Serin scoppiò a piangere, rendendosi conto che Lucky aveva — almeno in parte —ragione. Minseok se ne sarebbe tornato in Corea alla fine di marzo e lei sarebbe rimasta sola e magari senza più la possibilità di messaggiare o sentirsi con lui.

Minseok l'attirò a sé da una spalla poi avvolse le braccia intorno alla sua schiena e l'avvicinò al suo petto, dove affondò il viso madido di lacrime e si aggrappò con forza alla sua maglietta nera, «Mi mancherai così tanto quando tornerai in Corea», singhiozzò Serin.

Il rapper abbozzò un sorriso tristissimo, appoggiando il mento sulla testa della ragazza e iniziando ad accarezzarle la schiena con carezze leggere e lente, «Anche tu, piccolina, ma non è che se torno in Corea, noi due smetteremo di sentirci eh... Quindi stai tranquilla», mormorò lui dolcemente.

Serin tirò su con il naso, avvampando pochi secondi dopo per aver fatto un suono del genere davanti a Minseok poi alzò lo sguardo e incontrò gli occhi lucidi di lui, «Dici davvero?», biascicò con la voce impastata dal pianto.

Lui annuì, baciandole la punta del naso umida di lacrime e facendola diventare più rossa di un pomodoro maturo, ma anche le sue guance si arrossarono per l'imbarazzo, «Dico davvero, Serinie.»

Il cuore di entrambi era sul punto di esplodere dal petto, ma nessuno dei due voleva staccarsi dall'altro. Stavano adorando il calore che i loro corpi, uniti in quell'abbraccio, trasmettevano e le loro mani aggrappate alla stoffa per paura di perdere quel ardore, se solo avessero provato a dividersi. Era tutto così bello e surreale che quasi stentavano a crederci, ma quando la mano di lui sfiorò la pelle bollente del viso di lei, capirono che era tutto vero. Capirono che quel calore inebriante che provavano era reale ed era causato dalla persona che avevano davanti, dalla persona giusta per entrambi.

«Ti andrebbe di fare un giro?», domandò il ragazzo, continuando ad accarezzarle una guancia mentre quest'ultima spinse il suo viso contro la sua mano dolcemente, adorando le sue delicate carezze.

«S-sì», balbettò lei, appoggiando il viso sul suo petto e ascoltando i battiti accelerati del suo cuore, sorridendo teneramente poiché erano sulla stessa barca. Anche il suo cuore sembrava essere impazzito. Il suo stomaco pareva essere invaso dalle tipiche farfalle e, la cosa non le dispiaceva per niente. A nessuno dei due dispiaceva.

🌈 Angolo Autrice
Li amo sempre di più 😭