
-Ho un'idea. Aspettami qui.-
Pierre mi lascia andare e subito il freddo mi arriva al corpo. Si avvia verso il bagno e lì ci sta per un paio di minuti invitandomi poi a raggiungerlo finalmente.
La stanza da bagno è molto calda e posso vedere come la vasca, che per altro abbiamo anche deciso di sostituire, è colma d'acqua probabilmente bollente.
Ho capito perfettamente cosa ha intenzione di fare e già pregusto la piacevole sensazione si stare tra le braccia di Pierre e nell'acqua calda.
Pierre mi aiuta a spogliarmi e prendendomi per mano ci immergiamo insieme nella vasca.
Sì, è bello tanto quanto avevo immaginato.
Pierre cinge la mia vita con le braccia e lentamente mi lasci qualche bacio umido e caldo sul collo.
Sa perfettamente come farsi perdonare.
-Ora che me lo hai detto, non mi perdonerò mai il fatto di averti messo nella condizione di non mangiare. So quanto ami farlo.-
Effettivamente ha ragione. Io e il cibo facciamo coppia fissa e ho capito che era diventato un bel problema quando avevo perso l'appetito.
-Non ci pensare ora, è tutto passato.-
Mi volto lentamente verso Pierre e prendo a giocherellare con la sua barba sempre ben curata e che mi fa impazzire.
-Voglio prendermi cura di te, d'ora in poi, più di quanto già faccio...cambiamo casa, non sistemiamo questa...-
Mi viene ridere. Mi viene da ridere solo perché ho passato tanto tempo ad occuparmi di questa casa e ora Pierre vuole cambiarla.
Ma non ha alcuna colpa, anzi, forse ha davvero ragione.
-Va bene, ma mi dovrai restituite tutto il tempo che ho perso dentro quei negozi noiosi di mobili.-
Sorride leggermente, divertito.
-Avrei anche qualche idea.-
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Amori scusate aggiorno adesso causa invalsi di inglese
Ecco una nuova One Shot su Pierre e nulla spero sia venuta carina. Ci vediamo la settimana prossima
-C❤️
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