Feeling nostalgic | Charles Leclerc
Dedicata a _ariannapravato
Spero ti piaccia💞
📍Montecarlo, Principato di Monaco
Estraggo le chiavi dalla borsa e le infilo nella serratura della porta girando due volte per aprire.
Questa giornata lavorativa è stata veramente faticosa. So benissimo che lavorare con i bambini non è facile e che bisogna sempre essere creativi e energici con loro, ma oggi mi sarei volentieri fatta un pisolino mentre lo facevano anche loro.
Non so per quale motivo, ma la motivazione oggi era pari a zero; aspettavo solamente il momento di poter tornare a casa e di lanciarmi sul divano insieme a Charles.
-Charles? Sono a casa!-
Ma ovviamente, ogni santa volta in cui io varco la soglia, lui non c'è. È sempre in giro a fare Dio solo sa cosa.
Ovviamente non gli impedisco di vedere i suoi amici o di allenarsi, ma sa perfettamente che quando rincaso ho bisogno anche io della mia dose d'affetto.
E anche per oggi, pazienza aspetterò domani per essere accolta come si deve dal proprio ragazzo dopo una stancante giornata di lavoro.
Chiudo la porta alle mie spalle e abbandono la mia borsa sul tavolo.
Mi merito proprio un cambio di look da quello da lavoro al pigiama. Non che il mio abbigliamento da lavoro sia eccessivamente scomodo ed elegante, dopotutto lavoro con dei bambini urlanti che tirano qualsiasi cosa vedano, come le mie magliette per esempio.
Ma ho sempre amato infilarmi nel mio pigiama una volta arrivata a casa.
È più una abitudine che altro; mi ricorda...casa.
Caccio quel poco di nostalgia che sento dentro di me e vado in camera.
Passando per il corridoio mi rendo conto di quanto sia silenziosa la casa quando Charles non c'è e non amo particolarmente questa cosa.
Mi sento estremamente sola e in pericolo costante e mi porta a sperare ossessivamente che Charles rincasi.
E odio anche questa cosa: dipendere da Charles anche per una banalità del genere.
A differenza di molte ragazze, io non ho bisogno di essere 24/7 con il mio ragazzo, non voglio farlo perché ognuno ha comunque la sua vita. Io ho il lavoro con i bimbi, che mi rende estremamente felice, e Charles ha le corse. Non fraintendetemi, adoro seguire Charles nei weekend di gara, ma non sempre come fanno certe mie "colleghe", anche perché il lavoro me lo impedisce. E la soluzione sarebbe licenziarmi, ma non ci penso neanche morta; è troppo importante per me essere stabile economicamente e soprattutto indipendente, non si può mai sapere se un giorno io e Charles ci lasceremo e io potrei cadere dal pero come una cretina senza un soldo in tasca.
Non se ne parla assolutamente.
Dopo essermi cambiata e aver fatto una coda molto morbida, vado sul divano per svagarmi un momento nell'attesa che arrivi il mio ragazzo, ma proprio in quel momento la porta si apre.
È Charles?
-Sono a...casa.-
Tutto l'entusiasmo di Charles si ferma non appena mi vede sul divano a fissare il vuoto. Probabilmente pensava di doversi sgolare per cercarmi anche se, diciamocelo, casa nostra è un buco e avrebbe fatto sicuramente pochissima fatica a cercarmi.
-Ehi! Come è andata oggi al lavoro?-
Charles si posiziona accanto a me dopo avermi lasciato un delicato bacio sulla guancia.
-Bene...tu dove sei stato?-
Giudicando dal fatto che mi sembra stremato probabilmente è andato a fare allenamento da qualche parte.
-A fare una corsetta...ma è successo qualcosa? Ho fatto qualcosa di sbagliato?-
Ok ok ammetto di essere sembrata un po' troppo fredda con lui in questo momento ed è legittimo per lui pensare che abbia fatto qualcosa. Perché in realtà qualcosa c'è.
-No, no...vorrei solo passare un po' più di tempo con te, ma nulla di serio.-
In quel momento Charles rotea gli occhi.
-Ti ho promesso che domani per il tuo compleanno staremo insieme tutto il giorno, non c'è bisogno di essere oppressiva.-
Io oppressiva? Ok allora scusa se sono la tua ragazza e come tale vorrei passare del tempo con te e poi ci mancherebbe anche altro che non passassimo tutta la giornata insieme domani che è il mio compleanno.
-Ok sì lo so, ma intendevo anche normalmente e non solo per le occasioni speciali.-
-Vado a farmi una doccia, non ho voglia di litigare ora.-
Ma chi sta litigando? Io sono più che pacifica, al massimo è lui che è subito partito in quarta.
Comunque sia, dopo che Charles è sparito dietro la porta del bagno, mi alzo dal divano per prendere un bicchiere d'acqua.
Mentre proseguo verso la cucina però mi soffermo al cospetto del mobile che abbiamo accomodato in soggiorno e sul quale sono posizionate una quantità impensabile di foto incorniciate.
Principalmente sono foto che ritraggono noi con la nostra famiglia, noi da soli, insieme o semplicemente i nostri genitori e fratelli.
Prendo tra le dita la foto della mia laurea e la guardo per bene.
Sono insieme ai miei genitori e cavoli, come mi mancano!
Trasferirmi qui con Charles è stata una decisione dura, ma ora che sono qui sono così felice e sicura di aver fatto la scelta giusta.
Ma i miei genitori mi mancano ed è in giorni come questi, pensando soprattutto che domani è il mio compleanno e loro non ci saranno, che sento un po' di nostalgia tanto che una lacrima mi riga la guancia.
Proprio in quel momento la porta del bagno si apre e velocemente asciugo le lacrime tirando su con il naso e riponendo la foto.
-Ehi ma perché piangi? Sono stato io prima? Scusa scusa scusa.-
Charles mi si avvicina e mi stringe in un abbraccio.
Adoro quando fa così, quando si crede sempre il responsabile del mio malessere anche quando lui non c'entra. Mi sento importante per lui.
-Perché scegliere me, Charles? Voglio dire, guardami: sono una ragazza normale...-
-E allora? Devi essere per forza una modella per stare con me? Non direi.-
Tengo lo sguardo basso, mi vergogno un po' di quello che ho detto.
-Me lo dici ora perché stavi piangendo?-
Faccio un respiro profondo e mi volto verso le foto.
-Mi mancano i miei genitori...-
Quando penso che Charles mi abbia definitamente preso per una bambina, lo vedo sorridere dolcemente.
-Va bene piangere, sai...so di averti chiesto molto a trasferirti qui con me, ma va bene piangere perché ti mancano i tuoi genitori. È normale, soprattutto sapendo che domani non ci saranno e che si perderanno la magnifica gita in barca che ho organizzato.-
A quelle parole mi si rizzano subito le orecchie.
Charles sa perfettamente che adoro le gite in barca e non poteva organizzare cosa migliore per il mio compleanno.
Lo amo.
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Ehiii ancora non mi sono ripresa dall'impresa di Daniel ieri e se ancora ci penso piango, lo giuro. Comunque sia ecco una nuova one shot tutta per voi e spero vi sia piaciuta. Che dire...ci vediamo presto😉
-C❤️
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