Capitolo 18
Dopo una bella abbuffata, siamo pronti per il grande evento che avverrà tra qualche ora:
il Black Friday!
Vari negozi, con offerte super speciali e prezzi praticamente stracciati, aprono a mezzanotte in punto restando aperti per tutto il giorno. Di solito le code d'attesa, prima dell'apertura dei negozi, sono molto affollate e lunghe. Speriamo di non rimanere in fila per ore e ore...
"Ragazzi, è ora di andare!" afferma Monica.
"È un po' presto rispetto all'orario che avevo pensato. Ma meglio così. Ci risparmieremo minuti di fila in coda." conclude.
Insieme, ci avviamo per tornare a casa.
Noi ci troviamo, precisamente, sulla 6th Avenue, dove la parata si è conclusa.
Mentre il palazzo dove viviamo io e Joey, e Monica e Rachel, si trova all'angolo tra Bedford Street e Groove Street. Sono circa una ventina di minuti a piedi.
Abbiamo scelto di non prendere l'autobus, o comunque altri mezzi di trasporto, per il semplice motivo che non faremo altro che aumentare il tempo di arrivo a casa.
Con questo traffico la cosa migliore da fare è muoversi a piedi.
Considerando che abbiamo fatto prima del previsto, o meglio prima di quello che aveva calcolato Monica, dovremmo arrivare con più di mezz'ora in anticipo lì al negozio.
"Monica, cosa vogliamo fare ?? Andiamo tutti con il taxi di Phoebe, ci dividiamo in due macchine, o ci stringiamo nella macchina di Ross ??" domando, esponendo tutte le opzioni possibili.
Noi, in totale, siamo sei persone.
Sul taxi di Phoebe, avendo un posto in più davanti, ci entriamo tutti e sei tranquillamente.
Un po' stretti nella parte posteriore, ma dettagli...
La macchina di Ross, invece, è una normale vettura a cinque posti.
Quindi le persone che staranno dietro dovranno stringersi o, probabilmente, mettersi qualcuno sopra qualcun altro.
"Ehm..." riflette un secondo Monica.
"Io non ho capito niente. Puoi ripetere ??" mi guarda Joey, confuso, grattandosi il mento.
"Lascia perdere Joey..." rispondo ridacchiando.
"Togliamo l'opzione del taxi. Nulla di cattivo Phoebe, ma ci metteremo troppo ad arrivare. Questo vantaggio che abbiamo acquisito non possiamo perderlo andando lenti in taxi.
Poi... Per quando riguarda il fatto di dividerci in due macchine, beh, credo sia l'opzione migliore. Solo che..."
"Solo che..." diciamo noi in coro invitandola a concludere la frase.
"Io vi vorrei tutti insieme a me nello stesso istante. Mi servite per il mio piano di spingermi tra la folla, come faranno tutti d'altronde, e farmi entrare il prima possibile. Quindi..."
"Quindi..." continuiamo noi all'unisono.
"Vada per l'ultima opzione rimasta. Tutti quanti sulla macchina di Ross" afferma decisa lei.
"Io mi metto davanti" urla subito dopo aver finito la frase Monica.
"Io davanti" urlano Rachel e Phoebe.
"Troppo tardi ragazze, ho vinto io" ribadisce.
"Non vale..." si lamentano le altre due.
"Io davanti!" afferma Joey in evidente ritardo.
Lo guardiamo tutti un po' perplessi.
"Che c'è !? Non so le regole del gioco, ma voglio partecipare anch'io" dice con sorriso.
Ci portiamo le mani in viso scuotendo la testa.
"Se non mi spiegate le regole, e iniziate a giocare all'improvviso, non è colpa mia" sbuffa e mette il broncio.
"Dai, saltate su ragazzi" ci esorta Monica a salire tra le risate.
"Mi metto io in mezzo. Entra pure tu per prima Phoebe" parla Rachel.
Entrano tutte e due e poi si infila anche Joey.
"Stringetevi e fatemi un po' di spazio"
"Chandler, mi sa che dovrai finire in braccio a qualcuno sperando che non ci fermino le forze dell'ordine..."
"Non dire cavolate Phoebe... Dai, provate a stringervi" ribadisco.
"Ci stiamo provando ma è inutile!"
Phoebe e praticamente spiaccicata al finestrino.
Rachel è il più vicina che può a quest'ultima, e Joey sta tentando il suo massimo per stringersi a sua volta vicino a Rachel. Ma lo spazio è davvero minimo. Non ce la faccio ad entrarci...
"Chandler, salta su Joey forza. Prima partiamo, prima finiamo..." dice Ross un po' stufo e preoccupato.
"M-ma, ma... No! Come faccio a stare su Joey per tutto questo tempo !? No. Non se ne parla..."
"Guarda che non mi schiacci mica" risponde lui.
"N-no, non se ne parla..."
"Muoviti o faremo tardi" mi invita a salire.
Leggermente arrossito, mi guardo intorno facendo finta di nulla.
"CHANDLER..." alza un po' la voce Monica.
"Okay, okay. Vado, lo faccio. Non ti alterare"
"C-che sia la prima e l'ultima volta..." dico puntando il dito verso di lei.
Joey divarica leggermente le gambe e mi invita a salire sopra di lui.
Entro prima con la testa, posiziono bene i piedi tenendomi al sediolino del passeggero, e infine mi siedo sopra di lui.
"Ah, finalmente!" esclama Monica.
"Ci voleva così tanto !?"
Non rispondo...
Mi sento davvero molto caldo in viso.
Mi sfioro la guancia e in effetti sono bollente. Spero non se ne accorga nessuno...
Il fatto di essere in molte persone in uno spazio ristretto, e il fatto di essere seduto praticamene non su un essere umano, ma su una specie di ibrido forgiato tra le fiamme dell'inferno di certo non aiutano! Ecco, forse, il motivo per la quale sono caldo in viso.
Ecco, forse, il motivo del calore che provo...
"Ti da fastidio se mi metto così ??" mi domanda Joey, posizionando le braccia attorno alla mia vita.
"N-no, no... Tranquillo"
Dopo un po' di tragitto, leggermente ricurvo per il poco spazio, mi giro verso di lui con la testa...
"Ti do fastidio ?? Ti peso troppo ??" domando.
Mi accorgo che ha praticamente preso sonno abbracciato, leggermente, a me.
"In effetti, io sono una piuma per lui. Che domande faccio !?" penso.
Quando dorme è davvero dolcissimo...
"Ragazzi ci siamo. Questo è il parcheggio del negozio" parla Monica.
"Per te questo è un negozio !? È gigantesco Monica! Sembra un centro commerciale" esclama Phoebe guardando fuori dal finestrino.
"È enorme..." dice Rachel.
"Joey..."
"Hey, svegliati" dico accarezzandogli la mano.
Apre subito gli occhi.
"Siamo arrivati ??" domanda.
"Certo. Siamo al parcheggio, tra poco dobbiamo scendere"
Dopo una decina di minuti passati a trovare un posto libero, finalmente siamo fuori dalla vettura.
"Forza ragazzi. Tutti verso l'ingresso, affrettiamoci" dice Monica.
Ho le gambe che mi formicolano leggermente, ma con il tempo passerà.
Devo solo camminare un po'.
In lontananza si vede già la fila, ma non sembra poi così enorme.
Avvicinandoci, infatti, notiamo che sicuramente bisognerà aspettare un po', ma non troppo.
Basterà aspettare un po' e dovremmo essere dentro una volta aperto il negozio.
3:00 del mattino.
IO SONO ESAUSTO!
Non vedevo così tante persone, concentrate in un solo negozio, da troppo tempo.
Persone che ti spingono a destra, persone che ti spingono a sinistra...
Ma non solo durante il tempo d'entrata, no... Quello è solo l'inizio!
La parte ancora più caotica è all'interno.
Persone che passano in tutta fretta e furia con i carelli.
Sembrava di essere su una pista automobilistica.
Se non stai attento rischi di perdere qualche dito del piede.
Parlo per esperienza personale avuta questa sera...
Persone che si strappano i vestiti, o vari oggetti, dalle mani perché: "L'ho visto prima io. È mio!"
Persone che sarebbe disposte a fare carte false, e vendere l'anima al diavolo, per avere quello che vogliono e per avere quello sconto che desiderano.
È stata un'esperienza stranissima e alquanto scioccante.
Monica sembrava una pazza scatenata uscita da chissà quale manicomio nella vicinanze.
Lei è davvero competitiva e agguerrita. Se vuole una cosa sarà sua a tutti i costi.
Stanchi e distrutti ci dirigiamo verso la macchina di Ross.
Non faccio nessuna storia, non ne ho le forze, e mi metto di nuovo in braccio a Joey.
3:30 del mattino.
Siamo davanti al nostro palazzo.
Piano, apriamo il grande portone e ci addentriamo.
Direzione: casa di Monica.
"Grazie mille per stasera ragazzi. Siete stati bravissimi" ci ringrazia tutti.
Siamo riusciti a prendere tutto quello che cercava.
E qualcuno di noi, compreso me, è riuscito a prendere anche qualcosa per se stesso.
Ross, durante il tragitto, ha chiesto se poteva dormire a casa nostra per non tornare da lui vista la stanchezza. La stessa cosa per Phoebe. Si fermerà da Monica e Rachel.
Insieme, come i tre moschettieri, ci dirigiamo verso casa.
Apro la porta è il mio unico pensiero è: il letto!
"Chandler, posso dormire con te stasera ??"mi domanda Joey con gli occhi quasi socchiusi.
"Lo sai che il tuo letto è il più comodo è il più grande di tutti..." continua urlando un po'.
"Per favore..."
"Okay. Va bene. Basta che non parli più!"
Ho un mal di testa terribile.
"Amico, potrei unirmi anch'io ??"
"Ross. Stai scherzando !?"
"Tanto ci entriamo..." dice facendo spallucce.
"Joey ti sta influenzando in modo negativo. Molto negativo, sappilo..."
Ridono insieme.
"Andiamo a dormire su" metto fine a tutto.
#MySpace
Giusto un piccolo appunto per voi :3
(Per i più attenti, che guardano le foto ad inizio capitolo, avranno notato che quella in questo capitolo è la stessa del capitolo "17". Infatti, quella del capitolo precedente, è stata cambiata un paio di giorni fa con uno splendido scatto di una parata a Manhattan appunto.)
Chissà perché Chandler arrossisce sempre quando c'è un contatto fisico diretto con Joey...
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto. Fatemelo sapere con una stellina e/o un commento.
A presto! :)
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