Beautiful Wolf

Le nuvole che giocavano a rincorrersi nel cielo grigio, ecco cosa guardava pigramente Shane fuori dalla finestra, al posto di ascoltare la lezione. Il suo incomprensibile compagno di banco Chase stava scarabocchiando qualcosa su un foglio bianco e, a giudicare dall'espressione concentrata dipinta sul suo volto dai lineamenti marcati ma dolci, doveva essere un disegno impegnativo. Alzò un attimo la testa dal foglio e si mise a fissarlo: il castano lo fissò a propria volta, lievemente sorpreso, perdendosi nei suoi occhi rossi. L'altro tornò a concentrarsi sul disegno.
- Posso chiederti cosa stai disegnando? - si azzardò a domandargli.
- Nulla di che - ribatté spicciamente, come a voler dimostrare il contrario. Poco dopo tornò a fissarlo. Stava per chiedergli cosa c'era, quando Chase lo batté sul tempo.
- Ti hanno mai detto che assomigli ad un lupo? - gli chiese, guardandolo a fondo con quei suoi occhi che avevano un qualcosa di sovrannaturale.
- A dire il vero no - rispose, riflettendoci un attimo. - In senso buono o...? - non poteva sopportare che gli desse del lupo cattivo, no.
- In senso buono - lo rassicurò Chase. Passò la lezione e Shane quasi si dimenticò del disegno, mentre il moro continuava a cancellare e ridisegnare.
- Ehi - sibilò, dandogli di gomito.
- Cosa? - rispose a mezza bocca, sporgendosi oltre il braccio che copriva il foglio. Ed ecco svelato cosa aveva disegnato Chase per tutto quel tempo: un suo ritratto insieme a quello di un bellissimo lupo dagli occhi gialli.
- Chase... - mormorò, sentendosi riempire di commozione.
- Zitto, idiota - lo redarguì, burbero.
- Me lo firm-... - venne subito interrotto dal moro.
- Assolutamente no - rispose seccamente. Non importa, pensò il castano, pieno di gioia, non importa, ciò che importa è che l'ha fatto per me, per me! Chase sembrò intuire i suoi pensieri, perché difatti disse:
- Non farti strani pensieri, ora. L'ho fatto solo perché mi andava di disegnare, non per te -, prima di allungargli il foglio. Il ragazzo dagli occhi dorati sorrise.
- Ma certo, Chase - annuì, e l'altro sentì il cuore galoppare imbizzarrito, come sempre quando era con Shane.
- Ma... perché assomiglio ad un lupo? - gli chiese e lui, incapace di rispondere, si limitò a far spallucce.
- Qui qualcuno è imbarazzato, eh? - lo prese in giro.
- Zitto - ringhiò, girando la testa.

- Ohhh, allora ho ragione - continuò a sfotterlo. Iniziarono una lunga serie di botta e risposta, passando poi alle mani: Chase si ritrovò con i polsi imprigionati dalle mani di Shane, mentre si guardavano faccia a faccia ad un palmo di naso, il moro che lo fissava in cagnesco e l'altro beffardo. Gli ci volle un attimo per realizzare la situazione e Shane ne approfittò: si sporse in avanti e lo baciò delicatamente sulle labbra, nonostante fossero in classe. Chase si riprese rapidamente, diventando prima rosso, poi bordeaux e infine viola.
- MA SEI SCEMO? COSA TI SALTA IN MENTE, COSÌ, ALL'IMPROVVISO? E MENTRE SIAMO IN CLASSE, POI! - sbraitò, mentre tutti li guardavano attoniti. I compagni, indecisi se essere schifati o indifferenti, scoppiarono in una fragorosa risata e qualcuno applaudì pure. Pochi giorni dopo il loro bacio aveva già fatto il giro della scuola, anche se Chase si affrettava a negare sempre a chiunque glielo chiedesse, e Shane affermava che era stato solo un bacio 'amichevole', nonostante tutti lo guardassero come a dire: amichevole, certo.

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