Capitolo 14
Sono qui, da solo in questo letto.
Sento il sonno abbandonarmi. Ho gli occhi completamente spalancati!
Non mi va di dormire, più che altro, non ci riesco.
Sento una marea di pensieri dentro nella mia testa.
Cose che ormai credevo assopite, si stanno risvegliato da un lungo letargo.
Il mio passato, in questa notte particolare, ritorna a farsi vivo.
Sarà per la serata trascorsa...
Sarà per l'appuntamento con una ragazza... Non so...
L'unica cosa certa è che non vorrei ricordare, ma è inevitabile!
Ritornano in mente tutti, uno dopo l'altro.
I tradimenti, le prese in giro, le cattiverie vere e proprie.
Tutto questo ha portato ad un cambiamento in me.
Tutto questo ha portato ad una chiusura non solo in me stesso, ma anche riguardo l'amore in generale. Il "no" sull'altare, è stata la goccia che ha riempito il vaso facendolo strabordare.
Prima di arrivare alla mia ultima relazione, finita appunto con l'amaro in bocca davanti a tutti in chiesa, andiamo per gradi...
All'inizio, essendo più piccolo, non m'importava poi così tanto di avere una relazione seria e stabile. Ma poi, crescendo e maturando, le esigenze cambiano e si trasformano.
La mia primissima ragazza è stata ai primi anni del liceo.
Sembrava andasse tutto bene. Siamo stati fidanzati per circa quattro o cinque mesi.
Non ricordo bene, è passato davvero molto tempo ormai...
All'improvviso, un giorno tutto d'un tratto, lei si rivelò per quello che era realmente.
Una serpe viscida che vale meno di zero!
Dopo mesi, che ormai stavamo insieme, mi disse che si trattava tutto di una scommessa fatta con un suo gruppo di amici.
La scommessa, appunto, consisteva nel restare fidanzato con "lo sfigato" per un tot di tempo. Finito il termine, lei avrebbe vinto dei soldi.
Che schifo! Solo questo mi viene da dire.
Sono stato male per un po' di tempo, comunque lei mi piaceva molto.
Ma il pensiero di quello che mi aveva fatto era superiore al dolore. Quindi, passò tutto in fretta. Ero pronto ad avere nuove storie con altre ragazze.
Non essendo Brad Pitt, non avevo molte ragazze che mi ronzassero in torno.
Ma all'ultimo anno di liceo, precisamente proprio nei periodi del termine dell'anno scolastico, una ragazza si fece avanti.
Non me lo sarei mai aspettato, perché non avevo capito minimamente che io le potessi interessare. Iniziamo, quindi, a sentirci e a frequentarci.
Tutto va nel migliore dei modi.
Siamo stati fidanzati per davvero molto tempo. Più di un anno!
Non mi ero mai trovato nella situazione di condividere così tanto tempo con una persona.
Ero felicissimo... Ma, purtroppo, questa mia felicità era destinata a sgretolarsi completamente. Era destinata a farsi divorare dalle tenebre più oscure!
Io sono un tipo di persona che sta molto attenta alle cose, anche a quelle più piccole e minime. Soprattutto delle persone che ho vicino a me, alle persone a cui voglio molto bene.
Negli ultimi tempi, avevo notato che lei era strana con me.
Non era tutto come prima, non c'era la stessa complicità. Non c'erano le stesse attenzioni.
Il mio insisto mi disse che lei aveva un altro, e... Non si sbagliava!
Un giorno controllai il suo telefonino mentre lei stava facendo la doccia.
So perfettamente che non avrei dovuto ma... Non ho resisto. Io dovevo sapere!
Ero sconcertato da quello che mi ritrovai a leggere. Allibito.
In cuor mio speravo di sbagliarvi.
Speravo che fosse soltanto un periodo un po' buio nella nostra relazione. Ma invece no...
Cercai di capire chi fosse questa persona, ma non ci riuscii.
Non lo aveva segnato con il suo nome sul telefono. Lo aveva segnato con un nome femminile. Ma io sapevo perfettamente che era un ragazzo.
Così un giorno, con la sua solita scusa "Amore, vado a fare shopping con le mie amiche", la lasciai uscire di casa. Poco dopo, uscii anch'io!
Dopo un paio di chilometri, fatti in taxi, arrivai in una parte della città che mi era molto familiare. Le conferme arrivarono quando la vidi scendere dal taxi, per poi entrare in quel palazzo...
Mi crollò il mondo addosso!
Il quel palazzo abitava...
Abitava mio fratello!
Iniziai a sperare con tutto me stesso che non fosse mio fratello l'amante.
Iniziai a pregare che fosse un altro... Ma non mio fratello.
La vidi entrare in quell'appartamento. In quel fottuto appartamento di cui io avevo le chiavi...
Appoggiai la medesima sulla serratura e... Non sapevo cosa fare.
Non sapevo se ero pronto a vedere con i miei occhi quello scempio.
Esitai, e passò molto tempo. Non so quanto, ma molto tempo...
Mi decisi e, infilai la chiave nella serratura per poi girarla facendo aprire la porta.
Cercai di fare meno rumore possibile.
In soggiorno non c'era nessuno. Iniziai a sudare freddo e a tremare...
Lentamente mi avvicinai alla porta della camera di mio fratello, che era leggermente aperta.
Più mi avvicinavo, più sentivo degli schifosi gemiti uscire...
Apro leggermente la porta, e...
Sentii il pavimento mancarmi al di sotto dei piedi!
Scioccato, le chiavi mi caddero da mano facendo un tonfo e spezzando quei suoni disgustosi che producevano entrambi. Subito scattarono a guardarmi...
"Chandler... Ti posso spiegare"
Non c'è nulla da spiegare.
Non solo ero single, ma non avevo nemmeno più un fratello.
Questa botta, fu molto dura da superare. Mi ero innamorato di lei.
Lei, mi fece innamorare conquistandomi. Io l'amavo davvero tanto...
La notte mi fa da compagna in questo mio tuffo nel passato...
In questo mio tuffo nei ricordi.
Il tutto amplificato, leggermente, da l'alcol che circola nel mio corpo.
Dopo quella rottura, avrei dovuto iniziare l'università per proseguire i miei studi in campo aziendale diciamo. Ma in quel momento non ne ero in grado.
Passarono circa due anni, quando decisi poi di riprendere in mano la mia vita.
Mi iscrissi all'università e iniziai a frequentare i corsi.
Durante gli anni di studi ho avuto altre due storie, finite sempre per decisione loro.
La prima, per varie incompatibilità che lei tanto annunciava.
La seconda, beh...
Quando sorprendi la tua ragazza, dopo gli avvertimenti di tutti di cui tu te ne sei altamente fregato, a rubarti i soldi in casa... Non è di certo una bella cosa!
Infine, il colpo di grazia: Janice!
Non c'è molto da dire...
Aspettavo quel momento da una vita.
Mi è stata accanto per ben sei anni. Ho praticamente concluso i miei studi con lei al mio fianco. Parlavamo di un futuro insieme... Parlavamo di matrimonio...
Di una casa tutta nostra con tanti figli che scorrazzavano di qua e di là.
Finalmente, tutto stava per completarsi.
L'inizio di una nuova vita dopo il: "Sì, lo voglio!"
Soltanto che, lei...
Lei non mi rispose...
"Janice..." le dissi semplicemente sollecitandola.
Una lacrima rigò il suo volto.
"Scusami Chandler..." mi rispose, portandosi una mano alla bocca per poi scappare via.
Lei correva, allontanandosi da me, portando via i miei sogni.
Da quel momento decisi di mettere un punto.
Decisi di porre fine a tutto quanto. Basta donne!
La mia mente ed il mio corpo si rifiutavano al solo pensiero.
Una sorta di difesa per evitare di soffrire ancora.
Anni bui ho dovuto trascorrere.
A brancolare nell'ombra cercando un po' di luce in grado di salvarmi.
"Il dolore rende solo più forti!" continuavo a ripetermi durante il trascorrere degli anni.
Con il mio trasferimento, qui a Manhattan, inizia di nuovo la mia vita.
Tutto da capo!
Nuova città.
Nuova gente.
Nuovo azienda.
Nuovo lavoro.
Nuovi amici.
Con la conoscenza di Monica, un piccolo spiraglio di luce si fece spazio illuminandomi.
Ma rimanevo comunque immerso nel buio più totale!
Poi un giorno, per puro caso, un ragazzo inconsciamente mi salvò.
Mi fece riemergere da quel mare di tenebre dove stavo affogando.
Da quel momento una luce fortissima spazzò via tutta l'oscurità che mi possedeva.
Quel ragazzo era...
Quel ragazzo era Joey!
È stato lui a riportare la felicità nella mia vita.
Durante questo mio viaggio nei ricordi, senza accorgermene, la notte è passata.
Il sole, grande e luminoso, inizia a splendere in tutto il suo bagliore.
"Ormai è inutile addormentarsi. Farò meglio ad andare a casa" penso, mettendomi seduto a letto.
"Buongiorno Ross. Se hai bisogno di qualcosa non esitare a chiamare.
Vado a lavoro.
Buona giornata"
scrivo su un pezzo di carta.
La città pian piano si sveglia.
Chiamo un taxi.
Arrivo a casa e non mi sento stanco, ma solo affamato.
Chiudo la porta sperando di non aver svegliato nessuno.
Non m'importa un fico secco della donnaccia che si è portato a letto Joey.
Piuttosto, mi preoccupo di non svegliare lui.
Poso il cappotto all'ingresso e scappo in bagno.
Una doccia calda e proprio quello che ci vuole per iniziare bene una giornata di lavoro.
Una volta pulito e rinfrescato, mi vesto per andare a fare colazione.
Uscendo dalla mia camera, una domanda mi spiazza...
"Dove sei stato ieri sera ??"
"Cioè questa mattina infondo..." si corregge, parlando molto seriamente.
"Strano..." penso io.
"Oh, si... Buongiorno anche a te Joey" ironizzo.
"Non hai risposto alla mia domanda però..." incalza lui.
"Dove vuoi che sia stato. Non mi chiamo di certo Joey Tribbiani! Mi sono fermato da Ross. Non volevo lasciarlo solo" rispondo, iniziando a preparare il mio tè mattutino.
"Perché non mi hai avvisato ??" continua.
"E questa scenata da dove salta fuori ??" continuo a pensare.
"Perché eri troppo impegnato a fare conquiste, invece di occuparti degli amici" dico con sorriso di sfida sul volto.
"Dove l'hai lasciata ?? Sta ancora dormendo nel tuo letto ??"
"In realtà non c'è nessuno di là. Ho dormito da solo questa notte..." confessa.
"Che strano... Eppure mi era sembrato che la tizia, con cui ti baciavi ieri, volesse continuare in un qualcosa di più di un bacio... Sbaglio ??"
"No, non ti sbagli. Infatti mi aveva chiesto di venire qui a casa mia, ma ho detto di no. Non mi andava... Ero... Ero in pensiero per te e Ross..."
"Come ti dissi, non c'era niente di cui preoccuparti. Io ero sobrio e mi sarei occupato di Ross. Tu potevi fare quello che volevi con la ragazza che avevi conosciuto"
"Va bene. Lasciamo stare..." chiude il discorso "ragazza abbordata"
"Ma... Hai dormito nella stanza degli ospiti ?? O hai dormito con Ross ??" domando poco dopo.
Non capisco tutto questo interesse, nel sapere cosa ho fatto o con chi sono stato, da cosa proviene.
"Nella stanza degli sopiti" rispondo tranquillo, mentre inizio a sorseggiare il mio tè caldo.
"Cos'è un interrogatorio ??" chiedo scherzoso, sorridendogli.
"Volevo solo sapere cosa avevi fatto. Tutto qui" replica lui con una boccaccia.
"Cos'è, ti sono mancato per caso... Eeh !?" dico sedendomi sull'alto sgabello, facendogli un occhiolino.
"Si!" risponde, a sua volta, a mo' di battuta.
"Stupido!" esclamo.
Mi fa l'occhiolino
#MySpace
Una foto di Chandler, per sottolineare l'intero capitolo riflessivo sulla sua vita trascorsa.
Adesso si sa qualcosa in più di lui.
Si capisce da dove proviene il suo "odio" verso le donne.
E poi, cos'era quella "scenata" di Joey ??
Un pizzico di gelosia, o semplici domande informative ??
Mmh...
Spero che questo nuovo capitolo vi sia piaciuto. Fatemelo sapere con una stellina e/o un commento. A presto! :)
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