Giusto perché tu lo sappia...non mi pento di nulla | Charles Leclerc

Dedicata a EmyMily
Spero ti piaccia💞

📍Montecarlo, Principato di Monaco

-Allora sorellina, sei pronta per il grande giorno?-
La mia risposta sincera? Assolutamente no!
Quest'oggi è proprio il mio grande giorno, il giorno in cui sposerò Charles.
Da matti, se ripenso alla nostra vita insieme e alla nostra storia.
Devo dire che il tutto non è iniziato nel migliore dei modi quattro anni fa, per niente.
Dire che io e Charles ci odiavamo è un eufemismo degno di essere definito tale. Sapete, no? Quando prendi una cotta per il più grande rivale di tuo fratello non è mai una passeggiata conviverci e io, da buona Verstappen quale sono, ho deciso di buttala sull'odio e sulla competitività.
All'epoca avevo solo vent'anni, ero ingenua, facilmente influenzabile, in preda alle mie emozioni e soprattutto frequentavo il primo anno di università alla facoltà di ingegneria energetica ad Amsterdam.
Ai quei tempi seguivo spesso mio fratello, principalmente con la scusa di voler capire come funzionano i motori turbo-hybrid; la verità però era che volevo vedere Charles il più possibile.
Non credo che mio fratello abbia mai preso con simpatia questa mia relazione con Charles, per non parlare di quando sono rimasta incinta due anni fa, ma con il passare del tempo credo proprio che se ne sia fatto una ragione. E poi ora adora Nina e ogni pretesto è buono per portarle dei giocattoli nuovi con i quali gioca principalmente lui.
-Sono agitata Max, non mettertici anche tu.-
Fulmino con lo sguardo mio fratello mentre due ragazze finiscono di sistemarmi i capelli e il trucco.
-Vabbè che c'è da essere agitata? Vivere insieme, già lo fate. Un figlio, già ce l'avete. Sposarvi è quasi inutile.-
Ecco a voi Max, l'uomo meno romantico del mondo!
So benissimo anche io che sposarci è quasi inutile, ma è più un simbolo per noi. Vogliamo essere uniti in tutto e per tutto.
Alzo gli occhi al cielo e quando l'acconciatura e il trucco sono finiti, posso alzarmi dalla sedia sulla quale ero seduta e andare verso il mio abito bianco candido appeso ad un'anta dell'armadio e ancora avvolto dalla plastica che lo protegge.
È bello, molto semplice, ma che mi calza a pennello.
Ricordo ancora la prima volta che l'ho provato, Max non c'era, non una novità in realtà, ma non appena l'ho indossato ho capito subito che fosse quello giusto.
-Dove è Nina?-
È da questa mattina dopo colazione che non vedo la mia bimba, tra shooting vari, acconciature e make up.
-È giù con papà, perché?-
Distolgo un momento lo sguardo dal vestito.
-Vai da lei, io devo cambiarmi.-
Non che non voglia farmi vedere da Max mentre mi cambio, in realtà voglio proprio fargli una sorpresa.
Come ho già detto, non mi ha mai vista in bianco, sarà un bello spettacolo vederlo sbiancare a sua volta.
Fortuna che mia madre mi da una mano ad infilare il tutto perché altrimenti non saprei come fare. Perché la gente non può fare le cose più semplici?
Quando finalmente sono riuscita ad infilare tutto ciò che dovevo infilare, comprese le scarpe, mi avvio verso le scale che mi conducono al piano terra seguita da mia madre.
Quindi sto veramente per uscire di casa per sposarmi? Si e non so se non vedo l'ora o se vorrei scappare in questo istante.
Notando il caos generale che regna al piano di sotto, mia madre si schiarisce la voce per attirare l'attenzione e ogni singolo sguardo si punta su di me.
Se prima ero agitata, ora credo proprio di stare per svenire.
Scendo le scale piano, principalmente guardando mio fratello che tiene in braccio mia figlia ed entrambi mi guardano stupiti.
-Non avrei mai pensato che saresti stata così bene vestita con un abito da sposa.-
-Grazie, sei sempre molto gentile Max.-
So che in realtà stava cercando di farmi un complimento, ma lo conosciamo tutti Max, è difficile per lui.
Sfilo dalle braccia di mio fratello la mia piccola Nina e me la stringo tra le braccia.
È così bella, ha gli stessi occhi di Charles e il suo stesso sorriso. Indossa un vestitino rosa tutto tulle con un fiocchetto bianco in vita.
-Possiamo andare?-
Mio padre si avvicina a me e mi sollecita a darmi una mossa. Strano, mio padre non riesce ad essere dolce neanche in momenti come questi.
Saliamo in auto, tutta la famiglia Verstappen al completo compresa Nina ovviamente e ci dirigiamo verso la villa che io e Charles abbiamo scelto per questo giorno.
Arriviamo in fretta e come abbiamo provato qualche giorno fa, ognuno si posiziona dove deve, il che implica me e Max pronti per percorrere una navata improvvisata fino a dove dovrebbe già essersi messo Charles, anche se non mi stupirei se fossi arrivata prima io di lui.
Non mi accompagnerà mio padre, lo so, ma penso che Max sia stata la scelta giusta. Siamo sempre stati molto legati e credo che più di tutti lui abbia bisogno di lasciarmi andare e di farmi vivere come ma donna indipendente che ormai sono diventata già da un po'.
-Pronta?-
Max mi porge il braccio mentre io sistemo un po' il velo.
Faccio un sospiro e affermo mio fratello.
Pronta? Per niente.

Devo dire che la cerimonia è stata corta, ma veramente molto carina. Mia madre e la madre di Charles non hanno fatto che piangere tutto il tempo e devo dire che anche Max qualche lacrima l'ha versata. Per quanto riguarda me e Charles, ci siamo commossi soprattutto durante le promesse e quando Nina ha portato il cuscinetto con le fedi.
Subito dopo la fine della cerimonia, ci siamo tutti spostati all'interno della villa per procedere con il ricevimento che per comodità abbiamo deciso che si sarebbe tenuto proprio qui, nello stesso posto in cui ci siamo sposati.
Abbiamo scelto un menù semplice, non troppo pesante e soprattutto senza la quantità industriale di portate che mia mamma avrebbe voluto che ci fossero.
Sinceramente, questa sera vorrei divertirmi e non crollare a letto sfinita da tutto ciò che ho mangiato.
-Funziona?-
Inaspettatamente la voce di Pierre, uno dei migliori amici di Charles, risuona per tutta la sala e già so che tutto ciò non porterà a nulla di buono.
-Perfetto...ehm...allora...prima del taglio della torta vorrei invitare al centro Agatha e Charles per un gioco.-
Decisamente tutto ciò non sarà nulla di buono. Non posso neanche immaginare cosa si è inventato questa volta.
Comunque sia, io e Charles seguiamo le istruzioni di Pierre e ci posizioniamo al centro della stanza seguiti ovviamente da Nina che non vuole per nessun motivo staccarsi da me.
Ci vengono portate due sedie, sulle quali ovviamente ci sediamo, e successivamente Pierre inizia a spiegare tutto ciò che dovremo fare.
-Perfetto, ora Max vi porterà due lavagnette sulle quali voi dovrete scrivere le risposte alle domande che vi faccio. Successivamente vedremo se le risposte coincidono o meno.-
Perfetto, un gioco di compatibilità! Charles non ne sarà mai in grado. Spero solo che non siano domande troppo imbarazzanti.
-Avete capito?-
Entrambi annuiamo.
-Perfetto! Iniziamo con la prima domanda. Dove vi siete conosciuti?-
Non ho molto da pensarci, ho bene in mente la prima volta che ho litigato con Charles, che di fatto è anche stata la prima volta in cui ci siamo rivolti la parola.
Così scrivo tre semplici lettere: SPA.
-Girate la lavagnetta.-
Con mia devo dire grandissima sorpresa noto che anche Charles ha scritto la stessa mia parola.
Beh quel weekend è stato davvero strano, sotto ogni punto di vista, ma soprattutto la sua ragazza dell'epoca mi aveva minacciata, dicendomi di finirla di correre dietro a Charles. Ancora oggi mi chiedo che problemi avesse quelle ragazza, in fondo io e Charles neanche ci parlavamo e sì, io avevo una cotta per lui, ma nulla di così evidente.
-I nostri neo sposi vanno d'accordo vedo!-
-Ti pare che mi dimentico la prima volta in cui Agatha mi ha urlato contro di essere un cretino e di tenere a bada la mia ex?-
Tutti nella sala ridono e io mi atteggio a superiore. Facevo semplicemente valere me stessa, cosa che faccio tutt'ora.
-Prossima domanda: quando e dove il vostro primo bacio?-
Altra domanda davvero semplice.
Ci trovavamo a Montecarlo, era notte e come mi era solito fare, mi trovavo in un parco a riflettere sulla mia esistenza. L'ironia del caso volle che il nostro primo bacio fu qualche mese dopo quella volta che la sua ex mi aveva minacciato e, non gli ho mai chiesto davvero perché, Charles aveva finalmente deciso di scusarsi per quella stronza dicendomi anche di averla lasciata perché era da un po' che pensava ad un'altra.
All'epoca non avrei mai pensato che potessi essere proprio io.
-Altra risposta compatibile! Ma siete la coppia perfetta per caso?-
Immediatamente io e Charles ci rivolgiamo uno sguardo e sorridiamo.
Per quanto mi riguarda, sì, siamo la coppia perfetta.
-Va bene passiamo alla prossima. Max ti consiglio di tapparti le orecchie. La vostra prima volta insieme: dove?-
E qui non andrebbero tappate le orecchie solo di Max, ma anche di tutti i bambini presenti.
A dire la verità è stata molto classica come cosa. Sapete, no? Su un letto normale, in un hotel perché principalmente ci vedevamo solo nei weekend di gara...niente lavatrici o ripiani della cucina.
-Sì ma che noiosi che siete!-
Pierre come commentatore della mi vita non lo vorrei neanche se mi pagassero, davvero! Non è ancora stato d'accordo con una cosa che abbiamo detto.
-Prossima domanda: chi ha scelto il nome di Nina?-
-Insieme!-
Neanche c'è stato bisogno di scriverlo, che all'unisono abbiamo risposto e ovviamente Pierre ha alzato gli occhi al cielo.
-Io sto anche cercando di rendere questo gioco interessante, ma voi siete noiosi e siamo già all'ultima domanda. Spero che con questa ci sia da ridere, anche se dubito. La vostra top cinque delle scopate fatte, ovviamente insieme, da quando vi conoscete fino ad oggi.-
Direi che questa volta ci stava bene coprire le povere orecchie della nostra bimba anche se non penso che stia capendo molto di tutto questo.
Nina, se un giorno vedrai i video di questa pagliacciata sappi che Pierre è un cretino.
-Va bene inizio io.-
Mi propongo per prima tanto prima o poi ho l'obbligo di rispondere.
Ci penso su un momento e poi riprendo a parlare.
-Dalla peggiore alla migliore direi decisamente quella volta nella tua auto, decisamente scomodo fare sesso nella tua Ferrari Charles...poi c'è quella volta in cui Charles era venuto a trovarmi in Olanda a casa mia e di Max e dato che mio fratello non c'era ne abbiamo approfittato e ci siamo serviti della lavatrice. Decisamente poi viene quella volta in cui abbiamo comprato casa e boh penso che ci stesse bene farlo sul ripiano della cucina. Per il primo e secondo posto sono davvero indecisa tra la volta nelle stanze del box Ferrari e la volta in cui siamo stati svegli tutta la notte.-
Tutti mi guardano tra l'allibito e il divertito. Tranne Max, lui sta bevendo un bicchiere di vino dietro l'altro.
-A quanto siete arrivati quella notte?-
Ma come siamo curiosi Pierre.
-Sette...credo.-
Pierre si volta verso l'amico e sul volto ha un'espressione compiaciuta.
Uomini, valli a capire!
-Beh direi che ora tocca a me. Non mi dilungherò in spiegazioni quindi al quinto posto: i box Ferrari. Quarto: la sera in cui l'abbiamo fatto tutta notte più di una volta. Terzo: da Max sulla lavatrice. Secondo: nella mia Ferrari. Primo: la nostra prima volta.-
Non mi sarei mai immaginata che Charles fosse romantico fino a questo punto.
Dal mio canto la nostra prima volta non rientra neanche nella top ten, ma questo non lo deve sapere nessuno.
-Va bene piccioncini, penso che la dose di miele sia abbastanza per tutti. È il momento di scatenarci in pista!-

Il resto della giornata è stato a dir poco stupendo. Il taglio della torta è stato davvero emozionante, se non contiamo il piccolo particolare di Charles che mi spalma una fetta di torta in faccia.
Anche il lancio del bouquet è stato divertente: l'ha afferrato una mia cugina di secondo grado, al che l'espressione che si è formata sul volto del suo fidanzato è stata veramente epica. Sapete, no? Chi afferra il bouquet si sposerà di li a poco.
È sera inoltrata ormai e io, Charles e Nina siamo riusciti finalmente a rincasare.
Nina si è addormentata subito dopo il taglio della torta ed è anche comprensibile in realtà, ha solo due anni e si deve essere stancata parecchio oggi. Se solo avessi potuto usare anche io la scusa dei due anni di età per filare prima a letto! Tutto sarebbe stato molto più semplice e meno stressante.
Non che non mi sia goduta il giorno mio e di Charles, ma capitemi sono sempre stata una nonna dentro che andava a dormire alle dieci di sera e non più tardi.
Trascinando le mie stesse gambe sono finalmente riuscita ad arrivare in camera e a cambiarmi per poter andare a dormire.
Prima notte di matrimonio? Qui a casa Leclerc si passerà dormendo, non accetto obiezioni.
-Nina dorme tranquilla nel suo letto...-
La voce di Charles mi coglie alla sprovvista, tanto che quasi faccio un salto davanti allo specchio dove mi sto struccando.
Si avvicina, piano e posa le mani sui miei fianchi, stringendomi contro il suo corpo e solleticandomi il collo con la punta del suo naso.
Cederò? Molto probabile, Charles è così bravo a persuadermi.
-Va bene Charles, aspettami di la che finisco di sciacquarmi il viso.-
Gli sorrido nello specchio e lui sembra felice di eseguire i miei ordini.
Prima di uscire completamente dal bagno però mi parla nuovamente.
-Giusto perché tu lo sappia...non mi pento di nulla.-
Non aggiunge altro scomparendo dalla mia vista.
Ripenso alla mia vita, a lui, a Nina, a mio fratello, a come sarebbe la mia vita ora se non avessi mai conosciuto Charles.
Probabilmente non sarebbe una vita degna di essere chiamata tale, non avrebbe senso per me vivere una vita senza di lui o senza Nina.
Quindi sì, anche io non mi pento di nulla.

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Holaaa ecco una nuova one shot
Spero vi sia piaciuta e ci vediamo alla prossima
-C❤️

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